Uscita di Riparto ad Orciano

Orciano, 22-23 novembre 2008.

Orciano. previsione per la giornata di oggi, 23-11-2008: sole per tutto il mattino, vento debole, nessuna nuvola e temperature basse…
Per il riparto santa croce è ormai un gioco da ragazzi fare le previsioni del tempo! Barometro, pluviometro, igrometro, anemometro, banderuola, sono diventati ormai di facile interpretazione!
Il nuovo ACR Federico ci ha mostrato le tecniche segrete di meteorologia: dall’osseravazione delle variazioni di pressione al comportamento dei gatti, delle rane, dallo studio dei venti alla forma delle nuvole!
Non solo: il caro Maro, ci ha messo alla prova con pronto soccorso: la posizione laterale di sicurezza la sappiamo fare anche a occhi chiusi! Se svenite, chiamateci !
Le squadriglie hanno fatto un lavoro soddisfacente, stanno tutti lavorando al meglio; continuiamo cosi! Sono molto affiatati e desiderosi di fare i novizi, dei veri e propri uragani di vitalità e voglia di imparare la via della vita scout alla maniera del nostro fondare BP, Don Giacomo, parroco di Orciano, dalla sua esperienze di ha parlato dello stile scout, a casa come a scuola, in riparto come con gli amici, un legame di fede per la Fede. Bene pure la staff, molto unita nelle decisioni e molto brava nel sapersi organizzare e cavarsela anche nelle situazioni fuori programma.
La prima uscita dell’anno, dunque, ha avuto un risultato più che positivo. Se il buon giorno inizia dal mattino, guarderemo verso il cielo, e non solo per il capire il meteo, ma per scorgere i primi sbarchi sulla luna delle prime squadriglie scout!

Buona Caccia.

Burchi

Presentazione Ufficiale Squadra Verde

Calcinelli, 17 settembre 2008.

Finalmente ci siamo! Dopo una lunga attesa ed un gran parlare di esso il torneo interbranca è finalmente alle porte. In previsione dell’agognato appuntamento si è svolta martedì 16 settembre la presentazione ufficiale della squadra rappresentante la branca verde. In particolare i numerosi supporter accorsi hanno potuto ammirare il notevole completo del team, frutto di una scelta maturata dopo attente ed oculate riflessioni. La squadra si presenta all’appuntamento con una formazione di discreto valore: alla generosità di capitan Burchi è infatti affiancato il lavoro di rottura richiesta a Maro e Sacco, la stazza atletica del buon Ale e la classe indiscussa dell’uomo di punta del team, Dami. Oltre allo starting five ricordiamo anche la presenza in squadra di Berlo, che è però impossibilitato a partecipare al torneo. Insomma è tutto pronto per il calcio d’inizio. La squadra verde promette battaglia e vuole rifarsi della brutta prestazione dello scorso anno. Capitan Burchi dichiara: “Questa volta dobbiamo fare nostro il trofeo, altrimenti tutti gli altri ci prendono in giro per un anno”.

Sacco

Campo Estivo Esploratori 2008

Fonte del Piscio (Fiuminata), 02-14 agosto 2008.

