Seconda puntata per i monti della zona, dopo il Carpegna… “Il Nerone ci basta!”

Serravalle di Carda – 9/10 febbraio 2013

Pronti,partenza..VIA!

Sono le 15.30 e finalmente comincia la nuova avventura di fuoco! Si parte per Serravalle di Carda e dopo circa un’ora di viaggio e dopo aver partecipato alla S.messa siamo giunti in una bella casetta che ci ospiterà per la notte. Subito diamo inizio all’attività,che coinsiste nel discutere e rappresentare,attraverso immagini o scritte prese da alcune riviste,ciò che per noi rappresenta la FIDUCIA. É questo infatti il tema dell’uscita! Dopo aver condiviso le nostre opinioni,anche lo stomaco vuole la sua parte e così ci apprestiamo alla cena al sacco,a cui segue una fumante tazza di thè che non ci fa pensare al freddo ; Infatti è sera e il termometro segna un paio di gradi sotto lo zero. Dopo circa una mezzoretta le fantastiche Palli e Maru ci invitano al fuoco serale,che prosegue sempre il tema della fiducia. Sazie di canti,bans e risate ci prepariamo per la notte,e spegniamo la luce. L’indomani, dopo le lodi e una bella colazione,sotto un multistrato di sciarpe,cappelli e guanti riprendiamo le redini della strada. Affrontiamo il sentiero che si rivela una bella sfida,la neve poi di certo non ci aiuta e in tratti più difficili usiamo una corda per non scivolare. Dopo piccoli imprevisti, momenti di riposo e di riflessione attraverso la lettura di brani di Vangelo arriviamo a Pieia,piccolo paesino sperduto sommerso nella neve, e qui ci rifocilliamo. Ma il tempo scorre in fretta ed è già ora di ripartire! Con mani,piedi e nasi gelati riprendiamo il cammino,e dopo esserci ricordate che la strada ghiacciata fa scivolare 🙂 arriviamo a Pianello,dove la nostra Palli aveva lasciato la sua macchina, e caricati gli zaini ce ne torniamo alla nostra cara,(calda) Calcinelli. Non è stato di certo un sentiero scontato,ma..quando ci ricapita un’avventura così?

Alice
Scolta Semplice

In caccia con i fratelli d’Europa

Ginestreto 9/10febbraio 2013

Il Consiglio di Akela del Branco Alte Rupi era da un po’ che si preparava per vivere una bella avventura. L’occasione non si è fatta attendere troppo a lungo. Si è presentata sabato 9 e domenica 10 febbraio 2013, quando si è svolta, tra le dolci colline di Ginestreto, la Caccia dei Consigli di Akela del Distretto Pesaro-Romagna.
Fin da subito il clima è stato dei più gioiosi, tra nuove conoscenze, giochi e prede che spuntavano da ogni parte. La sera ogni CdA si è messo alla prova, testando le proprie capacità recitative: dal generico tema “Viaggi e mezzi di trasporto” sono sbocciate le storie più bizzarre. Tra navi che salpavano per luoghi mai visti (e forse mai immaginati prima!), treni popolati da viaggiatori bislacchi, aerei che dirottavano con piloti fuggiaschi e assistenti di volo come supereroi, il vero viaggio è stato solo quello verso il mondo della fantasia. Ma galoppare così tanto e così lontano è stancante e come sapeva bene Mowgli: per una buona caccia occorre un buon riposo, per cui, finito l’Ula Ula, scendeva il silenzio sulla tana di Ginestreto.
Mentre nella notte Mang il pipistrello intrecciava il suo volo, il domani avanzava carico di avventure.
La mattina seguente, fin da subito, tutti erano prontissimi a partire per la caccia che gli attendeva. Questa non era di certo semplice. Ognuno portava con sé un biglietto aereo con destinazioni Francia, Belgio, Romania, Polonia, Spagna e Portogallo, tutte nazioni in cui i lupi avrebbero incontrato alcuni Scout d’Europa di quei Paesi. Ad ogni tappa le sestiglie miste del distretto dovevano ottenere il timbro della nazione ospitante, dopo aver conquistato alcune prede. Dalle terre di Dracula ai vigneti francesi, dalle pianure spagnole alle scogliere portoghesi, dalle dolci pianure belghe alle fredde pinete polacche tutti i lupetti ne hanno conquistate tantissime, soprattutto grazie all’aiuto di Vecchi Lupi davvero speciali, fratelli scout di altri Paesi, che hanno pronunciato la stessa Promessa e che fanno parte della stessa Federazione. “Siamo di uno stesso sangue tu ed io, datemi il permesso di cacciare qui” ripeteva Mowgli quando si trovava in una terra straniera. Quel grido non era mai inutile; riceveva sempre una risposta ed ogni fratello straniero si rendeva disponibile a prestare aiuto, mettendo a disposizione tutte le proprie zampe. Così è la realtà dello scautismo, quella di una grande famiglia di fratelli, accomunati dagli stessi ideali, dalla stessa Promessa, che supera i provincialismi e le visioni ristrette e allarga lo sguardo, dall’alto della rupe, verso la giungla d’Europa e del mondo intero.

