San Severino Marche, 27-28-29 dicembre 2013
La nostra route invernale è iniziata con qualche problema tecnico, ma anche grazie all’aiuto delle esperte pendolari Lalli e Chià siamo riuscite a salire sul treno (poi sbagliare vagone o posti è secondario dai!). La nostra destinazione era S. Severino Marche per incontrare le suore clarisse del convento di S. Chiara. Arrivate a S. Severino e raggiunto il convento, siamo state accolte da suor Chiara Francesca, quella che sarebbe stata la guida nel percorso spirituale di questa nostra route. La casa che ci avrebbe accolte era spaziosissima e già dal primo giorno la sentivamo nostra e ci muovevamo con disinvoltura nelle varie stanze. Ovviamente dopo il viaggio e il cammino è d’obbligo un buon pranzo. Perciò, divise in equipe, Jessica-Valentina, Marusca, Alice-Chiara, Gioia e Federica-Sabrina abbiamo cucinato il nostro pasto seguito da un momento di riposo e di sistemazione nella casa.
Quindi nel primo pomeriggio ci siamo dedicate all’attività di movimento dell’equipe Chiara-Alice, un gioco molto divertente che ci ha tenute occupate fino all’attività successiva proposta da Marusca. Questa attività ci chiedeva di scrivere il significato che davamo alle parole LIBERTÀ, SCELTA, OBBEDIENZA, RESPONSABILITÀ. Alla fine della route avremmo visto queste parole da diversi punti di vista e avremmo fatto spazio a nuovi significati.
In questi 3 giorni avremmo tenuto degli incontri retti in particolare da suor Chiara Francesca su vari temi inerenti al Vangelo, all’annunciazione e a Maria e al percorso in generale che porta alla scelta della vita contemplativa. Il primo incontro è stato aperto dalle nostre domande, curiosità e perplessità sul metodo, gli orari, le scelte che hanno portato alla vita da suora. Suor C. Francesca e la Madre Badessa ci hanno risposto in modo esaustivo e quindi hanno proseguito narrando alcuni episodi e aneddoti della vita di Chiara, dato che noi ci stiamo preparando a mettere in scena un musical sulla vita della santa. Gli incontri si sono sempre aperti e chiusi con un canto, nostro e loro per poter conoscere le une le canzoni delle altre e viceversa.
Dopo l’incontro ecco l’ora dei Vespri, recitati nella chiesetta adiacente alla sala in cui svolgevamo gli incontri assieme alle sorelle clarisse. Paola è arrivata subito dopo i Vespri e assieme a lei ci siamo recate a casa e assieme abbiamo terminato l’attività iniziata con Marusca. Quindi, il momento della cena preceduto e seguito da tanti tanti canti (!!).
La sera siamo state invitate al concerto dei PUERI CANTORES, ragazzi dai 5 ai 20 anni d’età con capacità canore di rilievo. Finito il concerto, subito a casa e ancora canti, tanto per non perdere l’abitudine ;).
Il giorno 28 è iniziato con la colazione e la partecipazione alle Lodi mattutine. Quindi abbiamo preparato gli zainetti e siamo partite per l’escursione che ci avrebbe condotto alle Grotte di S. Eustachio. Arrivate, ci siamo fermate in un luogo soleggiato chiamato Grotte della Fornace. Qui abbiamo pranzato e trascorso qualche minuto di riposo prima di partecipare all’attività mia e di Federica che aveva come temi alcuni aspetti della vita di S. Chiara. Tra salti, riflessioni, puzzle e cucito sono trascorso 2 orette ed eravamo già pronte per ripartire. Ci aspettava l’incontro con le sorelle su Maria, figura importantissima in questo tempo di Natale. Suor Francesca ci ha accolto calorosamente come di consuetudine e, cantato, abbiamo iniziato a parlare di Maria, nelle scritture e nella vita di ogni cristiano. Vespri e di nuovo a casa a cenare, pronte per il fuoco serale di Gioia (e Jessica).
Un fuoco serale azzeccatissimo, sulla vita monastica. Parodie di “famose” trasmissioni pomeridiane, bans, canti e giochi e stanchissime, a letto!
Il 29, ultimo giorno di route, sveglia alle 6.45 come sempre e Lodi. Quindi pronte all’attività manuale che ci richiedeva di creare delle cornici con elementi naturali raccolti durante l’escursione, da regalare alle sorelle con tanto di foto e canzoniere personalizzato. Ci abbiamo messo del tempo per concludere tutte e 22 le cornici ma il risultato ne è valso la pena. In pochi minuti sul tavolo che prima accoglieva fogliame, pigne e bastoncini sono apparsi fornellini e gavette a soddisfare la nostra “insaziabile fame”.
Rassettata la casa che ci aveva accolto, abbiamo salutato le sorelle e abbiamo donato loro le nostre creazioni. In partenza verso la stazione di S. Severino e qui di nuovo chitarra e voce, per passare il tempo. Il viaggio in treno ci ha dato il tempo di riflettere e discutere sui temi trattati e su quanto ci abbia lasciato questa route.
Sabrina
Cicogna alla ricerca