Campo Invernale “Clan Nettuno”

Roma 27-30 dicembre 2006.

Per chi non né è a conoscenza, uno dei simboli più rappresentativi del roverismo è la strada, e visto che TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA, non potevamo che capitarci prima o poi no ??????
Questo campo può sembrare un po’ anomalo visto che siamo abituati all’aria fresca, ai vasti prati verdi e ai fitti e ombrosi boschi delle nostre incontaminate e stupende montagne, ma appunto abbiamo proprio deciso di cambiare, almeno solo per questo anno, e di svolgere un’attività di servizio nella capitale, visitando nel tempo libero i numerosi ed affascinanti monumenti che hanno fatto la storia dell’umanità e di fare anche una capatina (grazie a qualcuno !!!) in Città del Vaticano!!!
Siamo partiti la sera tardi del 27 dicembre e dopo una lunga sosta ad Ancona allietata dalla copiosa scorta di lupini del buon vecchio Maro, siamo giunti alla stazione Termini di Roma verso le 7.00 della mattina seguente e come dicevo prima ci siamo recati immediatamente in Vaticano perché ci stava aspettando Papa Benedetto XVI, in sala Nervi o Paolo VI, il quale acclamato e osannato alla sua entrata da tutta la sala con canti e cori di ogni genere (alcuni alquanto bizzarri come “Santità passa de qua”!!!) ci ha augurato delle buone e sante feste e con decisione ha condannato qualsiasi atto di violenza. Rimanendo in tema, del Vaticano abbiamo esplorato in lungo e in largo tutti i suoi meravigliosi giardini che sono curati e mantenuti nel migliore dei modi, costellati da piante ed erbe di ogni genere e soprattutto da splendide fontane che si trovano sparse qua e la.
Oltre a questa bella passeggiata all’aria aperta abbiamo avuto la grande fortuna di scendere nelle catacombe che si trovano sotto San Pietro, anzi più precisamente eravamo vicini alle spoglie del Santo martire che ha dato il nome alla basilica più grande e più importante del mondo cattolico (le ossa le abbiamo fotografate, ma che rimanga tra noi!!!).
Per completare l’opera, dopo esser entrati naturalmente nella Basilica, abbiamo fatto “un po’” di scale e siamo giunti nella cima della cupola di San Pietro dalla quale si ha una vista spettacolare della città più bella del mondo!!! Ora però vi illustrerò anche le attività di servizio che abbiamo svolto durante la nostra permanenza a Roma.
Ci siamo resi disponibili per qualsiasi lavoro (a parte quello d’assistenza ai senzatetto nelle stazioni ferroviarie ritenuto troppo pericoloso dalla protezione civile) in qualsiasi ora del giorno, anche di notte se necessario, alla Caritas, alla protezione civile e alla nostra associazione, la F.S.E.. Per quest’ultima il nostro compito era pulire e liberare da una montagna d’immondizia e scartoffie vecchie decine di anni, la sede centrale, cioè la nostra sede (può sembrare un lavoro facile ma ci abbiamo impiegato tutto un pomeriggio in 12 persone).
Tutt’altra esperienza invece è stata quella del servizio che abbiamo svolto a fin di bene nelle mense della Caritas, le quali accolgono i più bisognosi, come i poveri o gli immigrati o anche tossico-dipendenti, ma anche quelle persone, vedi anziani, che non riescono a cucinare autonomamente. Siamo però stati divisi in due gruppi, uno formato da quattro persone che è rimasto in una piccola mensa nella capitale e l’altro comprendente i rimanenti che si è recato a Ostia, in una mensa piuttosto grande che può ospitare fino a 250 persone al giorno.
Il responsabile della mensa, Stefano, ci ha dato le informazioni basilari per servire i bisognosi in modo adeguato senza correre rischi e soprattutto per divertirci e stare bene insieme con loro, perché è vero che all’inizio hai un atteggiamento schivo con questa gente e ti senti strano (c’è chi urla perché vuol mangiare subito senza rispettare la fila, l’altro ubriaco che vuol avere ragione su non si sa chi, immaginatevi un po’ la situazione, non è proprio così semplice, poi per noi ragazzi, affrontare questi problemi) ma ti ci abitui subito e capisci che il bello è proprio questo, far tesoro di queste fantastiche esperienze: ma poi comunque sai che hai il buon Maro accanto che non ci capisce niente come te di tutti quei numeri di pasti, o vedi Cico indaffarato nel servire i vassoi ai poveri o peggio ancora Ale Cico e Federico Rivelli che come forsennati fanno su e giù con pile altissime di vassoi lavati e asciugati pronti per essere riusati.
Insomma, per concludere, tra stupende visite culturali per la città, (abbiamo visitato tutta Roma, il Colosseo, i fori imperiali, la colonna traiana, l’Altare della Patria, la Fontana di Trevi, l’Ara Pacis e di tutto e di più) e tra grandi esperienze di servizio che molti di noi non avevano mai provato, credo che questo campo invernale è da considerarsi estremamente formativo e sicuramente da rivivere!!!!!!

