Monte Nerone, 5-6 novembre 2005.
L’alta sq. Cinghiali degli esploratori del riparto S.Croce è partita verso la casa don Noe, situata sul monte Nerone, verso le due e mezzo del cinque novembre. Hanno partecipato a questa uscita il Tapi per gli Orsi, Tado e Biagio per i Lupi, Perla per le Tigri e io, Nicolò, e Soro per i Falchi. Con le auto siamo giunti fino a Piobbico, dove poi abbiamo continuato a piedi fino alla meta. Dopo aver camminato a lungo, su ripidi pendii e tra una fittissima nebbia, siamo giunti alla casa, ci siamo riscaldati e ci siamo un po’ organizzati per cenare e per il fuoco. Prima e dopo la cena abbiamo ognuno ripassato le parti della scenetta che trattava il tema della fraternità: per parlare nel migliore dei modi di questo argomento, ogni riparto del distretto a preparato un cartellone, da inserire poi nello svolgimento della scenetta. Queste sono state tutte molto carine e divertenti e si è visto anche l’impegno messo da tutti i ragazzi. La nostra scenetta era ambientata su porta a porta e io ero il Bruno Vespa della situazione: la recita iniziava con un fatto di cronaca sulla fratellanza, per poi passare al simbolo della fraternità( dove c’è scritto in latino qualcosa che neanche il mio professore di latino non è riuscito a tradurre e cioè: FRATERNITAS HERMETIS SIMPLEX SIGILLUM VERI). La scenetta continuava poi con alcuni pezzi del vangelo, alcune poesie, alcune testimonianze, fino ad arrivare alla canzone “insieme” cantata dall’ospite d’onore Perla, ormai da mesi sui primi posti della top ten musicale mondiale. Alla fine del fuoco c’è stata la messa svolta da don Stiven, diventato sacerdote poche settimane prima e verso le undici e mezzo, siamo andati a “dormire”, tanto che a mezzanotte e mezza eravamo ancora svegli e infatti i capi “non” si sono arrabbiati e “non” ci hanno neanche portati di fuori al gelo a correre: che gentili!!!
Il mattino però sono stati molto buoni a svegliarci alle otto; siamo usciti a far ginnastica e il tempo ci ha accolti subito bene:freddo e pioggia!!! Dopo aver fatto colazione e gli zaini i capi ci hanno spiegato il gioco da svolgere la domenica stessa: sulla cartina dovevamo trovare i punti di un percorso e in ognuno c’era una prova da superare, però siamo riusciti completarne solamente una, quella delle stime di un’altezza e di una distanza perché il tempo non ci ha permesso di continuare. Il paesaggio che abbiamo attraversato per obbligo del percorso era molto bello e suggestivo, ma allo stesso tempo pericoloso perché si trattava di un sentiero molto vicino ad un burrone e soprattutto bagnato fradicio, del resto come noi! Infatti i capi ci sono venuti a prendere con le macchine, ci siamo cambiati e dati una sistemata e siamo andati a visitare proprio li vicino la grotta del Nerone: una bellissima caverna, ampia all’entrata, con una stanza sulla sinistra dove si trova un pericoloso pozzo e una scultura, forse molto antica, che indicava appunto il pericolo del pozzo, visto che in quell’antro la luce non penetra e c’è il vero buio, non quello di casa o della notte, ma quello che ci immaginiamo nei sogni, dove non sei capace di vedere la tua mano anche ad un millimetro e dove sei costretto ad affidarti al solo senso dell’udito; una sensazione favolosa, da provare e da rifare. In seguito, visto che la legna e il posto non erano dei migliori per cucinare alla trappeur, i capi hanno deciso di tornare ognuno alla propria sede e di mangiare negli angoli; i nostri magazzinieri hanno comprato tutto l’occorrente per fare gli involtini e le costarelle, i cucinieri hanno fatto pienamente il loro dovere e abbiamo così chiuso questa bella uscita mangiando; da non dimenticare le due rotelle al cioccolato come dolce!!!
Pompili Nicolò – Falco Affidabile
Segretario Sq. Cinghiali