Ultima Uscita di Fuoco prima della Route Estiva

Santa Madonaa Alta – Fiorenzuola di Focara – Casteldimezzo 7/8 maggio 2016

Le scolte del Fuoco Girasole hanno trascorso il loro fine settimana…in spiaggia!

Ritrovandosi il pomeriggio di sabato 7 maggio in sede, le ragazze sono partite all’avventura a bordo delle loro macchine, giungendo fino a Santa Marina Alta.

La meta?

Fiorenzuola di Focara!!

Le nostre scoltine si sono così incamminate, con in spalla i loro zainoni e, dopo miriadi di foto scattate, litri e litri di acqua bevuta e ripide salite, hanno finalmente raggiunto il mare!

Una volta arrivate, dopo aver esplorato attentamente il territorio e dopo aver aggiunto un’altra centinaia di foto alla memoria delle loro macchine fotografiche con foto di paesaggi, foto a cast e foto a tradimento, hanno costruito la loro “tana” per la notte e hanno iniziato a preparare il loro “angolo cottura” da utilizzare per una sana e per niente cancerogena cena alla trappeur!

Quella sera, nel bel mezzo dell’inquadratura del paesaggio marittimo, si scorgevano scolte nell’intento di preparare i loro piatti, eseguendo acrobazie di ogni genere per non far cadere il proprio cibo sulla brace!

Dopo la cena: il fuoco serale! Condito da un’attenta riflessione finale sul tema del NODO.

Il giorno seguente, dopo un lungo riposo ristoratore, le nostre scolte sono uscite dalle loro tende e hanno perlustrato il lungomare e gli scogli e hanno finalmente riempito la scheda dati delle loro macchine fotografiche facendo foto alla “High school musical” mentre saltavano in aria.

Prima di ripartire per intraprendere il cammino verso casa, dopo aver smontato le tende e aver riempito il pancino con un’abbondante colazione, hanno svolto la splendida attività organizzata dalle nostre scolte semplici dove hanno approfondito alcuni punti della Carta di Fuoco.

Nella strada verso casa nulla ha potuto arrestare la camminata delle nostre intrepide scolte, tranne il rumore dei loro stomaci che richiedevano un pasto caldo! Dopo esser giunte a Casteldimezzo e aver mangiato un pranzo realizzato sui fornellini, le nostre ragazze sono finalmente tornate a casa con un po’ di sabbia addosso, una mezza abbronzatura da muratore e il ricordo di una bella esperienza vissuta insieme!

Rosio
ACC

Un San Giorgio tutto nostro!

San Francesco in Rovereto 9-10 aprile 2016

Un’ uscita di quelle brevi, ma belle e significative. Quest’ anno il San Giorgio è stato diverso perchè invece di essere insieme ad altri riparti eravamo solo noi. Ci siamo divertite ugualmente…
Sabato,appena siamo arrivate, abbiamo scaricato le tende, taniche ecc. e ci siamo incamminate lungo un sentiero costeggiato da ulivi. Con il carico che avevamo sulla schiena il tragitto ci è sembrato lungo e faticoso. Dopo aver scelto il punto dove ci saremmo stabilizzate abbiamo incominciato a sistemare il materiale. Come in ogni campo che si rispetti, il momento in cui inizia a piovere è sempre quello in cui si montano le tende. Inutile dire che ci siamo bagnate tutte.
Quando finalmente ha finito di piovere e noi avevamo finito di piantare le tende è arrivato il momento delle attività, ma prima una piccola merenda con i dolci delle mamme.
La storia di questo campo parlava di un drago che continuava a spaventare un villaggio e uccidere le persone. In questo villaggio regnava un re che aveva una figlia. Quest’ultima era stata presa dal drago e tenuta in ostaggio.

