Pranzo di Gruppo per il nostro Patrono San Sebastiano

31 gennaio 2016 – Bocciodromo di Calcinelli

Bel momento di FAMIGLIA FELICE, di SERVIZIO e di CONDIVISIONE. Al pranzo di San Sebastiano domenica 30 gennaio al Bocciodromo di Calcinelli eravamo più di 300 a mangiare, e una cinquantina di persone dietro le quinte… Una grande soddisfazione per chi si è dato da fare! Anche per chi ci ha allietato con la sua presenza a tavola: non abbiamo ancora ricevuto critiche 🙂

Quello che ci ha spinto ad organizzare questo evento è stata la volontà di coinvolgere le famiglie nella nostra realtà scout: siamo infatti il loro sostegno e conoscersi, conoscerci e conoscere è fondamentale. Con la collaborazione dei preziosi Rappresentanti delle varie Unità, abbiamo coinvolto tante mamme e tante babbi nelle attività più disparate: dal reperire le sedie, all’acquisto della carta igienica; dal tagliare il pane, al distribuire le bevande nei tavoli; dal trovare l’offerta più conveniente per acquistare la pasta, al cuocere centinaia di salsicce; dal preparare il sugo al lavare e tagliare le verdure per tutti. Un’organizzazione ben rodata e collaudata che funziona perché alla base ci sono genitori disposti ad aiutare, a sporcarsi le mani, ad essere pazienti e ad essere sorridenti.

Ci sono stati genitori che ci hanno aiutato anche se non avevano la possibilità di partecipare al pranzo il giorno stesso: un segno concreto e reale di “collaborazione estrema” che ci ha rincuorato.

Un grazie particolare va a Tonino, Presidente della Bocciofila di Calcinelli, che non manca mai di dire il suo SÌ quando ci sono momenti di condivisione e di aggregazione sociale!

Da questo pranzo, ci alziamo da tavola con la consapevolezza che COLLABORARE non è facile ma i frutti del raccolto piantato insieme sono sicuramente più dolci e succosi. Speriamo di potervi riproporre altri momenti come questo…

Lalli
VCG

Tanti auguri di Buona Pasqua

12 aprile 2020, Calcinelli

Dopo il grande successo raccolto dal video Il nostro “DOMANI” cantato dai capi della nostra direzione di gruppo con la partecipazione speciale degli artisti uniti per l’Abruzzo (per chi se lo fosse perso può ritrovarlo qui), un nuovo lavoro composto con l’opera di tutti i componenti del gruppo: il contest #rESTOTEPARATIincasa

https://www.youtube.com/watch?v=HGA8MXkoTGc&feature=youtu.be

Con il contributo di tutto il gruppo vogliamo augurarci e augurarvi una Buona e Santa Pasqua!

Gruppo Calcinelli 1°

Un invito ad una riunione inaspettato…

Nell’etere di Colli al Metauro, 30 marzo 2020

Così ci siamo ritrovati a guardare i volti dei nostri Capi Unità, di Capo Gruppo e Vice Capo Gruppo che, in uniforme, ci sorridono e cantano per noi una canzone composta sulla melodia della canzone “Domani 21 04 2009”, scritta per un altro evento che ci aveva toccato da vicino (il terremoto dell’Abruzzo 2009). Abbiamo ascoltato il video, dapprima incuriositi, ma poi con il cuore un po’ commosso ed entusiasta perché (come ha detto qualcuno poco dopo) “non vediamo l’ora di rivederci!”.

IL NOSTRO “DOMANI”

(Big)
Tra la tosse e la febbre, passa l’ansia di tutti
C’è un decreto ogni giorno, senza mai tardare
Esco o no, domani ? Certo che no !!

(Gio)
I permessi e le ferie, in TV film e serie
Riunioni virtuali messe lì a consolare
Sul sentiero finito, intorno a casa !!

(Akela)
Day by day
Hold me, shine on me
Day by day, save me, shine on me

(Maru)
Ma domani, domani, domani lo so
che non si oltrepassa il Comune
E di nuovo la spesa, tocca ancora a te
E finisce la dieta

(Steve)
Estraggo un foglio nella risma di casa
Per stampare le schede, ho finito l’inchiostro
Ogni esame che salto, è una pietra domani
Fa pensare a un’estate dove corro ai ripari

(Ali)
E la vita la vita, si fa strana così
E tu speri nel domani

(Big)
Tra noi scout e l’Europa, una promessa ci lega
Donazioni importanti, ci fanno sperare
Esco o no, domani ? Meglio di no !!

