2001/2002 Un desiderio venuto da lontano

Laura Bruscoli

Nonostante sia una delle cinque ragazze che a Calcinelli hanno iniziato l’avventura dello scautismo al femminile, non mi ero mai chiesta come fosse stato piantato questo seme, e perché la nostra cara fondatrice, Marusca Tenaglia (Maru) rispose SÌ a questa chiamata fuori dalle righe che le era stata fatta.

Quindi vado da lei e le chiedo, appunto, perché ha detto sì e da dove viene il tutto. Scopro così che il desiderio di questa sezione femminile del Gruppo viene in primis da Fabio Francesconi (il Big), che nella sua lungimiranza, chiede a tre animatrici parrocchiali di seguire il Riparto Esploratori al loro campo estivo e di svolgere lì un servizio di cambusa.

Una di quelle tre animatrici è la nostra Maru, che nel 1998 fa la sua esperienza in tenda, con pantaloncini con i tasconi e la maglietta blu, accampata fuori del Rifugio di Madonna dell’Acquanera, ad osservare da vicino un Riparto Esploratori.

Ma come ben sappiamo le Guide non compaiono a Calcinelli nel 1998 ma nel 2001 per la prima volta. Quindi: cosa è successo in questo lasso di tempo?

Maru svolge il servizio di animatrice in Parrocchia per un triennio poiché aveva già speso una parola in questo senso e allo scadere del triennio, invece di prendere un nuovo gruppo di ragazzi, si ritrova a parlare una sera con Big, Giacomo “Giova” Giovanelli, Francesco “Bruno” Brunori, e Giovanni “Cioffi” Cicoli, e si sente dire:

“Noi ti vediamo come la persona che porta con sé la vicinanza allo scautismo e l’esperienza con i giovani”.

Quelle parole si sono sommate alle considerazioni fatte in quei tre anni: in quel campo estivo, ciò che aveva maggiormente colpito Maru dello scautismo era la profonda autonomia e il forte senso di responsabilità che vivevano i ragazzi nella loro vita di Squadriglia.

Ed è stata proprio questa la proposta fuori dalle righe che Maru ha accettato (non finiremo mai di ringraziarla per questo): essere la Capo di una manciata di ragazzine che avrebbero voluto sviluppare questa autonomia e questa responsabilità.

Quelle ragazzine sono comparse nell’estate del 2001 ed erano: Francesca Maltempi, Francesca Curzi, Alice Ragnetti, e chi scrive ora, Laura Bruscoli. Tutte quattro, guarda caso, conoscevamo il Big e sono sicura che più volte ci eravamo sentite dire: “Ehi, ma tu vuoi fare i boy Scout?” – con un tono che accentuava le parole “boy” e “Scout”.

Forti del nostro sì e dell’avere Maru con noi, tutte cinque partiamo per il primo campo di formazione, ad agosto 2001.

Da quel campo all’apertura del Riparto Guide, avvenuta ufficialmente il 3 febbraio 2002, ne sono successe di cose: la prima comparse delle ragazze in uniforme (che imbarazzo mettersi quella brutta gonna pantalone, ma quanto era bella la camicia con tutti i distintivi); i Passaggi di inizio anno in cui i ragazzi ci hanno insegnato a cucinare alla trappeur; le domeniche mattine in affiancamento al Riparto Esploratori ad imparare le tecniche Scout (dalle legature per le costruzioni alle coordinate topografiche), e il conoscerci sempre di più per arrivare emozionate a quella domenica 3 febbraio 2002.

Quelle cinque iniziali ragazze erano diventate quattro dopo i primi mesi, e si sentivano rare e fortunate per quello che stavano vivendo.

Per questo il nostro Riparto Guide si chiama “Il Quadrifoglio”.

Metà di quella fortuna veniva dal forte e costante sostegno di una sezione maschile che aveva scelto di rivolgersi a persone del posto, a cui non è stato chiesto di allontanarsi o formarsi in un altro Gruppo Scout per poi tornare all’ovile. Lo stare vicino alla nostra sezione maschile ci ha fatto sentire sempre appoggiate e sorrette nei primi passi al femminile, ci ha fatto respirare un’atmosfera di condivisione e comunione fraterna, che ci ha permesso di diventare quello che vediamo oggi.

L’altra metà della fortuna veniva dalla ferma volontà di voler scoprire che il Guidismo, seppur con gli stessi principi e gli stessi valori, non era certo una copia dello scautismo al maschile ma semplicemente un’occasione per sviluppare la femminilità in quelle ragazze, per portarle poi a divenire delle Guide, delle Donne di Carattere per la società del domani.

Un altro nome va citato nel ricordare le origini rosa del nostro Gruppo: nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2002 nasceva il Fuoco Girasole con Paola Ruggeri come Capo Fuoco.

La stessa Paola che nel 2008 aprì il nostro Cerchio.

Ma questa è un’altra storia che potrete leggere nelle prossime pagine…