Strada, Comunità, Servizio… ma soprattutto STRADA!

Apiro, 30-31 ottobre 2004.

Sabato 30 e Domenica 31 Ottobre si è svolta a Monte San Vicino, nei pressi di Apiro, la prima uscita novizi dell’anno. Neanche il tempo di svuotare lo zaino dall’uscita di passaggi che già si riprende il cammino. Però questa volta la strada è diversa: infatti non dovremo raggiungere i nostri vecchi fratelli scout, ma i nostri nuovi compagni d’avventura rover, più precisamente i nostri capi unità, vale a dire Giova, Lollo e Fix che ci accompagneranno durante tutto questo anno associativo. Dopo un paio di ore siamo approdati alla meta: qui si erano già riuniti quasi tutti i rover e capi unità. Celebrata la messa, siamo partiti per il nostro “sentiero” suddivisi in pattuglie miste: ognuno all’interno di queste aveva il compito di fare a conoscenza con gli altri e di parlare più o meno apertamente. Arrivati alla casa, poi, ci siamo descritti l’un l’altro di fronte all’intero gruppo. Terminata questa attività, giungeva quindi il momento della cena: ecco allora che abbiamo sfoderato i nostri forellini nuovi di zecca e abbiamo cucinato con tanto amore i nostri cari involtini: quello che non sapevamo, però, è che dovevamo cedere l’intero pasto al nostro compagno di pattuglia (L). Questo gesto, apparentemente insensato, aveva però l’importante ruolo di trasmetterci il significato di servizio. Dopo una bella serata passata alternando momenti allegri a chiacchierate più profonde, ci siamo dati la buona notte e abbiamo raggiunto i nostri caldi sacchi a pelo: dovevamo riposarci, anche perché non sapevamo quello che ci avrebbe atteso la mattina seguente… Svegliati e colazionati, ci siamo diretti fuori della casa per ricevere le ultime istruzioni riguardo la giornata. Come da pronostico, però, Maro aveva riavvertito il dolore alla gamba che lo ha poi costretto ad intraprendere un percorso alternativo (insieme a Giova). Invece noi tre poveri sfigati (Ale, Franci, Ciaccio) abbiamo dovuto affrontare l’insidioso percorso Monte San Vicino, senza possibilità di resa. Arrivati stremati alla prima sosta, abbiamo approfondito il senso di strada, già compreso molto bene durante la camminata. Con le gambe a pezzi abbiamo poi raggiunto l’arrivo in vetta, nonostante lo zaino ci avesse più volte trascinato giù durante la “scalata”. Ora l’unico pensiero era mangiare; ma mentre Giova e Maro se ne stavano rilassati, cucinando all’ombra di un comodo barbecue, noi dovevamo combattere contro ogni ostacolo che ci poneva la natura (terreno, escrementi di mucca, cani senza guinzaglio, ecc…). A Ciaccio piace mangiare al dente, ma non pensavamo così tanto da scolare la pasta ancora cruda: dopo averla condita con il sugo e con la panna, ci siamo resi conto che era meglio buttarla via che stare male per tutto il giorno. Per non parlare poi delle salsicce, un disastro. Meglio andare sul sicuro, fagioli in scatola (almeno quelli). Dopo un piccolo riposo, abbiamo approfondito l’ultimo pilastro del roverismo, la comunità, perfettamente illustrataci da Giova (che nel frattempo era tornato insieme a Maro) con una serie di giochini molto efficaci. Terminata l’attività, abbiamo rotto il cerchio e salutato i nostri nuovi compagni d’avventura; il tempo di qualche flash e via in macchina, stanchi morti. Durante il viaggio di ritorno, tra un pisolino e l’altro, ci siamo dilettati nell’inventa barzellette, un gioco ideato da Fix che ha già riscosso grandissimo successo (per informazioni telefonare a Maro e chiedere del muratore bergamasco). La zucca ci stava aspettando (quella di Halloween per intenderci). Ora pensavamo a goderci la serata, senza però dimenticare i preziosi insegnamenti.

BUONA STRADA CLAN NETTUNO,
SEMPRE AVANTI A VELE SPIEGATE!
(lo scrivono tutti, perché non posso scriverlo io???)

Cico