Furono scelti quattro cavalieri che avevano il compito di liberare la principessa, ma ogni cavaliere che si rispetti deve avere un’armatura per poter sconfiggere e salvare la principessa. Così tutte le squadriglie hanno fatto un’armatura di cartone ai propri cavalieri.
Dopo aver finito di fare l’armatura la staff ci ha detto che era ora di mangiare, dopo cena avremmo fatto l’attività serale.
Eravamo ancora bagnate dopo cena e avevamo paura di poterci ammalare. Dopo poco ci chiamò la staff e ci spiegò cosa dovevamo fare per salvare la principessa. Bisognava superare quattro tappe e alla fine se le facevamo bene ci davano un pezzo di cordino, può sembrare poco, ma ci è servito dopo per legare il drago. Le tappe erano più difficili al buio infatti, la nostra squadriglia, alcune non le ha superate. Una volta legato il drago è stato il momento di salvare la principessa che era posizionata su un albero. Abbiamo quasi fatto cascare l’albero perché tutti i cavalieri si erano ammassati li e la principessa era incastrata tra i rami…
Comunque la principessa è scesa, e mantenendo dei toni bassi siamo andate a dormire.
La mattina seguente ci siamo alzate presto, abbiamo fatto colazione e siamo andate a messa a Saltara. Il tragitto per arrivare alla chiesa era lungo, ma anche al ritorno abbiamo fatto presto.
Appena rientrate la staff ci ha chiamate e ci ha detto che era ora di cucinare! Però prima abbiamo fatto una specie di gioco. Una ragazza per squadriglia doveva andare dalla staff e scegliere una tecnica per fare il fuoco e la griglia. Più o meno abbiamo scelto tutte la stessa tecnica e quindi siamo andate a fare il fuoco. Per pranzo c’era: risotto con asparagi e salsiccia, pancake e fragole con il cioccolato. Era buonissimo!
A fine pranzo siamo tornate alle tende e abbiamo smontato tutto, dopo le premiazioni e i ricordini i genitori soni venuti a prenderci e siamo tornate a casa.
L’esperienza del campo è sempre bella da ricordare perché sai che nessuno sarà uguale a quello precedente, anche se può sembrare perché in quasi tutti piove.
Arriva sempre quel momento in cui ti chiedi se vale la pena continuare, se forse era meglio stare a casa davanti alla televisione invece che andare in mezzo alla natura bagnata e infreddolita, ma è proprio questo che rende bello il campo, che ti mette alla prova ed è anche una sfida con te stessa per vedere a quanto il tuo corpo e il tuo animo può dare. Il giorno 23 aprile 2016 17:45, Terza ASaltara ha scritto: Un’ uscita di quelle brevi, ma belle e significative. Quest’ anno il San Giorgio è stato diverso perchè invece di essere insieme ad altri bivacchi eravamo solo noi. Ci siamo divertite ugualmente… Sabato,appena siamo arrivate, abbiamo scaricato le tende, taniche ecc. e ci siamo incamminate lungo un sentiero costeggiato da ulivi. Con il carico che avevamo sulla schiena il tragitto ci è sembrato lungo e faticoso. Dopo aver scelto il punto dove ci saremmo stabilizzate abbiamo incominciato a sistemare il materiale. Come in ogni campo che si rispetti, il momento in cui inizia a piovere è sempre quello in cui si montano le tende. Inutile dire che ci siamo bagnate tutte. Quando finalmente ha finito di piovere e noi avevamo finito di piantare le tende è arrivato il momento delle attività, ma prima una piccola merenda con i dolci delle mamme. La storia di questo campo parlava di un drago che continuava a spaventare un villaggio e uccidere le persone. In questo villaggio regnava un re che aveva una figlia. Quest’ultima era stata presa dal drago e tenuta in ostaggio. Furono scelti quattro cavalieri che avevano il compito di liberare la principessa, ma ogni cavaliere che si rispetti deve avere un’armatura per poter sconfiggere e salvare la principessa. Così tutte le squadriglie hanno fatto un’armatura di cartone ai propri cavalieri. Dopo aver finito di fare l’armatura la staff ci ha detto che era ora di mangiare, dopo cena avremmo fatto l’attività serale. Eravamo ancora bagnate dopo cena e avevamo paura di poterci ammalare. Dopo poco ci chiamò la staff e ci spiegò cosa dovevamo fare per salvare la principessa. Bisognava superare quattro tappe e alla fine se le facevamo bene ci davano un pezzo di cordino, può sembrare poco, ma ci è servito dopo per legare il drago. Le tappe erano più difficili al buio infatti, la nostra squadriglia, alcune non le ha superate. Una volta legato il drago è stato il momento di salvare la principessa che era posizionata su un albero. Abbiamo quasi fatto cascare l’albero perché tutti i cavalieri si erano ammassati li e la principessa era incastrata tra i rami… Comunque la principessa è scesa, e mantenendo dei toni bassi siamo andate a dormire. La mattina seguente ci siamo alzate presto, abbiamo fatto colazione e siamo andate a messa a Saltara. Il tragitto per arrivare alla chiesa era lungo, ma anche al ritorno abbiamo fatto presto. Verso mezzogiorno la staff ci ha chiamate e ci ha detto che era ora di cucinare! Però prima abbiamo fatto una specie di gioco. Una ragazza per squadriglia doveva andare dalla staff e scegliere una tecnica per fare il fuoco e la griglia. Più o meno abbiamo scelto tutte la stessa tecnica e quindi siamo andate a fare il fuoco. Per pranzo c’era: risotto con asparagi,carote e salsiccia- pancake e fragole con il cioccolato. Era buonissimo! A fine pranzo siamo tornate alle tende e abbiamo smontato tutto, dopo le premiazioni e i ricordini i genitori soni venuti a prenderci e siamo tornate a casa. L’esperienza del campo è sempre bella da ricordare perché sai che nessuno sarà uguale a quello precedente, anche se può sembrare perché in quasi tutti piove. Arriva sempre quel momento in cui ti chiedi se vale la pena continuare, se forse era meglio stare a casa davanti alla televisione invece che andare in mezzo alla natura bagnata e infreddolita, ma è proprio questo che rende bello il campo, che ti mette alla prova ed è anche una sfida con te stessa per vedere a quanto il tuo corpo e il tuo animo può dare.

