UNA GRANDE FAMIGLIA FELICE…AD ORCIANO!!!

Parrocchia di Orciano, 7 marzo 2010.

La GIOIA è stata davvero contagiosa, per le 45 coccinelle, che sia dal nostro Cerchio che dal Cerchio di Fano “Sentiero della gioia”, hanno trasmesso nel vivere questa bellissima uscita gemellata, nella parrocchia di Orciano, che ci ha gentilmente ospitati!! Aiutando Rina la talpa e Scotti lo scoiattolo, che erano alla ricerca di un importante tesoro, le coccinelle si sono date davvero da fare, tra tante prove, per conquistare tutti i pezzi della mappa che poi le ha portate a scoprire dove stava il vero tesoro: ai piedi dell’arcobaleno.
Secondo un’antica leggenda, l’arcobaleno ai suoi piedi, in un grande pentolone, custodisce un importante tesoro ed è stato bello vedere che le coccinelle con tanto impegno l’hanno raggiunto: la GIOIA era questo tesoro vero e importante. Come recita un nostro articolo della Legge “la coccinella è sempre contenta”, ognuna di loro è tornata a casa con la certezza che in ogni cosa che si fa ci sia la gioia, l’entusiasmo nel farla e nel viverla. Sin dai primi minuti, tra danze, giochi e camminate, tutte le coccinelle hanno dato prova di essere una grande famiglia felice che insieme, nella serenità e nell’allegria hanno donato a chi le ha incontrate tanta gioia e serenità.

Grazie di cuore alla parrocchia di Orciano per la loro ospitale accoglienza, a tutte le coccinelle e alle staff, sia nostra che di Fano, che collaborando insieme sono riuscite ad aggiungere altri passi gioisi e felici sui sentieri che si percorrono.
Non dimenticate mai quindi il vero tesoro: vivere tutto con GIOIA e donarla a chi si incontra.

Buon Volo.

Pali, Capo Cerchio

USCITA RIPARTO “IL QUUADRIFOGLIO” E “SANTA MARIA” A URBANIA

Urbania, 13-14 febbraio 2010.

Il giorno 13-14 febbraio 2010 il riparto Quadrifoglio e il riparto S. Maria si sono recati a Urbania per visitare le Suore Clarisse di clausura. Alle ore 14.45 ci siamo ritrovati nel piazzale di Borgaccio. Da lì a poco è arrivata la corriera che ci ha portato fino all’oratorio di Urbania (S. Domenico). Ogni squadriglia ha organizzato il suo angolo e poco dopo la Capo Riparto ci ha illustrato l’attività che avremmo svolto. Avevamo una cartina della città e dovevamo trovare nelle varie tappe alcuni indizi in morse. Abbiamo visitato la Chiesa dei Morti, il Palazzo Ducale, il Fosso del Maltempo, il Palazzo delle Ceramiche e il Ponte dei Cocci. Dovevamo tornare all’oratorio alle ore 18.30. Prima del fuoco serale avevamo il compito di preparare delle scenette su alcune tappe della vita di BP. Il fuoco serale è stato molto particolare: abbiamo riflettuto sulla vita di S. Chiara e la staff ci ha proposto di non parlare fino alla mattina successiva. Con questa veglia ci siamo preparate all’incontro con le Suore Clarisse. La mattina seguente dopo esserci sistemate e dopo aver fatto colazione insieme ci siamo incamminate verso una delle chiese di Urbania per assistere alla Santa Messa. In seguito abbiamo iniziato il cammino verso il Monastero delle Clarisse. Arrivate Suor Chiara Monica ci ha accolte e ci ha dato il tempo per preparare alcune domande. Poi sono arrivate altre due sorelle, Suor Daniela e Suor Chiara Michela, che gentilmente hanno risposto a tutte le nostre curiosità. Abbiamo capito molto della loro vita. Arrivata l’ora di pranzo abbiamo provato per la prima volta ad accendere in fuoco… sulla neve. La mia squadriglia se l’è cavata molto bene. L’incontro con i genitori era davanti al centro commerciale Bramante. Questa uscita è stata molto divertente ma soprattutto molto interessante perché abbiamo approfondito l’argomento di S. Chiara.

