Route nazionale Scolte…. Nel Tuo volto, la mia Strada

Claut – 4/12 agosto 2012

Siamo arrivate alla tappa finale dell’ anno, anzi del triennio 🙂 Dopo esitazioni, paure e incertezze, la voglia di fare il Routtone è stata più forte e ha vinto..e così siamo partite!! Perché esitazioni?? Esitazioni perché forse una route nazionale sulle Dolomiti ci ha un po’ spaventate fin dall’ inizio, perché richiedeva una buona preparazione, ma anche perché avevamo persone con problemi alle ginocchia, infatti la Chià proprio per questo non è potuta venire con noi, la Fedi fino all’ ultimo non sapeva se dar retta al dottore (che le diceva di non andare) o alla sua testa ( e al cuore soprattutto) quindi le difficoltà si sono presentate, non lo neghiamo. Ma questo ci rende ancora più orgogliosi di raccontarvi questa avventura, perché le difficoltà le abbiamo letteralmente spazzate via! Dall’ inizio dell’anno con opportuni autofinanziamenti ci siamo procurate il denaro necessario, poi le uscite per allenare un po’ le gambe ai dislivelli che ci attendevano, riunioni con genitori, corsi accelerati di pronto soccorso, l’ inventario di tutti i materiali che ci sarebbero serviti (soprattutto di quelli che NON ci sarebbero serviti visto che il tutto doveva entrare nello zaino! xD) e i preparativi degli ultimi giorni, le prove degli zaini, per non parlare del profilo altimetrico del percorso di ogni singolo giorno (che poi alla fine ho lasciato a casa -.-) etc….insomma, niente poteva andare storto!

E cosi eccoci sabato 4 agosto alle 7, pronte a prendere il pullman con i nostri Rover,e il Fuoco di Fano..l’ Ali ci avrebbe raggiunte il giorno seguente dato che per lavoro non poteva partire con noi..la prima parte del sabato è stata dedicata al viaggio ma la parte migliore è arrivata da quando abbiamo iniziato a percorrere le strade in salita delle montagne friulane, fino a giungere a Claut! Claut era il nostro campo base e quando noi siamo arrivate era già pieno di tendine tutte in fila…ce n’erano davvero tante e vederla dalla strada era meraviglioso..al campo base il clima era particolare..c’era chiasso, un sacco di scolte che si sistemavano e in tutti i loro volti si percepiva la stessa energia ed emozione, e voglia di partire e tante aspettative per questo campo! gli stessi sentimenti che avevamo io, la Fedi e la Palli..infatti appena arrivate siamo andate a montare le nostre tendine in mezzo alle altre, cosi anche noi eravamo diventate parte di quelle schiere di tende che prima dall’alto ci sembravano tanto belle…! Mentre io e la Fedi montiamo la tenda si avvicina una ragazza con un accento buffissimo e ci dice: voi siete di Calcinelli?? “si” diciamo noi…e lei- io sono di Lendinaraaaa- con l’ accento tutto spostato sulla “a” finale..io e la Fedi ci guardiamo come a dire “embè??” e restiamo in silenzio, anzi annuiamo con la testa e ci rimettiamo a montare la tenda..finché questa ci fa: “siamo gemellate” E noi : “aaaaaaaaaaaaaaah!!!!!”

Non c’è che dire…la prima presentazione con il Fuoco che avrebbe camminato con noi è stata eccellente -.- ahahahha non c’è che ci ricordavamo che le ragazze con cui eravamo gemellate erano di Lendinara!!

