Ma che cos’è questa …

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Sono state molteplici le risposte che abbiam provato a dare a questa domanda, e lo abbiam fatto tramite il dialogo, le equazioni, i simboli, i racconti, i canti e di mezzo c’era anche la Preghiera, perché forse prima di ogni altra cosa, la correzione fraterna parte proprio da Questa ! Per iniziare a realizzare quest’opera d’arte abbiamo utilizzato le parole scambiate nel momento di confronto in equipe, aggiunto poi la gran cena pre-parata e gustata fino all’ultimo piatto, indorato con bevande che hanno sciolto ogni freddura, un tocco appena di cori a mille voci tutte intonate e alla fine della giornata il tutto è stato ricoperto da un candido e silenzioso manto nevoso che ha reso l’atmosfera magica, l’attesa del domani carica di sogni e paure, così come dovrebbe essere e forse è ogni sera della nostra vita. L’indomani … abbiamo intrapreso il cammino per le campagne apecchiesi nonché per le vie del Vangelo che più attuale che mai ci ha ricordato 4 atteggiamenti fondamentali per vivere la correzione fraterna, ovvero partiti dalla Libertà del Cuore, abbiam sottolineato l’Attenzione verso chi è in difficoltà, per finire toccati nel Servizio all’altro e dotati di Pazienza siamo tornati poi alla base. E se la Strada per noi Capi è immagine della nostra vita, allora anche il nostro camminare rispecchia molto come ci approcciamo ad essa, chi cammina da solo, chi ti si affianca, chi ti parla e chi ti ascolta, chi arriva prima ma guarda indietro, chi bisogna aspettare e chi invece aspetta l’altro. Una ricerca, inzomma, che forse ancora non ci ha portato a scoprire cosa sia questa correzione fraterna per ognuno di noi, ma di sicuro ci siamo mossi e nel farlo abbiamo lasciato già delle tracce … sulla neve ? servono quelle nel cuore ! come facciamo con i nostri ragazzi e per condurre loro alla santità, cerchiamo d’ora in poi di camminare come domenica mattina, insieme, fermandoci quando serve e ripartire arrivando a quel punto in cui da veri artisti sapremo amare e correggere il nostro fratello. Forza … d’altronde chi ama ha pazienza, chi ama non si vanta, chi ama tutto scusa di tutti ha fiducia, chi ama !!!

…È L’ARTE DI AMARE !!!

Buona Strada.

Maru

Compleanno del Clan 2009

Bologna, 15 novembre 2009.

Il 15 Novembre 2009 un insolito spettacolo si è mostrato agli occhi dei pochi mattinieri che osavano avventurarsi fuori dalle loro case.
Alle 6.30 si poteva assistere alla partenza di un folto gruppo di rover, insolitamente mattinieri e soprattutto in “orario”, alla volta del capoluogo della vicina Emilia-Romagna.
Sotto la minaccia che l’ultimo avrebbe pagato la colazione i nostri avventurieri sono arrivati addirittura in anticipo a Fano per prendere il treno alla volta di Bologna.
Una volta arrivati nella città i nostri cari ragazzi hanno assistito alla SS Messa finita la quale si sono recati alla “House-Box” (alias casa di Maro) da dove sono ripartiti alla conquista della città patria del ragù. Ritornati alla House-Box si sono apprestati a consumare un lauto pranzo compreso aperitivo prima! Della serie non si fanno mancare mai niente. Dopo aver consumato il pasto i nostri cari “eroi” si sono immersi in un pomeriggio di attività sulla loro personalità.
Verso le 17.30, conclusa l’attività, i rover si sono diretti in stazione per prendere il treno destinazione Fano.
Tutto sembrava procedere al meglio in una giornata che gli aveva visti sempre in orario ma, l’imprevisto era dietro le porte! Causa problemi di ferrovia i nostri baldi giovani si videro confinati in treno a lungo fino a dover scendere a Cesena dove alcune Anime Pie sono andare in soccorso per poterli al fine portare a casa.
Dopo tante peripezie i nostri cari rover sono finalmente a casa. Quello che mi resta da dire è Buon Compleanno rover e in bocca al lupo per quest’anno associativo.

Buona Strada.

Steven

Uscita di Riparto

Pupoli, 13 dicembre 2009.

