Ciao fratelli e sorelle, che state leggendo ora queste mie parole.
Sono reduce da un viaggio durato 10 giorni e che ha percorso tutte le terre dei Balcani, dall’Albania alla Slovenia. Non sto a dirvi il motivo del mio viaggio (puramente di lavoro), ma vi voglio raccontare che cosa questo viaggio mi ha dato e che davvero non pensavo minimamente di riportare a casa.
Aver attraversato in 10 giorni Albania, Macedonia, Kossovo, Serbia, Bosnia, Croazia e Slovenia, in 9, con un pulmino, km su km ogni giorno….voi direte è “roba da matti”, e forse potreste avere anche ragione, matti per la voglia di crescere sempre più come mondo cattolico unito, come cristiani che davvero si sentono fratelli e sorelle, indipendentemente da un’uniforme.
Ho incontrato diverse realtà, differenti per lo stile di vita, per la propria cultura, per la storia che ha creato e segnato ognuno di questi paesi, eppure un legame c’è stato e continua ad esserci tra esse: la Fede, quella croce e quel Gesù che si sono fatti umani, di carne, di sangue, di vita, di amore.
Trovare dei cattolici nei paesi dei Balcani non è facile, la maggior parte sono ortodossi e mussulmani, eppure, anche solo quell’1% di cattolici (percentuale presente in Kossovo), vive la propria Fede con gioia, con voglia di esserci nella e con la Chiesa.
Le realtà giovanili da me incontrate mi hanno fatto vedere una Chiesa balcanica giovane, semplice, genuina, segnata dagli errori del passato storico, dalle ferite della guerra, da alcune situazioni di disagio, ma nonostante ciò, con una Fede serena, con la voglia di sentirsi sempre più Chiesa, comunità e famiglia.
Tante sono le cose che questo viaggio mi ha lasciato dentro, ma forse c’è una parola per poterle riassumere: la Speranza.
Sentiamoci ognuno di noi, in prima persona, speranza per l’altro, speranza con l’altro, speranza di Dio.
Buona Strada
Pali CF