In pratica al Campo funzionava cosi: ogni Fuoco era gemellato con uno o altri Fuochi e lo stesso vale per i Clan..i gruppi che si formavano erano chiamati Moduli..ogni modulo aveva un proprio percorso, un capo modulo, una radiolina, delle proprio attività..Noi per esempio, insieme a Lendinara, costituivamo il Modulo 21S..ahah detta cosi sembra una cosa seria 😀

La prima sera infine, dopo la messa (idea della Palli :D) ci siamo ritrovati TUTTI alla veglia…e in questo momento che ci siamo rese conto di quante persone effettivamente eravamo! I nostri canti risuonavano in cielo e le nostre urla avrebbero potuto aprirlo! Un altro momento di quelli belli in cui siamo tutti è stato al mattino seguente, al quadrato d’ apertura…Scout disposti in quadrato su 3 o 4 file, canti di voci cosi numerose che era difficile che tutti andassero a tempo da una parte all’altra del quadrato!! Il pomeriggio è stata l’ ora di partire ancora in pullman per raggiungere il punto di partenza del nostro cammino..qua ci ha raggiunti verso le 6 l’ Ali che attendevamo con impazienza ( si perché portava su con lei tanta carne e verdure, cose che non avremmo più mangiato fino al ritorno!)

La cena e la sera sono stati momenti per conoscerci con Lendinara.

Il lunedì invece è stato il primo vero giorno di cammino, in 8 km abbiamo percorso 1000 metri di dislivello (e per questo l’ Ali verrà denunciata, glie l’ho già detto :p) che non sono stati facili..ma questo è stato uno dei giorni più pieni di soddisfazione per me, non solo della route, ma di tutto il mio cammino scout!

Martedì attività di intereducazione: ci siamo uniti in equipe con alcuni Rover e abbiamo fatto attività che riguardassero l’ ambito da noi scelto: conoscenza del creato. Abbiamo quindi pitturato tutti i segni di sentiero nel bosco, sugli alberi o sulle pietre che fosse, dove passavamo noi nessun altro poteva passare e perdersi! Dopo il divertimento, purtroppo la notizia che la Fedi, per il suo problema alle ginocchia, doveva tornare al campo base 🙁 la notizia ci ha ovviamente dispiaciute tutte, ma me in particolare visto che lei era la mia equipe!!! ahahha da adesso facevo equipe a parte!

Questo forse è stato il momento più triste di tutta la route, è sempre un peccato quando succedono queste cose…ma si superano, e così è stato!

Mercoledì cammino..e al fuoco serale le cerimonie della firma dell’ impegno di due S.S. di Lendinara…giovedì di nuovo cammino..e oltre a questo meritano di essere menzionate le meravigliose cerimonie delle scolte partenti cui abbiamo assistito la sera..è stato un bel momento…e cosi anche venerdì cammino, ma questa volta verso il ritorno..infatti arrivate alla meta da raggiungere a piedi, sono arrivati dei bei pullman comodi che ci hanno riportato a Claut! qua abbiamo ritrovato la Fedi e insieme abbiamo vissuto gli ultimi giorni di Route, anche se ormai il cammino era finito..e ce l’ avevamo fatta! 😀 tornate al campo base la più grande gioia quale sarà stata?? vedere la Fedi dite?? No no risposta sbagliata! cioè anche quello certo ma……E’ stata la DOCCIA!!! E l’ Ali lo sa bene visto che da quando si è buttata sotto l’ acqua ha cominciato a essere felice come una pasqua!!

Il sabato è stato un giorno decisamente tranquillo in confronto a quelli che avevamo passato, e nel pomeriggio abbiamo fatto tutte insieme di modulo una bella attività di confronto..e ci siamo scambiate idee su come avevamo vissuto in equipe, cosa avevamo imparato sulle altre, fino all’arrivo della sera. La sera è stata di nuovo la volta di un Fuoco Serale, o meglio un’ esposizione di quello che i vari moduli avevano vissuto durante i 5 giorni di cammino. e cosi eccoci giunti alla domenica, l’ ultimo giorno…il quadrato finale, la messa e la foto finale sotto l’ alzabandiera…un numero enorme di persone, che faceva venire la pelle d’oca da quanto era bello vedere cosi tanta gente tutta qui..tutta per gli stessi motivi, con gli stessi ideali..la foto finale parla da sola 🙂

