Uscita di riparto al Prelato

Prelato, 9-10 aprile 2011.

In una calda giornata di aprile il riparto Santa Croce parte per la sua prima uscita in tenda dell’anno 2011. Dopo una lunga preparazione psico-fisica i ragazzi sono ormai pronti per partire alla volta del Prelato Alto. Giustamente non esiste uscita senza una bella passeggiata, quindi, dopo aver salutato i genitori a Rosciano, sono partiti con l’intento di raggiungere la metà prestabilita. Dopo qualche peripezia, le squadriglie arrivano al punto prestabilito pronte ad ascoltare la SS Messa celebrata dall’Assistente Nazionale Don Giuseppe Cavoli. Celebrazione ascoltata con molto interesse da parte degli esploratori.
Dopo aver definito i vari orari, incominciano i preparativi per la cena alla trappeur. Poi, quando tutti hanno concluso la cena, vengono chiamati tutti al fuoco di bivacco; Fuoco molto divertente perché animate dalle fantastiche scenette presentante dai ragazzi. Finito il fuoco tutti a dormire in tenda! La giornata inizia con la ginnastica mattutina e la colazione. Finalmente l’attività di Natura ideata dal nostro caro Fedi ha inizio. Ogni squadriglia deve presentare un rilevamento della zona circostante la casa rappresentando su delle schede le piante e le tracce trovate nel parco intorno al prelato.
Dopo aver mangiato a sazietà e imboscato le tracce i ragazzi sono pronti per ritornare al punto d’incontro iniziale, naturalmente raggiungendo la meta a piedi!
Tremate gente: il riparto Santa Croce è uscito dal letargo più carico che mai!!

Stefano Luchetti A.C.R.

Uscita di riparto a Cartoceto

Cartoceto, 19-20 marzo 2011.

Siamo partiti dalle 16 a Calcinelli alla piazza e siamo arrivati al convento alle 16:26.
Subito abbiamo salutato i genitori e abbiamo iniziato con il mio gioco che ha durato quasi un’ora.
Dopo un’ora di gioco siamo entrati in una sala della parrocchia per ascoltare la storia dell’Italia, approfittando della festa dal 150esimo dell’Unità. Ha durato 30 minuti.
Poi alle 19:30 abbiamo iniziato la cena che era al sacco fino 20:15.
Dalle 20:15 abbiamo visto le scenete dei ragazzi, che han durato un’ora e venti minuti.
Alle 22 siamo andati tutti a letto e così è finita la giornata di Sabato.
Domenica 20 ci siamo svegliati alle 8, Burchi ha spiegato l’attività che dovevanno fare i ragazzi e subito dopo noi aiuti, insieme ai novizi, siamo andati ognuno alla sua tappa, dove i ragazzi devevanno passare prima di andare alla messa delle 11:30, con la quale abbiamo terminato l’uscita.

Felicien Tine A.C.R.

Per il cowboy è giunta l’ora di sognare

Pontecappuccini, 27-30 dicembre 2010.

TOC … TLOC … TOROTLOC … Il suono degli zoccoli si spande tutt’intorno e la scia dei cavalli, spinti al galoppo, è visibile fin dal piccolo paese di frontiera. La frontiera, una linea infinita, ampia come l’orizzonte, che si estende, interminabile, nel lontano Ovest.
Il rumore del galoppo si fa più vicino; pare che stasera avremo visite al paese …

