Route Estiva Scolte 2010

Parco del Conero, 12-14 agosto 2010.

Ormai è già passato più di un mese, ma il ricordo di quei 3 giorni passati con il Fuoco è ancora vivo ed intenso!!
L’allegria e la positività della nostra instancabile ‘I.G.M.’, la Sarina, entusiasta per la sua firma della Carta di Fuoco. E la sua compagna d’equipe, la Glè, sempre ricca di fantastiche idee.
La mia mitica compagna Illi, che non si ferma un attimo: con la sua squillante voce ci teneva compagnia durante le lunghe camminate.
E ovviamente le nostre Ali e Palli che riescono a rendere qualsiasi uscita una gioia con proposte sempre nuove e coinvolgenti.
Questi, e tanti altri, gli aspetti di ognuna di loro che hanno reso questa Route veramente fantastica!!
R endersi disponibili alla condivisione
O bbiettivi da raggiungere
U nione nelle difficoltà
T empo di ascolto e amore
E…tempo di fare strada!!

CHIARA e ILLI

Ciao a tutti! Quest’anno la conclusione del cammino di fuoco si è svolta vicino al mare! Di conseguenza non sono mancati né la vitalità di città come Sirolo e Numana, non indifferenti all’entusiasmo dei turisti, né la tranquillità e il silenzio dei sentieri attraverso il bosco del Conero.
Personalmente, prima di partire non sapevo ciò di cui avevo bisogno, quindi neanche quali cose mi volessi aspettare da questa route. Di certo sapevo che gli altri, più o meno intensamente, si aspettavano un piccolo passo da me cioè la richiesta della partenza. Capire da sola se era il momento giusto non è stato, per fortuna, molto difficile perché aiutata da una buona autoanalisi e anche dall’atmosfera tra di noi. Questa però non è stata l’unica particolarità della route perché anche la sari ha fatto un passo in avanti prendendo l’impegno del servizio al prossimo! Alla cerimonia l’emozione le si leggeva a chiare lettere in viso, così come noi eravamo contente che avesse fatto una bella cosa per gli altri ma soprattutto per se stessa. Due decisioni che sono state la concreta dimostrazione del messaggio di questa route: diamoci la mano perché se è l’amore a guidare le nostre azioni insieme possiamo fare qualcosa di buono. E noi abbiamo cercato di rimanere unite anche per esser felici insieme davanti ad un bel piatto di pasta, per meravigliarci insieme di fronte ad un panorama marittimo che toglieva il fiato, per stancarci insieme risalendo la montagna, per sorridere insieme una volta raggiunta la meta. Se qualcuno dubita di questo allora per chi o per cosa la vita va vissuta nella sua pienezza? Una testimonianza forte è arrivata da persone che sono ospiti nella comunità di recupero dalla tossicodipendenza di Massignano. È gente che desidera avere un’altra chance nella vita per riscattarsi, perché consumata oltre che dalla droga e dall’alcol anche dalla rabbia e dal senso di colpa. È piaciuto molto a tutte questo scambio di esperienze perché ovviamente quest’ultime non sono altro che quello che siamo ora. Così, parlando di esperienze abbiamo finito la route con la Chià che è partita di volata per il campo scuola! Riflettendo bene questa route aveva tutto ciò di cui avevamo bisogno anche se magari, per alcune di noi le aspettative non erano quelle previste!

GLENDA, Allodola curiosa

Quando siamo partite per la Route ero piuttosto agitata, dovevo prendere un bel impegno: firmare la Carta di Fuoco!
Avevo una gran voglia di fare strada, e sapevo che la compagnia era buona e c’erano nuove cose da fare ed esplorare:
Il sentiero che finiva con una casa, che a mio parere incuteva un po’ di paura Il campo di ulivi, non si respirava, ma mi divertivo con le altre a mimetizzarmi tra gli alberi e a imitare un uccellino. Poi arrivata la Pallina si è iniziata la strada vera e propria, con l’arrivo nel posto del primo pernottamento!!
La Firma, è stato un momento che mi ha reso ancora più contenta di quella sera, perché sentivo tutte molto vicine e perché ho preso un impegno con persone che ritengo molto speciali!!!
Gli altri due giorni sono stati altrettanto belli, anche con la pioggia e il ginocchio sbuccio!!! I panorami erano mozzafiato, davvero era uno spettacolo che auguro di vedere a tutti!! La seconda sera abbiamo avuto l’occasione di fare una bella chiacchierata, con la comunità di Massignano!!
Infine arrivare tutte insieme è stato un altro bel traguardo.
Rifarei questa Route per lo splendido posto, ma soprattutto con il nostro Fuoco Il Girasole.

