Un’uscita toccante e forte: le testimonianze di…

Longiano (FC), 5/16 febbraio 2020

15 e 16 febbraio: si prende e si parte! La destinazione, questa volta, non viene svelata. Così, appena scese dalle macchine le ragazze vengono accolte da Emanuela, un’operatrice che le introduce a quello che sarà questa esperienza: due giorni di Servizio nei confronti degli ospiti della comunità terapeutica di Balignano. Questa grande famiglia fa parte della Associazione Papa Giovanni XXIII che, fondata nel 1968 da Don Oreste Benzi, si impegna per contrastare l’emarginazione e la povertà, in questo caso rivolta a ragazzi tossicodipendenti.
Dopo un gioco di presentazione reciproca e una descrizione di quello che è il percorso che porta gli ospiti ad una nuova vita, le Scolte hanno avuto l’opportunità di ascoltare la potente testimonianza di S., una ragazza della comunità che racconta le fragilità che l’hanno portata ad una deviazione, ma sopratutto il coraggio di superarle per scrivere un nuovo capitolo della sua vita.
A cena, l’incontro con gli altri 19 ragazzi che vivono in questa preziosa struttura: ancora una volta, racconti, domande e sorrisi! Alla sera, il fuoco serale preparato dalle Scolte accende ulteriormente il divertimento con i ragazzi.
Al mattino, il servizio del Fuoco si concretizza nella partecipazione alla vita quotidiana degli ospiti, attraverso mansioni di cucina, sistemazione degli spazi comuni e pulizia delle camere: questo stralcio di vita quotidiana condiviso permette ancora una volta di arricchire lo scambio!
Dopo la S.Messa insieme alla Comunità, la giornata si conclude con la condivisione in presenza di Emanuela, che accoglie le domande e trasmette il profondo senso umano dietro il progetto della fondazione.
Che l’uscita sia stata vissuta a pieno lo si riconosce dai dialoghi e dagli sguardi delle ragazze, che sgretolano quel muro di stereotipi a cui i ragazzi sono purtroppo abituati. Ma in particolare modo, lo si riconosce da ciò che le ragazze si portano a casa. Ecco perché ora voglio dar voce a ognuna di loro!

“È stata un esperienza bellissima, ma c’è una frase che mi ha colpito più di tutte. Questa mattina parlando con D., lei mi ha detto “spesso mi chiedo cosa pensano le persone NORMALI”. Mi è subito risuonata questa parola nella testa. Si può davvero dare una definizione a “persona normale”? Cosa c’è di diverso tra me e loro? Secondo me nulla, solo una scelta sbagliata, che ha portato ad una strada più difficile, un percorso che richiede più coraggio e più costanza per riprendere la giusta rotta.”
Chiara Ciacci

“Dopo aver vissuto questi due giorni con i ragazzi della comunità di Balignano (e che ragazzi!), Io dico che ognuno deve sempre sentirsi responsabile non solo di se stesso, ma soprattutto degli altri (iniziando in FAMIGLIA), per valorizzarli e farli sentire sempre a proprio agio… semplicemente per farli sentire AMATI!!
È importante anche dare valore alle cose semplici della vita, e da quelle ripartire in caso di smarrimento”
Vittoria Rossi

“È stata un’esperienza breve ma intensa. Mi ha stupito la domanda che si è posta S., perché comunque penso che anche se ci possiamo definire brave ragazze anche noi in fondo ci possiamo rivelare fragili e avere delle “tentazioni”… una testimonianza come la sua ci fa capire come e perché dire no. Sicuramente mi porterò dentro tutte le loro esperienze di vita e il loro coraggio.”
Sofia Ceramicoli

“È stata un’esperienza che mi ha fatto riflettere e che mi ha aperto gli occhi; a volte ci si rende conto che cose che per te possono sembrare banali per altri non lo sono affatto. Ammiro il coraggio di tutti i ragazzi che stanno provando a dare una svolta alla loro vita per se stessi e per i loro cari, ricominciare richiede una grande forza. Mi sono veramente divertita e spero in un secondo incontro.”
Giulia Capodagli