Buona Strada.

Pompili Nicolò, Falco Affidabile

CI 2006

San Martino – Urbania, 27-30 dicembre 2006.

Siamo noi le winx, fonte di energia, con la magia, sfideremo le malvagie trix. Nuove fate siamo winx.
Quest’allegro motivetto non riesco a togliermelo dalla testa grazie ai simpaticissimi pedini…
Ma il campo invernale non è stato certamente solo questa fastidiosissima canzoncina! E’ stata prima di tutto una bella avventura per i numerosi novizi alla prima esperienza di campo invernale così come per tutto il riparto: escursioni, grandi giochi di appostamento e imprese tecniche. Ce ne è stato veramente per tutti i gusti.
Mi piace ricordare solo alcuni momenti di questo campo, che indelebili rimarranno impressi nella memoria di coloro che li hanno vissuti: i Pedini e Nicolas che si cimentano nel lavaggio delle pentole facendo della cucina una insalubre palude
Burchi che urla “la poooortaaa!!” … quante volte l’avrò sentito!
“Buon 2007” e “W la befana” scritto nella faccia di Marchetto
Ma soprattutto ricorderò l’impegno che tutti i novizi hanno messo nel realizzare le prove della promessa. Anche se solo Falcio è arrivato all’ambito traguardo, sono certo che tutti gli altri lo raggiungeranno prestissimo!! Alla prossima avventura…

Buona Caccia.

C.R. Brunori Francesco, Orso Grigio

Non è bene lasciare in piedi la propria preda

Calcinelli, 30 dicembre 2006.

Sabato 30 Dicembre i Lupi che ormai meglio conoscono le fitte piste della giungla, di certo, non si son lasciati sfuggire neppure una preda!

Occasione della caccia è stata la riunione del Consiglio di Akela, che può contare sulla forza e il coraggio dei Capi e ViceCapi Sestilia del Branco Alte Rupi. Il gruppo così formato è stato capace di scovare prede ben nascoste nel fitto della selva calcinellese e atterrarle senza troppi indugi. Lo sanno bene quegli strani frutti che nascono qua e là nella foschia del mattino e che se ben lavorati nascondono proprietà vernicianti, ottimi per le panche della Ns. Tana!
Ogni Lupetto però ben sa che la forza del cacciatore sta nella lucentezza della sua pelliccia, ed ecco che i frutti se meglio esaminati possiedono ottimi sistemi per mantenere il pelo color del tasso, o nero con i riflessi della seta ramezzata; sono quindi cominciati i lavori ed una nuova capacità è ora nella mani abili di chi sa ben cacciare.
Molte altre prede non sono mancate, tecnica e sport l’hanno fatta da padrone portando Diego, Seby, Riki e Alex a conseguire, (primi nella storia del Branco) la specialità di Atleta.
Un “traballa” da parte dei VVLL, a loro, ad Ale (il buon vecchio Ceppo) fregiatosi della Specialità di Mani Abili e a tutti i lupetti del CdA e non solo che continueranno a fare del Proprio Meglio portando ad Akela altre prove superate, altre prede abbattute.