Aurora
Picchi

Caccia di Primavera

Pesaro, 17 aprile 2016

Verso le ore 8:30 circa il branco alte rupi di Calcinelli si spostò davanti all’Acqua e Sapone per poi andare verso le ore 8:45 a Pesaro davanti al campus scolastico.
Lì c’erano anche altri branchi (Forlì,Pesaro,Pergola,Fano 1,Fano2).
Il nostro branco giocò a sbucciadito e fazzolettone poi successivamente Akela di distretto chiamò tutti i branchi per fare un grande cerchio.
Akela ci salutò e tutti insieme recitammo la preghiere di san Francesco. Dopo di che andammo a fare merenda per quasi mezz’ora.
Poi Akela richiamò di nuovo un grande cerchio per spiegarci un gioco a squadre dove c’erano diverse prove da superare e in quelle prove c’erano i vecchi lupi per spiegarci cosa fare.
Alla fine Akela ci ha chiamato per annunciarci che potevamo finalmente fare pranzo.
Più tardi tutti i branchi si avviarono per andare a messa dove lì ci aspettava Baloo.
Infine ci salutammo e tutti tornammo a casa. 

Pietro Brunori
Lupetto

QUARANTA E LODE!

Cartoceto – 7 febbraio 2016

Era una normalissima domenica mattina, il sole ancora non era sorto, ma si intravedevano i timidi raggi nascosti tra la lieve foschia. La città era ancora silenziosa.

C’era solo un piccolo particolare che sbaffava la linea retta della normalità. 

Quella mattina undici ragazze si incamminavano verso la chiesa di Saltara per partecipare alla prima messa delle ore 8. Iniziava così la grande giornata durante la quale si intraprendeva la grande avventura per sfornare la grande sorpresa. 

Alla fine messa le ragazze si misero di nuovo in cammino per arrivare alla meta della giornata: 

LA SALA PROVE

Ed è proprio lì che le nostre cantanti hanno inciso il loro primo album. 

Il nostro grande progetto era proprio questo: registrare un cd che raccogliesse i canti della Quaresima e i Vangeli delle cinque domeniche di preparazione alla Pasqua. 

Così quella domenica mattina ci siamo recate a casa del Big che gentilmente ci ha messo a disposizione la sua sala prove. 

Appena arrivate ci ha accolto una lauta colazione e subito dopo è stato allestito il set fotografico per lo scatto della copertina. 