Sara, Cavallo Smemorato

DESTRA O SINISTRA? ECCO UNA DIREZIONE INTERESSANTE…

San Bartolo, 18-19 Settembre 2010.

Un incerto (dal punto di vista meteorologico) sabato pomeriggio un gruppo di circa 20 ragazzi al posto di andare a fare un giro a Fano, oppure organizzare la serata ha scelto di vivere insieme un’uscita di Direzione di Gruppo. Molti si potrebbero chiedere : “ Ma chi glielo fa fare?” Beh, io risponderei : “ Non mi obbliga nessuno a farlo, sono io che ho scelto di partecipare e, oggi posso dire con sincera certezza che ne è valsa veramente la pena!”
Sabato pomeriggio ci siamo ritrovati nel parcheggio del Tris e al posto di fare 4 salti in pista abbiamo deciso di fare 4 passi (forse un po’ di più!) per raggiungere San Bartolo, dove avremmo poi vissuto la nostra uscita. Per arrivare alla meta, insieme ai compagni di viaggio che ci sono stati messi accanto, abbiamo riflettuto, sul complicato ma entusiasmante ruolo di Capo e su ciò che lo mette in crisi.
Dopo circa tre chilometri la pioggia ci ha dato il benvenuto a San Bartolo e non ci ha lasciato fino al giorno seguente, ma noi ovviamente non le abbiamo permesso di fermarci. Prima di stenderci nel “comodissimo letto” ci siamo riuniti attorno al fuoco, danzando, cantando e omaggiando il caro professor D’Orazi con i suoi simpaticissimi canoni!
La mattina seguente, dopo una lauta colazione abbiamo iniziato il fatidico conclave e, dopo 5 ore circa c’è stata la fumata bianca: le Staff erano nate; che lungo travaglio!!!
Per concludere in bellezza siamo andati al Diaconato di Matteo Pucci, una commovente funzione liturgica per festeggiare un ragazzo con un grande coraggio e un grande cuore che ha deciso di dedicare la sua vita a Dio. La Maru ancora non ci vuole credere, beh in effetti non è poi così semplice farlo!?!?!?!?! Qualche stolto potrebbe chiedere, ma che cosa avete fatto di particolare in quest’uscita? Beh, io penso che solo vivendola si possa capire, vedere e sentire l’atmosfera presente: ricca di gioia, serenità e tante risate; tutto ciò è possibile perché tutti i presenti erano accomunati dal sano principio dello scoutismo. Se non l’avevate capito, sono rimasta molto soddisfatta di quest’uscita di Direzione di Gruppo e per questo devo ringraziare a tutti i partecipanti che hanno contribuito alla buona riuscita della stessa!

Ceci

Sui passi di San Paolo

Roma, 23-24 gennaio 2010.

“È con te…per le vie di tutto il mondo noi. .oh oh..”
Ebbene si! Sulle note di questa canzone è stata vissuta un’esperienza alquanto inusuale, ma senza dubbio emozionante e ispiratrice.
Il desiderio di conoscere l’impronta di Paolo, questo grande dono di Dio, ha portato il nostro fuoco “Il Girasole” assieme a tante altre sorelle scolte e fratelli rover della regione marche ad un cammino notturno per le vie di Roma guidati dalle parole del Santo martire.
Riscoprire la “sana” fede in noi e l’essenzialità di testimoniarla con fermezza di spirito sarebbe stato, al termine di quella notte, un punto chiaro da cui ripartire personalmente.
Reali testimonianze di vite vissute nella loro pienezza hanno accresciuto e arricchito il nostro senso di condivisione fraterna, attenuando la stanchezza e il sonno che colpivano rallentandoci la marcia.
A condurci attraverso le bellezze rrromane è stato il mitico Giovanni, Presidente Federale, nonché un pozzo di sapienza che ci ha mostrato i luoghi visitati da San Paolo ed inoltre ha provveduto a far mantenere un passo regolare al nostro modulo per tutto il tragitto!
I resti delle antiche ed imponenti opere che hanno coronato la Notte Bianca ci hanno invitato ad immergere lo spirito nella vita quotidiana di questo immenso Impero nel quale Paolo ha piantato saldamente i semi della fede. A tratti siamo state allietate da un buon thè caldo e alle prime luci dell’alba abbiamo raggiunto la Basilica di San Paolo, ultima e attesa tappa del nostro viaggio.
E come disse Pietro salutando Paolo: “la pace sia con te predicatore di virtù, mediatore di salvezza per i giusti.”, così con più consapevolezza riprendemmo la strada di casa per portare la buona novella che “è salvezza per l’umanità!”.