Akela

Il primo evento del 2013 per festeggiare i nostri 25 anni insieme!

Calcinelli – 20 gennaio 2013

È così che abbiamo iniziato i festeggiamenti del nostro VENTICINQUESIMO di Gruppo 1983-2013: organizzando un pranzo con le famiglie dei nostri ragazzi.

Una delle fondatrici storiche del Gruppo, tale Pali, era solita dire: “Uniamo la mistica e la mastica” e così abbiamo fatto: mentre i nostri ragazzi domenica mattina svolgevano le loro attività per commemorare il nostro caro Sebastiano, i nostri genitori erano all’opera per preparare un pasto degno del nostro quarto di secolo.

Lo spirito che da anni cerchiamo di diffondere è quello della collaborazione piena con le nostre famiglie poiché senza il loro sostegno, la nostra buona volontà rimane, appunto, buona volontà e basta. Questa collaborazione ci ha visto proporre la nostra idea di “mastica” ai rappresentanti dei genitori delle varie unità solo il 3 gennaio e metterci all’opera subito per reperire i viveri, il luogo, il numero di partecipanti e quante più accortezze potessero servire per rendere una bella giornata, una giornata da ricordare, un bellissimo 20 gennaio!!!

Doveroso e piacevole ringraziare tutti i genitori che direttamente e indirettamente ci hanno aiutato per questo pranzo: chi cucinando, chi apparecchiando, chi fornendo braccia forti per trasportare il materiale di cui avevamo bisogno… Insomma: è stato un lavoro ben fatto, un lavoro di cui essere fieri, cari genitori. L’ennesima dimostrazione che se c’è la buona volontà di tutti, insieme si fa davvero tanto.

Momento non meno importante del pranzo è stata la Santa Messa di Gruppo a cui tutte le Unità con i rispettivi genitori hanno partecipato: letture molto belle, una celebrazione particolarmente sentita da tutti perché più nostra delle altre domeniche.
Come ci ha ricordato la seconda lettura: “A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune”. Ognuno di noi ha messo le sue doti a disposizione di questo evento, con il fine del “bene comune”: un gruppo unito, una grande famiglia che lavora per un Bene maggiore del solo pranzo, per riuscire a creare una società amica e fraterna.

E proviamo solo ad immaginare di quante doti ha goduto il nostro Gruppo in questi 25 anni, a quante persone si sono spese per farlo crescere! Il nostro grazie si rivolge anche a loro, non pensate che vi abbiamo dimenticato!

Per gli amanti dei numeri, siamo pronti a dichiarare i nostri consumi di cibo per questo pranzo di compleanno che ha visto 400 persone ospiti:
– 42 kg di sedanini;
– 22 kg di macinato per il sugo
– 24 kg di pomodoro per il sugo;
– 3 kg di parmigiano grattugiato;
– 25 kg di pane;
– 1 prosciutto da 8,5 kg;
– 5 lonze;
– 8 salami;
– 73 kg di salsicce
– 25 kg di insalata;
– 23 kg di finocchi;
-13 forme di pecorino;
-13 crostate;
-11 ciambelloni.

Buon inizio di Venticinquesimo di Gruppo a tutti!

Lalli
RS

Route invernale per le scolte e Partenza per Chiara

Monte Catria – 27/30 dicembre 2012

Si fermerà o non si fermerà questa volta? Con questo dubbio (vista la scorsa esperienza!) appostate alla fermata aspettavamo l’autobus. Scese a Chiaserna.
Palli-Maru: “Eccolo lassù il rifugio dove andremo!”
Scolte: “-.-‘ ”.
Fortunatamente quel ‘lassù’ non era poi tanto in su, anche se più ci avvicinavamo e più la nebbia scendeva e più il rifugio ci si nascondeva.
Ecco ad accoglierci una vivace fiamma nel camino, non male come inizio! Ci siamo poi accorte che non si trattava di un inizio, in realtà era tutto lì, luce e calore solo dal camino! Poco male se solo non fosse che serviva la finestra aperta per non riempire la stanza di fumo! Ma neanche questo è un problema per noi, tanto avevamo la Maru a proteggerci dai freddi spifferi della notte!
Effettivamente la situazione non era delle più agevoli e per affrontarla nel modo migliore non serviva che un po’ di felicità, anzi meglio ancora di un po’ di GIOIA, che le nostre Fedi e Giò non hanno tardato a provvedere con letture, spunti di riflessione e giochi!! A seguire un bel banchetto e rumorose risate, che non sono mancate prima di infilarci sotto i sacchi a pelo!!