(Artisti uniti per l’Abruzzo)
Oh
Dove sarò domani? Che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani?
Oh
Dove sarò domani? Devo rialzarmi, tendimi le mani, tendimi le mani

(Jessi)
Per lavoro o col cane, si può andare e tornare
Sulla scia della Cina ci dobbiam fermare!!
E qualche volta si sente (Domani)
Un rintocco da qui, gridiamo forte al “Domani”

(Big e Maru)
Come faccio a far passare questo tempo per oggi
Siamo forse più stanchi ma dentro gli stessi
Ho fatto spazio e mi trovo al timone
della mia vita sospesa, oggi è un’imbarcazione
Non bastano i “mi piace” a dire che sto bene
E nemmeno ascoltare “resta a casa Marlene”
E aumenta la mancanza della vita di prima,
l’abbraccio di un amico di chi ti stima
E la tua mamma, la tua patria da risollevare
Come la spesa, il lavoro, la giornata e il morale
C’è pure la sede che non apro da tempo
Capi e famiglie noi !

(Artisti uniti per l’Abruzzo)
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli sulla stessa barca
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli a stare bene in Italia
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli sulla stessa barca
Non siamo così soli a fare I castelli in aria
Non siamo così soli a immaginare un nuovo giorno in Italia

(Ali)
Tra le nuvole e il mare si può andare, andare
Sulla scia delle navi di là dal temporale
Qualche volta si vede una luce di prua
E ricomincia, “Domani”

(Big)
Non siamo così soli

(Giova)
Uniti ma distanti

(Steve)
Non siamo così soli

(Giova)
A lavorare da casa

(Jessi)
Non siamo così soli

(Giova)
Con la mascherina

(Jessi)
Non siamo così soli

(Giova)
A scoprirci migliori

(Jessi)
Non siamo così soli

(Giova)
Così soli

(Jessi)
Non siamo così soli

(Akela)
Non siamo così soli

(Steve)
Non siamo così soli

(Akela)
Non siamo così soli

(Ali)
Ma domani domani, domani lo so
So che si oltrepassa il Comune
E di nuovo la vita è su misura per te
E ricomincia domani

(Maru)
Tra le mille riunioni si può fare e rifare
Una nuova canzone da poter cantare
E sta volta la voce, è più forte perché
Gridiamo tutti al domani

(Ali)
Ma domani, domani, domani lo so
So che si oltrepassa il Comune
E di nuovo la vita è su misura per te
E ricomincia domani

Per la versione karaoke 😉

La direzione di gruppo

https://youtu.be/fy9Uco5qrfo

GIORNATA DEL RICORDO

Calcinelli, 23 febbraio 2020

MARU: “Ciao a tutti ragazzi. Ieri è stata una giornata intensa per tutti, per tutte le Unità e per tutto il Gruppo. Oltre ad intensa spero anche piacevole e costruttiva. Credo anche giornata di GRAZIA = dono inaspettato di Dio, con tanti “passaggi” belli che hanno visto protagonisti i ragazzi, e che, missione più importante, non devono rimanere solo quadri statici in foto, ma che dobbiamo alimentare con la relazione, l’amicizia e la fiducia! Grazie, poi spero presto avremo modo di verificare l’attività e tutta la giornata di ieri alla luce di obiettivi prefissati, cose belle e cose da attenzionare !! Buon lunedì a tutti, ancora grazieeeeee!”

GIOVA: “Eccola lìììì, ecco che è comparsa !!! C’è quella parolina, è solo una singola parola anche se con tanti caratteri, che vuol dire tutto oppure no, ma che ti tiene con il fiato sospeso e che ha tante ZETA, che ti dà quella pacca sulla spalla ma ti dice anche “sei sicuro di aver fatto del tuo meglio”, quella parolina insomma che ti lascia con il pepe nel sederino che ti sprona per la prossima attività che farai, GRAZIE MARU per quella parola che ci accompagna nelle nostre giornate di sole, di nebbia, di pioggia … CHE L”ATTENZIONARE” SIA CON TUTTI NOI !!! Buon lunedì a tutti, ancora grazieeeeee!”

