Vince il 360° la Squadriglia …

Calcinelli, 05 giugno 2007.

Dopo qualche rinvio a causa della pioggia, finalmente, martedì 5 giugno si è svolto l’annuale 360 gradi, gara di orientamento. L’appuntamento era alle 7 di sera per fare uno spuntino tutte insieme, in seguito, dopo le ultime preparazioni, si è dato inizio alla sfida.
Così, dopo la spiegazione della novità di quest’anno, ovvero delle “tapparelle”, vale a dire dell’aggiunta di una breve tappa, non obbligatoria, ma che aggiungeva punti alla sq che la raggiungeva, è stato sorteggiato dalle c.sq. l’ordine di partenza delle sq.
Con 10 minuti di distacco l’una dall’altra, le tre sq sono partite alla ricerca delle tre tappe avvalendosi di cartina, goniometro, squadre e bussola. Una volta che le tre sq avevano superato le tappe riguardanti segni topografici e di pista, orientamento con la luna, il sole e la stella Polare, l’uso dell’olfatto, stanche ma di corsa, le sq. sono tornate in sede per le premiazioni finali e ovviamente per dissetarsi e mangiare il dolce !
Finalmente il quarto anno della gara del 360 gradi è stato vinto dalla sq ………. LEOPARDI !!!!, dopo tre vittorie consecutive della sq aquile, la prima delle quali a pari merito con le pantere.
Alla prossima edizione ! Buona Caccia.

Chià, Capo Sq. Leopardi

CFT 2007

Soriano nel Cimino, 30 maggio – 03 giugno 2007.

Soriano nel Cimino. Nello scenario dell’amata base nazionale Brownsea si è svolto dal 30 Maggio al 3 Giugno il 3° Campo di Formazione Tecnica della nostra associazione, campo che si dedica ad un aspetto dello scoutismo che appassiona molti di noi, le tecniche scout.
Il campo come di consueto era indirizzato a Rover ed RS con alle spalle il superamento di un campo scuola di 1° tempo, invito che quest’anno oltre che per la verde è stato esteso a tutte le branche.
Cosa poteva dissuadere dal partecipare ad un iniziativa del genere a due appassionati di tecnica come i F.lli Rossi? Nulla. Dopo un ultimo frugale pranzo domestico accompagnati dal buon Gerri ACR di Ancona siamo partiti carichi di entusiasmo, con le mani abili formicanti ed elettrizzate!
La PTN, veri mostri sacri nelle tecniche che meglio padroneggiano e conoscono era li ad aspettarci. A formare il team di (ora) 11 pochi eletti in tutt’italia sono capi di diversa origine ma con una caratteristica comune: sono “sburoni” in una particolare tecnica e, chi conosce Massimo, dalle nostre parti famoso come RebbeRebbe, può confermarlo!
Le attività sin da subito avevano l’intento di riportare l’odierno scout di città allo stato di professionista campeggiatore e ad uno stretto, vivo contatto con il creato che Nostro Signore ci ha donato. 1,2,3…e via di tendolini! (o riffugggi come i laziali amano chiamarli).
“Ecche ci vuole!” dirà qualcuno! Ma purtroppo più di un allievo si è trovato alle prese con qualche problemino, prima nel montarlo, poi nello scoprire che quanto costruito, a volte, non era sufficiente a riparare dalla pioggia, ma ancor peggio, molti si sono trovati a passare notti a un stretto brulicante abbraccio di formiche!
Froissortage, trapani, girabacchini, piane e scalpelli sono stati nostri amici per i primi giorni, utilissimi nelle costruzioni degli angoli, ma niente a confronto del modello di bidone jamboree SUPER-ACTION-TRANSFORMER come quelli che il nostro riparto ha già avuto occasione di sfoggiare.
Per fortuna i fornelli! Sennò volevo vedere come facevamo la marmellata! Un comodo fuoco è stato la nostra salvezza anche quando ci è stato detto: “queste sono le erbe commestibili, quello è il prato, se volete mangiare raccoglietele”, e come ogni campo scuola, “avete 15 minuti!”
Anche la passerella galleggiante che abbiamo rapidamente costruito è stata utile; poiché dopo aver in qualche modo prodotto una canna modello “Sanpei”, la pesca per qualcuno, che il farro non lo mangia ma lo conserva, lo investe (e botta di C) e ci pastura, è stata miracolosa. Miracolosa a tal punto che prima di cena si era formato un mercato del pesce in piena regola, peccato che i Carassi siano pesci immortali capaci di nuotare perfino tra la farina e che dopo tutta questa sono pure pieni di lische.
Tra una cosa e l’altra non è mancata una tecnica poco diffusa nei riparti italiani, l’alfabeto semaforico che, dacci oggi, dacci domani è in parte diventato (sottolineo per chi più e per chi meno) capacità di tutti. Unico sentiero che non si è riusciti a percorrere è stato cielo. Materia nella quale l’irrequieto 60enne Egidio è senza pari, ma nonostante la sua preparazione e conoscenza nulla è stato possibile contro la pioggia che sia di notte, di mattino e di sera veniva a farci visita, ma come dice Don Sandro (Roma 32) new entry nella PTN, e assistente spirituale della stessa, anche l’acqua è un dono del Signore.
Dopo tanti abbracci e saluti ai nuovi fratelli conosciuti in questo campo, ogni allievo e tornato a casa ricco di idee e con tanta voglia di avventura da vendere! Buon lavoro fratelli capi!