Col sole ancora timido eravamo già con gli zaini in spalla in direzione Cantiano.
Pentole sui fornelli, salsicce e pancetta, panna e passata: tanta bontà nei nostri piatti e non solo! Dalla gioia del primo giorno passiamo alla BONTA’ (non culinaria!), nelle mani della seconda equipe Jessi, Ali e Chià. Tra una partita a calcetto nel salone e uno sguardo di disapprovo della Palli, iniziamo quindi a parlare del tema del giorno: momenti di riflessione e giochi si alternano tra loro.
La giornata si conclude con un allegro, anzi, proprio divertente fuoco serale e con la proposta da parte delle due equipe di ciò che rappresenta per noi la bontà, raccontata da semplici storie, tramite l’ausilio di marionette (conserviamo strette nei nostri ricordi quelle marionette!!)

Lasciamo la calda stanza per rimetterci in cammino, questa volta per la destinazione finale: Fonte Avellana, che spettacolo vederla dall’alto! Una breve visita guidata del monastero per iniziare al meglio il nostro soggiorno.
Ora passiamo ai giochi, o meglio ad una rivisitazione del gioco dell’oca, con domande ovviamente scout riguardanti le tre branche (provvederò ad informarmi meglio sulle giallacce…pardon! sulla branca gialla), gioco in cui la Maru è a dir poco sfortunata!

Ora ovviamente sono un po’ di parte nel raccontarvi l’ultima sera della route, è la sera della mia Partenza. Prima di raccontarvi la serata, vorrei soffermarmi sul sottolineare quanto le scolte si siano impegnate nel preparare il fuoco e quanto erano preoccupate che tutto andasse come previsto: siete state perfette, grazie!
Un simpatico e divertente riassunto di questi miei quasi 10 anni di scautismo hanno fatto da introduzione alla cerimonia, seguita dai saluti al Fuoco e dal ‘benvenuta’ dalla Direzione in Direzione! Inutile dire quanto sia emozionante ri-recitare la Promessa con maggior consapevolezza di che cosa significhi.
Concludo il racconto di questa serata ringraziando tutti capi della DdG, presenti e non e il Fuoco per l’affetto dimostrato!

La mattina seguente ho raggiunto il Fuoco per concludere insieme questa nuova esperienza, conclusasi con la S. Messa e un pranzetto offerto dalla staff!
È bello vedere che ancora, ad un mese di distacco, le emozioni ma soprattutto le sensazione vissute sono ancora così vive, spero di essere riuscita a trasmetterle!
Insomma, una route dove non è mancato niente: il cammino in comunità, la mancanza delle comodità superflue, il collaborare in equipe, le simpatiche prese in giro (vorrei tanto allungarmi nel citarvi tutti gli episodi che hanno visto la nostra Ali vittima delle sue stesse distrazioni, ma su questo ci stiamo già scrivendo un libro!!) e l’immancabile ed indispensabile confronto e correzione reciproca.

Chià
(neo) RS

Il Fuoco Girasole va a conoscere Santa Maria Goretti

Corinaldo – 24/25 novembre 2012

Siamo nel primo pomeriggio di sabato 24 novembre 2012, noi scoltine del Fuoco Girasole ci ritroviamo con Bonolis e Laurenti davanti al Palascout, pronte per quella che sarà la nostra prima uscita ufficiale di Fuoco dell’anno!!!

Alle 15.15 ancora manca qualcuno… Chi sarà?? É lei, la mitica Ali che anche oggi è riuscita ad arrivare in ritardo, ma direi che è stata subito perdonata quando l’abbiamo vista giungere in compagnia di una buonissima quiche ancora calda che ha profumato tutta la macchina!!!

Peccato che era per cena -.-”

Così siamo partite verso la nostra metà: Corinaldo! Il primo incontro é stato con Don Filippo, il parroco, che ci ha raccontato la meravigliosa vita di S. Maria Goretti… Successivamente le suore ci hanno mostrato le nostre stanze (con tanto di letti).

Infine, prima di avventarci sulla cena dovevamo superare l’attività della Je e della Gio – sull’ottimismo e la positività – che ci ha visto impegnate in una serie di prove, manuali e fisiche, e di tattiche, indizi e indovinelli fino a farci perdere ogni ottimismo e speranza di vedere la cena! Ahahahahah xD

Alla fine però ci siamo riuscite!

Dopo la cena é stata la volta del Fuoco/Veglia preparato da me e l’Ali..tema: la padronanza di sé. Così abbiamo concluso la serata con canti e risate ma anche un pò di riflessione- che non manca mai nella nostra comunità!

Dopo una tranquilla notte, il risveglio é stato tranquillo con le musichette Beethoven/Mozart della Chià, che dopo la colazione ci ha proposto una bella attività sulle grandi donne dell’antico e nuovo testamento, spezzata dalla S. Messa. Dopo la celebrazione l’Ali ci ha lasciato e noi ci siamo avviate al parco per cucinare un abbondante pranzo!

A questo punto, prima di fare ritorno, mancava solo una prova da superare, l’attività della Stuff!!!

