Uscita Alta Sq. Cinghiali

Cartoceto, 13-14 novembre 2004.

Finalmente la Sq. Cinghiali torna a far parlare di se con i nuovi capi e vice dell’anno scoutistico 2004-05. Infatti sabato 13 siamo partiti a piedi dalla sede, per arrivare Cartoceto in una casa di campagna di due capisquadriglia. Dopo circa un’ora e un quarto di cammino siamo giunti alla meta. Appena arrivati ci siamo goduti un po’ di riposo facendo le cose più idiote che si possono immaginare. Abbiamo passato più di un’ora ad ascoltare e cantare le canzoni di Cristina D’Avena dei cartoni più famosi di quando eravamo piccoli. Da James Bond Junior a Lupen III, passando per Occhi di Gatto a Cristoforo Colombo.Ci siamo divertiti un casino , ma alla fine non ne potevamo più di Cristina!!!
Mentre facevamo queste stupidate, Tado, Bera e Menco cucinavano. Il menù era molto abbondante: strozzapreti pasticciati, cotolette con patatine fritte e crepes alla nutella. Noi comunque non ci siamo fatti intimorire infatti non è avanzato niente, anche perché tutto era molto buono. Ringraziamo Bera che ci ha fatto conoscere l’arte delle crepe, grazie a lui Sacco è diventato un vero “maitre des crepe” ( anche se assomigliavano più a delle piadine :-D). Forse stata colpa delle crepe o forse dell’abbondanza della cena, ma i vapori che poi sono usciti… vabbhé chiudiamo qui il discorso. Dopo aver rimesso tutto a posto abbiamo fatto il fuoco serale organizzato dalla nostra cicala Menco. Il fuoco era fatto veramente bene e abbiamo cantato tutta la sera intorno alla fiamma. Quando i tizzoni ardenti stavano oramai per spegnersi siamo andati a “dormire”. Io penso che Nicolò non abbia mai ricevuto tane bastonate (ovviamente per scherzo) come quella notte. Qualunque pretesto era buono per fare una catassa su di lui. Così il nuovo passatempo della Sq. Cinghiali diventato quello di menare a Nico, anche se lui non è molto d’accordo. Dopo parecchie bastonate e quando ormai Nico era morente abbiamo iniziato finalmente a dormire. Il giorno dopo ci siamo svegliati pigramente un po’ alla volta, Sacco ha preso il suo ottavo caffè dell’uscita e tutti abbiamo fatto colazione. Nella mattinata il nostro ambulanziere, il Dottor Berlo, ci ha preparato un’attività. Essa consisteva nel costruire una barella e nello steccare il braccio del malcapitato (che guarda caso era proprio Nico). L’attività è stata molto interessante, ed ora sappiamo cosa fare se mentre meniamo a Nico gli si rompe un braccio o una gamba. Dopo l’attività abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il caposquadriglia (o caporeparto); poi abbiamo acceso il fuoco per cucinare alla trappeur. Oltre alle classiche salsicce abbiamo provato a cucinare dei peperoni ripieni di riso che effettivamente si sono rivelati buonissimi. Dopo la gran mangiata siamo partiti, rimettendo in ordine la casa, per arrivare a Calcinelli in tempo per la messa pomeridiana. Dopo la messa l’uscita si è veramente conclusa.
Leggendo questo articolo si potrebbe dire che in realtà non abbiamo fatto grandi attività, spesso abbiamo giocato o fatto cose che all’apparenza possono sembrare un po’ stupide, ma in realtà tutto ciò ha un significato. Infatti quest’uscita è stata molto importante per lo spirito di Sq. Esso è ciò che anima la squadriglia, che la tiene unita e fa star bene le persone tra di loro. Perché la squadriglia è come un corpo umano, dove noi siamo le ossa e lo spirito è il legamento che ci tiene uniti per affrontare al meglio tutte le difficoltà. Quest’uscita è stata molto utile proprio per affiatare questo spirito, per rinforzarlo. Possiamo dire che ci siamo riusciti, ora la Sq. Cinghiali è molto più unita e affiatata e tutto ciò la rende imbattibile.

Rivelli Nicola
Segr. Alta Sq. CINGHIALI