Buona Caccia a tutti.

Bagheera

Se c’è una cosa che ci piace: è “QUESTA” !!

La Ravignana – Piobbico, 07-09 dicembre 2006.

Proprio così … è questa uscita di Direzione di Gruppo, vissuta nei giorni 7-8-9 dicembre che voglio raccontarvi perché mi è veramente piaciuta! Giovedì sera, dopo il brevetto di Akela e dopo la cena agli Olivi (dove abbiamo festeggiato anche il compleanno della C.F. Pali) la Direzione di Gruppo è partita alla volta di Piobbico, più precisamente alla Ravignana, un “parco scout” con tanto di casolare, deposito, chiesetta e grande prato con alberi dislocati qua e là; tutto intorno montagne e colline segnate da sentieri che portano a luoghi remoti e collegano il parco scout con i paesi vicini.

Al nostro arrivo è bastato uno sguardo verso l’alto per rimanere affascinati da un cielo sgombero da nuvole e puntellato da stelle indisturbate che disegnavano le più leggendarie delle costellazioni visibili d’inverno! Prima di coricarci, un bel fuoco in un grande camino e un thè con tanto di tarallucci, hanno reso l’ambiente più caldo e accogliente, togliendoci i pesi e fatiche della settimana, mettendoci al meglio della condizione per partire l’indomani con giochi, attività e chiacchierate.

Al chiaror del mattin ….ci svegliano le più traumatiche delle sveglie, dalla banda musicando della Pali, alla musica d’aperitivo di Garga, fino ad arrivare al pezzo classico di Akela (detto George) e una volta pronti in uniforme perfetta, abbiamo fatto colazione e abbiamo santificato la festa dell’Immacolata andando alla Messa ad Urbania. Al ritorno, abbiamo iniziato un’interessante chiacchierata tenuta dal Capo Gruppo Big, sulla “Continuità del Metodo” visto come un immaginario puzzle, composto da pezzi importanti: educare e non istruire, felice tu felice anch’io, esigenza del ragazzo …partendo da quello che è l’obiettivo del metodo scout ovvero formare un buon cittadino e buon cristiano. Per sgranchirci un po’, usciti fuori casa, il parco si è trasformato in Giungla e radunati attorno ad Akela abbiamo giocato come veri Lupetti. Il pranzo era al sacco, come da metodo previsto in branca gialla e a seguire siesta !!

Il paesaggio autunnale oltre al giallo delle foglie cadute a terra, mostrava anche diversi arbusti verdi …così nel pomeriggio la tecnica e la laboriosità vista in branca verde ci hanno portato a realizzare il porta orifiamma per il gruppo e una cassetta realizzata con incastri. Per cena, da bravi esploratori e guide, abbiamo gustato salsicce e petti di pollo cotti su di una brace scoppiettante e la sera radunati attorno ad un fuoco di bivacco abbiamo rivisto lo statuto associativo ed in particolare gli organi associativi che sono al timone dell’associazione scout: il tutto attraverso canti, danze e giochi. Il silenzio è calato alle 24.00.

Nebbia e freddo … ci hanno fatto visita la notte e se la pioggia cadrà … tutto bagnerà, persino la casa al suo interno! Le lodi mattutine recitate insieme, come da spiritualità rover e scolte, hanno preceduto la visita al paese per rifornirci di cibo per il pranzo che abbiamo condiviso …. con Don Peppe e l’Annunciata che sono venuti a farci visita e hanno impreziosito la giornata con la chiacchierata sull’Eccomi di Maria e la Fedeltà al suo Impegno, un toccasana per l’animo di noi capi.