Glenda, Scolta Viandante

 

Route Invernale

Falconara Marittima, 27-30 Dicembre 2009.

Durante il periodo delle vacanze invernali alcune scolte del fuoco “Il Girasole” si sono offerte per un servizio presso la “Tenda di Abramo” a Falconara Marittima, costituita nel 1990 da giovani attenti al fenomeno delle marginalità. Opera da più di 20 anni nell’ambito della problematica dei senzatetto ed in questo periodo di attività ha ospitato più di 10.000 persone. Può ospitare un massimo di 13 persone alla volta (10 uomini e 3 donne). Perché così poche donne? Perché secondo una statistica trovano lavoro più facilmente. Ma quando ci si è resi conto che questo intervento non era sufficiente, si è presa in affitto un piccolo appartamento a nella frazione di Castelferretti (capace di ospitare due persone per un massimo di due mesi) per offrire una seconda accoglienza agli utenti che lavorano, ma che non riescono a trovare un alloggio .
In questi anni di servizio si è prestata attenzione ai senzatetto e alle loro storie, si è cercato di captare quei segnali, quelle richieste di aiuto, a volte molto deboli o contraddittorie, si è capito che è importante esserci, anche quando tutto sembra inutile e forte è la sensazione di impotenza di fronte alle situazioni più complesse e drammatiche.
Siamo partite un po’ spaventate e insicure di quello che avremo potuto offrire, perché era un servizio abbastanza diverso dal solito..però dall’altra parte eravamo molto curiose di ciò che sarebbe successo e di quello che avremo imparato.
Arrivate sul posto abbiamo conosciuto Jo, il parroco della chiesa che ci ospitava, tra l’altro molto simpatico, dopodiché ci siamo dirette verso la “Tenda di Abramo” dove Francesco il responsabile ci ha risposto a tutte le nostre domande, raccontandoci anche la storia di questa struttura. Perché si chiama così?
Perché la Tenda nell’oriente al tempo del nostro Padre Abramo era la dimora di chi era nomade. Tipico dei nomadi era l’accoglienza, l’ospitalità e ogni ospite che veniva accolto nella tenda veniva chiamato “adonai” cioè Signore. Abramo accolse con questo titolo proprio il Signore con due angeli.
Il primo giorno di servizio ci siamo divise in gruppi; c’è chi stava in accoglienza, chi in cucina, ecc.
Le scolte che stavano in accoglienza dovevano chiedere documento d’identità al senzatetto per verificare se veramente poteva entrare per poi consegnare la chiave della stanza.
E’ stato abbastanza duro questo servizio a primo impatto perché molti volevano entrare ma non c’era posto..e dire di no a una persona che muore dal freddo non è facile. Invece alcuni ospiti ti trattavano male. Nonostante tutto il primo giorno è andato bene!
Durante le mattinate invece dovevamo pulire la casa, cambiare i letti. Le nostre scolte inoltre, suddivise in equipe, ogni sera animavano le nostre serate. Si è parlato di confessione, si è parlato dell’indipendenza femminile, si è parlato della Carta di Fuoco, di integrazione..e poi di tanto altro. E’ stato molto divertente; molte discussioni ci coinvolgevano tantissimo..! L’ultima sera alla Tenda abbiamo giocato a tombola con gli ospiti; alcuni non sapevano nemmeno cosa fosse, però siamo riuscite a farli comprendere le regole del gioco.
Mi ha molto stupito il fatto che uno di loro voleva condividere i premi con gli altri, non è una cosa da tutti i giorni.
Devo dire che questa esperienza mi ha molto sensibilizzata, e penso d’aver imparato tanto in questi giorni, infatti il mio atteggiamento è cambiato..e credo che questo non valga solo per me.

Adriana, Furetto Diffidente

Uscita di Fuoco

Orciano, 21-22 novembre 2009.