Saltiamo la parte di baci e abbracci e saluti e pianti…una routine…

MA LA STORIA DI UNA ROUTE NON LA SI SCRIVE SCRIVENDO UN PROGRAMMA DELLE VARIE GIORNATE..LA STORIA DELLA ROUTE LA SCRIVI SULLA ROUTE, LA SCRIVI SULLA STRADA, LA VIVI SULLA STRADA, DURANTE IL CAMMINO..QUINDI SE VOLETE CONOSCERLA DAVVERO, ASCOLTATECI…

Jessi

Il Fuoco Girasole… o meglio… la CF e la Scolta Viandante alle prese con il Carpegna!

Monte Carpegna, 5-6 maggio 2012.

Imprevisti e cambiamenti dell’ultimo momento non hanno scoraggiato il nostro Fuoco dal vivere una nuova uscita. Da programma avremmo voluto visitare le Grotte di Frasassi e dintorni, ma, dato l’esiguo numero di partecipanti, ci siamo poi dirette sul Carpegna.
Partite da Carpegna, prese dal fantastico paesaggio che circondava il sentiero, quasi, e sottolineo quasi, non ci siamo rese conto della strada, in particolare del dislivello percorso. Il sentiero stesso offriva un sacco di stimoli: tante le impronte lungo la strada, alberi caduti da scavalcare… Quasi a sera abbiamo raggiunto l’Eremo della Madonna del Faggio, che ci ha ospitato per la notte nel suo cortile, sempre così ben curato. La stanchezza della sera e il realizzare il percorso altimetrico dell’intero sentiero ci ha ricordato che un’altra piena giornata di cammino ci aspettava.
Fatta una ricca colazione e su questa mi vorrei un attimo soffermare per informarvi che i miei pancake sono davvero fantastici (Ali conferma!!), abbiamo ripreso il sentiero lasciato in sospeso il giorno prima per continuare il nostro percorso ad anello, questa volta in discesa. Detta così sembra facile e invece è qui che arrivano le difficoltà.

La domenica è iniziata un po’ nebbiosa ma sembrava che si rasserenasse, tuttavia sormontare la cresta del monte era quasi una scena da film con vento forte e nuvole che andavano e venivano. A questo punto non posso nascondere qualche nostro piccolo, quasi insignificante, errore nel leggere la cartina che, sommato ad incongruenze tra realtà e carta (e vi assicuro che non è una scusa questa!!!!) ci sentivamo un po’ disorientate. Trovato il giusto sentiero, neanche a farlo apposta la nebbia ci ha costrette a fermaci.
Approfittando della situazione ci siamo fatte un rifugino niente male per pranzare, aspettando che nebbia, davvero molto densa, e pioggerella se ne andassero. Purtroppo le condizioni climatiche non ci hanno invece assecondato e ci hanno impedito di continuare per nuovi sentieri. Un po’ a intuito e un po’ a memoria, visto che di punti di riferimento non ne vedevamo, causa nebbia, siamo ritornate all’Eremo, dove il custode che ci aveva accolto il sabato, ci ha gentilmente riaccompagnate alla macchina.

Di strada ne abbiamo fatta e di voglia di tornare e completare il percorso ce n’è, con un po’ di pratica nella logistica e direi che è stata un ottimo allenamento per la route nazionale!

Chiara, Airone Esuberante

Il Fuoco Girasole ci racconta la loro uscita a contatto con la Natura locale.

Calcinelli-Saltara, 25-26 febbraio 2012.

BP dice “… una delle cose più importanti che deve imparare uno scout è di non permettere che qualcosa sfugga alla sua attenzione”.

L’explò è dunque un’ottima attività per imparare a guardare, ad osservare, ad avvicinarsi con curiosità e stupore alla natura per imparare a conoscerla, ad amarla, quindi a rispettarla, a saper utilizzare positivamente ciò che essa ci dona.

L’explò natura vissuta durante la giornata di sabato 25 Febbraio, ha visto protagoniste la più piccola e la più grande delle Scolte, accompagnate dalla CF.