Beatrice Zenobi Sq. Pantere

Campo Invernale 2009

Fiorenzuola, 27-30 dicembre 2009.

NOME: Federica
RUOLO: Capo Sq Pantere
È STATO IL PRIMO CAMPO INVERNALE: no (non mi ricordo quando ho fatto il primo)
DIFFICOLTÀ AL CAMPO: Mah…no
IL MOMENTO CHE MI HA FATTO PIÙ RIDERE: i fuochi serali
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI PIÙ: Mi sono piaciuto un po’ tutte ma quella che mi è piaciuta di più è stata l’attività di pronto soccorso
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI MENO: il gioco del serpente.. in ogni casella del serpente c’era un’attività cioè: in alcune dovevi fare un nodo, in altre dovevi fare qualcosa di espressione, in altre ancora dovevi segnalare alcune parole in morse.
L’AGGETTIVO CON CUI DEFINIREI QUESTO CAMPO È: divertente

NOME: Eleonora
RUOLO: Capo Sq Leopardi
È STATO IL PRIMO CAMPO INVERNALE: non ne ho la più pallida idea
DIFFICOLTÀ AL CAMPO: è stato il mio primo campo invernale da Capo Sq quindi l’esperienza è stata molto impegnativa, ma abbiamo facilmente trovato l’armonia.
IL MOMENTO CHE MI HA FATTO PIÙ RIDERE: pensandoci adesso mi fa ridere, ma quando è successo ero molto arrabbiata! È una storia lunga… lasciamo stare. Chiedetelo anche alle mie squadriglieri, loro sicuramente se lo ricordano bene.
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI PIÙ: l’attività più bella è stata quella di pronto soccorso perché ci siamo proprio divertite a collaudare la barella.
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI MENO: quella del bassorilievo è stata molto carina, ma avevamo poca esperienza e come prima volta non è stata facile!!
L’AGGETTIVO CON CUI DEFINIREI QUESTO CAMPO È: impegnativo, molto molto impegnativo…

NOME: Giuditta
RUOLO: Capo Sq Daini
È STATO IL PRIMO CAMPO INVERNALE: 
DIFFICOLTÀ AL CAMPO: un po’ per relazionarmi
IL MOMENTO CHE MI HA FATTO PIÙ RIDERE: il fuoco serale
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI PIÙ: l’escursione
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI MENO: pronto soccorso
L’AGGETTIVO CON CUI DEFINIREI QUESTO CAMPO È: bellissimo

NOME: Noemi
RUOLO: Capo Sq Aquile
è STATO IL PRIMO CAMPO INVERNALE: no il 3-4 (non mi ricordo)
DIFFICOLTÀ AL CAMPO: bèèè io sono arrivata gli ultimi 2 giorni…ma devo dire ke è stata un’uscita tranquilla…
IL MOMENTO CHE MI HA FATTO PIÙ RIDERE: ma io rido sempre..e poi cn il gruppo ci si diverte sempre…
L’ATTIVITÀ CHE MI È PIACIUTA DI PIÙ: l’attività quando abbiamo fatto il modellino del monumento di Siena, di S.Caterina…
L’ATTIVITÀ CHE MI è PIACIUTA DI MENO: bòò…direi il gioco dell’oca…(solo andando x esclusione)
AGGETTIVO CON CUI DEFINIREI QUESTO CAMPO È: divertente

SPECIAL PARTY: AUGURI BP!!

Parco dei Cigni, 21 febbraio 2010.