Fiuminata, 3-08-2008. Il capo riparto, Burchi accoglie gli scout alla cerimonia dell’alzabandiera:
“ragazzi, quest’anno al campo, si fatiga!”. Bene, essi non sapevano ancora che gli aspettava.
Infatti, solo per raggiungere la fonte per ricaricare le taniche di sq. si doveva partire in due armati di bastone per portare l’acqua in salita fin su nell’angolo! E prima ancora dover portare su i pali e la tenda! Ah, una bella prova di forza per gli scout del riparto, che fino in fondo hanno dimostrato di essere dei veri uomini!
E sulle caravelle di Colombo anno solcato i mari e navigato alla scoperta del nuovo mondo!
E tra gli indigeni di San Salvador e le vacche di Fiuminata si sopno districati proprio bene!
Ricordiamo infatti il Nostromo Maro che con il suo grido “va via!!! git via!!!” scattava all’inseguimento dei terribili bovini, distruggi-angoli! E un bel giorno, di sole le sq. salpano dal campo per la loro, forse, piu’ grande avventura: l’Hike! E cammina cammina, monta il PVC, accendi il fuoco, improvvisamente il sole venne scalzato da terribili nuvole che, scaricarono addosso ai nostri avventurieri grandi quantità d’acqua e… GRANDINE! Ma solo il solletico gli fecero ai nostri eroi, al punto di vederli tornare il giorno successivo con dei grandi sorrisi, soddisfatti!
E dopo tutto pure le doccie con acqua gelida gli esploratori fecero! Tanto che il riparto, guidato dal genio di R.Rovinelli, replico’ “burchi non fa soffrire, ma crea uomini duri…”.
I giorni passarono, e la fatica era ormai diventata nostra inseparabile amica, compagna di viaggio. E chi per una cosa, chi per un’altra, anche quest’anno le squadriglie si distinsero per le loro capacita fisiche e techiche. Tanto da meritarsi:

tigri: premio stile, gara di cucina
orsi: sq. campo, sq. tecnica, grande gioco
falchi: premio pionieristica, sq. Olimpica

E tra i singoli esporatori, eccelsero:

cristof: novizio d’oro
luca c.: scout d’oro
steven: scout olimpico

complimenti a tutti ragazzi, arrivederci a settembre!

Buona Caccia.

C.R. Burchi

‘ESTOTE’ dissi – ‘PARATI’ risposero le squadriglie!

Calcinelli, 22 giugno 2008.

In occasione dei festeggiamenti del Ventennale del nostro amato gruppo, le squadriglie hanno colto l’occasione per esibirsi con una delle attività che contraddistingue noi scout: le costruzioni! Così, in diverse occasioni abbiamo composto diverse creazioni:

-nel corso del mese di giugno, l’alta squadriglia si è adoperata per la costruzione dell’altare, del tavolo, e dell’angolo cucina, partendo da dei progetti su carta e dei modellini realizzati in scala.

-durante l’uscita del 7-8 giugno scorsi, le squadriglie, in particolare i falchi e gli orsi, hanno costruito rispettivamente il leggio e la sedia per il vescovo, partendo da dei modellini realizzati dal capo riparto.

Tutto si è svolto al parco, luogo all’aperto ideale per le costruzioni: durante la settimana dei festeggiamenti infatti, più o meno ogni giorno, al parco erano presenti le squadriglie, indaffarate nelle proprie costruzioni. Non dimentichiamo il lavoro della squadriglia tigri che ha contribuito allestendo il fornello in malta e sassi sull’angolo cucina. Tutto questo mentre un simpatico paparazzo si aggirava furtivo tra i fili d’erba.

Grazie a tutti cari! Ma non finisce qui, ci attende la fantistaca avventura chiamata CAMPO ESTIVO!
Prepariamoci tutti al meglio, divertimento assicurato!

Buona Caccia.

C.R. Burchi

I Cinghiali alla Ravignana

Ravignana (Piobbico), 05-06 aprile 2008.