Quella mattina mentre il mondo si svegliava nei suoi letti caldi e soffici le nostre undici ragazze erano con fogli in mano e microfoni accesi per registrare le varie tracce. 

La mattinata è stata produttiva, registravamo quasi senza fermarci, il nostro coordinatore era molto efficiente.

Dopo un duro lavoro, ci vuole sempre una buona pausa per rifocillarsi e, da buone mangiatrici che siamo, la tavola ci chiamava; così il gustoso pranzo è stato divorato e naturalmente non sono mancate le solite risate e le gare per finire l’ultimo pezzo. 

Tutto scorreva secondo i piani, ma naturalmente tutti sappiamo che durante la realizzazione di un grande progetto c’è sempre un bastone tra le ruote: noi non ci stavamo preoccupando perché sembrava che stesse andando tutto liscio finche il nostro coordinatore non arrivò dicendo: 

”Ehm… C’È UN PROBLEMA …”

Un velo di timore era sceso nella stanza: ebbene sì, la notizia non era delle migliori: le registrazioni della mattina erano tutte da rifare! (puntualizziamo che il computer non ci ha reso sempre il lavoro facile) 

Riprese le nostre postazioni le nostre voci hanno ripreso a risuonare per la sala. 
E cosi tra canti, batterie che impazzivano, cucchiaini di miele che giravano per la stanza, fogli che volavano, teste che sbattevano contro i muri, e gambe che non reggevano più, le nostre scolte continuavano con le registrazioni e problemi non finivano, anzi, sembravano aumentare. Ma l’orario di chiusura si avvicinava sempre più e pian piano la sala si svuotava. 

Non tutte le canzoni erano state cantate perciò un altro incontro ci aspettava, riascoltando le tracce dal computer ci venne un’idea che in realtà era già uscita la mattina dalla mente di Ale… era ora di attuarla! 

Così cambiato il microfono del computer e registrando prima gli strumenti e poi le voci il lavoro è stato perfezionato. 

La notte era calata e alcune delle nostre scolte erano ancora a registrare alcuni brani, il lavoro era ancora lungo ma nessuno mollava la presa, solo il miele ci aveva lascia già da qualche ora. 

L’ora era tarda cosi decidemmo di bloccare i lavori e proseguire il martedì successivo. 

Ritrovate il martedì sera, ci siamo rimesse di nuovo all’opera tra scatti, Vangeli e flagranza. A fine serata tutte le canzoni accompagnate dai Vangeli riposavano nel computer di Ale. 

Tutto era pronto… O quasi! 

C’è chi ha passato notti insonni a masterizzare cd, chi ha passato ore di scuola a completare le copertine, chi ha passato pomeriggi a litigare con la stampante perché questa non capiva bene il senso del fronte-retro e c’è chi tra una cosa e l’altra infilava copertine dentro le bustine. 

Questa è stata l’impegnativa settimana del nostro Fuoco Girasole. 

Vi chiederete come mai il cd ha quel titolo, BEH sicuramente l’ha ideato una grande saggia ma una buona mano gliel’hanno data le nostre due care scolte con i loro 30 e lode. 

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato, la domenica delle vendite era iniziata e per chi quel giorno non c’era BEH non c’è rimasto nulla.

Chiara
Scolta Viandante

Pranzo di Gruppo per il nostro Patrono San Sebastiano

31 gennaio 2016 – Bocciodromo di Calcinelli

Bel momento di FAMIGLIA FELICE, di SERVIZIO e di CONDIVISIONE. Al pranzo di San Sebastiano domenica 30 gennaio al Bocciodromo di Calcinelli eravamo più di 300 a mangiare, e una cinquantina di persone dietro le quinte… Una grande soddisfazione per chi si è dato da fare! Anche per chi ci ha allietato con la sua presenza a tavola: non abbiamo ancora ricevuto critiche 🙂

Quello che ci ha spinto ad organizzare questo evento è stata la volontà di coinvolgere le famiglie nella nostra realtà scout: siamo infatti il loro sostegno e conoscersi, conoscerci e conoscere è fondamentale. Con la collaborazione dei preziosi Rappresentanti delle varie Unità, abbiamo coinvolto tante mamme e tante babbi nelle attività più disparate: dal reperire le sedie, all’acquisto della carta igienica; dal tagliare il pane, al distribuire le bevande nei tavoli; dal trovare l’offerta più conveniente per acquistare la pasta, al cuocere centinaia di salsicce; dal preparare il sugo al lavare e tagliare le verdure per tutti. Un’organizzazione ben rodata e collaudata che funziona perché alla base ci sono genitori disposti ad aiutare, a sporcarsi le mani, ad essere pazienti e ad essere sorridenti.