Una strana partita a ‘calciotto’ e poi tutte alla scoperta del motto dell’anno: CERCO IL FUOCO IN ME!

Così, la prima uscita si è conclusa…. i risultati?? Tanto affiatamento per un nuovo promettente anno!!!

Fedi
Cerbiatto Generoso

Campo Invernale per il Riparto “Santa Croce”!

Pianello di Cagli – 7/8 dicembre 2012

Nuvole basse all’orizzonte e densi banchi di nebbia…
Questo incerto panorama è tutto ciò che riesce a scorgere l’occhio comune.
Ma è possibile fare di più … si può imparare a guardare al di là della semplice ombra delle cose. Allenarsi a comprendere una situazione, svelare informazioni, leggere messaggi nascosti, evidenti solo ad un più attento e profondo sguardo.
Tutto ciò, tutta questa maniera d’osservare il mondo è chiamata da B.P. “l’arte della deduzione”.
Carpire indizi da una sola repentina occhiata, leggere attentamente una situazione, vivere attivamente il proprio presente, essere svegli e lesti di fronte le necessità del “qui ed ora” è una delle necessarie doti di un bravo esploratore.
Per far crescere ed allenare tutti questi talenti viene in aiuto dei nostri esploratori un vero ospite d’eccezione. Direttamente dalle opere di Sir Arthur Conan Doyle giunge in quel di Pianello di Cagli il migliore investigatore di sempre: il grande Sherlock Holmes!

Con la sua tranquilla cadenza inglese mostra ai giovani esploratori del riparto Santa Croce alcuni fra i migliori metodi d’allenamento della deduzione.
E allora, senza perdere tempo, Sherlock presenta subito un antica e preziosa arte, appresa da un misterioso viaggiatore orientale in una uggiosa e tranquilla domenica londinese. Si tratta dell’arte di produrre oggetti ispirati alla realtà con l’utilizzo di semplice carta. Il nome di quest’arte è ORIGAMI, utilissima per apprendere il più prezioso dei pilastri dell’ ”arte della deduzione” … la PAZIENZA.

Gli esploratori scoprono così che solo con grande pazienza possono essere ottenute abilità artigiana e sapienza artistica. Scoprono, inoltre, che solo imparando a semplificare il mondo in maniera semplice e lineare si può aspirare a meglio comprenderlo. Oggetti plasmati da leggere pieghe di carta, che, dritte e sicure, generano infine figure realistiche e raffinate.

Ma la complessità del mondo porta sempre nuove sorprese ed ecco allora che le tre Squadriglie sono già pronte a sfidarsi nella costruzione di oggetti scenici e arte narrativa. Vengono partoriti misteriosi manufatti, costumi variopinti e storie ricche d’intreccio. La sfida alla miglior scenetta è già al culmine ed il fuoco serale arde della eco degli allegri canti.

Il giorno seguente Sherlock chiede alle squadriglie di superare una prova importante. In accordo con la staff si decide di consegnare tre importanti missioni, una ad ogni squadriglia. Ai falchi spetta topografia, agli orsi natura e ai tassi civismo ed esplorazione.
Ogni missione è strutturata perché tutti gli incarichi di squadriglia possano essere correttamente usati. I risultati sono notevoli!
Non solo questa prova è servita a spiegare il secondo pilastro dell’ ”arte della deduzione”, ovvero l’importanza della COOPERAZIONE, ma ha fatto meglio scoprire alle rispettive squadriglie il territorio, la fauna e la storia del luogo di svolgimento del campo.

E mentre il clima all’interno delle squadriglie si faceva sempre più allegro e ardente di nuove avventure, quello all’esterno della casa diventava più rigido, portando appresso i primi fiocchi di neve dell’inverno.
Ognuno, in cuor suo, vedendo brillare al di là del vetro quei piccoli e luminosi puntini di ghiaccio non ha potuto far altro che pensare ancor più strenuamente al calore generato dall’affiatamento, la fratellanza e l’amicizia vissuti in quei giorni.
L’indomani altre sorprese attendevano il risveglio dei giovani esploratori. Un fulgido sole mostrava in tutto il suo splendore la bellezza del creato. Ogni cosa pareva brillare di bianco platino, ed i raggi obliqui dell’astro infuocato avvolgevano il mondo in una ragnatela d’oro e d’argento.

Ma rimaneva un ultima prova prima della fine dell’avventura e cioè mettere finalmente in pratica l’arte deduttiva, così faticosamente appresa. Il grande gioco è la giusta occasione per mostrare alle altre squadriglie quanto si è preparati nel comprendere situazioni, svelare misteri e risolvere difficili enigmi.
Al termine di questo campo, al di là dei meritati premi, rimane un’avventura bellissima, vissuta con compagni eccezionali. Rimane, inoltre, la convinzione di aver compreso un poco più nel profondo il nostro glorioso motto “ESTOTE PARATI” ovvero, siate pronti …
Siate sempre pronti, giovani esploratori, qualunque sia la situazione che vi pone innanzi la vita!!