L’obiettivo era quello di osservare vari tipi di piante, più o meno conosciute e scoprire le loro caratteristiche facendoci aiutare dalle schede natura.

Come raggiungere questo obiettivo? Eccoci pronte con cartina in mano a decifrare quelle coordinate … il primo punto da raggiungere è il Balì. Eccoci dunque a percorrere asfalto, sterrato, campi privati, neve e attraversare rovi, nel percorso ci siamo esercitate nell’osservazione, fatto foto e appuntato tutto ciò che poteva essere utile per ricostruire delle schede natura per la nostra sede (ci stiamo ancora lavorando).

Tra le piante prese in considerazione abbiamo voluto recuperare un po’ di legna, questa doveva servirci per la brace della trappeur del giorno dopo. Nelle schede natura è stato riportato anche quale tra questi legni è il migliore per far fumo, per la brace, e per l’accensione del fuoco.

Dei vari punti che dovevamo raggiungere siamo riuscite a fare il primo, al rientro avevamo un po’ di stanchezza ma le Scolte hanno pensato bene di preparare una cena con almeno 4000 Kcal a testa così da poter aver recuperato le giuste energie (anche troppe :P) e vivere appieno il Fuoco di Bivacco. Sorrido al ricordo di quella serata.

Durante la giornata di domenica abbiam accolto la Fedi per la colazione e le preghiere del mattino e insieme ci siam dirette in Chiesa, alla celebrazione della I° di Quaresima. Appuntamento importante per ogni Cristiano, vissuto assieme a tutto il Gruppo.

Con l’augurio che ognuno di noi possa vivere questo periodo di Quaresima con grande rinnovo e profonda conversione si è concluso questa nuova esperienza del Fuoco “Il Girasole”.

Alice, Scoiattolo Pacifico

Route Invernale 2012

Pergona, 27-30 dicembre 2011.

“Quando vedete i ragazzi per la strada, dite che non hanno voglia di far niente. Invece guardate questa ragazze: hanno fatto animazione agli anziani della nostra casa di riposo.”
Queste sono le parole che ci ha dedicato Don Filippo il parroco di Pergola all’ultima messa della nostra Route Invernale (27-30 Dicembre 2011). Il nostro diario ci racconta le avventure di questa esperienza.

Martedì 27 Dicembre 2011 ( Presenti : Ali Palli Fedi Jessi ) Avevamo fissato la nostra partenza alle 9,00. Arrivate a Pergola e fatto conoscenza della casa ci siamo subito messe al lavoro per preparare il menù di tutta la Route e, appena fatto, siamo andate alla Coal a fare la spesa. Solo a questo punto abbiamo pranzato! Nel pomeriggio finalmente abbiamo avuto il primo incontro con gli anziani della casa di riposo dove avremmo fatto servizio.
Il primo impatto forse è stato un po’ sotto le aspettative soprattutto per la Jessi. Abbiamo cercato di far parlare le “nonnine” e le abbiamo fatte anche cantare…
Prima di cena , inoltre, ci siamo viste con Don Filippo e abbiamo parlato delle figure del presepe.
Al ritorno dall’incontro abbiamo cucinato il primo pasto sui fornellini. La cena era ottima, e ha saziato le nostre pancine per permetterci di affrontare al meglio il programma della serata: la veglia della Fedi. Il tema era la SCELTA. L’attività era strutturata a domande su vari aspetti e tutte hanno stimolato il nostro dibattito e le discussioni in un modo che ci è venuto naturale!
Eravamo alla fine della prima giornata di route.