Da un giorno abbiamo lasciato la meta della nostra uscita e già sentiamo il desiderio di ripartire.
Il riparto di Orciano di Pesaro è alle prime armi ma con l’aiuto di Giada, scolta semplice di Calcinelli, siamo stati in grado di organizzare una bella uscita.
Siamo partiti domenica 13 dicembre alle ore 8:30 dal piazzale “Kolbe” , in Orciano, con mezz’ora di ritardo a causa di un tempo atmosferico un po’ incerto e di una guì un po’ ghirotta; ma siamo state brave nel recuperare il tempo lungo la strada. Ciò non ha negato alle guì di cantare a squarciagola e di inventarsi scorciatoie alle quali hanno dovuto rinunciare a causa del terreno zuppo d’acqua.
Dopo circa un’ora e mezza di cammino, dopo salite, discese e dopo aver interrotto una gara di bocce, abbiamo incontrato un segno di pista che ci suggeriva di fermarci … dagli alberi è “sbucata” Giada, abile nel presentarci due attività inerenti alla promessa, ormai vicina.
Alle 10:15 ci siamo recate alla chiesa di Montebello per la Santa Messa, lì abbiamo incontrato don Guido, una persona eccezionale ed ospitale, che si è reso disponibile fin dal primo istante, ci ha predisposto una stufetta in una stanza alla quale potevamo accedere in caso di mal tempo, ma ringraziando il Signore la pioggia ci ha lasciato per tutta la giornata dell’uscita.
Finita la Messa, sotto indicazioni di Giada, abbiamo preparato il fuoco per cucinare alla trappeur, niente male direi: salsicce, pane e banana con cioccolato … tutto nel rispetto della natura. Al pranzo ha partecipato anche Marusca, un ulteriore valido esempio per il nuovo riparto. Dopo un po’ di relax e dopo aver ricevuto un ricordino preparato da Elena (aiuto capo-riparto), ci siamo messe subito all’opera. Ripulito il posto dove abbiamo “bivaccato” e a seguire, dei giochi di movimento per riscaldarci. Questo momento è stato memorabile … la caposquadriglia ci ha rallegrati con una sua caduta e una guì a momenti non ci rimetteva un dito. Il tutto si è concluso con un momento di riflessione durante il quale abbiamo letto gli Atti degli Apostoli 2; 42-43 per soffermarci sul valore della comunità e della condivisione e poi abbiamo approfondito i simboli del distintivo e del saluto scout.
L’uscita è proseguita anche in macchina mentre si ritornava a casa, le guì hanno continuato a ridere e cantare nonostante la stanchezza che iniziava a farsi sentire … ma che hanno saputo ben nascondere. -“Daini … sempre più … uniti!” – Questo è l’urlo della sq Daini ed è stato anche lo spirito che ha caratterizzato questa uscita.

Melissa ed Elena

BENEDICI LE PERSONE CHE MI SONO CARE E I BAMBINI DI TUTTO IL MONDO. FA CHE IO TROVI SEMPRE IN TE LA MIA GIOIA!!!

San Bartolo, 13 dicembre 2009.

Oggi 13 dicembre 2009, il nostro gioioso Cerchio Lanterna Splendente ha vissuto una bella uscita a San Bartolo, scoprendo come girando il mondo, tra Francia, Spagna, Australia e Inghilterra, sono tante le cose che si possono scoprire e imparare.
Grazie ad uno strano, ma simpatico, amico cinese, Sangihai, le coccinelle hanno avuto modo, tra giochi, sfide, e collaborazione tra loro, di scoprire gustose ricette, conoscere meglio alcuni animali, viaggiare su mezzi di trasporto davvero strani e vivere una corrida davvero speciale I sorrisi, i canti e tutto ciò che la nostra Famiglia Felice sa vivere insieme hanno reso questa uscita pre-natalizia, nonostante molto fredda nel meteo, di certo entusiasmante e piena di sorprese.
Continuando il nostro cammino di Avvento, anche questa settimana, la nostra amica stella Rosa, ci guiderà insieme a Maria e sua cugina Elisabetta, verso la grotta di Betlemme, dove ogni coccinella, compiendo il proprio favore e portando avanti gli impegni presi con tutte le altre, avrà il cuore di certo pronto per accogliere Gesù Bambino.
E allora ad ali spiegate continuiamo il nostro bel volo insieme, sapendo che ovunque voi siete la gioia che portate è dono prezioso per chi vi ha accanto. Un grazie di cuore ai genitori per la loro collaborazione nei vari spostamenti e la fiducia che ogni volta ci danno, ed uno speciale grazie a tutta la staff per ciò che sempre fa.
Buona preparazione al Santo Natale e …..Buon Volo!!