JESSI: Buon attenzionamento a tutti noi!!!!!

ALI CARDO: “Son tornata a casa davvero contenta. Certo avremo modo di verificare le attività e gli obiettivi, ma a caldo direi proprio che ieri è stata una giornata meravigliosa! Nell’ascoltare i brani tratti dagli scritti di BP ho pensato alla concretezza di quei valori non solo nelle scenette (‘na figata oh, bellissime tutte!) ma li ho visti dentro ogni attività che viviamo con i ragazzi, dentro ogni uscita, ogni riunione in questi anni. Ed è proprio bello sentirsene parte. GRAZIE a tutti!”

BIG: “Ciao ragazzi, all’appuntamento di ieri ci sono arrivato con l’ansia. Per quanto di gioco si tratti e come tale andrebbe preso, le scadenze mettono sempre un po’ di pensieri. La frustrazione di non arrivare a fare tutto come vorresti perché ti manca il tempo, l’ansia da prestazione e la figura brutta dietro l’angolo … insomma tanti fattori che nel più profondo del cuore mi hanno fatto consumare una considerevole dose di “mannaggia agli impegni scout”. Poi come sempre accade, il “gioco” ristabilisce gli equilibri e tutto fila via liscio e quel pensiero dal gusto di fatica si trasforma in un piacere di “esserci” ancora una volta a godere di quella energia travolgente che ti pervade anche per i giorni a seguire. Quindi grazie a tutti quanti per avermi aiutato a non “mollare” nemmeno questa volta !!”

E come non aggiungere un pensiero proprio di Baden Powell per permeare la nostra opera creativa di capi scout con un suo sprono, che per noi si riveste anche di speranza Cristiana .. ed è questo:
“Dunque nel nostro lavoro – come del resto in ogni attività – dovremmo guardare avanti, molto avanti, con grande speranza ed obiettivi elevati, e guardare attorno a noi con gioia e buona volontà; guardare indietro con gratitudine per ciò che è stato compiuto, e quindi continuare con rinnovato vigore, con pronto spirito d’iniziativa e con più larga veduta sulla meta ultima che vogliamo raggiungere, aiutando nel contesto gli altri sul cammino. Ma quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano!” [GUARDA LONTANO E SORRIDI” da Headquarters Gazette, Novembre 1920]

Maru
Capo Gruppo

B-P DAY DI GRUPPO!

Casa della Comunità, 23 febbraio 2020

Cantiere aperto per preparare lo spettacolo previsto per la Giornata del Ricordo: un pomeriggio che vivremo tra memoria, talenti, allegria e complicità, per poter cantare al termine di essa: “BENE SPESA FU PER TE”!!!

Tornò indietro lodando Dio a gran voce…

Gola del Furlo, 12/13 ottobre 2019

Parto proprio dalla Messa di chiusura di questa uscita dei passaggi, per darne un senso nuovo. Attraverso la parola di Dio, ci è stata data l’occasione per trovare un nuova chiave di lettura e fare una verifica dell’uscita, con occhi di chi realizza e desidera progettare un qualcosa che duri nel tempo!!!

Provo a interpretare i canti che si sono elevati dalle Unità durante l’uscita, le cerimonie che hanno accolto i ragazzi e ragazze nelle nuove unità, le strette di mano tra capo e ragazzi, i sorrisi e qualche lacrima, come espressione di un AMORE RICONOSCENTE capace cioè di comprendere l’origine della felicità che sto provando oggi e desideroso di seguire le tracce di chi ha già camminato sui quei sentieri, che portano oggi a far parte di un gruppo di persone appassionate, che hanno a cuore l’educazione dei ragazzi.

Allacciandomi alla vita all’aperto e allo scenario della Gola del Furlo, utilizzo l’immagine del fiume che negli anni scava nella roccia dandone una forma unica, originale senza eguali: ci piace pensare che così fa lo scoutismo con noi: entra nel nostro animo e ne forgia i tratti, il carattere alimentando il Dono della Fede !!!

