2010/2011 La squadriglia Pantere all’uscita del “secolo”

Jessica Sani, interviste: Alice Grilli e Rosio Iacucci

PROLOGO E ANTEFATTI

Cento anni sulle spalle, cento anni è il peso dello zaino che ci portiamo dietro. Per i meno amanti della storia, è doveroso ricordare che Agnese, sorella di B.P. diede vita al movimento delle Girl Scouts (poi Guide) nel 1910, opera poi proseguita da Olave, moglie di B.P., che divenne Capo delle Guide del mondo.

E 101 anni dopo arriviamo a noi, Scout di oggi che ci ritroviamo nel 2011 a festeggiare questo grande traguardo!

Aumentiamo lo zoom, e 101 anni dopo arriviamo ad una piccola ma grande Squadriglia “Pantere” del Riparto “Il Quadrifoglio” che in questo anno ha l’onore di partecipare all’evento organizzato dalla Pattuglia Nazionale: un campetto di 3 giorni alla Base Brownsea dove partecipano tutte le Guide d’Italia!

Prima di questo evento, ricordiamo anche la missione lanciata alle Squadriglie d’Italia in occasione di questo centenario: ogni Squadriglia doveva documentarsi sul passato della propria Squadriglia e del proprio Riparto; ricordo che la missione ci richiedeva di fare una foto con TUTTE le Capo della nostra Squadriglia, di conoscere la storia della fondazione del nostro Riparto e le varie Capo Riparto. In preparazione a questa missione venne la Maru ad una riunione di Riparto, anzi pardon, venne la Regina Foglia di Quadrifoglio, a raccontarci il perché ci chiamiamo “Il Quadrifoglio”, chi lo fondò, come, quando. La cosa più bella fu che tutti i lavori di tutte le Squadriglie di tutti i Riparti furono raccolti in un unico book e regalati ad ogni Riparto. Pensate che cosi tutte abbiamo nella nostra sede la storia del Guidismo d’Italia come se fosse ‘autografata’ dalle Squadriglie che la vivono ogni giorno!

IL CAMPETTO DI SORIANO

Introduzione e arrivo

Ricordo che la situazione si stava mettendo male per questo campetto, nel nostro Riparto c’erano tantissime assenti, e si rischiava di non andare.

Solo la mia Squadriglia (C. SQ. Jessica Sani, Alice Grilli, Rosio Iacucci, Sofia Ceramicoli e Ottavia Vagnini) riuscì a partecipare al campetto, purtroppo le altre a causa del basso numero di partecipanti non sono venute.

“Io mi ricordo che la Lalli aveva noleggiato un pulmino da 9 posti” dice la Ro, ed infatti è così che siamo giunte a Viterbo, e prese da grande euforia, durante il viaggio abbiamo ben pensato di comporre un canto di Squadriglia! Lo spirito era quello giusto: la Squadriglia in trasferta, l’esigenza di avere qualcosa che ci rendesse unite di fronte a tutte le altre. La nostra canzone si intitolava “Starlight” … chi è? Il nostro Guidone.

La Base…beh, per tutte era la prima visita alla Base Nazionale! Questo era forse l’emozione più grande…non so che cosa mi immaginassi con “Base Nazionale” …wow.

Ricordo che al “siamo arrivate, è questa”, l’immagine della base che avevo davanti fu un prato secco e un portale che sembra un po’ abbandonato in mezzo al nulla, e quindi la prima impressione fu…distorta. Non le rendeva giustizia.

C’era un baldacchino tipo quelli delle sagre della polenta per registrarsi e dichiarare la propria identità e qui la Lalli, mentre faceva questa cosa, ci chiese da lontano: Jessiiiiii, dì un sì!!

E io: a cosa??

Lei: tranquilla tu dimmi sì!

Ebbene, avevamo appena “acconsentito” ad avere insieme a noi la Squadriglia di Guide spagnole che era stata invitata come ospite a questo campo! Los lobos: erano la Squadriglia Lupi! I problemi si presentarono già nei primi minuti, ma i problemi seri arrivarono col passare dei giorni. Questa Squadriglia avrebbe dovuto passare con noi il momento dei pasti, condividendo cibo e preparazione, ma le care Guide si presentavano solo quando il cibo era praticamente pronto, come se fossimo un take-away!!

Ma sono molto democratica e chiedo anche cosa si ricorda Ali Grilli:” Ricordo che c’erano tantissime Squadriglie italiane e una spagnola che avevano affidato a noi. Con “affidare” intendo che loro venivano, si riempivano il piatto con il nostro cibo condito di impegno e sudore, e se ne andavano a mangiarlo nel loro angolo ripetendo la parola ‘rapido-rapido!!’”