Abbiamo concluso la serie di chiacchierate con un momento a mio avviso molto bello: ogni capo unità ha parlato di quelle che sono le peculiarità del metodo della propria branca: lupettismo, guidismo, scoutismo, scoltismo e roverismo; ho notato come da ognuno di noi, oltre alla preparazione che è un’aspetto importante per un capo, traspariva la passione e la convinzione in ciò che facciamo. Al caldo della fiamma accesa ininterrottamente dal giovedì sera abbiamo cenato per concludere con una pizza, ringraziando il C.G. Big, la V.C.G. nonché C.F. Pali, Akela as Cioffi, il C.R. Bruno, Bagheera as Rikka, Chill as Fix e l’Aiuto C.R. Garga, per questi giorni allegri e costruttivi collocati in pieno tempo d’Avvento affinché continui la nostra operosità, per arrivare meglio preparati ad accogliere e servire Gesù che viene.
Buona Caccia e Buona Strada.

C.R. [principessa] Maru

Caccia di Branco

Santa Maria, 3 dicembre 2006.

Domenica 3 dicembre, il Branco “Alte Rupi”, ha vissuto un’entusiasmante giornata di caccia. Ricchissime sono state le prede per tutti i Lupetti che, facendo del loro meglio, hanno seguito la traccia di Akela.
Dei nuovi cuccioli (Marco, Tommaso, Christophe, Alessandro, Lorenzo e Enrico), sono stati ammessi al Branco….Akela è certo che, come hanno fatto fino adesso, continueranno a fare del loro meglio per arrivare presto alla Promessa!!
Le prede conquistate durante questa giornata di caccia sono state davvero tante e tutto il Branco avrà bisogno di un pò di tempo per poter spolpare bene tutta la carne……ma noi, giovani lupi, siamo sempre affamati e già stiamo pensando alla prossima caccia!!

Buona Caccia

P.S. visto che non siamo riusciti a fare un articolo sulla scorsa caccia dei passaggi, vogliamo almeno salutare Alberto, Davide, Luca, Andrea, Nicolas, Alessandro, Marco, Jacopo, Riccardo che domenica 29 ottobre scorso, hanno smesso di cacciare con il Branco per unirsi al Riparto Esploratori…

“… Venti ed alberi, boschi ed acque, il Favore della Giungla vi accompagni ! “

Akela

Buon Compleanno Clan Nettuno!

Milano, 26 novembre 2006.