“Solo ciò che porta la firma di Dio dura nel tempo” ci disse Papa Francesco durante un’udienza il mese scorso… allora un invito a me stessa e ai tutti i nostri capi del gruppo scout Calcinelli I°: nei nostri disegni, immagini, progetti, la penna che utilizzeremo abbia tanto inchiostro e la nostra mano che la impugna, sia guidata dalla forza e volontà di Dio Padre.

Buona programmazione e buona Strada a tutti … e soprattutto GRAZIE!!!

Maru
CG

SALIRONO SULLA MONTAGNA

Monte Paganuccio – Rifugio Ca’ I Fabbri, 31/10-01 novembre 2018

Gli RS del Gruppo Calcinelli I°, la sera del 31 ottobre e il giorno 1 novembre, si sono rifugiati sul Monte Paganuccio, in particolare presso il rifugio Cà i Fabbri: erano un gruppo di persone desiderose di stare insieme tra loro, conoscersi, giocare, confrontarsi e vivere in stile scout una ricorrenza che appunto parlava di Montagna, di Via, di Promessa di felicità, di poche ricompense ma tanta strada da fare ! Se la cornice dunque era perfetta, provo a farvi immaginare il quadro che ne è stato dipinto sopra.

Ci sono stati narrati racconti attorno alla fiamma di una lanterna, per grandi, giovani e piccini, facendo dimenticare a questi ultimi il buio della montagna, presi da quell’unica luce presente.

Ci sono stati momenti di scambio tra RS un po’ più grandi ma davvero energici, che ancora oggi non si tirano indietro dinnanzi al richiamo della comunità, in spirito di servizio e amicizia: una comunità che grazie all’apporto del singolo, si afferma e conferma essere un mezzo di crescita, ma anche l’obiettivo affinché la vita di servizio non ci veda mai soli.

Abbiamo sviscerato ed attualizzato il brano delle Beatitudini per permettere il più possibile di non inaridire la strada percorsa tra i sentieri bagnati dalla pioggia e i giochi che da sempre e per sempre mostrano la meraviglia di sé altrimenti nascosta in altri contesti.

Un grazie infinito ai familiari che si sono messi in gioco accompagnandoci con la presenza in questa avventura, presenza discreta, attiva e curiosa…. di chi crede nell’educazione come progetto di vita, pertanto appoggia lo scoutismo e sa stupirsi di quello che è in grado di sviluppare nelle persone.

Abbiamo tradotto il “Beati….” di Gesù con il “Guarda lontano e sorridi ….” di un capo, che si trova sul percorso di Vita e che “tiene lo sguardo fisso sulla meta”, chiamato ad affrontare la salita da alpinista “desideroso di arrivare in cima”…

Marusca
CG

Le nostre impronte – Trent’anni di scoutismo a Calcinelli

Calcinelli, 23 giugno 2018

Festeggiare è stata la parola d’ordine di questo anno 2018 poiché TRENT’ANNI NON SONO POCHI.
E tutto il Gruppo era entusiasta di mille e una iniziativa proposte in Consiglio di Gruppo.

Oltre al contest per il logo del Trentennale, che ha visto la luce in primis nelle magliette, nelle borchiette e nei nuovi canzonieri di Gruppo… Ci siamo cimentati in un LIBRO, UN LIBRO SERIO CON STORIE, INTERVISTE, RACCONTI, IMMAGINI E LINEE DEL TEMPO.
Un libro che in poche pagine ha cercato di racchiudere 30 anni di storia del nostro Gruppo. Una storia che abbiamo dovuto riscoprire…
Perché chi ha messo mano a questo progetto, trent’anni fa era da poco nato o doveva ancora nascere.
Perché la storia non è mai lineare ed è molto più intrecciata di come ce la immaginiamo.
Perché il principale protagonista di questa storia, Riccardo Polverari, se ne era andato da poco.