Burchi – Rikka

Sono arrivati i pirati!

Tavernelle, 27 maggio 2007.

La marina, attaccata e saccheggiata brancola nel buio !
Tavernelle, località la Sacca, il 27 maggio 2007 le guide del riparto “il Quadrifoglio” hanno assistito ad una drammatica scena.
Una giornata iniziata nel migliore dei modi, in sella alle nostre bici, pronte vie, siamo partite per un’avventura insolita… Arrivate in località Sacca, presso il fiume Metauro, le guide, attraverso misurazioni, calcoli, stime hanno studiato il luogo circostante: velocità dell’acqua del fiume, la larghezza del fiume, altezza di un albero e attraverso il percorso rettificato hanno riportato una cartina “dettagliata” della zona !
Ma una nuvola (non solo in senso figurato) incombeva sulla giornata, e sulla zona che si è trasformata in un porto fluviale, dove un losco individuo e la sua ciurma, lasciando chiari segni dietro di sé, avevano compiuto un saccheggiamento ai danni della cambusa della marina, lasciando i poveri marinai sbigottiti: nella fretta e nel caos gli spietati pirati hanno disperso preziosi dobloni ed un forziere chiuso a chiave che le guide per ora non hanno potuto che raccogliere e riportare a casa … con la promessa di ritrovare questi pirati e capire quale tesoro contiene questo forziere. Dunque questo non è un addio ma un arrivederci !!!

A.C.R. Samanta

Centenario dello Scoutismo

Calcinelli, 20 maggio 2007.

Il venti maggio è stata la giornata della famiglia, il Family Day, ma anche il centenario dello scoutismo. La mattina noi lupetti abbiamo giocato normalmente ma, alla fine del nostro incontro ci siamo recati ognuno con la sua famiglia con gli esploratori e con le guide al “Parco dei Cigni” dove abbiamo pranzato e giocato insieme. Poi, verso le tre di pomeriggio ci siamo avviati in piazza dove abbiamo fatto giochi, canti e balli che potevano fare tutti.

Buona caccia!

Il lupetto Seby

Challenge del Centenario

Frasassi, 12-13 maggio 2007.