Questa mattina, con tanta gioia, le nostre care coccinelle sono state simpaticamente in compagnia di personaggi davvero curiosi che avevano invaso il parco, per prepararsi ad una festa di compleanno molto importante: la festa per BP, il nostro caro fondatore!!
Le avventure che i due coniglietti nella loro cucina disordinata hanno fatto vivere alle coccinelle, la memoria arguta e pronta dei “non ti scordar di me”, i grandi e utili favori del millepiedi e la maestosità e genialità del noce con i suoi frutti, tutto questo e tanto altro hanno mostrato il parco invaso di coccinelle, con le loro grida e la loro gioia, che correndo qua e là si sono davvero impegnate per rendere omaggio e importanza al caro BP.
Tante cose lui ci ha insegnato e tanto abbiamo ancora da imparare seguendo le sue orme e mettendo in pratica sempre più le sue parole!!
In questo tempo di Quaresima, che ci prepara alla Pasqua ogni coccinella percorrerà il suo sentiero, e tra prati, boschi e montagne tutte insieme saranno sempre pronte a mostrare a loro stesse e a chi le osserva la bella e gioiosa Famiglia Felice di cui fanno parte.
Un grazie speciale ai nostri cari amici animali e piante che hanno reso anche questa avventura unica, bella e molto divertente!!
Auguri BP e grazie per aver pensato un giorno anche a noi, fondando lo scoutismo….un’avventura da vivere nel segno della gioia e della fraternità. Buon Volo care coccinelle.

Pali, Capo Cerchio

Campo Invernale 2009

Pieia, 27-30 dicembre 2009.