“Pur avendo vissuto quest’uscita solo in parte, devo dire che sono tornata a casa con un certo senso di dispiacere da un lato, ma di profonda serenità dall’altro per i bei e profondi momenti condivisi con voi, S. e tutti ragazzi della comunità: la possibilità di poter vivere queste esperienze credo sia uno dei veri motivi per cui lo scoutismo continua ad essere parte integrante della mia vita… Conoscere l’ALTRO è davvero sempre l’arricchimento più prezioso.
Grazie” -Chiara Rondina

“È stata un’esperienza unica e divertente. Mi ha fatto riflettere molto sul fatto che nella nostra vita non c’è niente di scontato, come una famiglia. Poi mi ha fatto pensare che quel mondo non è poi così lontano da noi e mi ha colpito anche la forza e determinazione con cui cercano di ricominciare con la propria vita.”
-Benedetta Barone

“Per me è stata la prima volta per un’esperienza in comunità, e sono felice di aver partecipato proprio perché stando a contatto, parlando e scambiando risate con quelle persone mi ha trasmesso quanto sia importante il dono della vita che Dio ci ha dato; loro hanno avuto la forza, nonostante la scelta sbagliata, di riprendere in mano la loro vita, riprendere in mano quel dono che gli era stato fatto. Li ammiro tantissimo e mi piacerebbe tanto riandarci. Mi ha fatto molto riflettere a pranzo su quanto sia importante non giudicare o criticare nessuno… perché oggi giorno è così presente questo fatto, una cosa che può comunque dare un sacco di dolore; ma se tu li conosci ci parli non c’è nessuna differenza che ti distingue e siamo tutti uguali, alla fine io stessa tante scelte sbagliate ho fatto nella mia vita è proprio per questo non ho nulla di più. Questo penso io”
Giulia Andreoni

“È stata un’esperienza assolutamente unica e potente. Ho capito che per quanto una realtà possa momentaneamente sembrarci lontana per le nostre esperienze di vita, in realtà c’è sempre una storia da ascoltare, c’è sempre una persona da scoprire che ci può lasciare davvero tanto. Sono molto grata di aver potuto ascoltare la testimonianza di Silvana, che con tanta umiltà ha messo a nudo la sua vita, la sua sofferenza e le sue fragilità. Penso che non sia da tutti riuscire a raccontare la propria storia con delle estranee, ed è anche così che si dimostra un grande coraggio.”
Linda Carloni

“Come la Rondi sono andata via con un po’ di dispiacere per aver vissuto solo in parte questa magnifica esperienza. Sono ritornata casa molto arricchita perché sono riuscita a vedere con una diversa prospettiva L’IMPORTANZA di una scelta…seppur quotidiana. Ma ciò che mi ha sbalordito che però queste conseguenze sono nate tutte da fragilità, da mancanze di punti di riferimento, cose umane, non sono dal desiderio di fare qualcosa di nuovo tanto perché mi va.
Mi ha insegnato che molte volte prima di guardare la scelta di una persona non bisogna dare per scontato che c’è molto di più dietro… c’è pure sempre il suo lato imperfetto da essere umano”
Lucia Tombari.

“Per concludere, non nego che anche per me questa manciata di ore passate in Comunità mi hanno donato molto più di quanto avrei potuto immaginare. Un’ospite della comunità ci ha chiesto: ‘ma a che serve a delle brave ragazze ascoltare questa mia testimonianza?’ Una domanda sensata. Eppure soffermandomi qualche minuto ho pensato che i temi affrontati in questi giorni sono andati ben oltre lo specifico uso di droghe. Si è parlato di storie di sofferenza, ma sopratutto di amore; di ferite, ma anche e sopratutto di coraggio. Storie che fanno tornare a casa grate, più consapevoli di quanto sia importante amarsi e farsi amare, e più sereni nel pensare che c’è sempre una seconda possibilità, qualsiasi sia la strada ‘sbagliata’ intrapresa. Se non è questa, l’arte di ricominciare…

Alice
CF

B-P DAY DI GRUPPO!

Casa della Comunità, 23 febbraio 2020

Cantiere aperto per preparare lo spettacolo previsto per la Giornata del Ricordo: un pomeriggio che vivremo tra memoria, talenti, allegria e complicità, per poter cantare al termine di essa: “BENE SPESA FU PER TE”!!!

Il Riparto IL QUADRIFOGLIO diventa maggiorenne!