Mercoledì 28 Dicembre 2011 ( Presenti: Ali Palli Chià Fedi Jessi ) “Buongiorno a questo giorno che si sveglia oggi con me, buongiorno al latte ed al caffè,
buongiorno a chi non c’è… “
E dopo un buongiorno così eravamo di nuovo pronte per affrontare di nuovo la casa di riposo ( in senso buono). Inoltre subito dopo la messa ci ha raggiunto la Chià. Così se n’è andata anche la seconda mattinata. È ritornata l’ora del pranzo e nel pomeriggio ci siamo dedicate alle nostre attività. Oggi il tema era la FATICA e la Jessi ce l’ha spiegato con un gioco all’aperto unito ad una discussione sull’argomento. Alle 17,00 non siamo mancate all’incontro con Don Filippo che ci ha sempre parlato delle figure del presepe. Dopo la cena per questa serata era prevista lo spettacolo natalizio dei bambini delle elementari di Pergola.

Giovedì 29 Dicembre 2011 ( Presenti: Ali Palli Chià Fedi Jessi) “Sotto questo cielo noi,
costruiremo la felicità,
mattone su mattone un nuovo mondo sarà.”
Erano queste le note che ogni mattina venivano dalla sveglia dell’Ali! Lodi, colazione, messa e casa di riposo erano le attività che ci aspettavano oggi.
“Numeroooo 71…Tombola.. il prosciutto è mio!!” ahah
Indovinate cosa abbiamo fatto con gli anziani?! La tombola!!!!!!!!!!!!! Una giornata intensa direi, infatti seguire le “nonnine” a giocare non era affatto uno scherzo.
A cena abbiamo avuto anche una visita inaspettata ma molto gradita Giova ci è venuto a trovare e ci ha dato una mano a preparare la cena. Dopo un ottimo pasto è stata la volta del fuoco serale della Chià. Tema : la VOLONTA’. Abbiamo affrontato discussioni sul perdono, il servizio, il sogno… Visto che era l’ultima sera e il fuoco serale è terminato presto ci siamo dedicate ai peccati di gola (mele immerse nel cioccolato fuso mmmm che bontà).

Venerdì 30 Dicembre 2011 ( Presenti: Ali Palli Chià Fedi Jessi) Ultimo giorno. Dopo il risveglio e le solite attività del mattino oggi anziché andare dagli anziani abbiamo fatto un’attività per noi proposta dalla staff: un percorso su alcuni aspetti dello scoltismo e le mete personali. A questo punto nonostante fosse presto abbiamo iniziato a cucinare per avere il tempo di pulire la sede e andare a prendere il tram. Alle 12,40 abbiamo lasciato Pergola.
E qua Checco direbbe: “e che che che che ca….caspita di bella route è stata!!!!!!!!!!!!”

Fedy, Cerbiatto Generoso

Autofinanziamento 2011

Calcinelli.

Quest’ anno in Fuoco abbiamo una meta importante per la fine dell’anno: la Route Nazionale S/R sulle Dolomiti! Ed è importante non solo perchè è un evento raro, unico, utile, ma è anche importante economicamente parlando: la spesa sarà maggiore. Un pò anche per questo il nostro aufinanziamento è stato altrettanto importante e direi anche un pò fuori dai soliti schemi: vendere Olive marinate e Marmellate di arance!
I lavori sono iniziati a novembre, con la raccolta delle materie prime. Sono stati due giorni di duro lavoro nei campi, con tanto di reti e rastrelli e un buffo trattore che ci portava su e giù per le proprietà di Valerio ( babbo Fedi o Zio Valerio).
Raccolti ca. 40 kg di olive, abbiamo cercato al ricetta migliore tra tutte quelle che conoscevamo e l’ abbiamo applicata: abbiamo messo le olive nelle damigiane con sale, aglio, finocchio e bucce di arancia e per un mese le abbiamo ospitate nelle nostre case, prendendocene cura e girandole tutti i giorni.
Infine, dopo un mese, le abbiamo messe nei barattoli, che erano dei Signori Barattoli, decorati in modo più che grazioso e con tanto di etichetta!
Nel frattempo c’è stata anche la produzione delle suddette marmellate. Il tutto è stato venduto con successo al mercatino di Natale di Calcinelli. Se ci siete stati, avrete sicuramente visto Scolte lungo la Flaminia, con olive in mano, intente a propagandare a tutti il loro prodotto…ahahah
A fine giornata, le soddisfazioni non sono mancate!