L’hike di prima classe tanto atteso da me e steven è finalmente arrivato. Dopo il fuoco serale della giornata trascorsa nella casa degli scout “ la Ravignana”; abbiamo finito di preparare gli zaini con tutto il materiale consigliatoci anche dal nostro C.R. burchi.
Per prepararci a questa avventura abbiamo portato nel nostro materiale tecnico un telo pvc per costruire il tendolino che ci avrebbe riparato nella notte; un’accetta per fabbricare dei picchetti che insieme ai cordini avrebbero fatto da struttura al nostro tendolino; il materiale topografico per fare il rilevamento altimetrico ed il percorso rettificato; un bel sacco a pelo ed uno stuoino.
Dopo che il nostro C.R. ci a consegnato il materiale contenente la cartina, la veglia d’armi e il foglio con il programma dell’hike, siamo partiti in cerca della casa “palazzo nero” così chiamato che non abbiamo mai trovato, anzi si alla mattina perché si trovava proprio sopra al nostro accampamento dove avremmo passato la notte.
Quella sera eravamo proprio entusiasti ma anche un po’ impauriti perchè camminavamo solo con due torce e la cartina in mezzo alla notte.
Infatti all’inizio abbiamo anche sbagliato strada perchè burchi ci aveva detto di non lasciare mai la strada principale ma ciò era sbagliato perché avremmo dovuto imboccare uno stradino di malta che non si vedeva nel buio della notte. Dopo esserci accorti dello sbaglio siamo tornati indietro e abbiamo cercato lo stradino che ci avrebbe portato alla casa.
Era tutto terra, avevamo le scarpe tutte piene di terra, non riuscivamo a camminare.
In fondo, si trovava una piccola pianura dove scorreva un torrente piccolissimo e infatti li era pieni di malta.
Disperati perché non riuscivamo a trovare la casa ci accampammo in una salita che se avessimo continuato ci avrebbe portato al “palazzo nero”; ma siccome stremati dalla camminata del pomeriggio abbiamo optato per la decisione di accamparci in mezzo a questa radura.
Fortunatamente abbiamo trovato due alberi abbastanza vicini per farci passare il nostro telo pvc e fissarlo con i cordini e i picchetti.
Quella notte non si vedeva niente, in due non ce la facevamo a montare un telo grande 6×4, dovevamo tenere la pila per illuminare il terreno e vedere cosa stavamo facendo e intanto dovevamo fare i nodi, creare i picchetti e stendere il telo pvc.
Con un po’ di fatica e stanchezza riuscimmo a costruire questo riparo mettendo, sotto dove avremmo dormito un po’ di telo, il restante sarebbe venuto su perpendicolare e avrebbe finito per tirarlo con i cordini al terreno e fissarlo con picchetti procuratisi da una pianta.
Ci infilammo sotto i nostri sacchi a pelo, tirammo fuori la veglia d’armi e iniziammo a leggere i brani contenuti.
Nella veglia erano racchiusi un brano del vangelo di Giovanni 13,1-17 “la lavanda dei piedi” e l’ultimo messaggio che Baden-Powell a lasciato ai suoi cari scout.
Poi nell’ultima pagina ci sono delle righe scritte dal nostro C.R. burchi che non si possono raccontare o sintetizzare ma bisogna leggerle per capire il significato che racchiudono quelle parole.
Dopo aver letto e meditato su queste lettere e brani ci siamo addormentati nella speranza di come dice BP di lasciare un mondo migliore di come l’abbiamo trovato per poterci addormentare nelle mani di Gesù in pace con la nostra coscienza e con la nostra persona.
Alla mattina all’incirca verso le 6:10 ci siamo svegliati più carichi che mai per poter affrontare la mattinata e la giornata che ci aspettavano. Abbiamo iniziato subito la giornata con la preghiera dell’esploratore per ringraziare Dio della notte tranquilla che ci a fatto trascorrere.
Dopo aver smontato il tendolino e aver rimesso a posto i nostri sacchi a pelo e stuoini abbiamo tirato fuori il nostro materiale di topografia e cancelleria e soprattutto la nostra voglia di camminare.
Dopo tutto dobbiamo ringraziare burchi perché non ci a dato tanto da camminare ed è stato clemente verso di noi, rispetto a come non fa con tutto il riparto. Bhè comunque l’attività di topografia ci aspettava e anche burchi ci aveva dato un orario da rispettare per il rientro e quindi non potevamo ritardare e aspettare per la partenza.
Ci siamo divisi gli incarichi io dovevo contare i passi e andare avanti, mentre steven doveva calcolare i gradi dal primo punto che il nostro accampamento fino all’ultimo che era “la Ravignana”.
Quella mattina arrivammo con una fame tremenda, infatti io che insieme a cecca avevamo l’incarico di cucinieri per questa uscita abbiamo subito provveduto a scaldare il the ed a mettere circa 2cm di cioccolata sulle fette di pane. Così con la colazione ed il rientro alla casa abbiamo terminato il nostro hike di prima classe.
Attendiamo con ansia la risposta dell’esito dell’impresa dal nostro C.R.