Il challenge di quest’anno si è svolto a Frasassi, nel parco della Gola della Rossa. Per celebrare i 100 anni dalla fondazione del movimento scout si è deciso di organizzare un challenge unico per AGESCI ed FSE.
Tutte le 67 pattuglie si sono date battaglia, hanno sudato, hanno fatto del proprio meglio per cercare di avere la possibilità di stringere fra le mani quella forcola che è destinata alla coppia più meritevole.
Inizialmente ci è stato segnalato tramite alfabeto morse il primo punto da raggiungere sulla cartina; prima di partire ogni coppia doveva ritagliarsi il proprio numero sulla stoffa e cucirselo sui pantaloni; personalmente la mia pattuglia ha avuto qualche difficoltà (si è staccato dopo 1 ora), prendendo un pessimo punteggio.
Camminiamo per circa un chilometro e ci attende già la seconda prova.
C’è un po’ di fila, ma la prova è di quelle eccitanti: bisogna attraversare il fiume. Possiamo farlo in vari modi: a piedi (1 punto), sul ponte tibetano (3 punti), passaggio alla marinara senza zaino (4 punti), passaggio alla marinara con zaino (5 punti). Io e il mio compagno di squadra Nicola Rivelli abbiamo optato per il passaggio alla marinara senza zaino.
Superata la prova dobbiamo addentrarci nel bosco; tra un sentiero e l’altro ci imbattiamo nella prova di pronto soccorso. Terminata la prova ci viene consegnato un quiz sullo scoutismo, che dobbiamo consegnare alla tappa successiva.
Fatto ciò ci viene dato il punto successivo; è quello dell’ultima prova del primo giorno. Prima di arrivare al campo dobbiamo tagliare un dischetto di un tronco, tenendo la sega da entrambe le estremità: la nostra pattuglia ha fatto segnare il record di 18 secondi, ottenendo il punteggio più alto.
Arrivati al punto di accampamento ci affrettiamo a costruire un riparo per la notte (che ci è valso 10 punti in classifica) e mangiamo la nostra meritata cena. Dopo un breve fuoco serale (siamo stanchissimi) andiamo a dormire nei nostri perfetti tendolini.
Il mattino seguente ripartiamo con l’ordine inverso con cui siamo arrivati la sera precedente; essendo arrivati a metà classifica (più o meno) siamo ripartiti alle 7.15 (pensate che c’è chi è partito alle 6.30!!!). Per colazione, oltre ai classici Nesquik e Gocciole ci scoliamo un’intera lattina di “Energia” (una sottomarca del Redbull), divenuta ormai la bevanda ufficiale dei Challenge.
La prima tappa del giorno ci porta al Monte S. Pietro, dove ci viene chiesto di fare uno schizzo panoramico della zona, orientandoci senza la bussola. Da qui dobbiamo arrivare fino alla Grotta del Vernino per affrontare la seconda prova, che consiste in un gioco di Kim sonoro; la nostra pattuglia ha riconosciuto 18 versi di animali, ottenendo un buon punteggio.
Finita la prova dobbiamo tornare indietro e riprendere il sentiero che avevamo lasciato per raggiungere la grotta; dopo salite e discese percorse sotto un sole cocente ci scoliamo un’altra lattina di Energia e otteniamo le forze sufficienti per raggiungere la terza prova giornaliera: quella della bussola. La prova prevede la costruzione di una bussola artigianale, ottenuta riempiendo una scodella con dell’acqua e sistemando un ago magnetizzato su una foglia sospesa sull’acqua. Con la bussola percorriamo un azimuth che ci porta alla scoperta della lettera segreta, comunicata poi al capo della prova.
Fatto ciò ci dirigiamo verso la prova successiva; per arrivarci ci viene dato un azimuth: 45°N. Per non rischiare di sbagliare tagliamo dritti tra rovi, rami e spine, ma arriviamo precisi al punto della penultima sfida. Dobbiamo stimare l’altezza di un albero; velocemente comunichiamo la risposta al responsabile della prova, che ci comunica l’esattezza del dato raccolto.
Manca ormai solo una prova: quella di segnalazione. Segnalo una frase al mio compagno di squadra: lui la traduce e mi comunica una parola in alfabeto semaforico. Purtroppo la mia scarsa conoscenza del semaforico mi permette solo di intuire la parola, che però è inesatta.
Pazienza, siamo quasi alla meta. Manca poco, dobbiamo scendere a valle. Perdiamo tempo a girare per trovare un sentiero e sprechiamo minuti preziosi. Un’ora dopo raggiungiamo l’arrivo; abbiamo tempo per un pranzo veloce ed è gia tempo della messa.
Finalmente arriva il momento più atteso: la consegna della forcola. A conquistarla è stata la pattuglia 50 dello Jesi I, che ha superato brillantemente le prove con un tempo eccezionale (complimenti!). Per dovere di cronaca va detto che le prime 5 posizioni sono state tutte conquistate da pattuglie FSE, il che ci ha parecchio inorgoglito.
Il Nettuno ha visto primeggiare la pattuglia 43 (Cicoli F., Rivelli F., Pompili N.), classificata al 13mo posto; si è ben comportata anche la pattuglia 44 (Berloni A., Gasparini D.), che è andata ad occupare la 15ma posizione. La pattuglia 41 (Marinelli G., Cicoli G.) si è classificata 19ma e la nostra (la n°42) ha raggiunto il 21mo posto.
Non c’è che dire: un buon risultato. Va però detto che ormai il nostro caro “Filippo” si sente solo e due anni di solitudine sono troppi. Forza vecchio… tra un anno ti riporteremo ciò che ti spetta! Forza Clan Nettuno, sempre avanti a vele spiegate!