… Avete sentito, Uno straniero è giunto in città, sembra sia un cacciatore di taglie e dice di chiamarsi Joe; Joe il Biondo (Fedi). Quest’uomo, proprio il 27 sera, è entrato nella locanda di Greg (Garga) e ha chiesto all’oste se per caso avesse visto un bandito ricercato dalla legge di nome Jack (Steven). A rispondergli, con parole sputate a denti stretti, è stato direttamente lo sceriffo Barren (Maro). L’aria si è fatta subito pesante, vi dico; era visibile la tensione, lo giuro, io ero presente. Quei gesti lenti, apparentemente calmi, quei volti contratti, pronti a scattare in ogni istante. E così è stato, dopo una risposta fastidiosa, lo straniero ha accusato lo sceriffo d’essere un corrotto e il tutto è finito in una gran litigata. Il secondo dello sceriffo è stato un fulmine, non a caso lo chiamano Jeffrey il lesto (Ale C.), ha subito allontanato lo straniero dal paese.
Poi la vita di frontiera è continuata come al solito; il vecchio west ha tanto da insegnare ai propri figli. E così gli esploratori di questo piccolo villaggio dell’ovest hanno potuto imparare dal miglior cercatore di tracce della città, lo sceriffo Barren, come orientarsi e ritrovare sempre la giusta via. Ormai, anche in mezzo al deserto, nel caldo del mezzogiorno, o in una notte stellata, troveranno sempre e comunque la strada di casa.
In città mancava un orologio che scandisse i momenti della giornata, così quei giovani esploratori hanno deciso di costruirselo. Con tutti gli strumenti alla mano, ben presto ogni abitante di questa calda terra ai confini del mondo, ha potuto comprendere l’ora, senza doversi più basare sulla sola luce del sole.
Poi, tutti questi ragazzi si sono dati un gran da fare per sopperire al mancato funzionamento del telegrafo. Infatti un improvviso guasto al post office ha reso possibile saggiare la loro conoscenza del morse. Gli indiani stessi hanno insegnato loro questo linguaggio, anche se al posto dei segnali di fumo, i giovani esploratori hanno optato per le bandierine segnaletiche.
La sera del 27, lo saprete anche voi, c’è stata la festa attorno al fuoco, con canti, bans, grande allegria ed una strana avventura da raccontare. Quando si tratta di divertirsi, si sa, anche i ricercati non riescono a resistere, e così, è capitato che proprio quella sera joe il biondo è rientrato in città, accompagnato da suo fratello Joe il moro (Ale F.). Proprio alla fine del fuoco, mentre si giocava al pistolero, i due si sono accorti che un concorrente non era altri che Jack, il bandito da loro ricercato. Dopo il dovuto arresto, joe il moro è partito per un altro viaggio, richiamato dal caldo vento del deserto.
Il 28, ho saputo che i ragazzi sono stati molto impegnati ad apprendere le usanze degli antichi indiani d’America, spiegategli loro dal vicesceriffo Jeffrey. Poi hanno anche provato a costruirsi dei propri personali acchiappasogni, aiutati da Joe, che gli ha rivelato d’aver vissuto per lungo tempo con la tribù indiana di Aquila valorosa, meglio conosciuto con il nome francofono di Philip Lacroix (Burchi).
Ogni giorno, proprio Aquila Valorosa, ha insegnato ai giovani ragazzi la grande importanza dello spirito e del vivere con fiducia e giustizia, così da non temere mai nulla.
La sera tutto il paese ha potuto guardare, rapito, le splendide scenette che i giovani esploratori si erano preparati da qualche tempo, votando, infine, la migliore di tutte.
Per quanto riguarda il 29, i miei amici m’han detto d’aver discusso a lungo con alcuni di questi ragazzi; erano entusiasti di poter utilizzare l’intera mattinata per esplorare la frontiera e conoscere un po’ meglio il luogo in cui vivono ogni giorno. Hanno così messo in campo l’antica arte della topografia, stendendo una precisa mappa del percorso effettuato e dettagliati schizzi panoramici.
Il pomeriggio di quel fatidico giorno è ormai sulla bocca di tutti; la rapina in banca è stata una cosa improvvisa, ma subito lo sceriffo Barren si è avvalso dell’aiuto dei giovani esploratori per poter rintracciare il colpevole e, soprattutto, ritrovare il bottino.
Jeffrey, ritrovato ferito da un coltello al Bank Office, portava, piantato in schiena, un messaggio. Il bandito si è firmato Squaw Ombra Veloce. Molti hanno subito pensato ad un indiano o ad un loro grande amico, come Aquila Valorosa, o Joe il biondo. I fatti e le informazioni raccolte hanno, però, fugato ogni sospetto da questi due individui. Si è, infine, scoperto che il ladro era Jeffrey il lesto, arrivato addirittura a ferirsi da solo per poter allontanare da se ogni sospetto e riuscire, così, ad incolpare lo sceriffo Barren, sperando di prendere il suo posto in città e, allo stesso tempo, una volta calmate le acque, d’intascarsi il bottino.
Una parte del bottino recuperato è stata subito utilizzata per festeggiare la grande impresa, così la serata si è potuta concludere con la grande tombola Scout.