San Bartolo (Vergineto), 1-2 febbraio 2020

PRESENTATI!
GIOIA: Gioia Fucili, Aquile, Sono la Capo Sq., ho la Seconda classe, ho guardato le specialità e parecchio della Prima Classe!
CATERINA: Caterina Bomben, Squadriglia Leopardi, ho la Promessa.
ALICE: Mi chiamo Alice, delle Pantere. Sono una Guì, sto facendo la Promessa.

TI E’ PIACIUTA L’USCITA?
G:sì.
C: sì! molto!
A: sii!!

COSA AVETE FATTO IN USCITA?
G:Allooora, siamo arrivate e abbiamo fatto un gioco dove dovevamo scegliere la pasta,poi cucinato con una tecnica nuova, abbiamo lavorato molto sulla pioneristica. Ah ok ora ricordo, il fuoco serale era incentrato sulla storia del Riparto!
C:Eeeeeh, abbiamo fatto…… un attimo….abbiamo fatto una scelta, tipo per un gioco. Eeeeh, e poi con le scelte che abbiamo fatto abbiamo dovuto decorare una chiave, eeeh, poi non mi ricordo. Poi abbiamo giocato a touch-down, la sera abbiamo cercato nell’archivio del Riparto il Quadrifoglio le cose fatte nel passato dalle vecchie Squadriglie!
A: Allora, prima ci siamo sistemate nella stanza, poi dopo abbiamo fatto delle prove e poi dopo cucinato e fatto il fuoco, dopo aver cenato abbiamo fatto il fuoco serale dopo la mattina colazione dopo altre prove in cui abbiamo dovuto costruire.

COSA TI RIPORTI DALL’USCITA
G:Cosa mi riporto?? una chiave enorme che non so dove metterla!! Ahahah Abbiamo unito di più la Squadriglia, abbiamo migliorato pioneristica, anche le altre Squadrigliere hanno provato cose che non avevano mai fatto! La tecnica che mi è piaciuta di più è stata cucinare sul treppiede
C:Ehm, le emozioni più o meno come tutte le altre uscite, le solite emozioni, felicità!
A:Un segnalibro con una foto che è una delle prime pagine del vecchio Albo d’Oro! Sono stata felice e ho imparato il nodo galera|

COME DEFINIRESTI LA TUA SQUADRIGLIA?
G:La mia squadriglia…… con delle difficoltà ma che col tempo si stanno risolvendo, ci stiamo unendo un sacco!!
C:Allora. Eh bella domanda! Oddio non lo so! boh.
A:Eeeeh, gentile con me, però a volte litigano. Non andiamo tanto d’accordo alcune volte.

L’ATTIVITA’ CHE TI E’ PIACIUTA DI PIU’?
G:Quella del tesoro, fare la scaletta per trovare il tesoro!
C:Quando abbiamo dovuto legarci ai pali e camminare di Squadriglia
A:Fare il fuoco!!

L’ATTIVITA’ CHE TI E’ PIACIUTA DI MENO?
G:Oddio……..attaccare la pasta
C:Ehh, in realtà mi son piaciute tutte, ma forse decorare le chiavi perché non si incollava la pasta e la nostra chiave è venuta un mezzo schifo.
A:Nessuna!!

SALUTA TUTTI QUELLI CHE TI STANNO LEGGENDO!!
G:Un saluto a tutti quelli che leggeranno questo magnifico articolo
C:Ciao!
A: Non lo soo…Ciao a tutti!

JESSI: E la nostra uscita si è conclusa con un pranzo comunitario insieme a tutti i genitori, preparato da loro con tanto impegno e tanto amore, e grande cura di particolari! Grazie a tutti i genitori che sempre ci camminano a fianco e ci affidano le loro ragazze!
AUGURI A TUTTE LE GUIDE!!!!

Jessi (CR), Gioia F., Cate B., Alice M.

Perché tu sei preziosa ai miei occhi..!