Alessandro Cicoli

Il Coraggio l’ha chiamata Santa

Perticara 28-29 aprile 2007.

Sabato 28 e domenica 29 sarebbe potuto essere un weekend come tanti altri e invece no.. A movimentarlo ci ha pensato Santa Caterina, patrona delle scolte e quindi nostraaaaaa. Proprio per questo abbiamo deciso di fare un’ uscita a Perticara. Voi vi domanderete ma dov’è sto posto? Con precisione non so dirvelo anche perché per raggiungerlo non so quanto ci abbiamo badato.. anche se in ritardo siamo giunte comunque alla meta, ovviamente l’ultimo tratto del nostro viaggio lo abbiamo fatto con gli zaini in spalla. Appena arrivate abbiamo iniziato la nostra uscita con le attività tutte inerenti alla vita di santa Caterina: strada, comunità e servizio. Il primo argomento trattato è stato appunto la strada, l’attività era guidata da me (cetty) e telepaticamente dalla gle che non era potuta venire, insieme abbiamo realizzato un cartellone sui principali luoghi in cui si è spostata Santa Caterina. La seconda guidata dalla Chia e dalla Ceci in cui si è parlato della comunità sia ai nostri giorni che al suo tempo, insieme abbiamo realizzato un altro cartellone e un crocifisso unendo diverse tecniche. Poi è stato il tempo di montare le tende dato che la notte stava scendendo.
Non appena sistemati i nostri letti è stata la volta dell’attività della Cla e della Illy che con una scenetta e dei giochi ci hanno mostrato la vita caritatevole della Santa. Per concludere bene la giornata dopo aver cenato la CF (Pali) ci ha organizzato una veglia comprensiva di tre tappe nella quale abbiamo potuto riflettere. L’indomani dopo la messa mattutina siamo andati tutti a Sky Parck!!!!!!
In questo parco c’erano diversi tipi di percorsi da eseguire legati a dei cavi di diverse difficoltà…la paura non mancava e proprio per questo solamente due intrepide scolte, Cla e Gle ( in ordine di arrivo), sono riuscite a completare tutto il percorso. Non di poca importanza è stato il sostegno morale che ci siamo scambiate a vicenda. E dopo questa esperienza sospese su un filo nell’aria, a mò di circo, abbiamo mangiato e poi stanche ma felici siamo tornate a casa.

