Valle Scappuccia, Occhialoni … più in alto delle Aquile

Frasassi, 11-12 marzo 2006.

Ore 15.45 solito incontro davanti la chiesa per l’uscita di Clan, ma purtroppo prima di partire ci siamo resi conto che anche in quest’uscita saremo stati la metà di quelli che dovevamo essere.
Accuse a parte (ma non tanto a parte) ognuno ha i suoi motivi, siamo partiti in 9 (pochi ma veramente buoni) tra cui Giova, Fix, Rikka, Mattio, Io (Blond), Maro, Cico F, Nico e Fedi Rivelli.
Arrivati a Genga dopo avere fatto un’introduzione sull’argomento dell’uscita, che è lo studio dell’Io rispetto all’Amore, ci siamo divisi in pattuglie e, zaini in spalla siamo partiti fino alla caverna di valle Scappuccia. Durante il tragitto abbiamo parlato, tra i membri delle singole pattuglie, degli aspetti positivi e degli aspetti negativi di noi stessi, il rapporto con il prossimo e fatto il gossip su Mattio – Festa 100 giorni. (Per ulteriori informazioni sul gossip chiedete direttamente a Mattio).
Arrivati alla caverna di Valle Scappuccia, ci siamo resi conto che bisognava attraversare due “fiumicelli” tutti quanti per non bagnarsi gli attraversarono lentamente, ma Maro sprezzante del pericolo gli attraversò velocemente bagnandosi tutti i piedi (dettagli).
Abbiamo scattato foto, cenato alla trappeur e siamo ripartiti……… due orette più tardi siamo arrivati alla Casa Regionale Scout di Genga, abbiamo depositato gli zaini, ci siamo messi intorno ad un tavolo e ci siamo rilassati chiacchierando un po’. In seguito ci siamo preparati per la notte e sono venute fuori le cose più assurde: calzetti di Maro bagnati, fantasma nel bagno che faceva i suoi bisogni insieme a Mattio, quel maledetto cigolio della panca che Franci faceva muovendosi con la cura di un elefante, la caduta di River F. dalla panca causata da un tuffo di Rikka tanto di Wrestling e facendo un po’ d’autocritica, io che ho russato tutta la notte e che non ho fatto dormire al povero Mattio. La mattina freschi come rose, dopo colazione e lodi siamo partiti per recarci al Foro degli Occhialoni eseguendo durante il cammino la bellissima e interessante attività di Fedi e Nico River.
All’inizio del percorso c’era un po’ di salita, ma come dice sempre Giova la via giusta è sempre in salita, quindi passando per i “Gradoni” (altezza di un gradone minimo 50cm), siamo arrivati al Foro degli Occhialoni e ne valeva la pena, perché c’era una vista da capogiro, ma la vista più bella l’abbiamo avuta quando eravamo sopra agli Occhialoni, infatti non riesco a trovare aggettivi tanto belli per descriverla.
In cima abbiamo fatto un percorso con l’imbrago in parallelo, faceva più brutto vederlo che a farlo, comunque tutti sono rimasti illesi !!!; camminando per circa un’ora siamo arrivati al Tempio di Valadier sotto il Monte Frasassi ed abbiamo pranzato notando che Maro e Franci avevano portato da mangiare per un reggimento intero.
Dopo pranzo siamo ritornati alla Casa Scout ed abbiamo parlato insieme del rapporto tra l’Io e l’amore, della maschera che ognuno di noi ha (più o meno spessa) e i gradini che ognuno di noi deve superare (come avevamo fatto precedentemente nel sentiero) che sono: la fiducia, l’identità di se, la spontaneità, l’indipendenza, l’intimità, l’autonomia e la creatività. Sinceramente quest’uscita si è svolta in un clima sereno e divertente, con molta strada e riflessioni e secondo me si è creato un rapporto d’amicizia e comunità più profondo di quanto era prima.
In conclusione, vorrei chiedere ai membri del Clan Nettuno di essere la prossima volta più numerosi, RIFLETTETECI, ne vale veramente la pena !!!

Biondi Stefano, Fratel Bigio