Buona Caccia Esploratori.
Buona Strada Capi.

Gianluca, Orso Perspicace
Stefano, Falco Pacifico

San Giorgio 2008: 3 giorni di festa

Valpiana (Monte Catria), 25-27 aprile 2008.

E’ stato certamente un San Giogio fuori del comune quello che si è appena concluso. Iniziato con un bello spavento, in cui il Signore si è messo d’impegno per far si che tutto andasse nel migliore dei modi, si è concluso certamente in maniera positiva.
La logistica del campo è stata a dir poco eccellente, i novizi Rover dei gruppi Ancona 2, Ancona 3 e Cupramontana guidati da Patrizio, Simone e Eddy (Ancona 2) hanno sapientemente gestito i punti acqua, costruito altare e alzabandiera e si sono resi disponibili per tutti i lavoretti che un campo di 500 persone ha richiesto. E ciliegina sulla torta l’ottima organizzazione della Kambusa. Il nostro gruppo, abilmente guidato dal suo capo gruppo ed aiutato da alcuni capi della nostra regione (Cristina, Cristiano, Guendalina e Eugenio), ha compiuto con apparente semplicità un lavoro non facile: fornire il necessario per 4 pasti ad 81 squadriglie per un totale di 500 persone!
Elenchiamo solo alcuni dei dati più significativi:
90 Kg di salsicce fresche
110 Kg di pasta
40 forme di pecorino
40 Kg di passata di pomodoro
una montagna di frutta e verdura
Il kambusiere ha commentato: “è stata solo la rampa di lancio, ora punto ad organizzare la kambusa del prossimo eurojamboree!”
Il vento e il freddo hanno certamente caratterizzato questo San Giorgio, ma esploratori e guide sono riusciti a superare tutte le difficoltà e a vivere al meglio le attività proposte!
Le Squadriglie guide sono state immerse in un fantastico clima medievale che le ha portate ad indagare e scoprire l’assassino del re, poi a lottare l’una contro l’altra armate di balestre e infine ad aiutare il contadino Dino ad avere un pbuon raccolto per poter pagare le tasse al feudatario.
Momento importante anche per tre gui del nostro riparto (jessica, elena e alice) che al San Giorgio pronunciano la loro promessa ed entrano nella grande famiglia delle Guide d’Europa.
Anche gli esploratori hanno combattuto in un clima di cavalieri ed eroi: gli aspiranti cavalieri erano suddivisi in due fazioni avversarie; all’interno di ogni fazione hanno vissuto una giornata di addestramento suddivisi in 4 specialità (Pronto Soccorso, Topografia, Pionieristica e Segnalazione). Quest’addestramento ha creato due grandi armate di cavalieri ben specializzate che si sono sfidate in un’epica battaglia. I due generali avversari (Romagnoli Eros per la fazione rossa e il sottoscritto per la fazione blu) han potuto guidare al meglio le ben preparate e specializzate squadriglie.
Vista la netta superiorità strategica di uno dei due generali l’esito della battaglia era scontato: la fazione blu ha sbaragliato l’avversario! L’abilità e il coraggio delle squadriglie della fazione rossa non è riuscita a compensare le forti lacune strategiche del loro generale, che è stato costretto a darsi per sconfitto ed abandonare il campo di battaglia. Si dice che ora si sia ritirato nelle montagne di Cupra e sotto mentite spoglie faccia il bracciante nelle campagne locali.

E’ stato un piacere vivere questo San Giorgio con tutti voi!

Eros… non te la prendere era solo un gioco :O)

Brunori Francesco, Incaricato Esploratori Distretto Pesaro

Uscita di Riparto

Tavernelle, 09-10 febbraio 2008.