Uscita Scolte Semplici

Cesane.

“ se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto” ahaha!! appena ho saputo che la mia prima uscita S.S. si sarebbe svolta alle Cesane( il mio monte preferito tra l’ altro) quella frase l’ ho pensata davvero!
Ma questa era la mia occasione, anzi la mia sfida! il terzo tentativo di arrivare alla baita rondini senza che nessuno dovesse venirmi a recuperare in macchina!
L’Ali e io siamo partite da Campo D’ Asino, cartina e nient’ altro. Ah no scusate, come dimenticare il fantastico altimetro della C.F., altimetro impazzito che vive su una linea d’ onda tutta sua e che nessuno ha ancora imparato a decifrare! Ahahh scusa Ali!
Comunque, la giornata è cominciata bene.
La mattina, dopo qualche sentiero, tra chiacchierate serie e risate, ho ritirato fuori il mio naturale istinto a perdermi, a lungo sopito.
Mah, ahimè, l’ Ali se n’ è accorta, cosi subito siamo tornate indietro e ci ha fatto intraprendere il sentiero giusto…
Eravamo 2 marmotte che si arrampicavano, affannando, sugli altipiani! poi il pranzo. pasta e…dolce! Si perchè con le fettine abbiamo avuto un piccolo problema tecnico.
Ripresa la marcia, tutto è andato per il meglio e quando ho visto la baita gli occhi mi hanno lacrimato(dal freddo ahah). Qua. sedute nel prato, abbiamo svolto l’ attività.
L’Ali mi ha spiegato il treppiede, i 3 punti fondamentali dello scoltismo, ne abbiamo un pò discusso e abbiamo scritto qualche pensiero… In realtà il discorso era già venuto fuori lungo il cammino.
Il ritorno, su asfalto stavolta, ci ha riportate alla macchina, in allegria e, a me, anche con una certa soddisfazione!

USCITA DI FUOCO

Monastero Benedettine (Fano), 19 novembre 2011.

Eccoci di sabato pomeriggio 19 novembre pronte per la primissima uscita del nostro nuovo Fuoco, con la ‘new entry’ Jessi, in direzione Rosciano, per essere ospitate nel Monastero del Suore Benedettine di Fano.
Scese dal tram a Rosciano, abbiamo alternato la camminata a momenti di attività tenuti dalla Illi, incentrata sul tema della scelta, conclusa poi, una volta arrivate al Monastero, con un divertentissimo gioco dell’oca che il nostro Cigno ha ben adattato al tema da lei scelto e con squisiti panini con porchetta (tanto attesi dalla Illi)!! Finito di cenare si è iniziato il fuoco serale: grandi ‘parole crociate’ che vedevano sfidarsi la Illi con la nostra staff!! se vi state chiedendo: come mai si parla così tanto della Illi?? la risposta è semplicissima!! è a questo punto della nostra uscita che la DdG ci ha raggiunte…stappato lo spumante e brindato alla Illi sulle note di una simpaticissima canzone creata dalla Fedi e dalla Jè, ci siamo spostate all’aperto alla luce di un fuocherello per arrivare al clou dell’uscita: la cerimonia della Partenza della ILLI!!!
Dopo la serietà del momento vero e proprio della cerimonia, tra un po’ di dispiacere da parte del Fuoco e sicuramente tanto entusiasmo d’accogliere la nuova RS da parte della direzione, la Illi ha continuato per la sua strada! Di nuovo in piedi il giorno dopo, abbiamo preso parte alla S. messa nella chiesa accanto al Monastero e abbiamo poi raggiunto le guide e le loro famiglie per il pranzo dai frati agostiniani.
Un’uscita davvero ricca di divertenti momenti e con tanto spunti di riflessione e confronto! Colgo l’occasione per augurare BUONA STRADA alla cara Illi!!!