In una fredda ed uggiosa domenica di dicembre, come ormai buona consuetudine, nell’intervallo di giorni che separano cappelletti, ostriche, salmone, torroni e panettoni della cena della Vigilia del Santo Natale dallo zampone con lenticchie e fiumi di spumante del cenone di Capodanno, i prodi e vigorosi giovani del leggendario Clan “Nettuno” decisero di deporre per qualche tempo cucchiai, forchette e coltelli, ed armarsi di zaino, scarponi e tanta fede per intraprendere al meglio l’esperienza del Campo Invernale.
L’appuntamento era stato fissato per le 08:45 nel piazzale della Chiesa di Calcinelli, orario della S. Messa e, come da antica tradizione per un Clan che si rispetti, vi sono i ritardatari. Questa volta però, caso più unico che raro, non si tratta di un Berloni ma dei fratelli Rivelli che, fieri e spavaldi della loro mancanza…non hanno nemmeno pagato la colazione (regola sancita esplicitamente dal “regolamento interno”!). Al termine della celebrazione, siamo saliti in macchina alla volta di Pianello di Cagli, con ritrovo di fronte alla chiesa del paese. Da lì, attraverso un percorso a piedi, siamo giunti nel paesino di Pieia presso la casa dei “fotografi”, nella quale abbiamo trascorso i tre giorni di campo. La prima attività che ci ha visti tutti partecipi è stata l’accensione della stufa e del camino, fonte di sostentamento per tutto il campo.
Le attività che abbiamo svolto durante questi tre giorni sono state molto impegnative sul piano atletico, per i due importanti derby disputati che hanno visto i Rover perdere il loro indiscusso titolo di campioni nella specialità di “roverino” ma mantenere con i denti il titolo nel “rugby”. Ora, per quanto concerne i dati comunicati riguardo i risultati delle epiche sfide, per dovere di obbiettività, imparzialità di informazione non ho potuto spiegare in maniera dettagliata la reale situazione dei fatti che, qualora foste interessati, potrete trovare all’interno del Carnet di Campo, ben più legittima agenzia di informazione. Ma l’attività che ci ha tenuti maggiormente attivi, in quanto tema centrale del campo invernale e sul quale si è discusso a lungo, con un grande riscontro formativo, a mio parere, è stata la “conoscenza dell’io”. Nello specifico abbiamo approfondito quanto noi stessi ci conosciamo, chi siamo o forse chi vogliamo sembrare; le nostre paure presenti e future. Sicuramente questi argomenti sono molto difficili da trattare, magari un po’ azzardati ma la risposta è stata un’attenta partecipazione ed un grande interesse di tutti.
Per ovvie ragioni di spazio e tempo, mi è impossibile descrivere tutte le chiacchierate, i giochi, l’intera vita del campo. Merita però di essere citata l’attività propostaci dal caro Cene, che prevedeva la costruzione di fornellini da cucina ricavati da lattine e alimentati ad alcool. Vi posso assicurare che il progetto è molto più ingegnoso di quanto si possa immaginare e la realizzazione alquanto ardua. Ciononostante il risultato è stato incredibilmente sbalorditivo, con l’esecuzione di tanti fornellini realizzati a regola d’arte. Purtroppo trattandosi di regola vi è sempre una eccezione. Si tratta del Novizio Maggio che, improvvisatosi piromane, ha voluto mettere alla prova le capacità ignifughe della casa!!
Il penultimo giorno, come di consueto in ogni buon campo che si rispetti, era prevista un’escursione sul Monte Nerone; un percorso di media difficoltà che ci avrebbe portato fino all’arco naturale, dove avremmo consumato il nostro pranzo con l’ausilio dei fornellini artigianali per poi fare ritorno alla casa. Infatti la “strada” è uno dei pilastri fondamentali della vita di uno scout. Il piano era stato studiato molto accuratamente, ma una volta giunti sul passaggio più alto, non riuscendo a trovare più il sentiero causa la forte bufera, siamo stati costretti, stanchi e quasi congelati, a tornare sui nostri passi e trovare un riparo di fortuna dove consumare un pasto caldo. Date le condizioni atmosferiche, i fornellini non ci sono stati di grande aiuto, quindi non abbiamo potuto saziarci a dovere. Sicuramente meglio è andata al nostro Capo Clan che, pieno di energie e temprato da anni di scoutismo, non sentendo la stanchezza e non accusando la fame, ha preferito gettare via la sua minestra e cibarsi di solo pane in cassetta!
L’ultima sera, sempre per rimanere in tema di consuetudini, si è svolta la gara di cucina che ha visto le cinque pattuglie sfidarsi a suon di mestoli e padelle. Straordinariamente, il menù per la gara non era fisso, quindi le pattuglie hanno ricevuto gli stessi ingredienti ma con totale carta bianca per la realizzazione. Per l’occasione, la giuria era composta dalla Staff, più un ospite d’onore a sorpresa, l’ex Beru, che ha saputo rendere la sfida ancor più competitiva ed interessante, dicendo che avrebbe giudicato soprattutto l’originalità dei piatti. Alla fine della prova la giuria si è dichiarata molto soddisfatta dell’operato delle pattuglie, qualificatesi con una minima differenza di punti l’una dall’altra. Tutti hanno lavorato bene, ma il genio creativo della pattuglia composta da Berlo F. e Cene ha sbalordito l’intera giuria, arrivando molto vicina al massimo punteggio grazie all’indomito coraggio nell’azzardare piatti originali, presentati con stile ed eleganza, all’insegna del buon gusto e dell’amore per la natura! Come in tutte le più belle favole, anche in questo caso vi è l’elemento antagonista, ossia l’invidia e l’odio. La Procura infatti ha aperto un fascicolo per gli scontri avvenuti durante la competizione e subito dopo la conclusione della manifestazione. Per il momento risulta un solo indagato nel registro degli inquirenti, un giovane studente di vent’anni che risponderebbe al nome di Giacomo Cicoli, già noto alle forze dell’ordine come soggetto facinoroso. Occorrerebbe anche sottolineare l’accaduto con fotografie, articoli e riferimenti, ma, come diceva Trimalchione…est modus in rebus. Giunto ormai all’epilogo della descrizione, non mi resta che congratularmi con il caro Steven (meglio conosciuto come Stephenpritfzen) che, l’ultima sera di campo, in una cerimonia solenne, ha voluto riconoscere i principi della Carta di Clan, sottoscrivendola ed esprimendo la volontà di iniziare il proprio servizio presso la branca verde. A lui i miei complimenti ed un autentico buona strada! I miei ringraziamenti vanno infine alla Staff tutta, in primis al Capo Clan Mattio, suo primo campo con le barrette rosse sulle spalle perché ha semplicemente confermato l’idea che già tutti avevamo di lui quale esempio da seguire ed affidabile guida; in secundis gli aiuti Rikka e Ale Francesconi che hanno saputo mettere a disposizione di tutti la loro grande esperienza ed il loro spirito di servizio. Insostituibile aiuto per Mattio, pilastri portanti del Clan.