Ci sono stati genitori che ci hanno aiutato anche se non avevano la possibilità di partecipare al pranzo il giorno stesso: un segno concreto e reale di “collaborazione estrema” che ci ha rincuorato.

Un grazie particolare va a Tonino, Presidente della Bocciofila di Calcinelli, che non manca mai di dire il suo SÌ quando ci sono momenti di condivisione e di aggregazione sociale!

Da questo pranzo, ci alziamo da tavola con la consapevolezza che COLLABORARE non è facile ma i frutti del raccolto piantato insieme sono sicuramente più dolci e succosi. Speriamo di potervi riproporre altri momenti come questo…

Lalli
VCG

Route Invernale del Fuoco Girasole… Intinerante, cantante e bella!

Ponte Cappuccini-Carpegna-Miratoio 5-8 dicembre 2015

Si è conclusa ormai da un po’ la nostra Route invernale ma l’entusiasmo e la gioia condivisa sono rimasti nei nostri cuori.

Ma partiamo dal principio … 
Zaini in spalla ,cariche , ma anche con un po’ di timore da parte delle più piccole: così eravamo il 5 dicembre al momento della partenza. Prima destinazione: Ponte Cappuccini . Qui, le care Sorelle dell’Ordine della Adorazione Eucaristica ci hanno accolto calorosamente e aperto le porte della loro dimora. E che Dio ci perseguiti! Dopo cena, la nostra Jessi ci ha fatto passare una divertente serata con un gioco di conoscenza. Tra risate, mimi , canti , musical e tanto altro abbiamo scoperto ancora di più le une delle altre.

Con il nuovo giorno è iniziata la vera avventura! Dopo aver scelto il sentiero ci siamo incamminate verso il nostro obiettivo: l’Eremo della Madonna del Faggio. Piano piano abbiamo raggiunto la vetta della montagna, ma non sono certo mancati incontri con cavalli curiosi, incertezze sui sentieri da percorrere, salite ripide e tanta tanta neve! 
Arrivate all’Eremo un generoso pranzo ci ha ridato la carica e dopo la salita eravamo pronte per la discesa verso Carpegna. 
Qui, abbiamo conosciuto un simpatico prete che ci ha allietato con il suo: CANTIAM CON GIOIA CON EMOZION ( emosion) E’ VICINO IL SIGNOR! Questo canto ci ha poi accompagnato in tutti i momenti e della giornate e, ancora oggi, lo ricordiamo e lo cantiamo con allegria. 
Dopo la messa siamo state ospitate a casa della Vale, dove ci ha raggiunto anche Don Peppe per una bellissima e istruttiva chiacchierata incentrata sull’importanza dell’aspetto fisico per noi e per gli altri. Per concludere alla grande la giornata non potevano mancare un piatto di polenta e degli speciali ed inediti canti scritti da noi!
Purtroppo al risveglio alcune ragazze sono tornate a casa (ciao Ani, Vale e Ali!), ma noi non ci siamo abbattute, ancora grintose e con la voglia di vivere a pieno la nostra Route, abbiamo fatto rifornimento di cibo al supermercato più vicino (perché senza cibo non si va da nessuna parte!).
Con lo zaino appesantito dai nostri acquisti, ci siamo dirette verso Sasso di Simone. Come se non bastasse il peso dello zaino, i nostri scarponi completamente ricoperti di malta, non contribuivano a farci procedere velocemente lungo il sentiero. La fatica è stata però ripagata dalla bellissima vista del panorama circostante e della frana che caratterizza il Sasso Simone.
A questo punto la prima tappa della giornata poteva dirsi raggiunta, ma il cammino non era ancora finito. A velocizzare il nostro passo un po’ stanco è stato un incontro decisamente molto, anche troppo, ravvicinato con una famigliola di una decina di cinghiali!
Con la discesa del buio anche noi siamo discese verso Miratoio e con canti, profonde riflessioni e una buonissima cena abbiamo trascorso l’ultima notte della Route .