Buona Caccia

Federico
CR Santa Croce

Aria di cambiamento nel Fuoco Girasole!

Monastero Benedettine di Rosciano – Prelato Alto 20/21 ottobre 2012

Ogni anno tutti viviamo l’Uscita dei Passaggi come una campana, che ci richiama tutti nello stesso luogo, ci riunisce e ci ricorda che è finito un altro anno ma soprattutto che uno nuovo sta per cominciare..a volte è la campana che ci dice che per noi è finito un ruolo, e ce ne affida un altro..!
Quest’anno, il 20 ottobre, prima che ogni unità vivesse la propria uscita, ci siamo riuniti tutti in chiesa a Calcinelli per la S.Messa di Gruppo, poi, ad eccezione della branca gialla (che ci avrebbe raggiunto la mattina seguente) ogni unità ha raggiunto, individualmente secondo come si era organizzata, il Prelato Alto. Noi di Fuoco abbiamo scelto il tram e poi un piccolo tratto a piedi, per rimanere fedeli alla nostra amica Strada 😉 In verità noi non eravamo proprio al Prelato, perchè abbiamo svolto tutte le attività del sabato alle Benedettine.
Arrivate al convento, abbiamo subito montato le tende e poi è statoi il momento delle cerimonie e dei Passaggi..

La prima sono stata io, con la Firma dell’Impegno della carta di Fuoco..cerimonia molto bella! Poi è stata la volta dell’Ali, che ha lasciato il suo posto da Capo Fuoco alla Palli, e dopo un breve ma intenso discorso si è congedata..Nel frattempo è comparsa una donna misteriosa, che non si capiva bene con quale titolo, ci ha fatto fare una bella attività tra gli alberi del convento, finita la quale ci ha rivelato essere la nostra nuova Aiuto-Capo Fuoco!!! Era la Maru!!!! E con lei per tutta la sera ci siamo cimentate nell’Inno d’Assisi, che nient’altro era che la sorpresa per le nuove scolte che stavano per entrare nel nostro bel fuocherello a distanza di……..1 ora!!!! Era tardi…!! Finito di cenare, ci siamo subito incamminate per il Prelato, dove le Guide stavano terminando il loro fuoco serale..l’anticipo guadagnato ci ha permesso di preparare una bella scenografia per le nuove S.S.=un girasole infuocato, con cotone e alcool!!! Abbiamo fatto la nostra figura! Era quasi il momento dell’accoglienza della Gioia e dell’Ali, quando…….ci accorgiamo che mancano i distintivi!! .-. la tradizione continua, e cosi di nuovo saranno quelli delle vecchie S.S. a essere utilizzati.

Dopo aver accolto e messo a loro agio le nuove Scolte Semplici, ci siamo riincamminate verso le benedettine, tra canti e stupidaggini! La serata si è conclusa ocn una piccola festa stile scout in onore del nuovo Fuoco e poi tutte a nanna!!

La mattina le nostre strade si sono divise..io e la Fedi dopo la colazione ci siamo subito incamminate alla volta del Prelato nuovamente, dove le nostre unità ci attendevano, mentre la Staff aveva preparato per le nuove S.S. un’attività decisamente curiosa!! Poi ci siamo riviste nel pomeriggio tutte insieme per il Quadrato di chiusura e le cerimonie dei Capi!

Buon nuovo anno a tutti!! 😀 😀

Jessi
Volpe Scaltra

Uscita d’Alta Sq Stella Alpina… alla scoperta del San Bartolo!

Castel di Mezzo – Fiorenzuola di Focara

Domenica 25 novembre, noi dell’Alta Sq. Stella Alpina ci siamo avventurate per i sentieri boschivi di Pesaro.
La giornata è iniziata alle 8.45 con la Messa, poi verso le 10 siamo partite alla volta di Castel di Mezzo. Intrattenendoci con discorsi da “macchina della Sam”…in circa mezz’ora abbiamo raggiunto la carinissima località. Qui abbiamo lasciato l’auto per metterci nelle mani della nostra malcapitata logista Alice.
Ci siamo incamminate e ogni tanto ci fermavamo ad ammirare il panorama surreale del mare che si univa al cielo (wooo, poetessa!). Addentrateci nel paesino silenziosissimo ma molto grazioso di Fiorenzuola di Focara, abbiamo raggiunto l’entrata di un sentiero e seguendo la logista siamo finite in una selva fangosa e umida, tipo foresta pluviale dove abbiamo incontrato tanti matti che scendevano tranquillamente con le loro Mountain Bikes per le stradine scivolose di terra, quando noi a malapena riuscivamo a rimanere in piedi ahahah!