Pali Capo Cerchio

Uscita di Fuoco

Orciano, 21-22 novembre 2009.

Quale miglior occasione per unire e rafforzare questo ‘nuovo’ Fuco di un’uscita? Ecco allora “Il Girasole” sabato 21 novembre riunito alla volta di Orciano. Lasciate le auto nel piazzale della chiesa di Orciano, abbiamo raggiunto la casa-famiglia ‘Villa Ginevri’, appena fuori dal paese.
Riposate e sistemate nella nostra stanza, davvero molto ospitale come il resto della struttura, ci siamo riunite con il signor Federico, uno degli organizzatori e responsabili della casa d’accoglienza, per chiarirci o semplicemente raccontarci cosa fanno all’interno di essa: ci ha raccontato che, a contrario di quanto molti credono, la sua vita, quella della sua famiglia e un’altra seconda famiglia con la quale vivono, è assolutamente normale, ordinaria e semplice. Gestiscono questa casa-famiglia per ospitare chi non ne ha una propria, per chi ne ha bisogno oppure anche semplicemente come struttura per il ritrovo di ragazzi e famiglie.
Arrivato il momento di recitare i Vespri, abbiamo invitato i ‘padroni di casa’ a unirsi a noi, che a loro volta hanno invitato dei loro amici. Così il momento di preghiera è stato seguito da un momento di confronto reciproco molto aperto e spontaneo grazie agli spunti di riflessione proposti dall’equipe della ‘Comunità Cristiana’( Adri, Franca, Ceci) che si è prolungato fino all’ora di cena.
Un po’ in ritardo abbiamo iniziato il fuoco serale animato dall’equipe ‘Comunità di Fuoco’ (Glè e Sari) con un gioco incentrato sul sottolineare i punti di forza e debolezza che sorreggono o possono far crollare il nostro Fuoco inteso come una struttura, un edificio.
La mattina seguente, dopo la solita routine, abbiamo intrapreso la strada di ritorno alla chiesa per prendere parte alla celebrazione della S. messa. Durante la camminata l’equipe della ‘Comunità di Donna’ (Illi, Chià e Giadi) ha proposto un’attività sul significato personale che attribuiamo al ruolo, all’importanza dell’essere donna.
Ospitate nella sede del riparto d’Orciano abbiamo cucinato il nostro pranzo e concluso l’uscita con una riflessione ‘riassuntiva’ di tutto ciò che è emerso in questi due giorni intensi e con la consegna dei ricordini.
Si può ben dire che l’intento iniziale di rafforzare il Fuoco è ben riuscito e non poteva essere altrimenti con una nuova Capo Fuco e un Aiuto Capo Fuoco così!!

Chiara, Airone Esuberante

Calcinelli, 28-29 novembre 2009.