Il West, si sa, può sembrare duro e faticoso, ma ha ancora tanto da dire, e, sempre, sa ricompensare i suoi figli più valorosi. A questo proposito, nella giornata del 30, ogni ragazzo ha potuto raggiungere i risultati ai quali si era da tempo preparato, come promesse, classi e specialità. Inoltre, molti altri hanno dimostrato di camminare nella giusta direzione e presto conquisteranno nuovi gradi di responsabilità.

Il sole sta ormai calando, muore il giorno per lasciar spazio alla luna splendente. Che volete sapere, ancora, io sono solo un semplice esploratore che ha usato occhi e orecchie per guardare ed ascoltare. Anzi, proprio adesso, mi è sembrato di sentire le risate lontane di quei giovani esploratori, che marciando a passo svelto nel grande deserto dell’ovest, altro non desiderano che superare l’orizzonte della frontiera e oltrepassare nuovi ed infiniti confini!

TOC … TLOC … TOROTLOC … un grido lontano urla …
… Buona Caccia

Fedi

Uscita Alta Sq. Cinghiali

Villa Baratof (Pesaro), 6-7 marzo 2010.

Sabato 6 Marzo, noi dell’alta squadriglia cinghiali del riparto Santa Croce di Calcinelli,alle 15.30 ci siamo recati in piazza per prendere il tram e così iniziare l’uscita da noi programmata presso la villa Baratof di Pesaro. Dopo circa 20 minuti di viaggio in tram,tra le sorprese di tutti ci siamo recati alla stazione ferroviaria di Fano per prendere il treno che ci avrebbe portato a Pesaro. Arrivati a Pesaro abbiamo preso l’ultimo mezzo pubblico prima di andare alla villa. Alle 18.30 siamo arrivati stanchi morti alla casa in cui ci aspettava l’alta squadriglia volpi di Pesaro. Dopo aver riso e scherzato,alle 19.30 era ora della messa offerta da Padre Modesto (uno dei frati della villa). Terminata la messa,era finalmente ora di riempirci gli stomachi e così abbiamo iniziato a mangiare come dei “baghini” fino alle 20.30. Alle 21.00 i due capi riparto ci hanno chiamato per il fuoco serale;fuoco che, a mio avviso, è stato molto divertente,soprattutto per i nuovi ban che abbiamo imparato dal riparto di Pesaro. Dopo esserci divertiti tantissimo,a nostra insaputa i capi ci hanno annunciato che proprio in quella sera ci sarebbe stato un gioco serale tra le due alte squadriglie: ogni squadrigliere avrebbe dovuto possedere un oggetto chiave,da dare all’altra squadriglia che a sua volta l’avrebbe dovuto nascondere all’interno della propria base e quindi mettere alla prova lo squadrigliere che lo avrebbe dovuto sottrarre alla base senza ovviamente farsi scoprire dagli squadriglieri avversari. Anche se la nostra squadriglia non è andata nel migliore dei modi,il gioco è stato molto soddisfacente per tutti. Dopo il gioco durato circa un’oretta,siamo andati a dormire. Alle 7.30 ci siamo svegliati tutti e subito siamo andati all’aperto per eseguire la ginnastica proposta da Burkietta. Dopo la ginnastica,entrambe le squadriglie sono andate a fare colazione per circa 30 minuti. Finita la colazione,è iniziata l’ attività, o meglio dire, l’impresa di squadriglia che consisteva nella raccolta di tracce animali:un percorso rettificato e uno schizzo topografico della zona in cui ci trovavamo. Per tale attività la nostra squadriglia si è suddivisa nelle seguenti pattuglie: Rippo,Nico, Pedo e Andri avrebbero dovuto fare lo schizzo; Pedo Luca e Cristoph avrebbero dovuto raccogliere le tracce;Falcio e Giammi invece avrebbero dovuto fare il percorso rettificato. Dopo questa stancante attività,era prevista una gara di cucina tra le due squadriglie:noi dell’alta squadriglia cinghiali come menù avevamo in mente di cucinare i peperoni con dentro il tuorlo dell’uovo,carne alla brace,pane fatto da noi e infine mele caramellate. Purtroppo questa attività non è andata come tutti ci aspettavamo soprattutto a causa del poco rispetto delle rispettive pattuglie e della tremenda confusione che vi si trovava in “cucina”; tuttavia alla fine abbiamo mangiato discretamente. Dopo circa 3 ore di duro lavoro,era stata programmata una sfida a palla scout: la partita è stata molto divertente anche se sono state commesse alcune scorrettezze da parte di entrambe le squadriglie come per esempio tirare uno schiaffone all’avversario oppure protestare su alcune azioni;alla fine la partita,come la gara di cucina e il gioco serale,è andata a favore delle volpi e la nostra squadriglia ne è uscita sconfitta. Attorno alle 15.30 si è riunito il quadrato di chiusura e dopo il discorso del capo riparto di Pesaro in merito a questa uscita,siamo tornati a casa.