Arrivate ad un certo punto del percorso (dopo una mezz’ora di cammino), Alice si è accorta di “aver sbagliato strada” perché “non avevamo preso il bivio” e “dovevamo tornare indietro”…Aliceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Presto però la nostra vendetta è arrivata: vi ricordate le pozze di fango e la nostra difficoltà nello stare in piedi? Ecco che Alice si avvicina alla pozza e…ci cade dentro! (No poretta, povera Ali, non ti rinfacceremo questa cosa per tutta la vita..!)
Alla fine però, dopo aver percorso (in qualsiasi modo: scivolando, arrampicandosi, strisciando..) il sentiero GIUSTO, siamo arrivate ad una bellissima località nei pressi del mare e già si respirava la salsedine e la brezza fredda. Siamo scese per una strada in cui abbiamo avuto vari incontri con strani poeti malinconici che pregavano di non distruggere la spiaggia e altri individui che pubblicizzavano la loro attività lavorativa..xD

Eccoci arrivate alla spiaggia isolata, calma, solitaria e bellissima, selvaggia, naturale..rifocillate, abbiamo deciso di passeggiare sulla battigia, improvvisandoci cantanti e attrici (non facciamo nomi perché non vogliamo pubblicizzare nessuno se non sotto lauda ricompensa!) e bagnine in stile Baywatch.
Finita la nostra pausa siamo ritornate (mezze congelate) all’uscita del sentiero e lì abbiamo discusso sulle attività del riparto. Avevamo raggiunto la spiaggia con largo anticipo, ecco perché avevamo così tanto tempo per chiacchierare ;).
Risalite a Fiorenzuola, l’abbiamo visitata e personalmente sono rimasta incantata dalla pace e dalla tranquillità che vi alberga: si trovano tanti spazi verdi e rilassanti, dalle mura del “viale degli innamorati” abbiamo ammirato un panorama estremamente suggestivo, il mare plumbeo si estendeva fino al cielo, tra i due non c’era distinzione.

Ci meritavamo di certo una bella cioccolata calda e un’altra pausa (fare un’osservazione critica del paesaggio è quanto più stancante, pur se non sembra!). Ora locale 3.50 siamo ripartite, destinazione Castel di Mezzo. Qui ci siamo fermate ad aspettare i genitori, osservando gli abitanti di Castel di Mezzo (che non pare sappiano guidare tanto bene!) e parlando parlando parlando.. insomma l’ora di andarcene era arrivata e nessuno si faceva vivo..non vi racconto tutta la storia tribolata, ma prima di lasciarvi volevo avvertirvi: mai andare in macchina con la Sam. Il suo tom-tom è in realtà un tom-tom suicida, ti fa imboccare strade in contromano, ti fa buttare nei fiumi e ti fa svoltare a destra quando a destra c’è l’altra corsia a senso unico.. O_O

A parte questo, è stata un’uscita molto rilassante e divertente, spero di tornare a visitare Fiorenzuola perché è davvero una località romantica.

Sabri – Cicogna alla ricerca
Capo Sq. Aquile

La prima uscita di Direzione di Gruppo dell’anno!

Convento Frati Cappuccini Fossombrone – 29/30 settembre 2012

Il convento dei Frati Cappuccini di Fossombrone ha accolto una ventina di RS del Gruppo Scout di Calcinelli: i ragazzi erano alla ricerca di un buon posto in cui riflettere in vista del prossimo anno associativo.

Sarà infatti un anno pieno di novità:
– il VENTICINQUESIMO del nostro Gruppo San Sebastiano;
– una NUOVA SEDE per parecchie unità;
– la prospettiva di un CAMPO ESTIVO DI GRUPPO
– INCONTRI DI FORMAZIONE per le famiglie.
Direi che può bastare, no???

Ad ogni modo, l’uscita ha dato i suoi frutti, dando vita alle nuove staff, con la cura e l’attenzione che cerchiamo di mettere in tutto il nostro agire.
È stata accettata in pieno la proposta del programma di Direzione di Gruppo che prevede altre tre uscite durante l’anno, forti del giovamento che viene dallo stare insieme e della consapevolezza che il tempo trascorso insieme a chi con te, condivide gli stessi ideali, è tempo ben speso. Perché parlare e confrontarti con i tuo amici dei temi che ti stanno più a cuore (i ragazzi), aiuta a crescere, ti mostra nuovi punti di vista e ti stimola l’autoanalisi.

E sono ben venticinque anni che a Calcinelli ci sono ragazzi che si sono messi a disposizione della parrocchia, formando un gruppo scout, il nostro Gruppo Scout. E l’idea che ci entusiasma è quella di festeggiare insieme questo grande evento! 1988 – 2013.

L’aumentare nel numero di bambini e ragazzi che circolano nella nostra Parrocchia “Santa Croce” ha messo alla luce l’esigenza di nuovi spazi, per aule di catechismo e sedi scout. Spazi in più in cui portare avanti la nostra proposta educativa, coscienti che avere cura di una sede è uno dei primi passi per avere cura del proprio quartiere, della propria città e della propria nazione.