Quale miglior occasione per unire e rafforzare questo ‘nuovo’ Fuco di un’uscita? Ecco allora “Il Girasole” sabato 21 novembre riunito alla volta di Orciano. Lasciate le auto nel piazzale della chiesa di Orciano, abbiamo raggiunto la casa-famiglia ‘Villa Ginevri’, appena fuori dal paese.
Riposate e sistemate nella nostra stanza, davvero molto ospitale come il resto della struttura, ci siamo riunite con il signor Federico, uno degli organizzatori e responsabili della casa d’accoglienza, per chiarirci o semplicemente raccontarci cosa fanno all’interno di essa: ci ha raccontato che, a contrario di quanto molti credono, la sua vita, quella della sua famiglia e un’altra seconda famiglia con la quale vivono, è assolutamente normale, ordinaria e semplice. Gestiscono questa casa-famiglia per ospitare chi non ne ha una propria, per chi ne ha bisogno oppure anche semplicemente come struttura per il ritrovo di ragazzi e famiglie.
Arrivato il momento di recitare i Vespri, abbiamo invitato i ‘padroni di casa’ a unirsi a noi, che a loro volta hanno invitato dei loro amici. Così il momento di preghiera è stato seguito da un momento di confronto reciproco molto aperto e spontaneo grazie agli spunti di riflessione proposti dall’equipe della ‘Comunità Cristiana’( Adri, Franca, Ceci) che si è prolungato fino all’ora di cena.
Un po’ in ritardo abbiamo iniziato il fuoco serale animato dall’equipe ‘Comunità di Fuoco’ (Glè e Sari) con un gioco incentrato sul sottolineare i punti di forza e debolezza che sorreggono o possono far crollare il nostro Fuoco inteso come una struttura, un edificio.
La mattina seguente, dopo la solita routine, abbiamo intrapreso la strada di ritorno alla chiesa per prendere parte alla celebrazione della S. messa. Durante la camminata l’equipe della ‘Comunità di Donna’ (Illi, Chià e Giadi) ha proposto un’attività sul significato personale che attribuiamo al ruolo, all’importanza dell’essere donna.
Ospitate nella sede del riparto d’Orciano abbiamo cucinato il nostro pranzo e concluso l’uscita con una riflessione ‘riassuntiva’ di tutto ciò che è emerso in questi due giorni intensi e con la consegna dei ricordini.
Si può ben dire che l’intento iniziale di rafforzare il Fuoco è ben riuscito e non poteva essere altrimenti con una nuova Capo Fuco e un Aiuto Capo Fuoco così!!

Chiara, Airone Esuberante

TRA STELLE ALPINE E FIORITURE … E’ STATO AVVISTATO UN GIRASOLE SUI SIBILLINI …

Monti Sibillini, 21-23 luglio 2009.

Proprio così, dal 21 al 23 luglio c’è stato un breve ma intensissimo passaggio del Fuoco “Il Girasole” sui monti Sibillini, patrimonio naturalistico per la regione Marche. Il Fuoco “Il Girasole”, toccando ormai le cime famose del Monte Nerone, i piedi del Monte Catria, il vicino Gran Sasso in passato, non poteva ignorarne l’esistenza di questa catena ampia, troppo per il tempo che avevamo a disposizione e sarebbe stato un grave peccato non poter godere delle bellissime vedute e impervie vie che ci ha riservato !
Il tempo è stato sicuramente a nostro favore illuminando le giornate con un sole caldo, direi cocente, e un venticello che veniva a farci visita nei momenti di affaticamento, donandoci un fresco ristoro e mettendoci in allarme con creme protettive onde evitare ustioni sicuramente fastidiose per il proseguo delle giornate. La sera, ci cullavamo nelle misteriose leggende narrateci proprio da Sibilla e la sua fata facendoci conoscere ogni piccolo angolo del parco nazionale; siamo ritornate indietro con il tempo e le tradizioni vivendo a fianco di pastori che custodivano il loro gregge e la loro mandria, scoprendo infine la bellezza di ciò che ci circonda e la soddisfazione di aver superato i nostri limiti, volendo puntare in alta quota.
E se la domanda era: come si costruisce la Comunità ? La risposta è solo iniziata in quei giorni perchè va sicuramente completata, pietra su pietra. Solo una cosa abbiamo capito: la formula iniziale è: 9 + 1 = FUOCO “IL GIRASOLE”.

Marusca, Capo Fuoco

Uscita di Fuoco alle Cesane

Fossombrone, 30 giungo 2009.