Riccardo Rovinelli

Il giro del mondo in 80 giorni

Pianello di Cagli, 27-30 dicembre 2009.

Phileas Fogg è un uomo ricco, riservato, celibe e con abitudini regolari. Non lascia mai trasparire nessuna emozione ed è estremamente matematico e silenzioso.
Mister Fogg, al Reform Club, circolo esclusivo di cui risulta essere socio tanto ordinario da dirigersene ogni giorno, a piedi, con lo stesso numero di passi, si fa coinvolgere insieme ad altri membri in una discussione riguardo ad un articolo del Daily Telegraph. Questo afferma che grazie all’apertura di una nuova linea ferroviaria in India, è ora possibile viaggiare intorno al mondo in 80 giorni. I compagni di Fogg mettono subito in dubbio il fatto di poter percorrere il globo in così poco tempo. Egli, allora, scommette contro i suoi quattro amici del club, che riuscirà a completare il giro del mondo in quel, seppur breve, lasso di tempo.
Partirà immediatamente la sera stessa, portando con sé il nuovo servitore francese Passepartout.
Prima di partire, però, per essere sicuro di riuscire nell’impresa e temendo di finire sul lastrico in caso di perdita della scommessa, stringe un patto con le squadriglie del Riparto di Calcinelli, chiedendo, poco fuori Pianello, il loro aiuto.
Da qui iniziarono, per i nostri ragazzi, le tante avventure del campo invernale. La prima consistette nell’attraversare tutta l’Asia in auto, con i mezzi ideati dai migliori ingegneri e costruiti dalle più abili mani dei meccanici delle squadriglie; appositamente studiati per l’impresa, riuscirono efficacemente a raggiungere honk-hong, nonostante qualche foratura, rottura delle ruote e pericolosi testacoda: ma che piloti che abbiamo in riparto!. Poi, dovendo attraversare il mare, essi riuscirono addirittura a costruire delle mongolfiere, “volando” sulle limpide acque: purtroppo i propulsori non erano troppo affidabili e spesso (sempre) le mongolfiere si incendiavano! Giunti poi a nuoto in Giappone, si dovettero riunire. Girando per le città nipponiche si ritrovarono al circo, dove Passepartout si dilettava a giocare con gli elefanti, mentre le squadriglie si intrattenevano con opere teatrali, casualmente tutte rappresentanti un unico tema: “le diversità culturali dei popoli”. In america, infine, durante il viaggio in treno in direzione New-York, dovettero addirittura scontrarsi con dei famigerati guerrieri indiani, i quali erano soliti assalire i convogli, rubando qualsiasi cosa gli facesse gola, ma, ancor peggio, catturando i viaggiatori per poi farli prigionieri. Così le squadriglie furono costrette ad affrontarli di nuovo, proprio durante una giornata fredda e piovosa, nella speranza di recuperare il povero Passepartout. I nostri amici arrivarono quindi a Liverpool, ma purtroppo, con cinque minuti di ritardo rispetto alla scadenza della scommessa. Il giorno dopo, però, nella sua casa di Londra Passepartout scopre con grandissima sorpresa che sono stati sbagliato i calcoli sulle date: credevano fosse giovedì 31 dicembre ma in realtà era ancora mercoledì 30 poiché, grazie al fatto di aver viaggiato verso oriente, avevano spostato le lancette dell’orologio un’ora in avanti per ogni fuso orario attraversato, finendo in questo modo per “guadagnare” un intero giorno al termine del loro viaggio intorno al globo. Così, in fretta, tutti si recano immediatamente al Reform Club, dove giungono appena in tempo per dimostrare la vittoria della scommessa. Bravi ragazzi!

