Route invernale per le scolte e Partenza per Chiara

Monte Catria – 27/30 dicembre 2012

Si fermerà o non si fermerà questa volta? Con questo dubbio (vista la scorsa esperienza!) appostate alla fermata aspettavamo l’autobus. Scese a Chiaserna.
Palli-Maru: “Eccolo lassù il rifugio dove andremo!”
Scolte: “-.-‘ ”.
Fortunatamente quel ‘lassù’ non era poi tanto in su, anche se più ci avvicinavamo e più la nebbia scendeva e più il rifugio ci si nascondeva.
Ecco ad accoglierci una vivace fiamma nel camino, non male come inizio! Ci siamo poi accorte che non si trattava di un inizio, in realtà era tutto lì, luce e calore solo dal camino! Poco male se solo non fosse che serviva la finestra aperta per non riempire la stanza di fumo! Ma neanche questo è un problema per noi, tanto avevamo la Maru a proteggerci dai freddi spifferi della notte!
Effettivamente la situazione non era delle più agevoli e per affrontarla nel modo migliore non serviva che un po’ di felicità, anzi meglio ancora di un po’ di GIOIA, che le nostre Fedi e Giò non hanno tardato a provvedere con letture, spunti di riflessione e giochi!! A seguire un bel banchetto e rumorose risate, che non sono mancate prima di infilarci sotto i sacchi a pelo!!

Col sole ancora timido eravamo già con gli zaini in spalla in direzione Cantiano.
Pentole sui fornelli, salsicce e pancetta, panna e passata: tanta bontà nei nostri piatti e non solo! Dalla gioia del primo giorno passiamo alla BONTA’ (non culinaria!), nelle mani della seconda equipe Jessi, Ali e Chià. Tra una partita a calcetto nel salone e uno sguardo di disapprovo della Palli, iniziamo quindi a parlare del tema del giorno: momenti di riflessione e giochi si alternano tra loro.
La giornata si conclude con un allegro, anzi, proprio divertente fuoco serale e con la proposta da parte delle due equipe di ciò che rappresenta per noi la bontà, raccontata da semplici storie, tramite l’ausilio di marionette (conserviamo strette nei nostri ricordi quelle marionette!!)

Lasciamo la calda stanza per rimetterci in cammino, questa volta per la destinazione finale: Fonte Avellana, che spettacolo vederla dall’alto! Una breve visita guidata del monastero per iniziare al meglio il nostro soggiorno.
Ora passiamo ai giochi, o meglio ad una rivisitazione del gioco dell’oca, con domande ovviamente scout riguardanti le tre branche (provvederò ad informarmi meglio sulle giallacce…pardon! sulla branca gialla), gioco in cui la Maru è a dir poco sfortunata!

Ora ovviamente sono un po’ di parte nel raccontarvi l’ultima sera della route, è la sera della mia Partenza. Prima di raccontarvi la serata, vorrei soffermarmi sul sottolineare quanto le scolte si siano impegnate nel preparare il fuoco e quanto erano preoccupate che tutto andasse come previsto: siete state perfette, grazie!
Un simpatico e divertente riassunto di questi miei quasi 10 anni di scautismo hanno fatto da introduzione alla cerimonia, seguita dai saluti al Fuoco e dal ‘benvenuta’ dalla Direzione in Direzione! Inutile dire quanto sia emozionante ri-recitare la Promessa con maggior consapevolezza di che cosa significhi.
Concludo il racconto di questa serata ringraziando tutti capi della DdG, presenti e non e il Fuoco per l’affetto dimostrato!

La mattina seguente ho raggiunto il Fuoco per concludere insieme questa nuova esperienza, conclusasi con la S. Messa e un pranzetto offerto dalla staff!
È bello vedere che ancora, ad un mese di distacco, le emozioni ma soprattutto le sensazione vissute sono ancora così vive, spero di essere riuscita a trasmetterle!
Insomma, una route dove non è mancato niente: il cammino in comunità, la mancanza delle comodità superflue, il collaborare in equipe, le simpatiche prese in giro (vorrei tanto allungarmi nel citarvi tutti gli episodi che hanno visto la nostra Ali vittima delle sue stesse distrazioni, ma su questo ci stiamo già scrivendo un libro!!) e l’immancabile ed indispensabile confronto e correzione reciproca.

Chià
(neo) RS