Val Rupina (Borgo Pace), 27/30 dicembre 2019

CAMPO INVERNALE GUIDE

Il campo invernale di quest’ anno si è svolto nei pressi di Lamoli, cittadina ai confini con l’Umbria e la Toscana ed è stato ricco di interesse. Siamo state ospitate in una casa immersa nel verde con adiacente uno spazio in cemento e di fronte un’ampia spianata erbosa, adatti allo svolgimento delle attività.
Il tema conduttore del campo è stato il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Seguendo alcune tappe della storia del racconto, le nostre attività erano finalizzate a far ricongiungere il Piccolo Principe con la sua rosa. In un’attività, per esempio, abbiamo aiutato il Piccolo Principe, in partenza dal suo pianeta, a cercare degli oggetti per aiutare la rosa a ripararsi dal vento e riuscire a sopravvivere. In un’altra, invece, abbiamo aiutato il Piccolo Principe, curioso e alla ricerca di nuovi amici, a scoprire e conoscere il pianeta Terra con gare di cucina, scenette, missioni e attività varie.
Queste attività non sono mai state banali perché nell’impegno che richiedevano per raggiungere degli obiettivi, offrivano l’occasione per imparare a fare cose e, soprattutto, per riflettere su noi stesse e sul nostro modo di stare insieme.
A me è piaciuto perché il Piccolo Principe ci ha aiutato a vivere giorno per giorno insieme in allegria nel rispetto reciproco e nell’attenzione alle esigenze e alle difficoltà di ognuna di noi.
Il Piccolo Principe ci ha insegnato che la cura e la delicatezza verso chi ci è a fianco, anche se a volte possono costare sacrificio, tengono sempre viva una relazione.
In conclusione posso dire che malgrado il freddo di quei giorni il campo è stato un bel momento di vita insieme che ricorderò con piacere.

Angelita

La Stella Alpina in cammino ci parla della sua uscita

Monte Miele, 9/10 novembre 2019

USCITA D’ALTA!

L’Uscita d’Alta Sq si è svolta il 9 e 10 novembre 2019 a Monte Miele – Tavernelle. Eravamo sei ragazze più la Capo Riparto e abbiamo alloggiato in una vecchia stalla trasformata in una piccola casa con un angolo cucina, un bagno, una grande salone con una specie di piccolo palco (con tanto di strumenti posizionati sopra di esso) e altre stanze che non abbiamo visto.
Appena arrivate alle 15:40, quando ancora mancava due Capo Sq, io e le mie amiche ci siamo messe in un’amaca a dondolarci e a guardare il meraviglioso paesaggio che ci circondava.

IL PRIMO GIORNO
Alle 15:50 circa è iniziata ufficialmente l’Uscita e abbiamo fatto una specie di caccia al tesoro, utilizzando una cartina e dei segni di pista. Dovevamo trovare alla fine della caccia una matita, una gomma da cancellare, un righello, una colla ed una penna. Abbiamo poi scoperto che dovevamo realizzare un porta penne con stoffa, ago e filo e il materiale trovato in precedenza. La sera stessa ha diluviato e quindi abbiamo cucinato sulla stufa dei buonissimi fagioli con purè di patate. Dopo la cena, abbiamo fatto un fuoco serale durante il quale abbiamo giocato a un quiz e abbiamo cantato. Alla fine del fuoco serale, ci siamo preparate per la notte.

IL SECONDO GIORNO
Il secondo giorno ci siamo svegliate alle 7 circa tranne Capo e Vice dei Leopardi che si sono svegliate alle 6 e 45 per preparare la colazione per tutte. Infatti i Leo hanno svegliato le altre con una bellissima canzone ESTOTE PARATI e poi ci siamo messe a fare tutte colazione con tè, latte e biscotti, ci siamo poi preparate e preparato lo zaino. Abbiamo fatto un gioco in cui ricomporre un puzzle con l’immagine della nostra Squadriglia però mancavano all’appello tre pezzi e doveva sottrarli con delle sfide battendo le altre Guide. Ci aspettava poi una bellissima cartina e proprio quel giorno che era domenica abbiamo raggiunto a piedi la chiesa di Serrungarina. Arrivate nel punto di incontro, abbiamo calcolato l’azimut e poi partecipato alla Santa Messa. In seguito abbiamo fatto una piccola attività con a tema ciò che vorremmo fare in quest’anno associativo.
Siamo ritornate a casa che ci aveva finora ospitate e la Capo e Vice Sq delle Pantere hanno organizzato il pranzo. Innanzitutto abbiamo cercato un ramo verde per fare la graticola che ci hanno insegnato a fare i Leopardi e poi ci siamo messe a fare la legna per il fuoco alla trappeur e lo abbiamo acceso. Abbiamo pranzato verso le 14:30 con hamburger e patate. Una volta sistemato tutto per poter andare via lasciando meglio di come abbiamo trovato, alle 15:45 siamo tornate a casa.