Phileas Fogg, successivamente, volle premiare alcuni di coloro che hanno avuto il merito di distinguersi in queste numerose avventure, e precisamente sono: 

Sq. COBRA – premio STILE –
Sq. FALCHI – premio GRANDE GIOCO –
Sq. ORSI – premio SQ. CAMPO –
CENTOSCUDI LORENZO – premio SCOUT D’ORO –
LUCHETTI FABIO – premio NOVIZIO D’ORO –

Buona Caccia.

C.R. Burchi

Campo estivo 2009: alla ricerca del vello d’oro…

Cacciamarra, 3-11 agosto 2009.

Quando nacque Giasone, al padre Esone era stato tolto il trono di Iolco dallo zio Pelia. Ancora fanciullo Giasone venne affidato al centauro Chirone che lo istruì nell’uso delle armi, nelle arti e soprattutto nel comando. Divenuto adulto torna al suo paese, vestito in modo bizzarro: indossa una pelle di pantera, tiene una lancia per mano e ha un piede senza calzare. Arriva nella piazza di Iolco mentre Pelia sta sacrificando agli dei, e questi non lo riconosce ma si spaventa ugualmente perché un oracolo gli ha predetto sciagure da parte di un uomo calzato da un solo piede.

– Giasone – lo chiamò Pelia – dimmi: cosa faresti tu se una persona a te vicina sarà la causa della tua fine?
– Io gli darei una missione impossibile da compiere – rispose Giasone.
Il Re ci pensò un attimo ed esclamò – Scegli dunque i migliori uomini e va e ritrova per me il vello d’oro!-

Pelia, convinto che Giasone perirà nell’impresa, lo fece partire. Ma questi con la nave Argo, cioè “Veloce”, ed i più valorosi eroi del tempo inizia quindi una serie di formidabili avventuri…

Poco dopo Giasone giunse quindi a Cacciamarra dove arruolò i ragazzi del Riparto Santa Croce
– Venite con me e vi faro compiere gesta eroiche – esclamò.

Nei giorni seguenti gli argonauti del Riparto aiutarono quindi Giasone nella ricerca del vello d’oro. Ma quasi alla fine del campo, grazie all’intervento della Sq. Falchi riuscì nell’impresa e ritrovò il vello d’oro. Tornò infine in patria riprendendosi il trono.