Domenica 26 Novembre abbiamo festeggiato per la sesta volta il compleanno del Clan Nettuno.
Per l’occasione, come ormai la tradizione vuole, abbiamo deciso di recarci in una grande città e la scelta è caduta su Milano, che ospita da più di un anno il nostro caro fratello scout Berloni Francesco.
Dobbiamo partire presto: incontro ore 04.00 davanti alla chiesa, ma non tutti sono puntuali…. Il sottoscritto e suo fratello ritardano di 20 minuti, Sacco viene svegliato da un fantomatico “Camilloni” che gli suona il citofono… la partenza è così posticipata alle 04.40. Con un po’ di fretta raggiungiamo la stazione di Pesaro e riusciamo ad arrivare addirittura dieci minuti prima dell’arrivo del treno. Nel viaggio c’è chi si riposa, chi legge fumetti, chi ascolta musica… tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando alla stazione di Rimini sale sul nostro vagone una simpatica ragazza, in compagnia di altri amici, che ci accusa di essere dei ragazzini viziati e con la “pappa impiattata”. Un’accusa che ha provocato il profondo dissenso del nostro caro Rikka, il quale ha sottolineato di lavorare otto ore al giorno e di guadagnarsi la pagnotta da solo. Ma ad un certo punto… no! è lui!!! “Là, sulla duna quando brilla la luna, spunta il nostro eroe ZORRO”… non ci crederete, era proprio lui! Purtroppo senza buone intenzioni: infatti Zorro era amico della ragazza (se lo sapevamo stavamo zitti) e ha intimato il buon Rikka a tacere, minacciandolo di lasciare sulla sua fronte la fatidica Z. Per fortuna Zorro è sceso a Faenza e da lì in avanti il viaggio è stato più tranquillo. Dopo due ore di treno cambiamo a Bologna e ripartiamo alla volta di Milano. Arrivati alla stazione “Centrale” siamo accolti dal nostro Berlo. Per prima cosa ci dirigiamo in Piazza Duomo per fare colazione: un’altra tradizione vuole che la colazione sia pagata dalle persone che arrivano in ritardo all’appuntamento mattutino, quindi stavolta è toccata alla Fam. Cicoli (Cicoii Francesco, Cicoli Alessandro, Cicoli Giacomo). Usciti in piazza incontriamo un gruppo scout AGESCI di Bergamo; c’è giusto il tempo di fare un giochino veloce ed è già ora della messa, celebrata con il rito ambrosiano al Duomo di Milano (abbiamo fatto perfino l’offertorio ;-).
Dopo la messa decidiamo salire i gradini che portano sul tetto del duomo (per i più curiosi sono 246), da dove abbiamo potuto ammirare un bel panorama della città .. e non solo !!!
Scendiamo per pranzare, sono ormai le 14.00 e abbiamo fame. Scegliamo una tavola calda in una via parallela alla galleria; andiamo per un piatto tipico: il risotto alla milanese. Un piatto abbondante a testa e della pizza a spicchi; i nostri stomaci sono più che sazi. Sono le 15.00: c’è ancora tempo per un giro in galleria, una foto di fronte alla “Scala”, una passeggiata in via Montenapoleone… prendiamo la metro e ci dirigiamo alla stazione, stappiamo il prosecco e festeggiamo il compleanno del nostro Clan.
Lasciamo Berlo alla sua Milano, saliamo sul treno e riprendiamo la via del ritorno.

Alessandro Cicoli

Uscita di Riparto

Villa del Monte, 25-26 novembre 2006.

E un’altra avventura abbiamo vissuto, noi, Guide del Quadrifoglio, con l’uscita di Riparto!!!
Eravamo in una graziosa casetta, con tanto di caminetto…ma che non abbiamo acceso; le stanze erano grandi e abbastanza accoglienti…perché c’erano i letti e non dovevamo dormire per terra. Fortuna!! Comunque…appena arrivate ci siamo sistemate nelle nostre stanze, poi subito all’opera !! Parlando della Legge, abbiamo approfondito il nono punto: La Guida E’ Laboriosa Ed Economa. Chiedendoci: Cosa vuol dire laboriosa? Ognuno ha espresso la sua idea di laboriosità con un oggetto, creato da noi con la pasta sale, o meglio “la pasta matta”. Prima ci siamo impasticciate le mani con farina, acqua e sale, poi abbiamo cominciato a creare… Io ho fatto due mani che tenevano una chiave inglese. Sono venuti dei bei oggetti che abbiamo anche colorato e lasciati asciugare.
Alle 19.00 è arrivato il prete che ci ha celebrato la messa, molto bella e significativa…ma con qualche svenimento della Dani che non si sentiva bene. Dopo aver mangiato tanto tanto le cose buone, c’è stato il Fuoco Serale: abbiamo cavalcato nel Far West fino a bere tutti al Fiume Rosso. Poi a nanna !! Il giorno dopo, siamo partite per un’attività di segnalazione. Ma c’era talmente tanta nebbia che non si vedevano neanche le bandierine ! E ci siamo ritrovate tutte insieme non sapendo cosa fare e dove proseguire. Comunque una volta riuscite a ritornare alla base ci siamo recate tutte a cucinare alla trappeur !! Abbiamo fatto il fuoco tutte insieme per risparmiare tempo e legna, visto che era bagnata dall’umidità. Mangiando come le “baghine”, abbiamo sperimentato una nuova ricetta: salsiccia alla Nutella. Mmmmh…Veramente buona!!!!!W i brufoli! Arrivato il tempo di andare, ci siamo scambiate gli oggetti fatti con la pasta sale in ricordo dell’uscita…A me è capitato quello della Franca, che non so ancora bene cosa sia, ma va bene lo stesso!!! In fondo non tanto la forma ma guardiamo al valore delle cose.

