Alessandro Cicoli
Era una calda serata di giugno del 2011 quando la Direzione di Gruppo si riunì presso la Delegazione Comunale di Calcinelli per iniziare a programmare il successivo anno associativo. Eravamo, infatti, ancora sprovvisti del celeberrimo Pala Scout ed allora ci si riuniva, a turno, in una delle tante sedi delle Unità che erano sparse nell’ancora Comune di Saltara. Tra una considerazione e l’altra, venne posto in discussione un importante argomento dell’ordine del giorno: i grandi numeri che il nostro Riparto Esploratori “Santa Croce” si sarebbe trovato ad affrontare a seguito dei passaggi dei Lupetti nati nell’anno 2000.
La necessità di non venire meno al principale obiettivo della nostra Associazione (l’educazione del singolo), ci portò ad approvare la fondazione di un nuovo Riparto. Il sottoscritto fu scelto dalla Direzione di Gruppo come Capo Riparto e, nelle successive riunioni, vennero inseriti nella Pattuglia Direttiva Giacomo Marinelli (Maro), Federico Grilli (Fix), che aveva appena lasciato l’incarico di Akela, e il debuttante Gianmarco Guidi (Giammi). Di concerto con la Staff del Riparto “Santa Croce”, furono accorpate al nuovo Riparto la Squadriglia Tigri, la Squadriglia Lupi e la neonata Squadriglia Gheppi.
Rimaneva solo una cosa da decidere: il nome del Riparto. “Come vogliamo chiamarci?”.
Furono tante le ipotesi prese in considerazione dalla Pattuglia Direttiva: “Cerchiamo l’ispirazione su Scoutismo per Ragazzi, anzi no… magari prendiamo in prestito il nome di una stella o di una costellazione”. Nessuna delle alternative ci convinse appieno e così, giunti ormai alla vigilia dei Passaggi, ci venne l’idea di intitolare il Riparto alla memoria del nostro caro fondatore Don Giulio.
Il Sentiero percorso nei tre anni di vita del Riparto ci ha fatto vivere esperienze davvero memorabili. Mi piace constatare come tutti i Campi Estivi siano stati caratterizzati da un grande spirito di condivisione con altri Scout: durante il primo campo di Casteldelci, abbiamo passato alcuni momenti con i nostri fratelli Scout AGESCI provenienti da tutta Italia; l’anno successivo, sempre a Casteldelci, è stata la volta del Campo di Gruppo in occasione del nostro Venticinquesimo; mentre il 2014, come degna conclusione di questa bellissima avventura, abbiamo vissuto l’esperienza dell’Eurojam francese. Ma queste sono state solo alcune delle pietre miliari che hanno disegnato il percorso di un cammino ricchissimo, che ha avuto il grande merito di fortificarci e farci crescere individualmente. Infatti, proprio grazie al venir meno delle sicurezze che un grande Riparto poteva darci, ognuno di noi, dal Capo Riparto all’ultimo dei Novizi, ha potuto mettere in gioco i propri talenti e acquisire maggiori consapevolezze.
Dopo l’Eurojam, i numeri dei due riparti non consentirono la sopravvivenza di tutte e sei le Squadriglie, e così la Direzione, riunitasi nuovamente (questa volta sì, al Pala Scout), deliberò la riunificazione degli Esploratori sotto l’unica Fiamma del Santa Croce. Ma, nonostante ciò, ci piace pensare che il Riparto “Don Giulio” sia ancora in vita: nelle esperienze vissute, nelle tradizioni ereditate, nelle nozioni trapassate.