Ringraziamo quindi le Sq. che hanno portato a termine rispettivamente queste gesta eroiche:

Sq. Falchi: GRANDE GIOCO
Sq. Lupi: STILE
Sq. Lupi: SQ. CAMPO
Sq. Cobra: PIONIERISTICA
Sq.Tigri: GARA DI CUCINA
Sq. Orsi: SQ. OLIMPIONICA

e tra queste si sono distinti, come dei veri eroi:

Luca Volpi: NOVIZIO D’ORO
Brunetti Diego: SCOUT D’ORO
Luca Cenerelli: SCOUT OLINPIONICO

Ed ora trasformiamo le avventure in ricordi… mettiamole a fuoco con le foto del campo!

Buona Caccia.

C.R. Burchi

Un ringraziamento particolare

Volevo semplicemente ringraziare quei ragazzi che nonostante l’università, gli impegni personali, le morose varie, le partite di calcio non viste, le serate perse, i pitoni mancati, sono stati davvero in gamba e non sono mai mancati nel loro servizio al riparto…
Mi piaceva condividere, a tutti coloro che leggeranno, che nella staff di riparto, ci sono delle persone davvero in gamba, appassionate alla vita scout come ai ragazzi che il Signore ci ha affidato; hanno saputo svolgere nel loro possibile l’incarico affidato e hanno dimostrato in ogni occasione grandi doti di serietà, nondimeno grande simpatia e preparazione nelle attività proposte. Hanno saputo spesso correggermi, sopportarmi, e aiutarmi in questo compito e spero che tutto questo vada avanti ancora per molto tempo, finchè il Signore lo vorrà. In ultimo, credo fermamente che se in questi ultimi anni le cose sono andate sempre così bene, il 90% del merito va a loro.

Grazie ALE.
Grazie MARO.
Grazie SACCO.
Grazie FEDI.
Grazie RIKKA.

Buona strada dal vostro

C.R. Burchi

Imprese di Sq: i LUPI raccontano…

Tavernelle.

L’ obbiettivo dell’ impresa della S.Q. Lupi consisteva nella ricerca di orme d’ animali selvatici per prendere (attraverso un calco) la forma della traccia trovata e infine compilare su una scheda (fatta dal capo squadriglia) tutte le caratteristiche dell’ animale di cui abbiamo trovato l’ orma o per lo meno visto.
Inizialmente, appena che il capo-riparto a parlato dell’ impresa da svolgere entro la fine dell’ anno ( prima fino a maggio poi oltre ), ci siamo riuniti per discuterne e, insieme abbiamo deciso di scegliere NATURA (ufficializzata dopo il consiglio di squadriglia fatto agli inizi di marzo).
Allora, dopo alcune settimane, durante la riunione di squadriglia abbiamo deciso il luogo dove iniziare a svolgere l’ impresa e, dopo aver dato le informazioni sull’ uscita, ci siamo divisi alcuni compiti.
Allora il 29 marzo ci siamo ritrovati davanti la chiesa di Tavernelle e, dopo aver partecipato alla S. Messa ci siamo incamminati verso la casa della famiglia Tombari.
Arrivati, senza perdere tempo, abbiamo subito iniziato ad esplorare nei dintorni, fino a che ci siamo imbattuti in un’ orma di cinghiale; essa era ai bordi di un lago allora abbiamo deciso di stanziarci li.
Così abbiamo trovato anche una di un gatto selvatico e un’ altra di un istrice, però visto che il tempo a disposizione era quasi finito, ed avevamo fatto il calco del cinghiale e del gatto selvatico, abbiamo deciso che poteva bastare e ci siamo recati nel luogo dove abbiamo lasciato i nostri zaini ( alla fine di quella giornata abbiamo deciso di festeggiare con la crostata donataci da Burchi e Ricca!!!!! )
Ma non e’ finita qui.
Infatti, durante le riunioni di squadriglia ( con gli appunti scritti durante l’ uscita ma anche con l’ aiuto di libri, fotografie e notizie trovate su internet ) abbiamo iniziato a compilare le varie schede natura ed arricchire l’ albo d’ oro.
Più tardi abbiamo iniziato a fare anche un cartellone sull’ impresa di squadriglia in generale.
Infine, come conclusione di questa bella ed interessante impresa abbiamo fatto un ultima uscita a Borgo Bello ( vicino a Tavernelle ) riguardante come tema principale la NATURA e l’ ESPLORAZIONE.

