Il giro del mondo in 80 giorni

Pianello di Cagli, 27-30 dicembre 2009.

Phileas Fogg è un uomo ricco, riservato, celibe e con abitudini regolari. Non lascia mai trasparire nessuna emozione ed è estremamente matematico e silenzioso.
Mister Fogg, al Reform Club, circolo esclusivo di cui risulta essere socio tanto ordinario da dirigersene ogni giorno, a piedi, con lo stesso numero di passi, si fa coinvolgere insieme ad altri membri in una discussione riguardo ad un articolo del Daily Telegraph. Questo afferma che grazie all’apertura di una nuova linea ferroviaria in India, è ora possibile viaggiare intorno al mondo in 80 giorni. I compagni di Fogg mettono subito in dubbio il fatto di poter percorrere il globo in così poco tempo. Egli, allora, scommette contro i suoi quattro amici del club, che riuscirà a completare il giro del mondo in quel, seppur breve, lasso di tempo.
Partirà immediatamente la sera stessa, portando con sé il nuovo servitore francese Passepartout.
Prima di partire, però, per essere sicuro di riuscire nell’impresa e temendo di finire sul lastrico in caso di perdita della scommessa, stringe un patto con le squadriglie del Riparto di Calcinelli, chiedendo, poco fuori Pianello, il loro aiuto.
Da qui iniziarono, per i nostri ragazzi, le tante avventure del campo invernale. La prima consistette nell’attraversare tutta l’Asia in auto, con i mezzi ideati dai migliori ingegneri e costruiti dalle più abili mani dei meccanici delle squadriglie; appositamente studiati per l’impresa, riuscirono efficacemente a raggiungere honk-hong, nonostante qualche foratura, rottura delle ruote e pericolosi testacoda: ma che piloti che abbiamo in riparto!. Poi, dovendo attraversare il mare, essi riuscirono addirittura a costruire delle mongolfiere, “volando” sulle limpide acque: purtroppo i propulsori non erano troppo affidabili e spesso (sempre) le mongolfiere si incendiavano! Giunti poi a nuoto in Giappone, si dovettero riunire. Girando per le città nipponiche si ritrovarono al circo, dove Passepartout si dilettava a giocare con gli elefanti, mentre le squadriglie si intrattenevano con opere teatrali, casualmente tutte rappresentanti un unico tema: “le diversità culturali dei popoli”. In america, infine, durante il viaggio in treno in direzione New-York, dovettero addirittura scontrarsi con dei famigerati guerrieri indiani, i quali erano soliti assalire i convogli, rubando qualsiasi cosa gli facesse gola, ma, ancor peggio, catturando i viaggiatori per poi farli prigionieri. Così le squadriglie furono costrette ad affrontarli di nuovo, proprio durante una giornata fredda e piovosa, nella speranza di recuperare il povero Passepartout. I nostri amici arrivarono quindi a Liverpool, ma purtroppo, con cinque minuti di ritardo rispetto alla scadenza della scommessa. Il giorno dopo, però, nella sua casa di Londra Passepartout scopre con grandissima sorpresa che sono stati sbagliato i calcoli sulle date: credevano fosse giovedì 31 dicembre ma in realtà era ancora mercoledì 30 poiché, grazie al fatto di aver viaggiato verso oriente, avevano spostato le lancette dell’orologio un’ora in avanti per ogni fuso orario attraversato, finendo in questo modo per “guadagnare” un intero giorno al termine del loro viaggio intorno al globo. Così, in fretta, tutti si recano immediatamente al Reform Club, dove giungono appena in tempo per dimostrare la vittoria della scommessa. Bravi ragazzi!

Phileas Fogg, successivamente, volle premiare alcuni di coloro che hanno avuto il merito di distinguersi in queste numerose avventure, e precisamente sono: 

Sq. COBRA – premio STILE –
Sq. FALCHI – premio GRANDE GIOCO –
Sq. ORSI – premio SQ. CAMPO –
CENTOSCUDI LORENZO – premio SCOUT D’ORO –
LUCHETTI FABIO – premio NOVIZIO D’ORO –

Buona Caccia.

C.R. Burchi