Chia, Airone Esuberante

Uscita Scolte Semplici

San Gervasio, 13 dicembre 2010.

Domenica 13 dicembre abbiamo deciso di incamminarci per arrivare dal cimitero di Fossombrone fino alla casina Tombari a San Gervasio. La distanza era tanta, ma anche la voglia di fare strada insieme era altrettanto tanta!!
Eravamo io (sarina) e la nostra CF (ali), siamo partite la mattina, dopo aver preso una bella messa da don Peppe, ed esserci preparate con il cibo in spalla. Sono stati 6,5 km (se non sbaglio) di spensieratezza e tranquillità, tra tutto quel verde e quei paesaggi!!!
A passo svelto dopo circa due ore (siamo arrivate anche prima del previsto!!!), siamo arrivate alla casina, dove abbiamo deciso di mangiare subito!!!non dimenticheremo più (per lo meno io) che nella simmenthal c’è la gelatina… e non è buona!!
Dopo una bella rifocillata abbiamo ripreso l’argomento del treppiede, in particolare quello di fare strada, come si è fatta in questo giorno!! Finita la nostra riflessione è arrivato il momento di tornare a casa, con la Maru e la Pallina che ci sono venute a prendere!!!(anche se c’è stato qualche problema per arrivarci!!
Eravamo solo in due, ma è stata una stupenda uscita!! Con tante stupidaggini e soprattutto con la nostra canzoncina!!!

Sara, Scolta Semplice

Uscita Scolte Semplici

Fano, 21 novembre 2010.

Il giorno 21 Novembre 2010 alle ore 7.30 le scolte semplici Eleonora e Federica hanno fatto un’uscita insieme alla capo fuoco Alice e alla vice capo fuoco Paola in un monastero di monache benedettine a Fano. Appena arrivate le ragazze hanno raggiunto il monastero e si sono fermate per fare un’attività condotta dalla vice capo fuoco. Successivamente si sono recate nella chiesa del monastero dove hanno partecipato alla messa delle 9.30 in compagnia delle suore medesime, che si è svolta anche con una serie di canti gregoriani e canti in latino accompagnati dall’organo. Alla fine della messa le ragazze si sono recate all’interno del monastero dove hanno avuto un colloquio con una suora del monastero stesso di nome Daniela.
Ogni suora prima di entrare in monastero riceve la vocazione, che è eterna, ovvero è già stata stabilita. Essa può essere di due tipi: religiosa o matrimoniale. Quando una persona riceve la vocazione del Signore, quindi di tipo religioso, è libera di scegliere che cammino percorrere, ma solitamente la chiamata è una scelta che l’animo fa perché non si sente completamente realizzato, ed ha ancora bisogno di qualcosa per sentirsi pienamente soddisfatto. L’età media delle suore in un monastero è di circa 65 anni, non perché le giovani non ricevano più vocazioni, ma perché la società, la scuola e le famiglie non affrontano in modo opportuno l’argomento “religione”, e quindi le ragazze di oggi hanno una visione diversa della chiamata, intesa come “dono di Dio”. La clausura delle monache benedettine è di tipo monastico, mentre quella di suore di altri monasteri è di tipo papale, perciò può essere rotta solo dal papato. Nell’ordine benedettino quindi tutte le decisioni vengono prese dalla badessa che si consulta anche con le altre monache, poiché ogni monastero è indipendente da qualsiasi altro condizionamento esterno. Le suore di questo ordine sono chiamate all’unione con Dio attraverso tutti i piccoli gesti quotidiani, ovvero conseguendo la Santità, cioè la piena soddisfazione nella realizzazione del proprio progetto di vita. Se la suora non ha raggiunto la Santità entro un determinato periodo di tempo della sua carriera si può dire che abbia “fallito”. In questo monastero si producono ostie, le stesse ostie che poi verranno consacrate per diventare eucarestia. Questo lavoro non deve essere visto come un dovere o una costrizione dalla parte delle monache, ma come un mezzo per arrivare all’unione con Dio. L’abito caratteristico delle suore generalmente è di colore nero. Non perché ve ne sia un motivo valido; infatti San Benedetto stabilisce che l’abito deve essere realizzato con materiale trovato nei pressi del monastero, poco costoso, e abbastanza lungo in modo da coprirsi almeno fino al ginocchio. Il colore non è importante poiché non è stato specificato. Quindi come dice Suor Daniela la badessa potrebbe decidere in qualsiasi momento di cambiare colore o modello all’abito (questo per quanto riguarda le monache di clausura monastica).
I voti benedettini ai quali una monaca è chiamata sono:
– Stabilità: ella deve risiedere stabilmente nel monastero
– Obbedienza: in qualsiasi momento ella deve ascoltare gli ordini della badessa
– Conversione: ella ha il dovere di convertirsi giorno per giorno
– Povertà: tutte le azioni che ella compie devono essere finalizzate a fare del bene, non a scopo di lucro
Secondo Daniela, Gesù è veramente presente e capirlo nella sua concretezza è il primo obiettivo che un cristiano deve porsi nel suo cammino di fede. Per quanto riguarda la sua esperienza lei è riuscita a raggiungere il suo traguardo di piena unione con Dio attraverso l’eucarestia e il rosario quotidiano.
Questa giornata, a mio parere, è stata molto significativa per noi e vedere l’intensità con la quale esse vivono la propria fede ci dovrebbe far riflettere, impegnandoci a prenderle come punto di riferimento.