Con un po’ di tristezza ma con tanta gioia per l’ esperienza vissuta insieme il giorno seguente ci siamo salutate.

E’ stata veramente una bellissima in Route in cui nonostante i tanti chilometri percorsi abbiamo scoperto ancora di più l’amore che ci lega. 

Per concludere in bellezza la prima pubblicazione in esclusiva dei nostri inediti! 

Nelle strade dei quartieri italiani
a cosa pensano i ragazzi, 
quando incontrano una ragazza
con il corpo bello e snello ma con un poco di cervello e dietro un bello schieramento
andiamo a vivere insieme, con il tuo portamento, 
per vedere gli altri ragazzi
stare male. 

RIT: io non ti mento, ti mento (x2) 
nella tua mente, tua mente
il mio comportamento è questo, è questo. 

Donne truccate
anni 2000
girano in centro 
col tacco 20, 
rosso il rossetto 
comincia la caccia
di un uomo nuovo 
da portare a letto 
dammi una mente 
che questa mi manca, 
fammi far shopping 
andiamo in vacanza! 
Ma quanto è bello andare in giro 
con un uomo a cui mento, 
se hai un corpo special 
che ti toglie i problemi! 
Il portamento non va, 
ma il comportamento e una donna non ho, 
ma ho un corpo e sabato è già  
e un corpo mi porterà a Miss Italia! 

Mi son guardata allo specchio 
e pure oggi è lo stesso 
ancora quel triplo mento 
il girocollo mi è stretto. Mi stringono anche i calzoni 
eppure son quelli nuovi 
non stanno bene per niente 
quel commesso mente. 
– Hey tu, ma che dici? 
– mi hai guardato le narici 
– hai un bel portamento! 
– ti ricordo il mio mento
Mi sento giudicata 
con accanimento, 
ma che mi 
se quello è il comportamento. 
Se hai un bel corpo 
non umiliarti ti porto a 
vorrei abbracciarti!

Lilli e Sofi
Scolte Semplici

Caccia delle Ammissioni

Calcinelli, 29 novembre 2015

Il 29 novembre 2015, alle ore 8,30 il branco di Calcinelli “Alte Rupi” si incontrò per la Caccia delle ammissioni nel piazzale davanti la chiesa Santa Croce di Calcinelli, per assistere alla Santa Messa di Baloo, e appena finita si incamminò verso il parco vicino la tana.
Appena arrivati recitammo la preghiera di San Francesco, poi Mang chiamò il cerchio per spiegarci le regole del gioco che in seguito eseguimmo. Finito il gioco ci chiamò Akela per urlare il grande urlo e dirci che potevamo fare merenda e più tardi il racconto giungla.
Finito il racconto ci simo rimessi in marcia verso il parco dei Cigni o meglio, il parco Unicef, per un altro gioco che consisteva nel trovare i segnali che si possono scorgere nella giungla. I segnali portavano al Totem dove ci aspettavano tutti i vecchi lupi, successivamente Chil chiamò il cerchio per dirci che eravamo stati bravi! Infine ci furono le ammissioni, dove ogni lupetto descrisse a modo suo il carattere e il comportamento di ogni cucciolo.
Finite le ammissioni Akela chiamò a sè il famoso Grande Cerchio, disse la Sestiglia d’onore, poi ringraziammo San Francesco della bellissima giornata e cantammo il saluto, infine andammo dai nostri genitori per poi andare a casa. 

Alessandro Delvecchio
Lupetto di 1° stella

Tanti auguri di Buona Pasqua

12 aprile 2020, Calcinelli

Dopo il grande successo raccolto dal video Il nostro “DOMANI” cantato dai capi della nostra direzione di gruppo con la partecipazione speciale degli artisti uniti per l’Abruzzo (per chi se lo fosse perso può ritrovarlo qui), un nuovo lavoro composto con l’opera di tutti i componenti del gruppo: il contest #rESTOTEPARATIincasa

https://www.youtube.com/watch?v=HGA8MXkoTGc&feature=youtu.be

Con il contributo di tutto il gruppo vogliamo augurarci e augurarvi una Buona e Santa Pasqua!

