Pontecappuccini, 27-30 dicembre 2010.
TOC … TLOC … TOROTLOC … Il suono degli zoccoli si spande tutt’intorno e la scia dei cavalli, spinti al galoppo, è visibile fin dal piccolo paese di frontiera. La frontiera, una linea infinita, ampia come l’orizzonte, che si estende, interminabile, nel lontano Ovest.
Il rumore del galoppo si fa più vicino; pare che stasera avremo visite al paese …
… Avete sentito, Uno straniero è giunto in città, sembra sia un cacciatore di taglie e dice di chiamarsi Joe; Joe il Biondo (Fedi). Quest’uomo, proprio il 27 sera, è entrato nella locanda di Greg (Garga) e ha chiesto all’oste se per caso avesse visto un bandito ricercato dalla legge di nome Jack (Steven). A rispondergli, con parole sputate a denti stretti, è stato direttamente lo sceriffo Barren (Maro). L’aria si è fatta subito pesante, vi dico; era visibile la tensione, lo giuro, io ero presente. Quei gesti lenti, apparentemente calmi, quei volti contratti, pronti a scattare in ogni istante. E così è stato, dopo una risposta fastidiosa, lo straniero ha accusato lo sceriffo d’essere un corrotto e il tutto è finito in una gran litigata. Il secondo dello sceriffo è stato un fulmine, non a caso lo chiamano Jeffrey il lesto (Ale C.), ha subito allontanato lo straniero dal paese.
Poi la vita di frontiera è continuata come al solito; il vecchio west ha tanto da insegnare ai propri figli. E così gli esploratori di questo piccolo villaggio dell’ovest hanno potuto imparare dal miglior cercatore di tracce della città, lo sceriffo Barren, come orientarsi e ritrovare sempre la giusta via. Ormai, anche in mezzo al deserto, nel caldo del mezzogiorno, o in una notte stellata, troveranno sempre e comunque la strada di casa.
In città mancava un orologio che scandisse i momenti della giornata, così quei giovani esploratori hanno deciso di costruirselo. Con tutti gli strumenti alla mano, ben presto ogni abitante di questa calda terra ai confini del mondo, ha potuto comprendere l’ora, senza doversi più basare sulla sola luce del sole.
Poi, tutti questi ragazzi si sono dati un gran da fare per sopperire al mancato funzionamento del telegrafo. Infatti un improvviso guasto al post office ha reso possibile saggiare la loro conoscenza del morse. Gli indiani stessi hanno insegnato loro questo linguaggio, anche se al posto dei segnali di fumo, i giovani esploratori hanno optato per le bandierine segnaletiche.
La sera del 27, lo saprete anche voi, c’è stata la festa attorno al fuoco, con canti, bans, grande allegria ed una strana avventura da raccontare. Quando si tratta di divertirsi, si sa, anche i ricercati non riescono a resistere, e così, è capitato che proprio quella sera joe il biondo è rientrato in città, accompagnato da suo fratello Joe il moro (Ale F.). Proprio alla fine del fuoco, mentre si giocava al pistolero, i due si sono accorti che un concorrente non era altri che Jack, il bandito da loro ricercato. Dopo il dovuto arresto, joe il moro è partito per un altro viaggio, richiamato dal caldo vento del deserto.
Il 28, ho saputo che i ragazzi sono stati molto impegnati ad apprendere le usanze degli antichi indiani d’America, spiegategli loro dal vicesceriffo Jeffrey. Poi hanno anche provato a costruirsi dei propri personali acchiappasogni, aiutati da Joe, che gli ha rivelato d’aver vissuto per lungo tempo con la tribù indiana di Aquila valorosa, meglio conosciuto con il nome francofono di Philip Lacroix (Burchi).
Ogni giorno, proprio Aquila Valorosa, ha insegnato ai giovani ragazzi la grande importanza dello spirito e del vivere con fiducia e giustizia, così da non temere mai nulla.
La sera tutto il paese ha potuto guardare, rapito, le splendide scenette che i giovani esploratori si erano preparati da qualche tempo, votando, infine, la migliore di tutte.
Per quanto riguarda il 29, i miei amici m’han detto d’aver discusso a lungo con alcuni di questi ragazzi; erano entusiasti di poter utilizzare l’intera mattinata per esplorare la frontiera e conoscere un po’ meglio il luogo in cui vivono ogni giorno. Hanno così messo in campo l’antica arte della topografia, stendendo una precisa mappa del percorso effettuato e dettagliati schizzi panoramici.
Il pomeriggio di quel fatidico giorno è ormai sulla bocca di tutti; la rapina in banca è stata una cosa improvvisa, ma subito lo sceriffo Barren si è avvalso dell’aiuto dei giovani esploratori per poter rintracciare il colpevole e, soprattutto, ritrovare il bottino.
Jeffrey, ritrovato ferito da un coltello al Bank Office, portava, piantato in schiena, un messaggio. Il bandito si è firmato Squaw Ombra Veloce. Molti hanno subito pensato ad un indiano o ad un loro grande amico, come Aquila Valorosa, o Joe il biondo. I fatti e le informazioni raccolte hanno, però, fugato ogni sospetto da questi due individui. Si è, infine, scoperto che il ladro era Jeffrey il lesto, arrivato addirittura a ferirsi da solo per poter allontanare da se ogni sospetto e riuscire, così, ad incolpare lo sceriffo Barren, sperando di prendere il suo posto in città e, allo stesso tempo, una volta calmate le acque, d’intascarsi il bottino.
Una parte del bottino recuperato è stata subito utilizzata per festeggiare la grande impresa, così la serata si è potuta concludere con la grande tombola Scout.
Il West, si sa, può sembrare duro e faticoso, ma ha ancora tanto da dire, e, sempre, sa ricompensare i suoi figli più valorosi. A questo proposito, nella giornata del 30, ogni ragazzo ha potuto raggiungere i risultati ai quali si era da tempo preparato, come promesse, classi e specialità. Inoltre, molti altri hanno dimostrato di camminare nella giusta direzione e presto conquisteranno nuovi gradi di responsabilità.
Il sole sta ormai calando, muore il giorno per lasciar spazio alla luna splendente. Che volete sapere, ancora, io sono solo un semplice esploratore che ha usato occhi e orecchie per guardare ed ascoltare. Anzi, proprio adesso, mi è sembrato di sentire le risate lontane di quei giovani esploratori, che marciando a passo svelto nel grande deserto dell’ovest, altro non desiderano che superare l’orizzonte della frontiera e oltrepassare nuovi ed infiniti confini!
TOC … TLOC … TOROTLOC … un grido lontano urla …
… Buona Caccia
Fedi