L’esperienza di questi anni ci ha portato ad allargare gli orizzonti: dai primi campi sul nostro Appennino alla Route nazionale di quest’anno sulle Dolomiti; dall’Eurojam 2003 in Polonia all’Euromoot 2007 sui Monti Tatra… In onore del nostro quarto di secolo si è pensato di trovare un posto che possa ospitare tutte 7 le nostre Unità.

La proposta degli appuntamenti di formazione per le famiglie risponde alle esigenze che alcuni capi avevano mostrato lo scorso anno: far conoscere alle famiglie che ci affidano i loro figli quali sono i nostri Metodi Scout aiuta la condivisione dello stesso obbiettivo educativo. Infatti lo scautismo è una proposta educativa che si propone come aiutante della famiglia, e che quindi si muove dietro di questa.

Tutto questo in poco meno di 24 ore, senza voler aggiungere niente sul tema della Direzione di Gruppo di quest’anno (Il Capo: volontario o missionario?). Quanta forza nella mano del Signore che ci sta accanto e ci guida in tutti i nostri pensieri. Concludo solo citando una parte della Preghiera del Capo:
“Che io veda, ami e serva Te in tutti i miei fratelli, ma particolarmente in coloro che mi hai affidati. Te li raccomando perciò, o Signore, come quanto ho di più caro, perché sei Tu che me li hai affidati e a Te devono ritornare”.

Lalli

 

Route nazionale Scolte…. Nel Tuo volto, la mia Strada

Claut – 4/12 agosto 2012

Siamo arrivate alla tappa finale dell’ anno, anzi del triennio 🙂 Dopo esitazioni, paure e incertezze, la voglia di fare il Routtone è stata più forte e ha vinto..e così siamo partite!! Perché esitazioni?? Esitazioni perché forse una route nazionale sulle Dolomiti ci ha un po’ spaventate fin dall’ inizio, perché richiedeva una buona preparazione, ma anche perché avevamo persone con problemi alle ginocchia, infatti la Chià proprio per questo non è potuta venire con noi, la Fedi fino all’ ultimo non sapeva se dar retta al dottore (che le diceva di non andare) o alla sua testa ( e al cuore soprattutto) quindi le difficoltà si sono presentate, non lo neghiamo. Ma questo ci rende ancora più orgogliosi di raccontarvi questa avventura, perché le difficoltà le abbiamo letteralmente spazzate via! Dall’ inizio dell’anno con opportuni autofinanziamenti ci siamo procurate il denaro necessario, poi le uscite per allenare un po’ le gambe ai dislivelli che ci attendevano, riunioni con genitori, corsi accelerati di pronto soccorso, l’ inventario di tutti i materiali che ci sarebbero serviti (soprattutto di quelli che NON ci sarebbero serviti visto che il tutto doveva entrare nello zaino! xD) e i preparativi degli ultimi giorni, le prove degli zaini, per non parlare del profilo altimetrico del percorso di ogni singolo giorno (che poi alla fine ho lasciato a casa -.-) etc….insomma, niente poteva andare storto!

E cosi eccoci sabato 4 agosto alle 7, pronte a prendere il pullman con i nostri Rover,e il Fuoco di Fano..l’ Ali ci avrebbe raggiunte il giorno seguente dato che per lavoro non poteva partire con noi..la prima parte del sabato è stata dedicata al viaggio ma la parte migliore è arrivata da quando abbiamo iniziato a percorrere le strade in salita delle montagne friulane, fino a giungere a Claut! Claut era il nostro campo base e quando noi siamo arrivate era già pieno di tendine tutte in fila…ce n’erano davvero tante e vederla dalla strada era meraviglioso..al campo base il clima era particolare..c’era chiasso, un sacco di scolte che si sistemavano e in tutti i loro volti si percepiva la stessa energia ed emozione, e voglia di partire e tante aspettative per questo campo! gli stessi sentimenti che avevamo io, la Fedi e la Palli..infatti appena arrivate siamo andate a montare le nostre tendine in mezzo alle altre, cosi anche noi eravamo diventate parte di quelle schiere di tende che prima dall’alto ci sembravano tanto belle…! Mentre io e la Fedi montiamo la tenda si avvicina una ragazza con un accento buffissimo e ci dice: voi siete di Calcinelli?? “si” diciamo noi…e lei- io sono di Lendinaraaaa- con l’ accento tutto spostato sulla “a” finale..io e la Fedi ci guardiamo come a dire “embè??” e restiamo in silenzio, anzi annuiamo con la testa e ci rimettiamo a montare la tenda..finché questa ci fa: “siamo gemellate” E noi : “aaaaaaaaaaaaaaah!!!!!”

Non c’è che dire…la prima presentazione con il Fuoco che avrebbe camminato con noi è stata eccellente -.- ahahahha non c’è che ci ricordavamo che le ragazze con cui eravamo gemellate erano di Lendinara!!

