Monte Carpegna, 5-6 maggio 2012.
Imprevisti e cambiamenti dell’ultimo momento non hanno scoraggiato il nostro Fuoco dal vivere una nuova uscita. Da programma avremmo voluto visitare le Grotte di Frasassi e dintorni, ma, dato l’esiguo numero di partecipanti, ci siamo poi dirette sul Carpegna.
Partite da Carpegna, prese dal fantastico paesaggio che circondava il sentiero, quasi, e sottolineo quasi, non ci siamo rese conto della strada, in particolare del dislivello percorso. Il sentiero stesso offriva un sacco di stimoli: tante le impronte lungo la strada, alberi caduti da scavalcare… Quasi a sera abbiamo raggiunto l’Eremo della Madonna del Faggio, che ci ha ospitato per la notte nel suo cortile, sempre così ben curato. La stanchezza della sera e il realizzare il percorso altimetrico dell’intero sentiero ci ha ricordato che un’altra piena giornata di cammino ci aspettava.
Fatta una ricca colazione e su questa mi vorrei un attimo soffermare per informarvi che i miei pancake sono davvero fantastici (Ali conferma!!), abbiamo ripreso il sentiero lasciato in sospeso il giorno prima per continuare il nostro percorso ad anello, questa volta in discesa. Detta così sembra facile e invece è qui che arrivano le difficoltà.
La domenica è iniziata un po’ nebbiosa ma sembrava che si rasserenasse, tuttavia sormontare la cresta del monte era quasi una scena da film con vento forte e nuvole che andavano e venivano. A questo punto non posso nascondere qualche nostro piccolo, quasi insignificante, errore nel leggere la cartina che, sommato ad incongruenze tra realtà e carta (e vi assicuro che non è una scusa questa!!!!) ci sentivamo un po’ disorientate. Trovato il giusto sentiero, neanche a farlo apposta la nebbia ci ha costrette a fermaci.
Approfittando della situazione ci siamo fatte un rifugino niente male per pranzare, aspettando che nebbia, davvero molto densa, e pioggerella se ne andassero. Purtroppo le condizioni climatiche non ci hanno invece assecondato e ci hanno impedito di continuare per nuovi sentieri. Un po’ a intuito e un po’ a memoria, visto che di punti di riferimento non ne vedevamo, causa nebbia, siamo ritornate all’Eremo, dove il custode che ci aveva accolto il sabato, ci ha gentilmente riaccompagnate alla macchina.
Di strada ne abbiamo fatta e di voglia di tornare e completare il percorso ce n’è, con un po’ di pratica nella logistica e direi che è stata un ottimo allenamento per la route nazionale!
Chiara, Airone Esuberante