Ludovica

Tornò indietro lodando Dio a gran voce…

Gola del Furlo, 12/13 ottobre 2019

Parto proprio dalla Messa di chiusura di questa uscita dei passaggi, per darne un senso nuovo. Attraverso la parola di Dio, ci è stata data l’occasione per trovare un nuova chiave di lettura e fare una verifica dell’uscita, con occhi di chi realizza e desidera progettare un qualcosa che duri nel tempo!!!

Provo a interpretare i canti che si sono elevati dalle Unità durante l’uscita, le cerimonie che hanno accolto i ragazzi e ragazze nelle nuove unità, le strette di mano tra capo e ragazzi, i sorrisi e qualche lacrima, come espressione di un AMORE RICONOSCENTE capace cioè di comprendere l’origine della felicità che sto provando oggi e desideroso di seguire le tracce di chi ha già camminato sui quei sentieri, che portano oggi a far parte di un gruppo di persone appassionate, che hanno a cuore l’educazione dei ragazzi.

Allacciandomi alla vita all’aperto e allo scenario della Gola del Furlo, utilizzo l’immagine del fiume che negli anni scava nella roccia dandone una forma unica, originale senza eguali: ci piace pensare che così fa lo scoutismo con noi: entra nel nostro animo e ne forgia i tratti, il carattere alimentando il Dono della Fede !!!

“Solo ciò che porta la firma di Dio dura nel tempo” ci disse Papa Francesco durante un’udienza il mese scorso… allora un invito a me stessa e ai tutti i nostri capi del gruppo scout Calcinelli I°: nei nostri disegni, immagini, progetti, la penna che utilizzeremo abbia tanto inchiostro e la nostra mano che la impugna, sia guidata dalla forza e volontà di Dio Padre.

Buona programmazione e buona Strada a tutti … e soprattutto GRAZIE!!!

Maru
CG

Il mercatino di Natale raccontato da tre partecipanti diversi

Calcinelli di Colli al Metauro, 16 dicembre 2018

1-Presentati
V = Sono Vittoria, una scolta semplice del Fuoco Girasole e un membro del Gruppo Calcinelli 1 da ormai tanti anni. In Riparto mi è stato dato come nome di totem “Falco Curioso”

E = Ciao sono Enrico, Cinghiale Curioso, Aiuto Capo Riparto del Riparto Santa Croce

A = Alice, Scoiattolo pacifico – RS

2-Cosa ti ha spinto a partecipare con la tua Unità a questo incontro?
V = Quest’anno ho partecipato con molto entusiasmo all’autofinanziamento in occasione dei mercatini di Natale assieme alla Direzione e ai Rover: è stata un’esperienza molto piacevole, che ci ha permesso di lavorare più uniti come Gruppo e ci ha dato la possibilità di mostrare alle persone che cosa siamo in grado di fare con collaborazione ed impegno.Mi sono sentita in dovere di dare il mio contributo sia per la preparazione del mercatino, che durante il mercatino stesso perché penso di essere abbastanza matura per fare la differenza all’interno del Gruppo. Quando qualcosa riesce bene e tu hai contribuito al successo fino alla fine, ciò crea tanta soddisfazione!

E = Quando il clan ci ha parlato dell’attività del mercatino ho subito accettato poiché avevo già partecipato l’anno precedente e perché il lavoro svolto sarebbe andato a “fare cassa ” per il Clan.

A = la volontà di mettersi in gioco.


3-Come è stato mangiare lungo la Flaminia su una costruzione da campo?

V = Non ho potuto partecipare

E = Stupendo, forse per le persone con cui stavo mangiando o forse per le costruzioni, ma ad un certo punto mi è sembrato di essere ad un campo, e tutti i problemi sono svaniti.

A = Ho subito pensato che la nostra comunità di Calcinelli poteva avere una vetrina insolita dello scoutismo. Normalmente ci vedono in attività con i più piccoli oppure organizzare cene/pranzi aperti alla comunità; questa volta, noi Capi, abbiamo pensato al nostro Gruppo sfruttando lo strumento del mercatino, supportando e sopportando i ragazzi dai 16 ai 21 anni, Clan e Fuoco che hanno partecipato con giochi e vendita di brulé, castagne e cioccolatini.