In pratica al Campo funzionava cosi: ogni Fuoco era gemellato con uno o altri Fuochi e lo stesso vale per i Clan..i gruppi che si formavano erano chiamati Moduli..ogni modulo aveva un proprio percorso, un capo modulo, una radiolina, delle proprio attività..Noi per esempio, insieme a Lendinara, costituivamo il Modulo 21S..ahah detta cosi sembra una cosa seria 😀

La prima sera infine, dopo la messa (idea della Palli :D) ci siamo ritrovati TUTTI alla veglia…e in questo momento che ci siamo rese conto di quante persone effettivamente eravamo! I nostri canti risuonavano in cielo e le nostre urla avrebbero potuto aprirlo! Un altro momento di quelli belli in cui siamo tutti è stato al mattino seguente, al quadrato d’ apertura…Scout disposti in quadrato su 3 o 4 file, canti di voci cosi numerose che era difficile che tutti andassero a tempo da una parte all’altra del quadrato!! Il pomeriggio è stata l’ ora di partire ancora in pullman per raggiungere il punto di partenza del nostro cammino..qua ci ha raggiunti verso le 6 l’ Ali che attendevamo con impazienza ( si perché portava su con lei tanta carne e verdure, cose che non avremmo più mangiato fino al ritorno!)

La cena e la sera sono stati momenti per conoscerci con Lendinara.

Il lunedì invece è stato il primo vero giorno di cammino, in 8 km abbiamo percorso 1000 metri di dislivello (e per questo l’ Ali verrà denunciata, glie l’ho già detto :p) che non sono stati facili..ma questo è stato uno dei giorni più pieni di soddisfazione per me, non solo della route, ma di tutto il mio cammino scout!

Martedì attività di intereducazione: ci siamo uniti in equipe con alcuni Rover e abbiamo fatto attività che riguardassero l’ ambito da noi scelto: conoscenza del creato. Abbiamo quindi pitturato tutti i segni di sentiero nel bosco, sugli alberi o sulle pietre che fosse, dove passavamo noi nessun altro poteva passare e perdersi! Dopo il divertimento, purtroppo la notizia che la Fedi, per il suo problema alle ginocchia, doveva tornare al campo base 🙁 la notizia ci ha ovviamente dispiaciute tutte, ma me in particolare visto che lei era la mia equipe!!! ahahha da adesso facevo equipe a parte!

Questo forse è stato il momento più triste di tutta la route, è sempre un peccato quando succedono queste cose…ma si superano, e così è stato!

Mercoledì cammino..e al fuoco serale le cerimonie della firma dell’ impegno di due S.S. di Lendinara…giovedì di nuovo cammino..e oltre a questo meritano di essere menzionate le meravigliose cerimonie delle scolte partenti cui abbiamo assistito la sera..è stato un bel momento…e cosi anche venerdì cammino, ma questa volta verso il ritorno..infatti arrivate alla meta da raggiungere a piedi, sono arrivati dei bei pullman comodi che ci hanno riportato a Claut! qua abbiamo ritrovato la Fedi e insieme abbiamo vissuto gli ultimi giorni di Route, anche se ormai il cammino era finito..e ce l’ avevamo fatta! 😀 tornate al campo base la più grande gioia quale sarà stata?? vedere la Fedi dite?? No no risposta sbagliata! cioè anche quello certo ma……E’ stata la DOCCIA!!! E l’ Ali lo sa bene visto che da quando si è buttata sotto l’ acqua ha cominciato a essere felice come una pasqua!!

Il sabato è stato un giorno decisamente tranquillo in confronto a quelli che avevamo passato, e nel pomeriggio abbiamo fatto tutte insieme di modulo una bella attività di confronto..e ci siamo scambiate idee su come avevamo vissuto in equipe, cosa avevamo imparato sulle altre, fino all’arrivo della sera. La sera è stata di nuovo la volta di un Fuoco Serale, o meglio un’ esposizione di quello che i vari moduli avevano vissuto durante i 5 giorni di cammino. e cosi eccoci giunti alla domenica, l’ ultimo giorno…il quadrato finale, la messa e la foto finale sotto l’ alzabandiera…un numero enorme di persone, che faceva venire la pelle d’oca da quanto era bello vedere cosi tanta gente tutta qui..tutta per gli stessi motivi, con gli stessi ideali..la foto finale parla da sola 🙂

Saltiamo la parte di baci e abbracci e saluti e pianti…una routine…

MA LA STORIA DI UNA ROUTE NON LA SI SCRIVE SCRIVENDO UN PROGRAMMA DELLE VARIE GIORNATE..LA STORIA DELLA ROUTE LA SCRIVI SULLA ROUTE, LA SCRIVI SULLA STRADA, LA VIVI SULLA STRADA, DURANTE IL CAMMINO..QUINDI SE VOLETE CONOSCERLA DAVVERO, ASCOLTATECI…

Jessi