Le attività e l’organizzazione

Il campetto durava tre giorni, durante i quali c’erano alcuni appuntamenti fissi ed altre attività invece erano facoltative, come se fossero dei laboratori ad iscrizioni. Ricordo che avevo scelto per la mia Squadriglia di fare un’attività di pionieristica, che odiavo profondamente, però visto che andavamo avevo pensato che fosse una buona occasione per imparare qualcosa di approfondito e da persone che non erano la nostra staff. In un altro pomeriggio abbiamo scelto il laboratorio di abilità manuale e abbiamo costruito una sorta di mongolfiera.

Gli appuntamenti fissi oltre ovviamente all’Issabandiera, erano la veglia serale: interessantissima perché presentata con una tecnica per noi nuova, si tratta di un mimo sincronizzato, vestite di nero, con un lettore esterno. Una sorta di quadro non statico! Altro appuntamento fisso fu una fantastica FESTA DI COMPLEANNO CON 100 CANDELINE! Durante la preparazione della cena l’ultima sera avevamo anche l’incarico di fare un dolce con oro saiwa e crema al cioccolato, che seppur cucinato in precarie condizioni igieniche era una prelibatezza, forse il segreto è che quel dolce era condito di spirito ed entusiasmo, di gioia, di emozioni! Quella serata fu memorabile, eravamo tutte nel salone all’interno a cantare a squarciagola i canti della tradizione che tutte conosciamo e poi ogni Squadriglia portò sul palco il proprio dolce, vennero messe 100 candeline e tutte insieme le soffiammo!

Aneddoti in esclusiva

Le esperienze più belle si sa che sono quelle in cui ci sono disagi e dis-Avventure, che poi restano nella memoria…ma lascio la parola ad Ali Grilli:

Ali Grilli: “(..) Un altro ricordo che ho del centenario è quando io e la mia Capo Squadriglia siamo andate alla ricerca di nuove Squadriglie con cui fare amicizia. Era quasi l’ora di pranzo e quindi dovevamo anche ottimizzare il tempo per raccogliere un po’ di legna e accendere il fuoco. Ci siamo dunque dirette verso una Squadriglia lì vicino. Erano accasciate sotto l’ombra di un albero quasi morente.

– “Ehi ciao!” Avevamo iniziato io e la Je. Loro si erano girate di malavoglia…penso proprio che le stessimo disturbando, ma noi eravamo troppo gasate di conoscere qualcuno di nuovo. Scoprimmo che anche loro erano una Squadriglia di Pantere, il che faceva noi ancora più felici e impressionate che esistessero altre pantere in questo mondo. Il discorso però durò pochi secondi purtroppo…La mia Capo avrebbe già voluto lasciar perdere, MA IO NO! Non potevamo perdere quell’occasione, così mi venne una fantastica idea. Gli chiesi, forse urlando e sembrando un po’ esaltata: SAPETE DIRMI DOV’È LA LEGNA??

non credo di aver ottenuto risposta…

La Jessi mi trascinò via probabilmente chiedendosi perché mi avesse portato con sé. Tutt’ora quella domanda mi sembra esser stata una genialata per fare amicizia…magari ci riproverò in un’altra occasione per vedere se funziona!”

Un altro ricordo memorabile è che partimmo con un grande telo PVC e tornammo senza, poiché una sera, in un momento di crisi totale, di quelle in cui l’olio frigge, l’acqua bolle e straborda e tutte siamo indaffaratissime, la Sofi chiede:

-Dove appoggio la pentola?? (rovente, appena tolta dal fornello)

-Lì lì lì sopra…!

PSSSSSSSS…

E fu così che il nostro bel telo PVC piegato in 4, divenne un fantastico telo bucato sui 4 lati in modo perfettamente simmetrico! Un’opera d’arte!

Considerazioni finali

Ro: “Era la mia prima grossa uscita mi pare, uno degli episodi salienti del mio percorso Scout, perché praticamente ho fatto Centenario, Eurojam, e adesso attendiamo l’Euromoot!”

Eh sì, è stata un’esperienza significativa! Per noi Pantere è stato un momento per crescere come Squadriglia, per vivere quella dose di Avventure che ti mettono alla prova, ti legano e ti uniscono e ci ha dato una marcia in più per affrontare il Campo Estivo! Tanti di questi ricordi riecheggiano ancora oggi tra di noi e con l’Ali, la Ro e la Sofi ancora oggi si ride e si ricorda con piacere questa esperienza…! Ricordo che è stato davvero un momento esclusivo per noi, incontravamo la staff solo all’issabandiera e poi eravamo in autonomia. Come tutti gli incontri a così ampio raggio, è stato prezioso, è stato un tempo che si è tramutato in ricchezza!