Il Riparto si è trovato di fronte un’orribile scena: il delitto di Marco Rossi…vediamo quale squadriglia è riuscita a risolvere l’enigma… 9-2-’08, Calcinelli. Le squadriglie a piedi iniziano il loro cammino, quando all’improvviso, si trovano davanti oggetti alquanto strani e inconsueti, chissà… Raccolti, le suadriglie ripartono direzione Tavernelle. Dopo chiacchierate (ringraziamo Berlo e Don Piergiorgio), Messa e cena, il fuoco viene interrotto da alcune urla che si scoprira’, grazie all’agente Cicoli, essere del povero Marco Rossi, assassinato a sangue freddo…Le indagini partono e la Polizia chiede saggiamente aiuto le squadriglie che, il giorno seguente perlustrano e interrogano i personaggi che si scopriranno coinvolti nel delitto.
Sara’ forse il cugino della vittima, Miguel Ronaldo, indebitato fino al collo con lui?
Sarà forse l’idraulico, l’irascibile Paolo Poggi, pieno di rabbia dal lavoro non pagato?
O sarà Guido Ramponi, l’ignoto grossista?
Scopriamo insieme com’è andata:
“Il colpevole è Guido. Anche gli altri personaggi hanno buoni moventi, ma se Paolo viene ben interrogato i due alibi vengono confermati. Invece l’alibi di Guido non può essere confermato in quanto non c’è prova che Guido abbia guardato proprio quella sera il film, ma può averlo affittato un’altra sera con la sua tessera di block-buster. Il movente è chiaro: Marco trasportava diamanti dal Brasile all’Italia e li rivendeva a Guido che poteva poi piazzargli sul mercato; ma con le nuove retate Marco aveva paura a continuare. Quindi aveva deciso di denunciare Guido così da ottenere uno sconto di pena. Naturalmente questo guido non poteva permetterlo.”

Buona Caccia e complimenti a tutti ragazzi!

C.R. Rossi Rodolfo

Campo Invernale 2007

Villa del Monte, 27-30 dicembre 2007.

Il campo invernale degli esploratori si è svolto a Villa del Monte dal 27/12 al 30/12.
Siamo partiti dal piazzale della chiesa di calcinelli alle 9 della mattina. Successivamente abbiamo raggiunto, con le macchine, il punto da dove saremo scesi dalle macchine e proseguito a piedi. Siamo arrivati circa verso le 11:30 dove ci attendeva una merenda. Dopo esserci sistemati nelle camere, verso le 12:30 abbiamo mangiato. Il nostro C.R. ci ha dato del tempo libero fino alle 13:30. Dopo aver mangiato e riposato la staff ci ha chiamato per l’attività pomeridiana; l’argomento era la topografia. Lo scopo era fare un rilievo topografico della zona circostante alla casa. Alle 17:00 ci chiamarono tutti dentro per ascoltare da Don Peppe delle storie sulla vita di San Domenico-Savio. Dopo aver ascoltato delle storielle sulla vita di questo santo ci siamo rifocillati con una sostanziosa merenda a base di pandoro e tè. Finita la merenda siamo andati nei locali al piano terra per costruire dei castelli con il cartone. Poi, prima di mangiare, ci hanno lasciato del tempo per fare dei ritocchi ai nostri rilievi. Verso le 19:30 ci hanno chiamato per la cena e dopo aver concluso le squadriglie si sono divise per pulire i tavoli e lavare le proprie gavette. Poi più tardi ci hanno chiamato per il fuoco serale i tema erano i pirati. Verso le 23:00 siamo andati a dormire.

La sveglia del secondo giorno di campo arrivò alle 7:30 seguita con la preghiera e la ginnastica. Verso le 8:00 abbiamo fatto colazione poi siamo andati di fuori per fare l’attività mattutina che prevedeva la costruzione di catapulte; avevamo tempo tutta la mattinata. Prima di andare mangiare abbiamo giocato al tiro alla fune, alternato con due funi. Poi siamo andati a mangiare verso le 12:45; in seguito verso le 14:00 siamo ritornati di fuori per continuare la costruzione e il perfezionamento delle catapulte fino alle 17:00 perché a quell’ora dovevamo entrare per ascoltare un altro episodio della vita di Domenico-Savio raccontata da Don Peppe. Dopo che Don Peppe ha finito la storia abbiamo fatto merenda.