Eleonora, Scolta Semplice

Le Scolte alla scoperta del Furlo

Furlo, 10-11 luglio 2010.

Di certo lo spirito d’avventura non è proprio solo della branca verde, anzi lo è ancor di più nel nostro Fuoco che lo ha dimostrato nel week-end del 10-11 luglio nei sentieri del Furlo.
Con zaini e tenda in spalla, armate di cartine ed altimetro siamo partite dal Santuario del Pelingo per raggiungere la vetta del M. Pietralata, tragitto che ha davvero messo alla prova la nostra resistenza!!
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la nostra meta incoraggiate dallo splendido panorama e dal fresco venticello. Durante la camminata la Giadi e l’Ali hanno affrontato l’attività d’orientamento e topografia proposta dall’equipe, appunto, di topografia (Sari, Chià, Illi, Franca e aiutate dalla Palli).
Quando ormai anche le ultime luci del giorno s’erano andate, ci hanno raggiunto la Maru, la Sam, la Lalli e la Glè per dare inizio al fuoco serale o, meglio, alla cerimonia della Firma della Carta di Fuoco della Giadi. Cantando e scherzando è giunto l’atteso momento della Firma: creata la giusta atmosfera, la Giadi ha aggiunto un nuovo nome alla nostra Carta dell’Impegno.
Fresche e riposate, la mattina seguente abbiamo cominciato la giornata con la prima parte dell’attività dell’equipe natura (Giadi, Adri e Glè): la ‘neo Scolta Viandante’, unica presente dell’equipe, ci ha fornito le foto, con una breve descrizione e, su supporto audio, il canto (o verso, come dirsi voglia), delle specie d’uccelli più o meno comuni delle nostre zone.
Al ritorno ci siamo fermate a vedere il famoso nido delle aquile del Furlo e, con nostra sorpresa ed entusiasmo abbiamo anche visto le due maestose aquile e il loro piccolo aquilotto in volo.
Ritornate al Pelingo, dopo pranzo e un meritato riposo, abbiamo ripreso la seconda parte dell’attività di natura, questa volta sulla flora locale.
Per concludere l’uscita abbiamo preso parte alla celebrazione della S. Messa nella sala accanto al Santuario (in questo periodo in ristrutturazione) e siamo ritornate a casa, portando con noi il piacevole ricordo di quest’uscita e dandoci appuntamento alla route.

Chiara, Airone Esuberante.