Axel Valeri, interviste: Giacomo Giovanelli e Alessandro Berloni
Il Challenge è un’ambiziosa sfida alla quale partecipano tutti i Clan del distretto divisi in piccole pattuglie che, orientandosi lungo i sentieri con la sola cartina topografica sono messe alla prova in abilità tecniche e fisiche.
Il tempo, quindi la velocità con la quale si percorrono tutti i sentieri, e lo stile, quindi l’uniforme perfetta, l’atteggiamento durante le prove, il comportamento nei momenti di gruppo, il rispetto degli avversari, sono gli altri parametri di giudizio fondamentali, tutti elementi valutati singolarmente che alla fine delle due giornate portano alla vittoria.
In esso si sperimentano le proprie capacità e i propri limiti, si imparano ad affrontare difficoltà impreviste, ad essere pronti, a non scoraggiarsi.
La prima apparizione del “Clan Nettuno” in questa rinomata competizione è nel 2001, a Cupramontana, un Challenge tutto in bicicletta dove il fango dovuto all’incessante pioggia ha portato le 3 pattuglie partecipanti a doversi ritirare.
Dopo aver preso le misure, l’anno successivo lungo i sentieri del Furlo, la pattuglia formata da Lorenzo Bruscoli, Federico Grilli e Mattia Camilloni portano alla vittoria il Clan Nettuno, ottenendo così la valorosa “Forcola”, simbolo dei Rover che rappresenta la capacità di fare “scelte importanti” per la propria vita quando ci si trova di fronte ad un “bivio”, Forcola sulla quale ogni anno la pattuglia vincitrice ci annoda un lembo di pelle con incisi i propri nomi.
Appena dopo due anni dalla vittoria, il 7-8 maggio 2005 ad Urbania, la pattuglia “Taxi” composta da Alessandro Berloni (Berlo), Massimo Mattioli (Mattio) e Luca Giambartolomei (Giamba), conduce il Nettuno ancora una volta alla conquista del Challenge.
Ogni elemento della pattuglia aveva una propria qualità, che unita a quella dei compagni ha formato un gruppo completo: Giamba caratterizzato da una forte abilità tecnica; Mattio contraddistinto per la sua pazienza ha fatto la differenza nella prova che prevedeva la realizzazione di complicati origami prevalendo sugli avversari; Berlo, specialista nella topografia, si è preso carico dell’orientamento seguendo con cura la cartina topografica, trovandone i punti determinati dalle coordinate con efficienza non facendo perdere tempo prezioso alla propria pattuglia; inoltre, forte della sua esperienza nella competizione, si è occupato anche dell’organizzazione di tutto il materiale necessario per le due giornate.
Il loro Capo Clan, Giacomo Giovaneli, li ha definiti come un vero gruppo di amici, non solo nell’ambito Scout, ma amici che erano insieme al di là delle attività scoutistiche, ed è questo fondamentale aspetto che ha fatto la differenza, facendoli raggiungere una coesione e un affiatamento tali che uniti alla preparazione, li hanno portati avanti a tutti.
Con il passare del tempo i ragazzi portano a termine la loro formazione ed il loro percorsi Scout, Berlo dopo ben undici anni da quella vittoria, nel 2016 divenne Capo Clan, anno nel quale il Challenge viene proposto con una forma particolare, oltre alle numerose prove disseminate lungo il percorso è caratterizzato per la modalità triathlon, gara composta da una prima parte a piedi sui sentieri del Furlo, un lungo tragitto in bicicletta fino a Fano, e infine, una prova in kayak sul nostro mare Adriatico.
La competizione ha preso luogo nella parte inferiore del monte Pietralata con obiettivo la vetta, tratto della gara camminato, o a discrezione della pattuglia intrapreso di corsa, dove oltre alla prova di cucito e un paio di controlli stile il principale confronto è stato arrivare al campo base realizzando il minor tempo rispetto alle altre pattuglie, luogo nel quale sono stati costruiti i rifugi con dei teli impermeabili, destinati a passarci la notte e anche poi per esser poi valutati in integrità e confort.
Il giorno successivo carichi di tutto il materiale sulle spalle la sfida è passata sulle due ruote partendo in bicicletta direzione Fano, dove le uniche soste sono state per sottoporsi alla prova fisica, ad un rilevamento tracce ed al questionario sulla metodologia Scout.
Ormai giunti verso la fine del confronto, le ultime battaglie sono avvenute in mare alla guida dei kajak, per poi concludersi con la gara di cucina a base di polenta e crema.
Dopo tutto quel periodo di assenza nel gradino più alto del podio, dopo tutta quella distanza dalla Forcola, il Clan Nettuno torna a trionfare con la pattuglia costituita da Axel Valeri e Lorenzo Centoscudi, arrivando a punteggio pieno nello stile e nella velocità di percorso, totalizzando anche il risultato più alto tra le pattuglie nelle prove tecniche, vittoria figlia di una minuziosa preparazione ed una forte ambizione, principi imprescindibili per arrivare ad un grande risultato.
Negli anni precedenti intanto fu istituito un ulteriore premio, non solo la consueta assegnazione della Forcola alla pattuglia vincitrice, ma anche la consegna di una bandiera europea, riconoscimento dato al miglior Clan del Challenge, dove viene presa in considerazione la media punteggio di tutte le sue rispettive pattuglie.
Solo grazie all’impegno di tutto il Nettuno, guidati da Berlo ed i sui fidi aiuti Nicola Rivelli e Lorenzo Bruscoli, il Gruppo di Calcinelli è riuscito ad imporsi sul distretto.
1° “727”: AXEL VALERI e LORENZO CENTOSCUDI;
3° “Divino Jonhatan 2”: LUCA PEDINI, EMANUELE BARONE e LORENZO COSTANTINI (Clan di Forlì);
6° “Eiffel 65”: ALBERTO PANNACCIO, GEREMIA MATTIOLI e FILIPPO GRESTA;
8° “Splash Brother”: ANDREA PEDINI e CHRISTOPHE MENDY.