Ci, Vice Capo Sq. Leopardi

Agenti segreti smarriti a Bellocchi

Bellocchi, 18-19 novembre 2006.

Margra figurai segreti del riparto Santa Croce: sulle tracce di una missione per i giovani agenttop secret si sono messi in moto di tappa in tappa, cimentandosi in prove che dimostrassero il loro valore di agente segreto. Purtroppo giunti all’ultima tappa gli agenti segreti hanno perso la strada maestra e si sono diretti nella direzione sbagliata. Solamente la Squadriglia Tigri è riuscita a correggere la “mira” e a tornare sul giusto sentiero.
Onore alla squadriglia Tigri che, con merito ha vinto la missione “GoldScout”. Al fiume poi, le squadriglie si sono appostate per preparare il pranzo. Un ottima cucina alla trappeur ed è già ora di fare ritorno a casa.
Molte sono le vicissitudini che a lungo ricorderemo di questa uscita:
Sanchio che mostra a tutti come si salta dentro una pozzanghera a piedi uniti I Pedini, Albi e Nicolas che si cimentano nel guado del fiume, infradiciandosi gli scarponi
L’imperturbabile forza di volontà nel gioco del nostro caro Chuck Norris (il nome d’arte di Marco)

Torniamo a casa con un’altra avventura vissuta, che ci ha fatto conoscere i numerosi novizi che da un mese fanno parte del nostro riparto.

Buona Caccia.

C.R. Brunori Francesco, Orso Grigio

Uscita Regionale Novizi

Castelletta di Fabriano, 11-12 novembre 2006.

L ‘uscita dei novizi di tutti i clan della nostra regione si è svolta presso il paesino di Castelletta di Fabriano da sabato 11 a domenica 12 novembre. Per una serie di problemi il nostro noviziato (cioè io perché Matteo non ha potuto partecipare) e il capo clan Giovanelli, ha raggiunto il resto degli altri scout circa due ore dopo il loro arrivo direttamente al paese, evitando così … a malincuore … la piccola camminata pomeridiana. Appena arrivato mi sono presentato agli altri novizi e così, oltre a quelli che già conoscevo, ho avuto modo di fare amicizia con nuovi ragazzi; in seguito ci siamo divisi in pattuglie di circa quattro persone, e dopo la chiacchierata sulla comunità, abbiamo iniziato a cucinare gli involtini con gli ingredienti che avevamo portato da casa. Appena finito di cuocere la carne ogni novizio si è posto davanti ad un altro a caso e poi, dopo aver ringraziato il Signore, ci siamo scambiati il cibo. (il ragazzo davanti a me ci ha guadagnato perché il mio involtino aveva il tocco in più e cioè delle fette di provolone…squisite!!!!). Durante il fuoco, che si è svolto subito dopo la cena, si sono unite le pattuglie a gruppi di due e ad ognuno di questi i capi hanno assegnato un tema incentrato sulla comunità, da recitare tramite una breve rappresentazione teatrale o più semplicemente una scenetta e dopo esserci divertiti tutti insieme bevendo un bicchiere di vin brulè e mangiando una fetta di panettone, ci siamo recati verso le nostre stanze e siamo andati a riposare, per ripartire con tutte le forze la mattina successiva!!!!
Fatta colazione e pregato il Signore, ogni pattuglia ha cominciato a prepararsi, cercando di portare solo lo stretto necessario per la camminata, la quale si preannunciava dura e noi siamo riusciti a fare stare in uno zainetto striminzito gli oggetti e le vivande di otto persone … addirittura!!! Il sentiero che abbiamo percorso era lungo 6.5 km, ma non è stato semplice percorrerlo infatti ci abbiamo impiegato la bellezza di cinque ore. Il tracciato prevedeva prima una grande discesa costituita solo di ghiaia e ciotoli di svariate dimensioni, meglio conosciuta da tutti come il “Ghiaione”, e la tattica per affrontarlo senza cadere e inciampare con il rischio di farsi molto male è semplicemente scendere affondando il tacco dello scarpone in questa moltitudine di sassi, evitando così pericolosi scivoloni. Il resto del tragitto è stato poi effettuato sulla cresta del monte dal quale partiva appunto il ghiaione…fidatevi, è stato molto più divertente rotolarsi giù per la valle tra i sassi che “camminare” non solo con i piedi ma anche con le mani su questa cresta rocciosa e ventosissima!!!!!!! Per fortuna durante il percorso di ritorno ci siamo fermati per riposarci, mangiare e soprattutto bere…a proposito di bere, vi ricordate lo zainetto dove ci stavano le cose per otto persone? Beh ora ho capito perché era così spazioso, per il fatto che è stata caricata una sola bottiglia d’acqua e credetemi, non ne basta una per otto scout dopo una camminata così!!!!!!! Infatti alla prima fonte che abbiamo trovato quando siamo rientrati in paesi ci siamo fermati a riempire la bottiglia, per poi tracannarla e riempirla così altre due o tre volte!!!!
A parte queste piccole sofferenze, ma d’altronde può sempre succedere di dimenticarsi di qualcosa (da quel giorno quelle otto persone non si scorderanno più l’acqua) l’uscita è stata veramente molto bella e suggestiva per gli ambienti e i posti che abbiamo visto e molto interessante ed educativa per le belle chiacchierate che si sono affrontate tutti insieme , sia quella sulla comunità, ma anche quella sulla strada; per concludere, dopo aver giocato con il capo di Gabicce, abbiamo fatto alcune foto e ci siamo recati alla casa dove abbiamo pulito e dove ci siamo salutati, scambiandoci indirizzi e-mail, di msn e di cellulare, per tenerci sempre in contatto.