Grazie a tutti!
Forza Clan “Nettuno”, sempre avanti a vele spiegate!!!

Berlo F.

Caccia di Kaa

Tane Fredde, 31 gennaio 2010.

Chil, il migliore degli avvoltoi, sorvola ancora la nostra Giungla, portando il messaggio della grande battaglia alle Tane Fredde!

Ogni Lupetto, ha fatto del proprio meglio per seguire la pista dei Vecchi Lupi! Quelle sporche, sudice e stupide Bandar, non si faranno più vedere, per un bel po di tempo! Il Branco Alte Rupi caccia unito e forte!

Sono certo che i nostri Quaderni di Caccia, saranno presto riempiti con le tante prede atterrate, i racconti e i disegni, illustreranno l’avventurosa Caccia di Kaa!

Quando è stata fatta la Danza della Fame di Kaa, perfino Mysa, Phao e Chil, hanno rischiato di essere intrappolati nelle spire del maestoso e possente Kaa! Per un soffio Vecchi Lupi ….

Tornando ognuno nella propria calda Tana, avremo modo di riposare per essere pronti alla prossima Caccia!

Complimenti a tutti i Lupetti!

Come disse Kaa a Mowgli: “Un cuore coraggioso ed una lingua cortese ti porteranno lontano nella giungla”

Buona Caccia.

Akela

La Grande Caccia delle Ammissioni

Calcinelli, 6 dicembre 2009.

6 Dicembre 2009, domenica, una pungente domenica invernale. Quella mattina tutta la giungla sonnecchiava quieta. Erano i mesi freddi dell’anno, quelli in cui la maggior parte dei suoi abitanti se ne stavano rintanati in confortevoli tane di terriccio ad aspettare il caldo della primavera e il suo profumo di fiori.
Ma non tutti i popoli della giungla avevano le stesse abitudini. E infatti tendendo bene le orecchie si potevano sentire fruscii di fronde e scricchiolii di terriccio calpestato. Ma certo era una caccia! Aguzzando la vista tante macchie di diverso colore si intravedevano fra i cespugli. Ce ne erano alcune grigie, altre nere, altre ancora fulve e alcune un po’ pezzate.
Erano i lupi del branco Alte Rupi! Non c’era più alcun dubbio.
Era difficile vederli in azione, tanto si muovevano veloci. Scattavano qua e là alla ricerca delle prede più appetitose guidati dall’esperienza di Akela, dal rapido planare di Chil, dal sibilo svelto di Kaa, dal vigore di Mysa, dalla scaltrezza di Phao.
Ma cosa ancor più strabiliante delle audaci gesta di un forte lupo che caccia (già di per sé uno spettacolo che mozza il fiato), era il fatto che ad essere i protagonisti questa volta erano proprio i cuccioli! Proprio così. Era la caccia della loro ammissione al Branco e dovevano dimostrare tutto il loro valore. Questa era la preda più grande che si nascondeva tra i boschi del lago dei cigni in quella fredda mattina d’inverno. Una preda conquistata in pieno da tutti i cuccioli che col favore della giungla sono stati ammessi alla grande famiglia del branco.
E così quando la sera ormai bussava all’orizzonte coperta dal suo manto di stelle, l’ululato di Akela echeggiava nell’aria … èèèè stata davvero una cosa ben fattaaaa.

Mysa

Riunione d’Alta Squadriglia

Calcinelli, 13 gennaio 2010.