Andrea Pedini, Segretario Sq. Lupi

Imprese di Sq: i FALCHI raccontano…

Calcinelli.

Le squadriglie del gruppo scout di Calcinelli dovevano fare un’impresa, cioè una costruzione con pali di legno e attaccandoli con della corde facendo delle legature.
La squadriglia “falchi” ha creato due quadripiedi attaccati da due pali. Sopra a queste due costruzioni ci abbiamo messo delle tavole perché Maggio e Nicolas ci dovevano dormire. Per salire sopra ai quadripedi, in basso a queste costruzioni ci abbiamo messo un palo unendolo con due legature quadrate. L’abbiamo costruito nei mesi di aprile e maggio vicino alla sede. Non abbiamo incontrato difficoltà e, infatti, ci siamo divertiti molto.

Tommaso Gasparini, Segretario Sq. Falchi

Campo Invernale Guide 2008

Sompiano, 27-30 dicembre 2008.

Il giorno 27 dicembre 2008, noi guide del riparto il quadrifoglio ci siamo radunate verso le 8 del mattino nella piazza di Calcinelli per partecipare al campo invernale a Sompiano di Lamoli fino al 30. Dopo esserci radunate in quadrato ci siamo avviate alla fermata della corriera. Arrivate alla piazza di Lamoli abbiamo fatto un po’ di strada a piedi fino al nostro alloggio.Visto che era quasi ora di mangiare, subito ci siamo divise i compiti tra sq per preparare la tavola e raccogliere la legna. Dopo un ottimo pasto, preparato dalla Pali( nostra cambusiera), nel pomeriggio abbiamo svolto un’ attività di topografia e natura e sulla misurazione del letto del fiume, il percorso rettificato e le curve di livello di un tratto di sentiero vicino alla nostra casa.

Per concludere la giornata, la sera, c’ è stato il fuoco,al quale le sq dovevano portare ciascuna un gioco, un ban ed un canto su determinati argomenti come il coraggio o la salute…

Siamo già al secondo giorno di campo.

L’ attività, oggi implicava l’ osservazione di flora e fauna( per meglio dire le loro impronte) e conseguente compilazione di alcune schede, inoltre una mini attività di pionieristica e la sera, al fuoco, la tombola scout!!!!!!!!

Il 29 invece, dopo la colazione, verso le 9:30, di sq siamo partite per l’ escursione che aveva come meta il paesino di Borgo Pace. Il cammino è stato lungo, soprattutto per il fatto che tutte le sq hanno sbagliato strada e fatto molti silometri in più. Le attività svolte una volta arrivate al paese furono alcune interviste agli abitanti, uno schizzo e la ricerca e l’osservazione dell’ incontro tra il Meta e l’Auro. Il ritorno era previsto per le 15:00. Il resto del pomeriggio abbiamo fatto attività di segnalazione tra la neve!!!!! La sera, al fuoco, ogni sq, attraverso una scenetta doveva rappresentare quello che aveva scoperto dalle interviste, rendendo partecipe il Riparto.

Durante il nostro ultimo giorno di campo, a parte riordinare e prepararci, abbiamo fatto la gara di cucina ( il menù prevedeva per tutte le sq tagliatelle con il sugo e poi, i Leopardi dovevano preparare per tutti la carne, le Aquile il contorno, e le Pantere dolce e frutta) e successivamente il pranzo e le premiazioni:

Premio Stile: Pantere Premio Pionieristica: Leopardi Premio Spirito di Sq: Pantere Premio Espressione: Pantere Premio Gara di Cucina: Aquile Premio sull’attività “Il nostro fiume Metauro”: Leopardi

Jessica Sani, Sq. Pantere