Il 28-29 novembre ’09 si è svolta a Calcinelli l’uscita regionale delle direzioni di riparto guide. L’affluenza non è stata proprio completa, soprattutto dal nostro distretto di Ancona, ma chi c’era ha potuto godere di un’ottima uscita, occasione di confronto e formazione per le capo e aiuto capo riparto.
Ci siamo ritrovate al parcheggio della scuola elementare, e lì abbiamo formato le tre squadriglie Georgie, Kiss me Licia, e Occhi di gatto a suon di sigle dei cartoni tv. Carta topografica alla mano, dalle coordinate abbiamo individuato la nostra destinazione, scoprendo così che avremmo passato la notte al convento di S.Francesco in Rovereto. Il tema di marcia era una breve frase, scritta su una strisciolina di carta dal taglio irregolare. Una frase di B.P. tratta da Taccuino: “Se dovessi suggerire un motto per aiutare i capi nel nostro lavoro, potrebbe essere “Guarda lontano e… sorridi”.
Durante il tragitto era richiesto uno schizzo panoramico, con un particolare da mettere in risalto.
Fare strada senza tenere gli occhi fissi sul sentiero, anzi l’invito era di guardare lontano per cogliere la bellezza del luogo.
Giunte a destinazione abbiamo letto il seguito del brano, sempre tratto da Taccuino. “Ci sono due modi per scalare una montagna..” C’è l’alpinista che tira dritto verso la cima, sguardo basso sul sentiero, tenace ma serio e quello che guarda avanti a sé, coglie le meraviglie che incontra e scala con entusiasmo.
Tra le capo c’è chi si è sentita più vicina al primo alpinista, chi invece si è ritrovata di più nel secondo profilo.
Penso che il confronto avrà sicuramente mosso le capo più serie verso un approccio più leggero per godere a pieno della gioia del servizio, e le capo che magari hanno preso salite leggere verso mete più ambite. B.P.suggerisce di guardare lontano, così il compito sarà più leggero o comunque si avrà una rinnovata spinta per continuare. Durante la veglia serale ci siamo soffermate sul guardare lontano, in particolare sul guardare in alto: nell’affrontare le salite, le montagne che incontriamo nella vita e nel servizio in riparto, Dio è sempre presente e cammina con noi.
Domenica mattina siamo scese di buona lena fino a Calcinelli, andatura andante, non proprio nello spirito del secondo alpinista, ma con l’obiettivo di arrivare puntuali alla santa Messa. Dopo la celebrazione ci siamo trasferite al parco, e la staff ha proposto un’attività, scopo la conquista di un bel pezzo di formaggio. Le tre squadriglie si sono contese il premio con prove a sfida e prove tecniche. Conclusione con la vittoria della sq. Occhi di gatto, che ha ritrovato il formaggio nascosto al castello del parco. L’uscita si è poi conclusa con il pranzo cucinato alla trappeur sempre nei pressi del castello. Da ricordare l’ananas delle staff dei riparti di Fano.
Grazie alla staff regionale che ha organizzato l’uscita, ricca di spunti di riflessione e di momenti di condivisione di cui far tesoro.

Ilaria Cimarelli, Capo Riparto “La Cordata” Jesi I

L’ADATTARSI

San Gervasio, 21-22 novembre 2009.

Sabato 21 e domenica 22 novembre si è svolta l’uscita d’Alta Squadriglia, a casa di Sara Tombari (neo scolta semplice) a San Gervasio, Furlo. Siamo partite alle 16.00 dal piazzale della chiesa, in macchina con Samanta e Marusca. Arrivate a San Gervasio abbiamo camminato per 1.4 Km per arrivare alla casa. Una volta arrivate abbiamo iniziato subito un’attività.
L’attività consisteva nell’abbinare qualche oggetto presente nella natura a ogni punto della Legge delle Guide. Finita l’attività abbiamo cenato insieme davanti al camino acceso.
La sera stessa si è svolto, come tutte le sere di un’uscita o di un campo, il fuoco serale dove ognuna di noi si esibiva in una scenetta. Eleonora ha dovuto cantare, Noemi recitare una filastrocca, Jessica con il mimo, Alice con le ombre cinese infine Federica espressione con le marionette. Il tema di ogni espressione era “Me stessa”.
Finito il fuoco siamo andate tutte a dormire.
La mattina seguente abbiamo fatto colazione. Dopodichè, Laura ci ha consegnato un foglio contenente varie riflessioni sulla tematica dell’ADATTARSI. Ognuno di noi ha riflettuto su di esse e una volta concluso, siamo ritornate in casa e ne abbiamo discusso insieme.
Alle 11.00 ci siamo avviate a piedi verso la cittadinella di San Gervasio per la Santa Messa. Finita la messa ci siamo riavviate verso casa. Una volta arrivate abbiamo acceso il fuoco per cucinare il pranzo alla trappeur: salsicce, scamorza, zucchine ripiene e mela al cioccolato. Finito di mangiare, di tutta fretta (perché non ci eravamo accorte dell’orario) siamo ritornate a casa.
Questa uscita è stata molto bella e divertente.

Federica, Cerbiatto Generoso

Uscita dei Passaggi

Castel Cavallino, 17-18 ottobre 2009.