Buona Strada.

Cetty

San Giorgio 2007

Canfaito, 21-22 aprile 2007.

Bello ed emozionante come tutti gli anni… ma quest’anno con qualcosa in più, o forse meglio dire in meno… LA PIOGGIA!!!!
Appena arrivati ci siamo subito prodigati nel montaggio delle tende, e subito dopo ci siamo preparati per la Santa Messa.
La prima giornata si è conclusa col fuoco di bivacco dove ci siamo misurati con le nostre capacità espressive, infatti ogni squadriglia ha dovuto presentare una scenetta con tema: per le guide i viaggi de Nettuno; mentre per gli esploratori il titolo delle scenette era ”correva l’anno 1907”.
Dopodichè tutti a letto a prepararsi psicologicamente,fisicamente e moralmente per il grande gioco della mattina successiva.
Al sorgere del sole, dopo un’abbondante colazione ci siamo diretti verso il luogo di incontro per iniziare il grande gioco.
Le guide si sono addentrate nell’isola di Brownsea, dove,guadagnando un pezzetto di carta ad ogni tappa, si sarebbe dovuta ricomporre la mappa finale che, sovrapposta ad un lucido avrebbe condotto al tesoro cioè alla seconda parte del messaggio che B.P. aveva lasciato loro all’inizio del gioco.
Invece per quanto riguarda gli esploratori il grande gioco consisteva in una serie di tappe tecniche, in ognuna della quali ci si aggiudicava un punteggio(chiaramente in codice) che sommato a tutti i punteggi raccolti nelle altre tappe dava un punteggio finale.
Le 5 migliori squadriglie sono state premiate al quadrato di chiusura. Dopo il gioco….il pranzo alla trappeur, per qualcuno squisito, per altri un vero e proprio disastro: salsicce mangiate crude, wurstel caduti tra la brace………
Chi più, chi meno, chi meglio, chi peggio tutti alla fine ci siamo riempiti lo stomaco e, dopo esserci cambiati, ci siamo diretti al quadrato finale dove il sottoscritto Tadei Francesco, capo sq dei lupi e Giulia Tombari, capo sq delle aquile, siamo stati chiamati al centro del quadrato a rinnovare la promessa per tutti gli esploratori e le guide presenti..
Un’emozione incommensurabile :-).
Dopo la chiusura e i saluti ci siamo caricati il materiale in spalla e via….. verso la corriera per tornare a casa.
Ma ecco, dopo solo pochi passi fuori dalla radura che ci ospitava e ciò che quest’anno ormai non speravamo più potesse arrivare a farci compagnia si è presentato….. il nemico del S.Giorgio di tutti i tempi è arrivato.
Anche se in ritardo la pioggia è arrivata…. sarà piovuto si e no per 3 minuti, giusto il tempo di dirci: ”No no, non mi sono mica dimenticato di voi”

CHE SAN GIORGIO SAREBBE SENZA LA PIOGGIA!!!!!!!!

Tato e Giulia

“Getta le tue reti e buona pesca ci sarà …”

Apiro, 24-25 marzo 2007.