Gruppo Calcinelli 1°

Un invito ad una riunione inaspettato…

Nell’etere di Colli al Metauro, 30 marzo 2020

Così ci siamo ritrovati a guardare i volti dei nostri Capi Unità, di Capo Gruppo e Vice Capo Gruppo che, in uniforme, ci sorridono e cantano per noi una canzone composta sulla melodia della canzone “Domani 21 04 2009”, scritta per un altro evento che ci aveva toccato da vicino (il terremoto dell’Abruzzo 2009). Abbiamo ascoltato il video, dapprima incuriositi, ma poi con il cuore un po’ commosso ed entusiasta perché (come ha detto qualcuno poco dopo) “non vediamo l’ora di rivederci!”.

IL NOSTRO “DOMANI”

(Big)
Tra la tosse e la febbre, passa l’ansia di tutti
C’è un decreto ogni giorno, senza mai tardare
Esco o no, domani ? Certo che no !!

(Gio)
I permessi e le ferie, in TV film e serie
Riunioni virtuali messe lì a consolare
Sul sentiero finito, intorno a casa !!

(Akela)
Day by day
Hold me, shine on me
Day by day, save me, shine on me

(Maru)
Ma domani, domani, domani lo so
che non si oltrepassa il Comune
E di nuovo la spesa, tocca ancora a te
E finisce la dieta

(Steve)
Estraggo un foglio nella risma di casa
Per stampare le schede, ho finito l’inchiostro
Ogni esame che salto, è una pietra domani
Fa pensare a un’estate dove corro ai ripari

(Ali)
E la vita la vita, si fa strana così
E tu speri nel domani

(Big)
Tra noi scout e l’Europa, una promessa ci lega
Donazioni importanti, ci fanno sperare
Esco o no, domani ? Meglio di no !!

(Artisti uniti per l’Abruzzo)
Oh
Dove sarò domani? Che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani?
Oh
Dove sarò domani? Devo rialzarmi, tendimi le mani, tendimi le mani

(Jessi)
Per lavoro o col cane, si può andare e tornare
Sulla scia della Cina ci dobbiam fermare!!
E qualche volta si sente (Domani)
Un rintocco da qui, gridiamo forte al “Domani”

(Big e Maru)
Come faccio a far passare questo tempo per oggi
Siamo forse più stanchi ma dentro gli stessi
Ho fatto spazio e mi trovo al timone
della mia vita sospesa, oggi è un’imbarcazione
Non bastano i “mi piace” a dire che sto bene
E nemmeno ascoltare “resta a casa Marlene”
E aumenta la mancanza della vita di prima,
l’abbraccio di un amico di chi ti stima
E la tua mamma, la tua patria da risollevare
Come la spesa, il lavoro, la giornata e il morale
C’è pure la sede che non apro da tempo
Capi e famiglie noi !

(Artisti uniti per l’Abruzzo)
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli sulla stessa barca
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli a stare bene in Italia
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli sulla stessa barca
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli a immaginare un nuovo giorno in Italia

(Ali)
Tra le nuvole e il mare si può andare, andare
Sulla scia delle navi di là dal temporale
Qualche volta si vede una luce di prua
E ricomincia, “Domani”

(Big)
Non siamo così soli

(Giova)
Uniti ma distanti

(Steve)
Non siamo così soli

(Giova)
A lavorare da casa

(Jessi)
Non siamo così soli

(Giova)
Con la mascherina

(Jessi)
Non siamo così soli

(Giova)
A scoprirci migliori

(Jessi)
Non siamo così soli

(Giova)
Così soli

(Jessi)
Non siamo così soli

(Akela)
Non siamo così soli

(Steve)
Non siamo così soli

(Akela)
Non siamo così soli

(Ali)
Ma domani domani, domani lo so
So che si oltrepassa il Comune
E di nuovo la vita è su misura per te
E ricomincia domani

(Maru)
Tra le mille riunioni si può fare e rifare
Una nuova canzone da poter cantare
E sta volta la voce, è più forte perché
Gridiamo tutti al domani