4-Qual è stata la cosa più strana che ti hanno detto durante la giornata?

V = Detto, nulla ma un mimo mi è venuto incontro per stringermi la mano e successivamente ha tentato di rubare uno dei sacchetti di mele dedicati alla preparazione del vin brulé.

E= Nel corso della giornata abbiamo interagito con adulti e bambini di tutte le età. L’episodio più insolito è capitato quando una signora ha chiesto allo stand delle castagne e del vin brulé se si potessero acquistare anche i dolci e le torte, confondendoci evidentemente con lo stand di MasterChef che si trovava poco più avanti.

A = “Potevate preparare un panino con la salsiccia anche per noi esercenti con il gazebo”. Ammetto che qualche piatto di fagioli è stato lasciato anche a chi era di passaggio… Potrebbe essere un’ottima idea per il prossimo anno!

5-Come hai vissuto lo spirito di Gruppo oggi?
V = Collaborare tutti insieme nel nostro stand ha sicuramente avuto degli effetti positivi sul nostro affiatamento: ci siamo fatti due risate nel guardare gli uomini utilizzare le mogli come riferimento per capire a che altezza fosse appeso il prosciutto e ci ha fatto piacere anche vedere i bambini divertirsi con i nostri giochi.

E = Oggi specialmente ha avuto senso la parola “comunità” , grazie alla collaborazione avuta tra Rover e Scolte e alla partecipazione dei vari RS il gruppo scout è divenuto molto più affiatato.

A = Lo spirito di Gruppo si è sentito fin da prima, dall’organizzazione. Come ho vissuto il momento? Con estrema felicità, soddisfazione di quanto è stato realizzato in base agli obiettivi prefissati e curiosità verso la Branca Rossa che ho visto per la prima volta in azione.

6-Cosa diresti a chi non c’era?
V = Voglio dire a tutti coloro che non erano presenti per vari motivi che quest’esperienza non è stata meno preziosa di altre, anzi, è proprio dalle piccole cose che derivano grandi tesori; ogni occasione persa non ricapiterà più e perciò dobbiamo fare tutto il possibile per non farcela sfuggire.

E= A chi non c’era direi che si è perso una giornata bellissima, che nonostante l’impegno fisico e organizzativo sa regalare emozioni uniche e che non deve assolutamente mancare il prossimo anno.

A = Spero che lo spirito sia arrivato a chi non c’era tra video e foto pubblicati sui canali social, in realtà non ho dubbi, è arrivato! Sarei più curiosa di sentire cosa dicono gli assenti.

7-Fai una saluto a chi ti sta leggendo
V = Saluto tutti augurando un sereno Natale e un buon 2019; spero che questo mercatino sia piaciuto anche a voi!

E = Un saluto a tutti i lettori

A = Ci si vede alla Veglia di Natale con la super Pattuglia/Equipe Servizio!! Buona Strada!

Vittoria, Enrico e Alice

Un racconto emozionante della tradizionale USCITA DEI PASSAGGI

Prelato, 13-14 ottobre 2018

Sabato 13 ottobre. Uniforme indossata, ultimo e rapido controllo allo zaino, scarponi allacciati e si partiva! Come da programma alle 15.15 (precise!) il Fuoco Girasole era raccolto alla fermata dell’autobus, pronto a dare inizio ad una delle uscite più importanti dell’anno… I Passaggi.