Siamo stati nelle nostre camere a provare le scenette e cose varie fino all’ora di cena. Alle 19:45 abbiamo cenato come di consueto e abbiamo messo a posto la sala. Verso le 21:00 è iniziato il fuoco serale dove abbiamo fatto la tombola scout fino alle 23:00, poi siamo andati tutti a dormire.

Il mattino del terzo giorno ci siamo svegliati, come sempre, alle 7:30, abbiamo fatto la preghiera e la ginnastica poi siamo entrati per fare colazione. Questo giorno è stato diverso perché c’era il grande gioco. Durante la mattinata abbiamo diviso la squadriglia in 4 gruppi: l’ambulanziere, il topografo, quelli che sistemavano il castello ed infine le persone che facevano le munizioni. Durante il mattino l’ambulanziere doveva cucire una casacca con una croce rossa che doveva indossare in seguito; il topografo faceva gli ultimi rilevamenti topografici; il castellano sistemava il castello e gli ultimi rimasti facevano le munizione e costruivano le frombole.

Alle 12:30 ci hanno chiamato per mangiare e passata un’oretta siamo riandati di fuori per ultimare gli ultimi preparativi. Verso le 15:00 il nostro CR ci ha chiamato per spiegare le regole e dare il via al grande gioco. Il tema era incentrato sul medioevo e lo scopo di ogni squadriglia era far cadere gli scudi che avevamo posizionato in precedenza sui castelli utilizzando le catapulte. Il gioco terminò alle 17:30 poiché era ora della merenda. Finita la merenda abbiamo avuto del tempo libero per lavarci e fare altre cose. Alle 19:30 ci hanno chiamato per la cena e verso le 21:00 abbiamo fatto il fuoco serale con delle scenette preparate da noi. Tema del fuoco: GiulioCesare i Romani. Come di consueto verso le 23:00 siamo andati a letto tranne tre nostri compagni perché dovevano fare la veglia alle armi (la veglia alle armi è una veglia che fanno i novizi per prepararsi spiritualmente alla promessa che pronunceranno il giorno dopo).

La giornata dell’ultimo giorno di campo iniziò alle 7:30 con la sveglia la preghiera e la ginnastica.

Abbiamo fatto colazione e siamo partiti a piedi per San Bartolo per ricevere la messa. Siamo arrivati la alle 9:00 e alle 10 :30 siamo ripartiti alla volta di Villa del Monte e quando siamo ritornati dopo una mezz’oretta di riposo abbiamo pranzato.

Finito di pranzare abbiamo incominciato a mettere a posto il campo dove avevamo fatto il grande gioco e tutti i dintorni della casa; una volta finito di fuori siamo entrati dentro per fare gli zaini e messo a posto tutta la casa. Finito di pulire il campo siamo andati nei locali a piano terra e abbiamo fatto tutte le cerimonie e consegnato tutti i premi. Siamo ripartiti alla volta di casa verso le 16:30.

Stefano Lucchetti, Segretario d’Alta Sq.

Primo torneo di calcetto tra branche

Villanova, 10 settembre 2007.