Con tanto orgoglio lo abbiamo presentato al pubblico di lettori, il 23 giugno, e per darvene un solo assaggio, riportiamo l’introduzione scritta dal nostro Capo Gruppo, Massimo Mattioli:
Questo libro nasce dal desiderio di lasciare una memoria scritta del nostro Gruppo Scout Calcinelli I, tramite i racconti e le fotografie che si sono accumulati in questo lungo viaggio.
Ci aspettavamo di compiere questa missione uscendone “illesi”, ma così non è stato. Non è stato facile rivivere questi momenti attraverso le voci e gli scatti dei capi, perché ogni volta entravamo più a fondo nella complessità delle relazioni vissute e capivamo come fosse difficile rialzare le tessere di un domino iniziato ben trenta anni fa: scoprendo una tessera se ne apriva una seconda, poi un’altra ancora e così via a ritroso fino alle origini.
Cambiavano i volti, i luoghi, le stagioni, le attività, ma l’unica cosa che rimaneva costante era la passione dei capi: questa non si può raccontare né immortalare, ma soltanto rispettare.
Solo grazie a chi ci ha preceduto potremo sapere da dove siamo partiti e dove andremo.
Ma questo perché? Ce lo rivela il nostro caro B.-P., nelle sue parole semplici e dirette: “Ma il mezzo più importante per la formazione rimane, ancora una volta, l’esempio del Capo. È ciò che il Capo fa, non tanto quello che dice, che influenza il ragazzo. Nel divenire Capi, avete iniziato a dare una prova concreta del segreto vero del buon civismo, che poi è anche il segreto del successo di ogni scelta professionale: avete scelto di essere Capi non per quello che potete trarne fuori, ma per quello che ci metterete dentro” (Robert Baden-Powell – Il Libro dei Capi).

Buona lettura, buona visione e… Buona Strada.

Laura
VCG

Lo Scoutismo è un gioco pieno di allegria

Calcinelli, 14 settembre 2017

Avventura, vita all’aperto e natura, responsabilità, essere una buona cristiana e una buona cittadina, vivere bene i rapporti con noi stesse, con gli altri, con ciò che ci circonda e con Dio…questi sono solo alcuni dei punti cardine dello Scoutismo! Una scuola di vita, un insegnamento che si impara facendo, non stando seduti; che si impara studiando il libro della natura!
“Tutto con il gioco, ma niente per gioco”

Le nostre porte sono aperte!
L’invito è rivolto a BAMBINE E RAGAZZE TRA 8 E 15 ANNI: se volete provare se lo scoutismo fa per voi, VENITE A GIOCARE CON NOI DOMENICA 8 OTTOBRE!! Faremo una giornata dedicata a CHIUNQUE VOGLIA PROVARE questa Avventura!
MAMME E PAPÀ: spazio alle domande, siamo tutte orecchie!!

 

Esperienza di servizio in Francia – PARIGI 36°

Parigi

Sapevate voi che le Coccinelle non sono presenti in ogni gruppo scout FSE? Infatti le coccinelle nascono, ancor prima dell’FSE, con l’AGI(Associazione Guide Italiane) e solo successivamente vengono riprese dall’FSE quando questa nasce in Italia (1976). Le coccinelle sono quindi prettamente italiane e nascono come sostituzione al metodo “Lupette”, proponendo anche un ambiente diverso dalla Giungla: il Bosco, il tutto che viene reputato più adatto alla bambina. “Capitan ovvio” dirà qualcuno, ma finchè non ti scontri con una realtà diversa dalla tua, finchè non esci dal guscio, così ovvio non è. Ancora una volta, l’Erasmus apre la mente!!
Ma ricominciamo dall’inizio: sono stata in Erasmus in Francia (a Parigi) e prima di partire mi sono preoccupata all’idea di passare 5 mesi senza scoutismo e, un po’ anche per instaurare già qualche rapporto nella nuova grande città, ho contattato gli scout francesi, che mi hanno dato la mail di una segretaria nazionale, che mi ha indirizzato a una capo gruppo, che mi ha dato il numero di………..Akela.
Aiuto.
Io che ero super gasata di fare del Guidismo francese, pronta a portare un po’ di Italia ma ancora di più pronta a ricevere taaaanto da un bel Riparto francese, mi ritrovo il numero di Akela.
Non ho neanche il tempo di dire che io in realtà in Italia sono in branca verde, che è Akela stessa a contattarmi e a inondarmi di progetti, piani futuri, informazioni……….e così inizia il mio servizio in Branco nel Parigi 36°, le cui Lupette altrimenti non avrebbero potuto fare attività perché in Pattuglia c’era, al momento, soltanto Akela.
Ok, buttiamoci in questa avventura: d’ora in avanti mi chiameranno Bagheera!
Mi armo di barrette gialle della Gio, prendo il Manuale dei lupetti di Lollo, cerco il film del libro della Giungla per provare a capire di cosa si sta parlando.