Come a tutte le uscite che si rispettino, parlando della leggerezza, o meglio della pesantezza dello zaino, ognuna di noi scoprì che aveva dimenticato qualcosa, ma nemmeno questo poteva fermarci. L’entusiasmo era contagioso e la voglia di partire e iniziare un nuovo anno insieme ci accumunava. Scese dall’autobus notammo che appesa ad un ramo lì vicino c’era una lettera ed era indirizzata proprio a noi. Incuriosite iniziammo subito a leggerla, avide di scoprire il mittente. Ma non fummo così fortunate… La lettera non era firmata. Ciò che riuscimmo a capire era che si trattava di una Scolta, che come tante altre, al primo anno di questa nuova esperienza comunitaria, si poneva diversi interrogativi ed esponeva qualche titubanza ed incertezza. Domande e dubbi, che ognuna di noi si era posta almeno una volta dall’inizio del proprio percorso in Fuoco e che ora, al principio di un nuovo anno, diventavano ancora più attuali e condivisi.
Ma non ci lasciammo scoraggiare da questo mistero, anzi eravamo ancora più desiderose di scoprire chi fosse questa misteriosa persona. Dunque, zaini in spalla, cartine alla mano e pronte per raggiungere la nostra meta: il Prelato!
Durante il cammino, accompagnato dalle nostre numerose chiacchere nonostante la salita, trovammo, ad un certo punto, un’altra lettera. Il mittente era sempre lo stesso, ma anche questa volta non rivelava la sua identità. Raccontava dei suoi anni come Scolta Viandante, delle route vissute, del suo primo anno di servizio in branca… Insomma il mistero si infittiva sempre più! Ognuna aveva le proprie congetture, ma ancora era troppo presto per esserne certe.

Tutto iniziò ad essere più chiaro dopo la terza lettera, piano piano tutte le piccole informazioni disseminate iniziarono a prendere il loro posto. Ma la notizia più entusiasmante fu che questa persona aveva accettato di diventare Aiuto Capo Fuoco!! D’ora in poi ci avrebbe accompagnato nel nostro percorso. Non doveva essere molto lontana, non restava che andare a cercarla. Fu così che demmo il nostro benvenuto in Fuoco a…… alla Rondina! Fu veramente una sorpresa per tutte. Ovviamente non mancarono frasi del tipo: “Avevo capito che era lei!” E anche: “La Rondina?! Ma mi fa strano, è stata la mia Capo Riparto!”

Fu in questo clima gioioso che, una volta arrivate al Prelato, piantammo le tende e ci preparammo per la cena. Ogni equipe aveva pensato ad una portata della cena ed il risultato era un menù che comprendeva antipasto, secondo, contorno e anche un delizioso dolce.

Come da “tradizione”, il dopo cena fu tutto dedicato a preparare al meglio la salita al Fuoco delle nuove Scolte Semplici. Tra la scelta del luogo perfetto, le prove dei canti, e la disposizione del cotone secondo le precisissime istruzioni di Chiara Falcioni, arrivò il momento atteso: l’arrivo in Fuoco delle nuove Scolte Semplici, e per la precisione di Aurora, Vittoria e Giulia!
Inutile aggiungere che ogni volta questo “rito” è profondo, carico di emozioni e rievoca i momenti e le immagini della propria salita al fuoco, quando ciascuna di noi è entrata a far parte di questa comunità.

Dopo la cerimonia, il resto della serata trascorse con dolcetti, strani e bizzarri racconti personali e tante risate davanti ad un fuocherello, creando fin da subito un buon clima di conoscenza e d’amicizia.

La mattina successiva, dopo una colazione tutte insieme, come di consuetudine in questa uscita, ci dividemmo: ognuna alle rispettive Branche. Le Scolte Viandanti si apprestarono a correre, chi dalle Coccinelle, chi dalle Guide, mentre invece le Scolte Semplici con la propria staff.

Ci ritrovammo di nuovo insieme per il momento conclusivo: la Messa di Gruppo, l’assegnazione di nuovi incarichi ad alcuni Capi e poi le immancabili foto!

Nonostante questa uscita, “l’uscita dei Passaggi”, sia ormai una costante per noi scout, soprattutto per chi ha un po’ di anni di esperienza alle spalle, ogni anno si carica di qualcosa di nuovo, ogni anno è una nuova e bellissima esperienza che segna l’inizio di una nuova avventura da vivere insieme.

Buona strada a tutti!

Linda Carloni 
ACR

SALIRONO SULLA MONTAGNA

Monte Paganuccio – Rifugio Ca’ I Fabbri, 31/10-01 novembre 2018

Gli RS del Gruppo Calcinelli I°, la sera del 31 ottobre e il giorno 1 novembre, si sono rifugiati sul Monte Paganuccio, in particolare presso il rifugio Cà i Fabbri: erano un gruppo di persone desiderose di stare insieme tra loro, conoscersi, giocare, confrontarsi e vivere in stile scout una ricorrenza che appunto parlava di Montagna, di Via, di Promessa di felicità, di poche ricompense ma tanta strada da fare ! Se la cornice dunque era perfetta, provo a farvi immaginare il quadro che ne è stato dipinto sopra.

