Roma 27-30 dicembre 2006.
Per chi non né è a conoscenza, uno dei simboli più rappresentativi del roverismo è la strada, e visto che TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA, non potevamo che capitarci prima o poi no ??????
Questo campo può sembrare un po’ anomalo visto che siamo abituati all’aria fresca, ai vasti prati verdi e ai fitti e ombrosi boschi delle nostre incontaminate e stupende montagne, ma appunto abbiamo proprio deciso di cambiare, almeno solo per questo anno, e di svolgere un’attività di servizio nella capitale, visitando nel tempo libero i numerosi ed affascinanti monumenti che hanno fatto la storia dell’umanità e di fare anche una capatina (grazie a qualcuno !!!) in Città del Vaticano!!!
Siamo partiti la sera tardi del 27 dicembre e dopo una lunga sosta ad Ancona allietata dalla copiosa scorta di lupini del buon vecchio Maro, siamo giunti alla stazione Termini di Roma verso le 7.00 della mattina seguente e come dicevo prima ci siamo recati immediatamente in Vaticano perché ci stava aspettando Papa Benedetto XVI, in sala Nervi o Paolo VI, il quale acclamato e osannato alla sua entrata da tutta la sala con canti e cori di ogni genere (alcuni alquanto bizzarri come “Santità passa de qua”!!!) ci ha augurato delle buone e sante feste e con decisione ha condannato qualsiasi atto di violenza. Rimanendo in tema, del Vaticano abbiamo esplorato in lungo e in largo tutti i suoi meravigliosi giardini che sono curati e mantenuti nel migliore dei modi, costellati da piante ed erbe di ogni genere e soprattutto da splendide fontane che si trovano sparse qua e la.
Oltre a questa bella passeggiata all’aria aperta abbiamo avuto la grande fortuna di scendere nelle catacombe che si trovano sotto San Pietro, anzi più precisamente eravamo vicini alle spoglie del Santo martire che ha dato il nome alla basilica più grande e più importante del mondo cattolico (le ossa le abbiamo fotografate, ma che rimanga tra noi!!!).
Per completare l’opera, dopo esser entrati naturalmente nella Basilica, abbiamo fatto “un po’” di scale e siamo giunti nella cima della cupola di San Pietro dalla quale si ha una vista spettacolare della città più bella del mondo!!! Ora però vi illustrerò anche le attività di servizio che abbiamo svolto durante la nostra permanenza a Roma.
Ci siamo resi disponibili per qualsiasi lavoro (a parte quello d’assistenza ai senzatetto nelle stazioni ferroviarie ritenuto troppo pericoloso dalla protezione civile) in qualsiasi ora del giorno, anche di notte se necessario, alla Caritas, alla protezione civile e alla nostra associazione, la F.S.E.. Per quest’ultima il nostro compito era pulire e liberare da una montagna d’immondizia e scartoffie vecchie decine di anni, la sede centrale, cioè la nostra sede (può sembrare un lavoro facile ma ci abbiamo impiegato tutto un pomeriggio in 12 persone).
Tutt’altra esperienza invece è stata quella del servizio che abbiamo svolto a fin di bene nelle mense della Caritas, le quali accolgono i più bisognosi, come i poveri o gli immigrati o anche tossico-dipendenti, ma anche quelle persone, vedi anziani, che non riescono a cucinare autonomamente. Siamo però stati divisi in due gruppi, uno formato da quattro persone che è rimasto in una piccola mensa nella capitale e l’altro comprendente i rimanenti che si è recato a Ostia, in una mensa piuttosto grande che può ospitare fino a 250 persone al giorno.
Il responsabile della mensa, Stefano, ci ha dato le informazioni basilari per servire i bisognosi in modo adeguato senza correre rischi e soprattutto per divertirci e stare bene insieme con loro, perché è vero che all’inizio hai un atteggiamento schivo con questa gente e ti senti strano (c’è chi urla perché vuol mangiare subito senza rispettare la fila, l’altro ubriaco che vuol avere ragione su non si sa chi, immaginatevi un po’ la situazione, non è proprio così semplice, poi per noi ragazzi, affrontare questi problemi) ma ti ci abitui subito e capisci che il bello è proprio questo, far tesoro di queste fantastiche esperienze: ma poi comunque sai che hai il buon Maro accanto che non ci capisce niente come te di tutti quei numeri di pasti, o vedi Cico indaffarato nel servire i vassoi ai poveri o peggio ancora Ale Cico e Federico Rivelli che come forsennati fanno su e giù con pile altissime di vassoi lavati e asciugati pronti per essere riusati.
Insomma, per concludere, tra stupende visite culturali per la città, (abbiamo visitato tutta Roma, il Colosseo, i fori imperiali, la colonna traiana, l’Altare della Patria, la Fontana di Trevi, l’Ara Pacis e di tutto e di più) e tra grandi esperienze di servizio che molti di noi non avevano mai provato, credo che questo campo invernale è da considerarsi estremamente formativo e sicuramente da rivivere!!!!!!
Buona Strada.
Pompili Nicolò, Falco Affidabile