2005/2006 Fratelli nell’avventura: trent’anni di FSE

Massimo Mattioli

“L’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (della Federazione dello Scautismo Europeo – FSE) si è costituita in Roma nel 1976. Scopo dell’Associazione la formazione religiosa, morale e civica dei giovani, attraverso l’utilizzazione del metodo autentico e nello spirito del Movimento Scout, ideato e realizzato dal fondatore dello scautismo Lord Baden Powell, nella tradizione dello scautismo cattolico italiano”.

Queste due semplici frasi rappresentano il distillato della nostra missione, senza perifrasi o superflue locuzioni, ma che giorno dopo giorno muovono i volontari che ne fanno parte. Nel 2006, l’associazione compieva 30 anni e per festeggiare questo traguardo tutt’altro che scontato vennero intraprese numerose iniziative, che si svolsero prevalentemente nei Distretti e nelle Regioni, che rappresentano le unità organizzative locali dell’associazione, nella quale confluiscono più Gruppi di diverse città. Ed è proprio per questo che non possiamo non raccontare della meravigliosa Caccia di Primavera che si svolse a Ripe, nell’entroterra anconetano e che rimane solo nei cuori di chi l’ha vissuta, ma per una volta questo non è un modo di dire: infatti dal 2014 il comune di Ripe non esiste più perché ora si chiama Trecastelli! A parte la geopolitica, ci affidiamo alla memoria di colui che guidò il Branco Alte Rupi a “cacciare in queste terre poco battute ma cariche di selvaggina”, ovvero Giovanni Cicoli (Cioffi) il primo Akela della storia di Calcinelli, colui senza il quale non avremmo mai potuto dare l’opportunità a tanti piccoli cuccioli d’uomo di conoscere ed amare lo scoutismo.

“Fu una giornata bellissima… per il nostro giovane Branco si trattava della prima volta che partecipavamo ad un evento così grande insieme a tutti gli Scout delle Marche. Ricordo ancora l’emozione dei ragazzi quando nelle settimane precedenti avevamo lanciato questa caccia! Sono certo di non sbagliarmi affermando che dalla foto, oltre a due lupi agguerriti che corrono in una staffetta, si possa intravedere il divertimento nonché la voglia di giocare insieme a tanti altri Lupetti, come non avevamo mai fatto noi di Calcinelli. Ricordo che Esploratori, Guide, Rover e Scolte erano laggiù dal sabato sera, mentre noi eravamo partiti in corriera la domenica mattina… Verso l’ora di pranzo aveva fatto anche qualche goccia di pioggia e così, senza troppi convenevoli ci avevano lasciato montati i sopra teli delle tende ed avevamo mangiato lì dentro. Poi la messa nel pomeriggio, dove ci aveva raggiunto anche don Peppe a concelebrare. Adesso che ci ripenso, quel giorno con noi c’era anche Rupert, un seminarista agostiniano, di origini austriache, che era nella parrocchia di Cartoceto in quel periodo: era stato Scout e così lo avevamo invitato a partecipare! Giusto per concludere in bellezza e per dover di cronaca, tengo a sottolineare con un certo vanto che eravamo tornati a casa anche con l’ambitissimo premio stile!”