Il 30 maggio pomeriggio, abbandonata la ‘nostra’ Yaris nella cittadella, abbiamo raggiunto le Cesane accompagnate da un timido sole. Tra una chiacchierata e l’altra, tra la preparazione del nostro rifugio per la notte (tra l’altro stupendo!!) e gli ultimi accorgimenti per la cerimonia della firma della Carta di Fuoco della Franca, siamo giunte al fuoco di Bivacco.
Sembrava tutto in ordine intorno a noi fino a quando non sentimmo dei chiari rumori alle nostre spalle; a causa del buio non si intravedeva niente così continuammo il nostro fuoco. Dopo qualche minuto gli animali vennero allo scoperto e furono identificati come Ali, Lalli e Sam! Arriviamo così al momento clue dell’uscita: la tanto attesa firma della Carta di Fuoco della Franca. In perfetto stile ci prestammo a vivere questa cerimonia: per le più grandi, che hanno già vissuto altre volte questo momento, era ormai cosa nota ma comunque non meno emozionante, per noi ‘sempliciotte’ oltre che toccante è stata esemplare in quanto le prossime saremo noi!
L’uscita è proseguita la domenica mattina con la Santa Messa al Duomo di Fossombrone seguita dal pranzo e dalla consegna dei ricordini: dei CD con le foto di noi scolte durante momenti di felicità, ovvero mentre sorridevamo, proprio per riprendere il tema dell’uscita: RENDERE FELICI GLI ALTRI trasmettendo la nostra felicità.

Airone Esuberante

LA PAURA DI ESSERE SE STESSI: DUE GIORNI A SASSOFERRATO

Sassoferrato, 28-29 marzo 2009.

Finalmente un’altra uscita!!
Erano 5 mesi che non ne facevo una ed anche questa volta sono stata molto combattuta..con l’esame imminente mi avevano sconsigliato di sottrarre tempo allo studio, ma era troppo che non mi godevo due bei giorni in compagnia del mio fuoco ed in questo caso pure dei rover.! Ed ho proprio fatto bene perchè è stata fantastica!
Ma cominciamo dall’inizio.
Appena arrivati ci siamo divisi in gruppi, io facevo parte degli screams ma c’erano anche fantasmi, zombie e tanti altri.
Il primo compito che avevamo era quello di cercare dei modi di sconfiggere le nostre paure e noi abbiamo scelto il sorriso: cosa c’è di meglio?
Poi c’è stata la messa con il mitico Dongi: nonostante sia durata un’ora e mezzo l’attenzione è rimasta viva dato che venivamo continuamente coinvolti con domande e gli argomenti erano toccanti e stimolanti..persino consigli sulla vita di coppia.
certo, i maschi si sono un po’ lamentati ma non c’è nulla di strano..lo fanno sempre.
Per concludere la giornata fuoco serale con scenette, quadri statici e compagnia bella sul tema da trattare e poi tutti a nanna in camere riscaldate, anche se lo erano solo di nome. Brrr, che freddo!
La mattina dopo è arrivato un ospite speciale: direttamente da Palermo…mauriziooooooooooo.
L’incontro è stato così appassionante che abbiamo sforato di brutto sul tempo: mafia, problemi del sud, infanzie stravolte..le domande venivano spontanee, e pure qualche lacrimuccia!
Finito il momento serio ci siamo rallegrati con un divertente gioco a tappe e ci siamo scaldati bene bene per la competizione all’ultimo sangue a colpi di pentole e tegami: la gara di cucina.!
Non era richiesta una semplice abilità ai fornelli, la presentazione del piatto era essenziale: le pietanze dovevano essere dello stesso colore. Purtroppo non abbiamo vinto ma le tagliatelle al cacao con accompagnamento di piadine al cacao resteranno nella storia benchè non siano state gradite.. 🙁 ma non tutti possono apprezzare la nouvelle cuisine, è solo per i palati migliori!
Dopo pranzo abbiamo fatto il cerchio di chiusura e le premiazioni e ci sono stati consegnati dei ricordini e degli scacciapaure, ossia acchiappasogni modificati in modo da catturare tutte le nostre paure..ma purtroppo il tempo era volato ed era già giunto il momento di tornare a casa e di salutare tutti con la speranza di poter ripetere al più presto un’esperienza simile.
Penso proprio che non starò piu cosi tanto tempo senza uscite..privandomene per dei mesi ho capito che sono troppo belle e che mi mancano troppo.!! grazie a tutti.!!!!!!!!!!!!

Fedi, Gazza Spontanea

Fiducia

Madonna del Cerro, 7-8 febbraio 2009.