Domenica, con la salita dei lupetti più anziani al riparto si è conclusa la settimana dei passaggi. Una settimana che ha visto protagonisti tanti membri del nostro gruppo: a cominciare, appunto, dai più piccoli lupetti e coccinelle, passando per esploratori e guide, rover, scolte e capi unità.
Domenica 18/10: il clan raggiunge Castel Cavallino intorno alle 18:30 . Solite procedure di rito: si montano le tende, si progetta l’effetto scenico per accogliere i novizi che entreranno e si prepara la cena. Evento, quest’ultimo, a cui avrebbe dovuto partecipare anche il sottoscritto, dato che la cena offriva una degustazione molto ampia della gamma produttiva Arnaboldi, nota casa produttrice di pietanze preconfezionate, di qualità superiore, che consolida il successo dei suoi prodotti attraverso un’attenta attività di ricerca e sviluppo nel laboratorio di Antaar&s. Il clan, dopo aver consumato questo succulento “pasto caldo” (cit.) si appresta ad assistere alla partenza del sottoscritto, tornato in ritardo dalla partita pomeridiana. Presenziano alla cerimonia anche il CB Fix, la CC Pali, il futuro CC Mattio, Il CG Cioffi e l’incaricato regionale per la branca rossa Giova. Importanti parole sono state spese per il futuro RS: a partire da Ale (“Eri sempre il primo a dare una mano, soprattutto per dormire”) per finire a Bruno (“Ora fai ufficialmente parte della mailing list della direzione”). Per gli amanti della statistica, Bruno ha svolto la cerimonia dei passaggi sia a livello di riparto che a livello di clan per tutti gli scout classe 1988. Ma torniamo al racconto dei fatti. Neanche il tempo di avviarsi nel sentiero per il povero Franci, che già comincia a piovere. Per fortuna l’assistenza della Quechua® 2 seconds di Maro riesce a limitare i danni. Purtroppo però il neo-RS era già bagnato a sufficienza per patire il freddo la notte. Nel frattempo avviene il passaggio di consegne fra Bruno e Mattio alla guida del Clan Nettuno. Αrrivano anche i nuovi novizi (Maggio, Cecca, Gianlu e Cene), accolti da una schiera di arcieri che accendono il fuoco con le loro frecce infuocate. Segue cerimonia di ammissione e l’ormai tradizionale banchetto di benvenuto. La mattina i Rover raggiungono le rispettive unità di servizio, mentre i novizi restano alla base. Rikka, nuovo CPN, ha preparato per loro un’attività che prevede la costruzione di un totem.
Nel pomeriggio il gruppo si appresta a vivere la celebrazione della Santa Messa comunitaria, accompagnata dal rituale discorso di inizio anno del CG Cioffi.
Concludiamo con un grande quadrato gigante (siamo sempre di più!).
OHHHHHH! BIM BUM! CRACK!
Comincia un nuovo anno. Buona strada Clan Nettuno.

Franci

Coccinella… volo di passaggio!!!

Calcinelli, 25 ottobre 2009.

E’ sempre molto emozionante quando le coccinelle più grandi, lasciano il Cerchio per passare in Riparto. Ed infatti domenica 25 ottobre 2009 al Parco di Calcinelli è stata proprio una grande emozione vivere la cerimonia del Passaggio e accompagnare le 8 nuove Guì dalla Capo Riparto che insieme a tutte le altre guide e la staff le attendevano con gioia. La stessa gioia che avevano anche le coccinelle protagoniste del passaggio e tutto il Cerchio che con ammirazione, emozione ( e qualcuna anche con commozione), le guardava e seguiva ogni punto della Cerimonia con attenzione e grande affetto.

Accompagnando fisicamente le neo guì, avevo il cuore carico di emozioni e nei passi che percorrevo ringraziavo Dio per il dono di queste coccinelle che hanno reso il nostro Cerchio davvero forte, gioioso, attento e ricco di felicità.

Siamo certe che faranno altrettanto in Riparto e ciò che nella vita della nostra Famiglia Felice hanno appreso e vissuto sarà da punto di partenza e ricco bagaglio per la loro nuova avventura.

La stessa emozione poi è stata vissuta da tutto il Cerchio anche per l’ingresso di cinque nuove cocci che iniziano a volare con noi, muovendo i primi passi nel sentiero del prato, riempiendosi di gioia e di allegria nel volare insieme a chi già di voli belli e entusiasmanti li ha fatti e li sta facendo nella grande Famiglia Felice del Cerchio Lanterna Splendente.

Benvenute allora care cocci, eravate tanto attese da tutte.

Auguriamo a tutte le coccinelle un buon anno associativo, ricordandovi che nel volare alto nel cielo, tra prato, bosco e montagna siete GIOIA per chi vi incontra.

Buon Volo.

Pali e tutta la Staff

Uscita dei Passaggi

Castel Cavallino, 17-18 ottobre 2009.