Ci sono stati narrati racconti attorno alla fiamma di una lanterna, per grandi, giovani e piccini, facendo dimenticare a questi ultimi il buio della montagna, presi da quell’unica luce presente.

Ci sono stati momenti di scambio tra RS un po’ più grandi ma davvero energici, che ancora oggi non si tirano indietro dinnanzi al richiamo della comunità, in spirito di servizio e amicizia: una comunità che grazie all’apporto del singolo, si afferma e conferma essere un mezzo di crescita, ma anche l’obiettivo affinché la vita di servizio non ci veda mai soli.

Abbiamo sviscerato ed attualizzato il brano delle Beatitudini per permettere il più possibile di non inaridire la strada percorsa tra i sentieri bagnati dalla pioggia e i giochi che da sempre e per sempre mostrano la meraviglia di sé altrimenti nascosta in altri contesti.

Un grazie infinito ai familiari che si sono messi in gioco accompagnandoci con la presenza in questa avventura, presenza discreta, attiva e curiosa…. di chi crede nell’educazione come progetto di vita, pertanto appoggia lo scoutismo e sa stupirsi di quello che è in grado di sviluppare nelle persone.

Abbiamo tradotto il “Beati….” di Gesù con il “Guarda lontano e sorridi ….” di un capo, che si trova sul percorso di Vita e che “tiene lo sguardo fisso sulla meta”, chiamato ad affrontare la salita da alpinista “desideroso di arrivare in cima”…

Marusca
CG

Fuoco Girasole alla Route estiva

Parco delle Foreste Casentinesi, 28/31 luglio 2018

Dal 28 al 31 luglio, noi Scolte del Fuoco Girasole abbiamo trascorso la nostra route estiva in Toscana, nel Parco delle Foreste Casentinesi, esperienza bella e allo stesso tempo faticosa… ma la fatica aiuta a crescere! Colma di emozioni, sensazioni e spunti di pensiero.

Il tema principale di questa Route è stato l’albero e con ogni parte di esso, partendo dalle radici fino ad arrivare alle foglie, abbiamo avuto modo di riflettere relazionando il ruolo che ha ogni elemento con la nostra vita di tutti i giorni.

Il primo giorno, dopo aver pranzato, abbiamo intrapreso il nostro primo sentiero, ricco di panorami mozzafiato e di boschi quasi incantati. Qui abbiamo trascorso tutto il pomeriggio, infatti alla nostra meta ovvero il Sacro Eremo di Camaldoli siamo arrivate quasi verso sera, dove siamo state accolte per la notte dai Frati dell’Eremo.

Il giorno dopo, dopo esserci rifocillate, eravamo pronte e cariche per un nuovo cammino che ci stava aspettando, e che ci avrebbe portate a Badia Prataglia.
Nonostante qualche errore di percorso per colpa dei cartelli segnaletici della sentieristica, siamo riuscite ad arrivare sane e salve nel camping, dove qui abbiamo fatto diverse attività e abbiamo cenato con una grigliata!

Il terzo giorno, dopo aver fatto colazione, ci siamo addentrate nel percorso successivo, un percorso abbastanza lungo e faticoso che ci ha tenute impegnate quasi tutto il giorno, ma che è stato vissuto a pieno in ogni suo aspetto.
Arrivate all’arrivo, ovvero Rimbocchi, abbiamo avuto la fortuna di poter fare un bel bagno nel fiume così da rinfrescarci, e successivamente, dopo cena, noi Scolte Semplici (al primo anno del cammino di Fuoco), abbiamo avuto l’opportunità di poter firmare la Carta di Fuoco, cerimonia che ci ha regalato delle emozioni importanti.

L’ultimo giorno, forse è stato il giorno più faticoso, giorno che ci ha messo alla prova sia fisicamente che mentalmente, un giorno che però ci ha fatto crescere e fatto capire anche i nostri limiti e la nostra forza di volontà e che ci ha portato al Monastero di La Verna, in un piccolo borgo che si trova in cima ad una parete rocciosa.

In conclusione, questa esperienza, posso dire che ci è servita molto per esprimerci, farci conoscere meglio e per apprezzare tutto ciò che normalmente non apprezzeremmo.

Elena
Limpida farfalla