1 marzo 2015 – Cesane di Fossombrone
Domenica 1 marzo 2015 noi del clan “Nettuno” e del fuoco “Girasole” di Calcinelli ci siamo incontrati per partecipare ad un’uscita iniziata con la Santa Messa presso la chiesa di Saltara.
Terminata la celebrazione siamo partiti con prontezza alla volta delle Cesane. Ma un piccolo (e piacevole) intoppo si è presentato ad ostacolarci…potevamo partire senza la seconda colazione? No di certo! Dopo questo breve ma intenso brainstorming al bar ci siamo decisi ad affrontare le montagne.
Ecco che le nostre strade si divisero…
Racconto rover:
siamo partiti dal ponte vecchio di Fossombrone, e dopo un breve summit riguardante l’ attrezzatura da montagna siamo partiti attraverso un sentiero di montagna che ci ha accompagnato, attraverso scorci panoramici mozzafiato che ci hanno permesso di gustare e apprezzare al meglio il nostro territorio, (che poetici cit. Sabry) siamo arrivati in prossimità dell’ altura della Rocca di Fossombrone (di cui Nicola Rivelli ci ha spiegato la bellezza e importanza) per poi proseguire attraverso sentieri tortuosi e vari dislivelli alla volta della casa della “Colombara”, dove, una volta arrivati, abbiamo aspettato le scolte, per affrontare insieme a loro un argomento molto interessante e basilare nella vita di clan e fuoco: la comunità, tramite una lettura presa dal discorso di una capo fuoco, che ci ha cosi iniziati al tema che ci avrebbe accompagnato per il resto della memorabile giornata.
Dopo aver affrontato il discorso in comunità siamo ripartiti alla volta di campo d’asino ma con strade separate, dopo aver affrontato varie insidie come fossati e rovi, siamo arrivati al punto prestabilito e , una volta arrivate le scolte, omaggiate con un pensiero floreale, abbiamo giocato e poi ci siamo messi a preparare il pranzo, visto che eravamo già in ritardo sulla tabella di marcia; dopo aver mangiato il primo che ognuno aveva preparato, abbiamo terminato in bellezza il pasto con una meravigliosa abbuffata di piadina e nutella (conclusasi con una chicca: nutella e piadina, riservata ad una elité ristretta, che ha causato un innalzamento generale del livello di colesterolo nel sangue). Dopo esserci dedicati alle abbuffate abbiamo preso parte ad una discussione riguardante il tema già iniziato in precedenza, e continuato con l’aiuto di un piccolo “esperimento” : due bottiglie vuoto collegate da un tubo di plastica che andava dalla bottiglia denominata essere a quella del donare, che ci ha aiutato a capire come solo dopo aver preso coscienza di noi stessi possiamo aiutare gli altri donando le nostre esperienze.
Finito questo incontro abbiamo ripreso all together il cammino insieme verso il primo punto di incontro, dove ci siamo definitivamente separati, concludendo così la prima e speriamo non l’ ultima delle uscite clan feat fuoco.
Racconto scolte:
Dopo aver letto l’emozionante racconto rover vi servirà rilassarvi e prendervela comoda proprio come abbiamo fatto noi donzelle. Cartine alla mano (bugia, a detta di Gere), siamo partite. Tra chiacchiere amichevoli, senza alcuno sforzo (nonostante la difficoltà del tragitto intrapreso), siamo arrivate anche noi (dopo i rover…per ovvi motivi…ci stavano aspettando per fare i galanti) alla stazione intermedia del cammino che aveva luogo vicino alla casa detta della “Colombara” e ci siamo accomodate per dedicarci alla chiacchierata sull’importante tema della comunità.
Siamo ripartite alla volta di Campo d’Asino dove, cascasse il mondo, avremmo pranzato a mezzogiorno in punto……cosa che non è successa in quanto da vere persone adulte ci siamo persi in canti, balli e giochi tipo “fontana” (che ha mietuto varie vittime).
Quando la fame ha preso il sopravvento sui nostri stomaci, ci siamo decisi ad accendere i nostri fornellini: chi a gas, chi ad alcol (contattare la rivenditrice ufficiale di fornellini a gas Jessica Sani 333******8) e abbiamo cucinato piatti all’altezza di qualsiasi chef rinomato.
Terminato il sacro momento del pasto, non ci siamo fatti mancare una chicca finale: piadina con nutella (e banane tagliate finemente dal maestro Nicola Rivelli). L’ultima bomba, dedicata solo a pochi eletti, è stata la nutella con piadina, causa di scariche impressionanti di zuccheri e adrenalina (causa anche di allucinazioni, tipo fiumi a random).
Verso le 14.30 dopo aver messo a posto, ci siamo dedicati al tema caldo dell’uscita. I nostri capi hanno preparato un’attività che riguardava il nostro essere, le nostre capacità e le nostre mancanze. Tutto questo seguito da una condivisione di ciò che era scaturito da riflessioni personali. In seguito, abbiamo compiuto un gesto simbolico che stava a rappresentare il nostro impegno nel donare solamente dopo aver preso coscienza del nostro essere.
Dopo aver posato per un book fotografico (tra cui compare anche la grezzo foto by rover e la cast foto by scolte) ci siamo diretti insieme verso il punto di incontro della mattina dove nuovamente le nostre strade si sono tragicamente separate per condurci ai rispettivi punti di partenza.
Conclusioni:
Con la speranza di replicare l’esperienza mooooolto positiva (cit. tutti), vi lasciamo con una frase di B.P. che più di ogni altra descrive quello che questa uscita ha lasciato nei nostri cuori:
“Un sorriso fa fare il doppio di strada di un brontolio” B.P…… e siamo sicuri che di sorrisi ce ne sono stati tanti e continueranno ad esserci grazie a tutti.
Sabry & Gere