Il 17 e il 18 ottobre 2009, abbiamo partecipato all’uscita dei passaggi a Castel di Cavallino nella provincia di Pesaro-Urbino. Alle 15:30 noi guide ci siamo incontrate a Borgaccio con gli esploratori. Con noi sono venute anche Giuditta e Martina e Melissa, un gruppo di guide di Orciano. Verso le 16:00 il pullman è arrivato a prelevarci e dopo circa un’ora di viaggio siamo scese dal mezzo per poi salite un altro autobus che finalmente ci avrebbe portato a destinazione. Il secondo viaggio è stato abbastanza breve. Siamo scesi e con gli zaini in spalla ci siamo diretti al rifugio che ci avrebbe ospitati. A dir la verità, pensavamo che il tragitto dalla fermata del pullman al rifugio fosse lungo, invece dopo pochi minuti siamo arrivate al rifugio. Per prima cosa la staff ci ha indicato le stanze dove avremmo dormito e dove abbiamo posato gli zaini e quant’altro. In seguito ci siamo recate nel bosco dove avremmo fatto il fuoco serale e pranzato il giorno dopo. Subito abbiamo iniziato a raccogliere la legna per il fuoco. Tornate nello spiazzale del rifugio, Melissa era travestita e ci ha incaricato di ritrovare le quattro pagine di un libro che aveva perso. Trovate le quattro pagine siamo entrate a cenare e intanto preparavamo la scenetta che avremmo fatto al fuoco serale. Noi Aquile dovevamo interpretare la vita di S. Francesco. Più tardi siamo ritornate nel bosco per partecipare al fuoco serale e chi abbiamo trovato? Laura, Melissa e Samanta travestite da “abitanti di Assisi”… in realtà ci abbiamo messo un po’ per indovinare ma dopo parecchi suggerimenti abbiamo capito. Le tre assisane hanno fatto diversi giochi con noi tra i quali “Uga Uga”, “La vecchia fattoria”, “Onda” (stranissimo gioco sicuramente inventato da Laura!) ecc. Abbiamo anche cantato e infine rappresentato le nostre scenette. Ad un certo punto ha anche iniziato a piovere, ma noi siamo rimaste al fuoco pur essendo inzuppate d’acqua, per fare il passaggio di Sara al Fuoco. Di corsa poi siamo tornate in casa e dopo il saluto della Pallina, che non sarà più con noi in quanto è diventata Aiuto Capo Fuoco, siamo salite nelle nostre camere e… tutte a nanna! Il 18 ottobre, svegliate da “Al chiaror del mattin”, siamo scattate in piedi e siamo corse nello spiazzale del rifugio a fare un po’ di ginnastica all’aperto. Alla fine degli esercizi Laura ci ha dato il tempo per lavarci, vestirci, sistemare gli zaini e ripulire le camere. Alle 09:00 eravamo tutte di sotto a fare colazione e poi di nuovo nel bosco a preparare tutto l’occorrente per il pranzo. Raccolta e spezzata altra legna, stesi i teli PVC, siamo state chiamate dalla staff che ci ha accolte con delle maschere davvero strane. Ci hanno spiegato di provenire da diversi popoli: gli Zimbawe, gli Zulù e gli Umpalumpa. L’attività da svolgere era quella di realizzare con cartoncini e foglie varie le nostre maschere per poi indossarle al gioco che, in poche parole, consisteva nell’acchiappare lo scalpo di tre guide avversarie. Il gioco è stato vinto dalla Sq Leopardi, la quale è stata premiata con un dolce. Al termine del gioco le varie Sq sono ritornate ai propri “angoli” e insieme abbiamo cominciato ad accendere il fuoco e cucinare. Per me, Alice e Jessica è stato un giorno molto importante, perché siamo state nominate Vice Capo Sq… una bella responsabilità! Dopo aver pranzato, siamo ritornate al rifugio. Lì ci aspettavano i nostri genitori. Nel frattempo erano arrivati anche le coccinelle e i lupetti che, insieme a noi, hanno assistito alla Santa Messa. Verso le 17:20 abbiamo concluso l’uscita con un bel quadrato, anzi, rettangolo! È stata un’uscita molto bella e istruttiva, che mi ha permesso di conoscere cose che prima non sapevo.

Sabrina Bonanno, Vice Capo Sq. Aquile