Buona pesca ci sarà ? Direi ottima pesca c’è stata! Lo scorso week-end, il lago “Otto’s Lake” che si trova vicino ad Apiro, ha visto ben 56 guide e diverse capo impegnate in uno sport dove la pazienza e la fortuna sono due elementi fondamentali: LA PESCA !
Come ci siamo finite in un lago a pescare? Tutto è iniziato nel mese di febbraio, quando le Alte Squadriglie della Regione Marche, hanno dato vita ad un gemellaggio che prevedeva due riunioni, dove il brano di riferimento era quello relativo alla chiamata dei discepoli: da lì si è parlato di reti, pesci, barche, Gesù, pazienza, fiducia per non tralasciare divertimento e nuove amicizie !
Conclusi i gemellaggi, l’appuntamento era per il 24-25 marzo in uscita regionale, per fare il punto su ciò emerso dalle riunioni e per calarci poi nei panni di questi pescatori…di trote in particolare !
Sabato scorso dunque, il cattivo tempo non ci ha fermate e ci siamo ritrovate tutte presso l’Abbazia di Sant’Urbano in Apiro, dove abbiamo pernottato. Ogni alta squadriglia, oltre all’equipaggiamento solito aveva con se una “squama” che conteneva il riassunto di ciò che gli incontri gemellati avevano lasciato nelle guide cosicché la sera, dopo un fuoco serale divertente, con tanto di espressioni, è venuto a galla un mega pesce regionale, carico di speranza, fiducia, gioia ! Prima di cena Don Maurizio ha celebrato la Santa Messa con un’omelia che non dimenticheremo mai: l’ASCOLTO, il METTERE IN PRATICA e il TESTIMONIARE, su questo si regge la vita di un cristiano, di noi, guide, capo e ragazze.
Il mattino seguente, le Guide si sono spostate dall’Abbazia di Sant’Urbano al lago dove, di lì a poco hanno iniziato a pescare. Tra trote piccole e grandi … le reti non si rompevano ma di sicuro non sono rimaste vuote e una volta finito il tempo di pescare, subito al via la gara di cucina, rigorosamente con metodo degli antichi TRAPPERS, che prevedeva un primo, un contorno e pesce alla brace, pescato, pulito e cotto dalle guide !!! Una nota di merito va a Jesi che ha pescato una trota tanto enorme…che quasi il retino si rompeva …!
Sorella pioggia ci ha sempre tenuto compagnia ma ciò non ha impedito la cottura dei cibi che una volta presentati alle capo, sono stati assaggiati e valutati. Questo il verdetto al cerchio di chiusura:

3° POSTO per ALTA SQ “ALTAIR” di CHIARAVALLE-MONTEMARCIANO
2° POSTO per ALTA SQ “SIRIO” di FANO Ombre Rosse
1° POSTO per ALTA SQ “STELLA ALPINA” di CALCINELLI

Il ricordino è un segnalibro, che riporta un invito molto importante, da tenere sempre in mente: chiamate ad essere “pescatori di uomini” in famiglia, a scuola, in riparto, in squadriglia e tra gli amici, sempre fiduciose malgrado gli insuccessi, in quanto l’invito ci viene dal Signore !! Buona Caccia e ci vediamo al San Giorgio !!!

C.R. Marusca, Incaricata di Distretto di Pesaro Branca Guide

Caccia del Consiglio d’Akela di Distretto

Prelato Alto, 24-25 marzo 2007.

Sabato 24 e domenica 25 marzo, noi Lupetti del Consiglio di Akela del Branco “alte Rupi” di Calcinelli, siamo partiti per una caccia con tutti i Consigli di Akela di Distretto al Prelato Alto.
All’inizio ci siamo un po’ stupiti di tutti quei Lupetti ma poi, con un piccolo giochetto di nomi (che consisteva nel passare la palla e dire il nome di chi la riceveva) abbiamo fatto conoscenza ed è venuta fuori anche qualche amicizia. All’improvviso, nel bel mezzo dei nostri giochi, è arrivato un regista di Hollywood con il suo segretario a riferirci che cercava degli attori per il suo prossimo film. Doveva arruolare Lupetti che sapessero imitare una ballerina grassa, un bradipo, un lupo mannaro, un parrucchiere, un’aspira polvere e un personaggio a scelta.
I Lupetti hanno interpretato le scenette in maniera comica come meglio potevano, evidenziando l’attore nascosto in loro!
Sono risultate tutte buffe e divertenti, come divertente è risultata tutta la giornata seguente (ricca di prove da superare, prede da conquistare…) e tutta quella caccia in generale!!