(Ali)
Ma domani, domani, domani lo so
So che si oltrepassa il Comune
E di nuovo la vita è su misura per te
E ricomincia domani

Per la versione karaoke 😉

La direzione di gruppo

https://youtu.be/fy9Uco5qrfo

GIORNATA DEL RICORDO

Calcinelli, 23 febbraio 2020

MARU: “Ciao a tutti ragazzi. Ieri è stata una giornata intensa per tutti, per tutte le Unità e per tutto il Gruppo. Oltre ad intensa spero anche piacevole e costruttiva. Credo anche giornata di GRAZIA = dono inaspettato di Dio, con tanti “passaggi” belli che hanno visto protagonisti i ragazzi, e che, missione più importante, non devono rimanere solo quadri statici in foto, ma che dobbiamo alimentare con la relazione, l’amicizia e la fiducia! Grazie, poi spero presto avremo modo di verificare l’attività e tutta la giornata di ieri alla luce di obiettivi prefissati, cose belle e cose da attenzionare !! Buon lunedì a tutti, ancora grazieeeeee!”

GIOVA: “Eccola lìììì, ecco che è comparsa !!! C’è quella parolina, è solo una singola parola anche se con tanti caratteri, che vuol dire tutto oppure no, ma che ti tiene con il fiato sospeso e che ha tante ZETA, che ti dà quella pacca sulla spalla ma ti dice anche “sei sicuro di aver fatto del tuo meglio”, quella parolina insomma che ti lascia con il pepe nel sederino che ti sprona per la prossima attività che farai, GRAZIE MARU per quella parola che ci accompagna nelle nostre giornate di sole, di nebbia, di pioggia … CHE L”ATTENZIONARE” SIA CON TUTTI NOI !!! Buon lunedì a tutti, ancora grazieeeeee!”

JESSI: Buon attenzionamento a tutti noi!!!!!

ALI CARDO: “Son tornata a casa davvero contenta. Certo avremo modo di verificare le attività e gli obiettivi, ma a caldo direi proprio che ieri è stata una giornata meravigliosa! Nell’ascoltare i brani tratti dagli scritti di BP ho pensato alla concretezza di quei valori non solo nelle scenette (‘na figata oh, bellissime tutte!) ma li ho visti dentro ogni attività che viviamo con i ragazzi, dentro ogni uscita, ogni riunione in questi anni. Ed è proprio bello sentirsene parte. GRAZIE a tutti!”

BIG: “Ciao ragazzi, all’appuntamento di ieri ci sono arrivato con l’ansia. Per quanto di gioco si tratti e come tale andrebbe preso, le scadenze mettono sempre un po’ di pensieri. La frustrazione di non arrivare a fare tutto come vorresti perché ti manca il tempo, l’ansia da prestazione e la figura brutta dietro l’angolo … insomma tanti fattori che nel più profondo del cuore mi hanno fatto consumare una considerevole dose di “mannaggia agli impegni scout”. Poi come sempre accade, il “gioco” ristabilisce gli equilibri e tutto fila via liscio e quel pensiero dal gusto di fatica si trasforma in un piacere di “esserci” ancora una volta a godere di quella energia travolgente che ti pervade anche per i giorni a seguire. Quindi grazie a tutti quanti per avermi aiutato a non “mollare” nemmeno questa volta !!”

E come non aggiungere un pensiero proprio di Baden Powell per permeare la nostra opera creativa di capi scout con un suo sprono, che per noi si riveste anche di speranza Cristiana .. ed è questo:
“Dunque nel nostro lavoro – come del resto in ogni attività – dovremmo guardare avanti, molto avanti, con grande speranza ed obiettivi elevati, e guardare attorno a noi con gioia e buona volontà; guardare indietro con gratitudine per ciò che è stato compiuto, e quindi continuare con rinnovato vigore, con pronto spirito d’iniziativa e con più larga veduta sulla meta ultima che vogliamo raggiungere, aiutando nel contesto gli altri sul cammino. Ma quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano!” [GUARDA LONTANO E SORRIDI” da Headquarters Gazette, Novembre 1920]

Maru
Capo Gruppo