Finalmente una nuova meta ! Nelle giornate del 7-8 febbraio il fuoco “Il Girasole” si reca a Madonna del Cerro per vivere un’uscita dove le attività che si sono susseguite erano tante, da quella della Franca sulla cerimonia delle firma della Carta di Fuoco, al proseguimento dell’inchiesta della Glè sulla mafia. Arrivate a destinazione il sabato, appoggiammo gli zaini nell’alloggio e anche se la giornata era nuvolosa e fredda, a noi non ci ferma mai niente e dunque divise in equipe, con cartine in mano iniziammo a girare per Rotondo, paesino vicino al Santuario per ricostruire la cerimonia e conoscerla più a fondo, grazie quindi Franca !
Dopo i vespri iniziammo a cucinare per poi ritrovarci al fuoco serale, organizzato da Ceci, Illi e me, il quale aveva come tema la fiducia…in se stessi, negli altri e in Dio !!! C’era infatti un cartellone con delle domande di un test e a seconda delle risposte ci si esibiva in prove quali canto, attività sportiva e scrittura di poesia…….forza Glè….(vedi allegato); dopo il fuoco serale siamo andate tutte a dormire perché il giorno seguente di sicuro sarebbe stato impegnativo…
Svegliate dal freddo, colazione e poi Santa Messa…il tempo di organizzare gli zaini e via verso la meta stabilita: il monte Rotondo ! Durante la strada grazie alla Glè abbiamo fatto un giochino per spiegare il traffico che fanno eroina e cocaina prima di arrivare nel sud dell’Italia (sempre legata alla sua inchiesta) e poi un bellissimo dialogo con Aldo Pecora, fondatore dell’associazione antimafia “Ammazzateci tutti”, dialogo telefonico, grazie al quale abbiamo rivolto domande sulla fiducia, la paura, la famiglia e la battaglia quotidiana contro la mafia, da considerarsi non solo in Sicilia, ma ovunque, partendo dai nostri atteggiamenti ! Il percorso era un anello che ci ha ricondotte al Santuario, dopo aver incontrato chiese abbandonate, ruscelli e strade impervie !
Una difficoltosa cucina alla trapper (la legna era imbottita d’acqua) ci ha fatto gustare alla fine cibi deliziosi alla brace (salsicce, banane, peperoni); la parte finale dell’uscita prevedeva lo scambio di ricerche su personaggi importanti legati alla mafia e successivamente abbiam concluso con la chiacchierata finale sulla fiducia, il meritarla e costruirla. In ricordo di questa uscita un moschettone con vari accessori e il clima sereno e spontaneo con cui l’abbiam vissuta !

Una ragazza bionda,
alta con gli occhi color del cielo
Pensi di essere in un sogno, non è vero ?
Ti sbagli, non è così…
Lei non è un angelo ma è reale…
È una scolta fenomenale !
Tanta allegria, buon umore e d energia
Fanno di te una perfetta magia !!!!!

Samanta scolta partente,
sempre gentile … e molto paziente.
La sua disponibilità è illimitata
Nell’aiutare gli altri
Con la sua saggezza e sapienza.
Affronta gli ostacoli con estrema prontezza.

Son tue alleate
Tenacia e forza di volontà
Ma di arrivare in orario
Mai se ne parlerà.
In fuoco porti allegria
E suoni la chitarra con maestria
La carta di fuoco stai per firmare
E la tua canoa da te inizi a guidare

La matematica è il tuo mestiere
Mentre io preferisco altre materie
A te la scuola tanto non piace
Ma la tua unicità
È tanto da ammirare.
Con tutte e due ci si diverte
Ogni nostro incontro è travolgente !!

Cara Maruschina
Così a ciancio vai di campo in campo
Con la tua mucchina Rina.
E la tua padellina
Lasi una scia della tua cremina
E r……… e s……….
Imperterrita, girovagando
Da Mariolino
a quel fantasmino della tua aiuto.
Carolina chiama, macchina vai a pascolare

Quando sento il tuo canto
il mio sorriso vince il pianto
A bordo della tua punto giri adagiata il mondo.
La tua frangetta copre la fronte
mentre la mia crema si diffonde
E quando diventerai guardia forestale
di te avrà paura ogni animale
Le piante e i fiori proteggerai
e nel tuo giardino un bellissimo girasole
in ricordo di me coltiverai

Buona Strada.

Giada, Castoro Fedele