Ciao a tutti, alla prossima uscita!!!!!!

Pompili Nicolò, Falco Affidabile

Dove stanno le stelle alpine…

Frasassi, 12 novembre 2006.

Sembrava una domenica mattina tranquilla, quando alle 7.45 di domenica 12 novembre, la Maru, con il suo camioncino, ci ha svegliate una ad una per portarci via dai nostri letti. E così, noi Stelle Alpine, piene di gioia ed entusiasmo siamo partite per l’ennesima ed emozionante avventura. Questa volta ci siamo recate nella località di Frasassi, o più precisamente nel foro Occhialoni che si trova sul monte Frasassi. Appena arrivate ci siamo subito messe in cammino per un sentiero immerso nel bosco dove la natura ha mostrato splendidi colori autunnali: dal giallo al rosso davvero insoliti. Dopo l’ultimo tratto veramente in salita, siamo sbucate al cosiddetto foro Occhialoni. Qui, dopo un bel momento di preghiera e riflessione sul “Coraggio”, abbiamo imparato a imbracarci e così abbiamo raggiunto quasi la cima del monte: un panorama stupendo. Poi, dopo aver sceso (con qualche caduta) la montagna, con il pulmino ci siamo recate al santuario della Madonna di Frasassi dove, grazie alle cuciniere (Ale, Marti e Ali) abbiamo pranzato. Nel pomeriggio abbiamo fatto delle chiacchierate, abbiamo cantato (grazie alla Giù e alla Giadi), giocato e abbiamo esplorato un po’ i dintorni. E anche questa avventura è terminata con la messa che abbiam preso a Calcinelli, la distribuzione dei laboriosi ricordini (grazie Chià). Siamo infine tornate a casa, un po’ doloranti, con un’altra bellissima esperienza che ci rimarrà sempre nel cuore.

Un grazie alla nostra capo riparto, la Maru, per aver organizzato questa uscita divertente e costruttiva.

Gre