Il giorno 13 gennaio, si è svolta la consueta riunione d’Alta Squadriglia avente per soggetto un tema molto interessante: il pronto intervento! La riunione si è svolta grazie ad una preziosa collaborazione: la nostra cara “Pallina” ex aiuto capo riparto e per ultimo , ma non ultimo, il nostro caro ..manichino il cui contributo è stato davvero prezioso. Abbiamo fatto esperienza del massaggio cardiaco e di come si interviene tempestivamente su un ferito. Per prima cosa abbiamo ascoltato una registrazione di una chiamata del 118, numero che viene effettuato in caso di necessità, ed è stato evidenziato il fatto che: chi sta chiamando deve sapere dove si trova il ferito o malato; e conoscere il suo stato di coscienza; se respira o no.
Abbiamo consultato un opuscolo dove vi erano le principali indicazioni su come intervenire quando ci si ritrova una persona bisognosa d’aiuto.
Per capire se respira si usa il metodo “GAS” (Guarda – Ascolta – Senti), in cui ci si mette affianco alla nuca del malato e si guarda il suo torace in cerca di un segno della sua respirazione: si deve notare se il torace si alza e si abbassa, e se il respiro esce dalla bocca. Se non respira allora è importante procedere con il massaggio cardiaco. Ed è proprio in questa situazione che ci siamo impegnate: abbiamo preso il manichino, mimando un’emergenza, e ci siamo divise a coppie; una persona stava in ginocchio vicino alla testa per fare la respirazione bocca a bocca con l’aiuto di una apposita mascherina, mentre l’altra faceva il massaggio cardiaco vero e proprio stando più o meno accanto al petto.
Abbiamo proceduto così: prima si è chiamato il 118, controllando la respirazione, poi si è proceduto al massaggio con una serie di 30 spinte (compressioni) al centro del petto del manichino, con le mani una sopra l’altra. La forza da usare deve essere ben calcolata: per essere efficace ci vuole forza ma, al tempo stesso si deve fare attenzione a non rompere lo sterno o le costole. Dopo questi 30 massaggi cardiaci si procede alla insufflazione (nota come respirazione bocca a bocca): la persona che sta accanto alla testa posiziona la mascherina (nel caso la si abbia) sopra la bocca in modo che non esca l’aria che il soccorritore immette, l’altro aiutante procede con i massaggi. Dopo 5 insufflazioni si invertono i ruoli: la persona che faceva il massaggio va il più velocemente possibile al posto dell’altra e viceversa, si continua fino a che non arriva l’ambulanza. Beh, che dire .. questa riunione è stata davvero utile, impegnativa ed istruttiva.
Speriamo, comunque, di non doverci trovare mai nella necessità di doverla mettere in pratica!

Alice, Vice Capo Sq. Leopardi

Cena coi genitori

Calcinelli. 6 dicembre 2009.

Sul ponte dell’Immacolata
Siam chiamati ad un’avventura spericolata,
nei locali della sala parrocchiale
ci siam ritrovati per un raduno conviviale,
anzi 3 squadre del ‘Fuoco’
abbiam gareggiato nella ‘Prova del cuoco’.
A puntino attrezzati e accesi i fuochi
vinca il migliore di noi cuochi.
Ai fornelli da campo abbiam misurato la nostra abilità
nel preparare un piatto di qualità
in 30 minuti un menù prelibato abbiam preparato
che la coraggiosa commissione ha gustato e giudicato.
La nostra squadra, Tombari, Pantea e Rondina, che in una polenta con ragù di fagioli e salsiccia di cinghiale il menù ha voluto sintetizzare, di tempo… troppo ne abbiam
e allora cominciam a ballar!! Il risultato quale sarà? Che ultime arriviam!!
Complimenti alla squadra che il premio ha conquistato: magistralmente han lavorato!
Con il menù vincente: fantasia di antipasti, pizzoccheri alla valtellinese, involtini primavera, crepes dolci!
Nardini, Pagini e Carboni si son laureati campioni.
Abilissima anche l’altra squadra, da Maria Grazia capitanata
Con gnocchi, saltimbocca, cestini di zucchine e cestini di mela aromatizzata. Sperandio e Secchiaroli
Del secondo posto han conquistati gli allori!
l’allegria e il divertimento non son mancati
in quei minuti del 6 dicembre immacolati.

Carla, Rappresentante dei Genitori

Il giro del mondo in 80 giorni

Pianello di Cagli, 27-30 dicembre 2009.

