Ultima uscita per le Scolte, prima della Route Estiva!

Montiego – Piobbico, 16/17 maggio 2015

Il 16 maggio 2015 verso le 16,00, noi del Fuoco Girasole, più precisamente Gio, Jessi, Sabri, Vale, Ali G., insieme alle immancabili Gle, Lalli e Maru, siamo partite per un’uscita di due giorni in direzione Piobbico.
Dopo il tratto in macchina, siamo arrivate a Caprareccia e munite di cartine, tende e soprattutto cibo, ci siamo incamminate verso Montiego dove era previsto il pernottamento.
Dopo un paio d’ore di cammino sotto un cielo minaccioso e dopo aver superato un’infinità di tornanti, siamo arrivate a destinazione.
In pochi minuti abbiamo montato le nostre Skyline mentre la Gle, la Lalli e la Maru, impavide, hanno deciso di costruirsi un tendolino con i teli PVC sotto un “accogliente” sambuco. Appena il tempo di montare tende e tendolini che Sorella Pioggia è venuta a farci compagnia. Fortunatamente Montiego è un posto molto carino: case in pietra, che in estate vengono affittate, dotate di tettoia… Così ci siamo riparate e ci siamo messe a cucinare!
Dopo sostanziosa cena la serata è volata con il fuoco serale animato da me e la Gio con tema: ”Tu sei xxx ai miei occhi”.
Dopo il fuoco serale esauste, ci siamo addormentate; chi in una comoda Skyline, chi in un caldo e ingegnoso tendolino.

La mattina seguente ci siamo svegliate presto e, uscite dalla tenda abbiamo scoperto di essere immerse nella nebbia. Ma non ci siamo sicuramente fatte prendere dallo sconforto! Dopo le Lodi e la colazione, abbiamo salutato la Gio e la Jessi che se ne sono dovute andare, ma al loro posto è arrivata la Chià!
Così siamo partite verso la vera meta: Piobbico. Dopo uno stroncante tratto in salita che ci ha fatte arrivare in cima a Monte di Montiego ci siamo fermate per fare un’attività con tema “amarsi” che ci ha fatte riflettere e confrontare (e correre un po’).

Le montagne erano avvolte dalla nebbia, ma sicuramente non meno affascinanti. Allietate dal panorama abbiamo proseguito per i sentieri fino ad arrivare alla chiesa di Piobbico.
Nemmeno il tempo di appoggiare gli zaini che due entusiasti vecchietti ci hanno coinvolte nella celebrazione, assegnandoci letture e preghiera dei fedeli e invitandoci a cantare. Dopo di che ci siamo dirette verso una zona lontana dal centro abitato per preparare il pranzo alla trappeur sotto il sole appena spuntato.

Finito il pranzo siamo tornate a Caprareccia dove l’Ali e la Chià ci hanno consegnato dei bellissimi ricordini dell’uscita: dei sassi decorati, ispirati al tema della nostra avventura (“PERCHÉ TU SEI PREZIOSA AI MIEI OCCHI”). Quindi siamo tornate a casa.

Valentina
Lupacchiotto Arguto