Lunedì 10 settembre 2007: una data memorabile per la branca gialla del gruppo Calcinelli 1°. Ancora emozionati i vincitori, Akela, Bagheera, Phao, Mysa e Ferao. Entusiasti ed esultanti per una vittoria che sembrava abbastanza improbabile dalle statistiche. Prima delle partite turbinavano voci e bisbigli in un uragano di opinioni che statisticamente davano per certa la vittoria della branca rossa. Solo qualche mormorio solitario si innalzava alla brezza della sera intimorito dalla combattività della branca gialla. Una branca, che per vincere si è battuta con grinta contro la temibile staff esploratori, capeggiata dalla minacciosa punta di diamante Berloni. E che dire della branca rossa? Tra novizi e rover, poteva essere considerata (e lo era) un concentrato di potenziale calcistico allo stato puro, pronto ad esplodere in una scarica di goal, con un effetto psicologicamente devastante per gli avversari. No, invece, non è stato così. Le aspettative non sono state rispettate. Un brutto errore quello di sottovalutare gli avversari, soprattutto se agguerriti e pronti a ribaltare le apparenti previsioni del destino, attraverso una grinta inaudita, un gioco di squadra affiatato come in un perfetto clima di Famiglia Felice, un’allegria e una giocosità, che si oserebbe definire, “tipicamente lupettara”.
Ci sono comunque stati ardui momenti di gioco: primo fra tutti quello del debutto contro i verdi, che in appena cinque minuti hanno castigato i Vecchi Lupi con una raffica di tre goal. Si presagivano tempi duri per i gialli, ora divorati da un leggero sconforto psicologico, ma non da cupa rassegnazione. I Vecchi Lupi ora si guardavano negli occhi: si era come materializzato sul campo un intricato disegno di sguardi, che, invisibile, ma perfettamente percepibile, emanava un desiderio di reazione. Una nuova grinta ora animava i gialli: il rinvio, il controllo di Akela, il passaggio a Bagheera, il tiro in porta, Sacco che non ce la fa, e infine, sorprendente, sempre sbalorditivo e inaspettato, il goal. La partita era di nuovo aperta.
E che dire poi dei rigori? La partita tra verdi e gialli si era conclusa sul tre a tre e la scelta era obbligata.
Un tiro dopo l’altro si susseguiva nell’eterna cadenza dei rigori: il tempo si fermava a istanti con il respiro degli spettatori e riprendeva solo successivamente, con i sospiri, di sollievo o di dispiacere, dei giocatori. Ed ecco gli ultimi tiri, ora ad oltranza. Burchi sul dischetto, si prepara, corre verso il pallone, sferra il colpo, la palla avvampa piena di velocità, si dirige in porta, sembra dentro, è proprio lì … invece no, incredibile parata di Phao! Non è però ancora finita. Bagheera si appresta al tiro: se lo fa la branca gialla vince. Un colpo secco, veloce, la palla svelta si dirige nell’angolo destro: è rete, il portiere spiazzato.
I gialli ora “volano a Berlino”! I rover sono davvero temibili: la coppia Menconi, Gasparini sembra dotata del dono della telepatia. I rossi corrono, palleggiano, scartano con semplicità gli avversari, rubano la palla come caramelle ad un bambino e, pur tuttavia, non vincono. Uno, due, tre goal per i gialli e alla fine il quarto. Quattro a tre per i “lupettari” e l’arbitro fischia: la partita è finita, i vincitori esultano.
Questi sono solo alcuni dei ricordi più belli del torneo, un’esperienza sicuramente da riproporre negli anni venturi. Intanto la branca gialla esulta, soddisfatta e felice. Ora parla Akela: complimenti ai Vecchi Lupi che hanno fatto tutti del loro meglio: è stata veramente una cosa ben fatta.

Mysa

Il Campo Estivo del Centenario

Piobbico, 17-26 agosto 2007.

Un viaggio alla riscoperta del messaggio di B.P. per ripercorrerne le avventure. Lupi, Tigri, Falchi e Orsi, hanno fatto un ottimo lavoro come “cadetti di Mafeking”: schivando i colpi dei proiettili e combattendo coraggiosamente si sono dimostrati all’altezza di portare a termine incarichi molto importanti per il destino di Mafeking.
Le avventure non sono certo mancate: tra giochi notturni di appostamento, segnalazioni a distanza in morse e semaforico ed escursioni in terreni impervi e sconosciuti, il tempo è letteralmente volato e siamo già di ritorno a casa. Ogni Squadriglia si è dimostrata all’altezza della situazione, anche se i premi da attribuire erano unici e una Squadriglia andava scelta.
Per cui:
PREMIO STILE: Sq. FALCHI
PREMIO PIONIERISTICA: Sq. ORSI
PREMIO GRANDE GIOCO: Sq. TIGRI
PREMIO SPORT: Sq. ORSI
PREMIO GARA DI CUCINA: Sq. ORSI
NOVIZIO D’ORO Marco Giorgetti
SCOUT D’ORO Enrico Ceccarelli

Congratulazioni anche ad Alessandro e Francesco per il conseguimento della Seconda Classe.
Alla prossima avventura
Buona Caccia.

C.R. Brunori Francesco, Orso Grigio