Phileas Fogg è un uomo ricco, riservato, celibe e con abitudini regolari. Non lascia mai trasparire nessuna emozione ed è estremamente matematico e silenzioso.
Mister Fogg, al Reform Club, circolo esclusivo di cui risulta essere socio tanto ordinario da dirigersene ogni giorno, a piedi, con lo stesso numero di passi, si fa coinvolgere insieme ad altri membri in una discussione riguardo ad un articolo del Daily Telegraph. Questo afferma che grazie all’apertura di una nuova linea ferroviaria in India, è ora possibile viaggiare intorno al mondo in 80 giorni. I compagni di Fogg mettono subito in dubbio il fatto di poter percorrere il globo in così poco tempo. Egli, allora, scommette contro i suoi quattro amici del club, che riuscirà a completare il giro del mondo in quel, seppur breve, lasso di tempo.
Partirà immediatamente la sera stessa, portando con sé il nuovo servitore francese Passepartout.
Prima di partire, però, per essere sicuro di riuscire nell’impresa e temendo di finire sul lastrico in caso di perdita della scommessa, stringe un patto con le squadriglie del Riparto di Calcinelli, chiedendo, poco fuori Pianello, il loro aiuto.
Da qui iniziarono, per i nostri ragazzi, le tante avventure del campo invernale. La prima consistette nell’attraversare tutta l’Asia in auto, con i mezzi ideati dai migliori ingegneri e costruiti dalle più abili mani dei meccanici delle squadriglie; appositamente studiati per l’impresa, riuscirono efficacemente a raggiungere honk-hong, nonostante qualche foratura, rottura delle ruote e pericolosi testacoda: ma che piloti che abbiamo in riparto!. Poi, dovendo attraversare il mare, essi riuscirono addirittura a costruire delle mongolfiere, “volando” sulle limpide acque: purtroppo i propulsori non erano troppo affidabili e spesso (sempre) le mongolfiere si incendiavano! Giunti poi a nuoto in Giappone, si dovettero riunire. Girando per le città nipponiche si ritrovarono al circo, dove Passepartout si dilettava a giocare con gli elefanti, mentre le squadriglie si intrattenevano con opere teatrali, casualmente tutte rappresentanti un unico tema: “le diversità culturali dei popoli”. In america, infine, durante il viaggio in treno in direzione New-York, dovettero addirittura scontrarsi con dei famigerati guerrieri indiani, i quali erano soliti assalire i convogli, rubando qualsiasi cosa gli facesse gola, ma, ancor peggio, catturando i viaggiatori per poi farli prigionieri. Così le squadriglie furono costrette ad affrontarli di nuovo, proprio durante una giornata fredda e piovosa, nella speranza di recuperare il povero Passepartout. I nostri amici arrivarono quindi a Liverpool, ma purtroppo, con cinque minuti di ritardo rispetto alla scadenza della scommessa. Il giorno dopo, però, nella sua casa di Londra Passepartout scopre con grandissima sorpresa che sono stati sbagliato i calcoli sulle date: credevano fosse giovedì 31 dicembre ma in realtà era ancora mercoledì 30 poiché, grazie al fatto di aver viaggiato verso oriente, avevano spostato le lancette dell’orologio un’ora in avanti per ogni fuso orario attraversato, finendo in questo modo per “guadagnare” un intero giorno al termine del loro viaggio intorno al globo. Così, in fretta, tutti si recano immediatamente al Reform Club, dove giungono appena in tempo per dimostrare la vittoria della scommessa. Bravi ragazzi!

Phileas Fogg, successivamente, volle premiare alcuni di coloro che hanno avuto il merito di distinguersi in queste numerose avventure, e precisamente sono: 

Sq. COBRA – premio STILE –
Sq. FALCHI – premio GRANDE GIOCO –
Sq. ORSI – premio SQ. CAMPO –
CENTOSCUDI LORENZO – premio SCOUT D’ORO –
LUCHETTI FABIO – premio NOVIZIO D’ORO –

Buona Caccia.

C.R. Burchi