Buona Caccia!

Sebastiano Donini, C.S. Lupi Neri

Ascolto o sento solamente ?

Pelingo, 17-18 marzo 2007.

Sabato 17 alle ore 16:00 ci siamo incontrati (però io, Damio, non c’ero perché avevo la partita che modestamente ho vinto) in piazza e siamo partiti per il Furlo, punto di incontro di tutti i Rover e Scolte della Regione Marche. Qui ci siamo divisi in pattuglie e abbiamo camminato fino al Pelingo, dove lungo la strada ci sono state tre rappresentazioni e dove qualcuno ha anche cenato.
Arrivati al Pelingo c’è stata la parte più divertente della giornata (Sk): l’ASSALTO ALLE CAMERE!; mentre ci dicevano in che palazzo dovevamo andare per dormire è arrivato Giova che, in grande stile e ci ha portati davanti a una misteriosa porta chiusa… e qui davanti ci disse: “Bene, ragazzi, questa è la vostra camera, l’ho riservata apposta per voi!!”
Vedendola c’è stato come un urlo liberatorio di grande entusiasmo.
Dopo questa vicenda abbiamo vissuto un momento di preghiera con il monaco benedettino di Fonte Avellana “Frigerio” che devo dire essere stato molto “interessante” anche se qualcuno “forse” dormiva.
Finito il momento di preghiera abbiamo fatto tutti insieme il fuoco serale che era basato sulla rappresentazione di “quadri statici” sui titoli che ogni pattuglia aveva redatto per ogni rappresentazione vista lungo il cammino. Ci sono state rappresentazioni molto belle ma alcune erano davvero scadenti. Cantato “Signor fra le tende schierati”, siamo andati a dormire … ma non tutti, perché il sottoscritto ha avuto da fare la veglia prima dell’importante cerimonia della firma della carta di clan.
La mattina seguente, siamo partiti per andare a fare dei giochi in una pianura sotto il Pelingo.
Qui ridivisi in pattuglie, abbiamo fatto 5 giochi dove alla fine quelli che l’ha spuntata è stato il nostro Midi che con la sua pattuglia (composta di sole donne) … susson !!!
A mezzogiorno ci siamo trasferiti di nuovo al Pelingo per fare la tanto attesa “GARA DI CUCINA”.
L’argomento della gara era “ORECCHIETTE con FANTASIA”. Noi abbiamo presentato ad una “losca” giuria un primo piatto di orecchiette cucinate con tre diversi sughi: il primo era “zucchine-pancetta”, il secondo con “zucchine-pendolini-ricotta” e l’ultimo con “salsiccia-pancetta”. Di seguito alla gara di cucina abbiamo partecipato alla S. Messa celebrata dal parroco di Pesaro .. che indossava a dir poco una strana tunica !!!. Conclusasi abbiamo fatto il quadrato di chiusura dove c’è stata la premiazione della gara di cucina con il terzo posto di Ancona, il secondo posto di Pesaro e al primo posto a pari merito Fano e Cupramontana.
Ecco perché prima avevo precisato che la giuria della gara di cucina era “losca”.
Perché non può arrivare seconda Pesaro e addirittura prima Fano. Come atto conclusivo, ma questo è stato solo per il nostro clan, c’è stata la mia firma della carta di Clan.
Abbiamo fatto la cerimonia un po’ più in giù, dove potevamo essere più soli. E’ stata una bella cerimonia ma sarebbe stata più bella se oltre a me, Rivo N e F, Sacco, Giova e Midi ci fossero stati anche tutti i componenti del clan. Comunque la cosa più importante non è stato vincere la gara di cucina o vincere tutti i giochi, ma mettersi in ascolto degli altri e vivere due bei giorni in amicizia.

Damiano, Volpe Spavalda