Gli scout francesi…sono un po’ diversi da noi ahahah per lo meno quelli che ho conosciuto io.
A Parigi non esiste un Fuoco, non esiste una direzione di Gruppo, o sei in staff o non sei più nel gruppo di fatto…
A Parigi non c’è una forte concezione di ‘stile scout’: si va in collant bianche, senza calzettoni, con le scarpe da ginnastica o delle scarpette colorate e per nulla impermeabili o tecniche.
A Parigi si seguono molto le norme, se non si è 4 Capo, una ogni 6 Lupette, non si va in uscita e non si può fare il campo estivo se non si ha almeno una Capo con la patente e una che abbia fatto il 1°tempo Lupette.
A Parigi non è facile avere una sede.
A Parigi non c’è una messa di Gruppo, un pranzo coi genitori, la Messa di Natale insieme, il vin brulé dietro la chiesa..
A Parigi non è facile fare scoutismo nel mezzo della città, non è facile trovare posti verdi e ampi ma poco affollati.
A Parigi non c’è una Maru che ti chiede come è andata dopo ogni nuova attività, non c’è Don Peppe che ti conosce e ti rende partecipe a Messa, non c’è la cena insieme dopo la Route, non ci sono i genitori che conosci, le Guide che conosci, la staff con cui fai mille risate, i canti che conosci, i bans che ti piacciono e tutte le cose che ti fanno sentire a casa tua.

Eppure…….quando un giorno si canta il canto della Promessa tutti insieme e cambiano sì le parole, ma non il significato, non la melodia, non lo spirito…improvvisamente ti senti di nuovo a casa. Quel giorno ho sentito un’energia nuova, ma che in fondo era la stessa energia che avevo qui a Calcinelli.
E dopo due mesi, quando hai dei nuovi canti che ti piacciono, delle nuove Lupette che ti cercano, si fidano di te e danno confidenza, dei nuovi genitori che ti salutano “Bonjour Bagheera”….improvvisamente non ti senti più strana, non ti senti straniera…senti che “non ti chiedono il paese né ti chiedo chi sei tu,
ma soltanto ti chiamo fratello,
l’ideale e la Legge che ci hanno uniti qui
son più forti dell’avversità”.

Però, per chiunque dubiti, io ho capito che siamo davvero fortunati ad avere una Direzione di Gruppo, perché là a Parigi ogni Capo era un po’ a sé, e se la gestiva come voleva, nel bene ma anche nel male. Là l’occasione di confronto per un Capo di 19 anni sono le norme direttive, e poco altro. E in base a cosa si legge lì, si agisce. Non ci sono “i più grandi”, quelli “con più esperienza”, ma non ci sono nemmeno le Scolte o i Rover da chiamare quando c’è bisogno: la staff (Io e Akela) poi ha acquisito Baloo e Kaa, ma, con mia grande sorpresa, queste due nuove Aiuto non sono altro che state trovate “per fortuna”(passatemi il termine), ovvero non hanno mai avuto alcuna esperienza scout, è un mondo totalmente nuovo per loro, sono forse amiche di amiche di conoscenti.

Insomma le difficoltà iniziali ci sono state, probabilmente perché l’aspettativa è spesso diversa dalla realtà, e se sei innamorata del tuo scoutismo e della maniera che conosci già di fare scoutismo, uno scoutismo un po’ diverso ti destabilizza. Ma rifarei questa esperienza altre 200 volte, in altri 200 gruppi diversi, perché vedere la diversità alla fine è molto più bello che vedere le stesse cose, così come vedere le stesse cose ma in un contesto diverso è già esperienza, e l’energia che ti ritorna alla fine vale tutti gli sforzi che fai per abituarti.

In sintesi, anche in un posto nuovo, se condividi gli ideali dello scoutismo, arrivi a sentirti a CASA, perché, altra grande perla dell’Erasmus, CASA non è per forza dove sei sempre stato, ma è dove metti il cuore per rendere un posto il TUO posto, CASA è dove ti spendi per costruire qualcosa e stringere relazioni tra te e gli altri e tra te e l’ambiente.

Jessi
Volpe Scaltra