Uscita dei Passaggi: RIVOLUZIONI IN FUOCO!

Prelato Alto, 22/23 ottobre 2016

22-10-2016…CIII SIAAAAMOOOOO Il periodo di riposo dalle avventure della Route e dai vari Campi e Voli estivi è concluso.. Si riparte,più cariche che mai, per l’evento che dà inizio ad un anno ricco di novità: I PASSAGGI! All’appello ci siamo quasi tutte: io (Ali Cardo), l’altra Ali, Vale, Chia, Gio, Lilli e Sofi e non dimentichiamoci delle strepitose Maru Gle e Lalli!! Yeeeee Prendiamo l’autobus e una volta arrivate a Rosciano, zaino in spalla! Prima meta: monastero delle Benedettine; montiamo le nostre tendine nel bell’oliveto. Ci aspettano grandi eventi, ma prima.. SI GIOCA! Il tempo stringe, e dopo la (ri)firma della nuovissima strabiliante megasuperfiga carta di fuoco da parte di noi viandanti, andiamo a far legna per la cena.. E CHE CENA! Una meraviglia di polenta e castagne nella brace ci riempiono a sufficienza per poter accogliere le 6 nuove arrivate in fuoco: Auri,Chia Falcioni ,Chia Andreoni, Virgi, Luci e Cate! La cerimonia di passaggio si è svolta al Prelato, con tanto di immancabili effetti pirotecnici 😀 Tornate al luogo di pernottamento, ci aspetta il secondo eventone: LA FIRMA DELLA (nuovissima strabiliante megasuperfiga) CARTA DI FUOCO DA LILLI E SOFI! yeeeeeeeee troppe cose belle per non poter festeggiare!! Come da tradizione un bel ponch, un rotolo e una crostata allietano ulteriormente la serata! Ma la stanchezza inizia a farsi sentire..buoooonanotte 😉 Come sempre, la notte non è mai lunga abbastanza, e ci svegliamo al simpatico suono delle campane delle sorelle, che evidentemente iniziano la loro giornata decisamente presto! Dopo una rapidissima colazione, le viandanti ripartono per il Prelato, ognuna per il loro servizio in branca, mentre io,Maru e le new entry rimaniamo ancora un po’ per delle attività basate sui tre (+1) cardini del fuoco:comunità,strada,servizio. Ma non stiamo mica ferme! Riprendiamo lo zaino e ci dirigiamo a Montegiove, dove le scoltine gustano per la prima volta la inimitabile soddisfazione della cucina con i fornellini (aww) e da Montegiove si torna al Prelato, per assistere alla Santa Messa e alle cerimonie con tutto il gruppo. Che dire.. Ancora una volta, torno stanca ma con un sorriso che solo esperienze così possono regalare! Ringrazio ognuna per la sua presenza.. non vedo l’ora di iniziare questo nuovo anno, e sono sicura che non deluderà! A presto!! Buona strada

Alice Cardoni 
Furetto Ottimista

L’Alta sq alla conquista di Roma!

Roma,  22/25 aprile 2016

Eccoci qui! Pronte a partire verso una nuova avventura, che ci ha regalato tante belle emozioni.
Già alle 13, con gli zaini in spalla, e la curiosità nel cuore, eravamo davanti alla stazione del treno di Fano, cariche per quello che ci stava aspettando. Dopo un lungo viaggio, carico di risate e felicità, siamo arrivate alla tanto attesa…Roma!
Qui siamo state calorosamente accolte dalla parrocchia di S.Cleto, dove abbiamo pernottato i giorni seguenti. Stremate, dopo aver mangiato, ci siamo subito coricate a letto.
Il sabato mattina, come delle turiste per caso, ci siamo avvicinate al centro di Roma per mezzo della metro per avventurarci nel pellegrinaggio fra le tre Chiese Giubilari. Lì, con molto entusiasmo abbiamo incontrato don Matteo.
Dopo aver ripreso le energie, ci siamo dirette verso piazza s.Pietro, dove ci sarebbero state le confessioni in preparazione alla santa Messa e a seguire il passaggio attraverso la porta Santa.
Successivamente, abbiamo approfittato del tempo libero per visitare Roma, attraversando i suoi vicoli, per poi incontrare Martina, la capo fuoco del gruppo “Roma 11”, che ci ha portato la cena in attesa della fantastica serata che ci stava aspettando.
Infatti, verso le 19,30, siamo entrate nello stadio olimpico, dove tutti i ragazzi si stavano preparando ad assistere e ad essere i protagonisti di una serata dedicata interamente ai giovani, nella quale si sono esibiti artisti emergenti come Lorenzo Fragola, Rocco Hunt,….
A malincuore era già terminata una festa indimenticabile, inaspettata ma molto gradita. Anche il viaggio di ritorno alla casa parrocchiale è stato piuttosto imprevedibile, infatti, quando era ora di fare il cambio d’autobus… beh, questo non si è presentato! Così rimboccandoci le maniche, ci siamo fatte mezz’ora di cammino!
Ma dopo un’intensa ma bella e ricca giornata ci siamo date la buona notte.

[Virgi e Ele]

Misericordia a portata di …..BASTONE

Più presto del solito aprimmo gli occhi, il mattino in cui il papa stava aspettando solo noi in quella accogliente, affollata, grande ma soprattutto calda piazza san Pietro.
Uscite dal sacco a pelo a malincuore, ma svegliate dal grande entusiasmo nel vivere questa fantastica avventura, ci recammo alla fermata scattanti. Una chiamata però arrivò e un bastone si intromise nel nostro cammino. Era alto, scuro e cresceva a dismisura. Il gruppo parrocchiale di Arezzo che alloggiava insieme a noi nella fantastica chiesa San Cleto ci aveva chiesto un favore: di portare con noi quell’ adorabile oggetto. Noi, sempre pronte al servizio, ritornammo in parrocchia a prenderlo. Questo gesto ci costò un lieve ritardo nell’arrivo previsto a San Pietro. Ciò però non ci buttò giù e lottammo comunque tra la folla per ottenere il posto migliore e goderci fino in fondo la celebrazione. Niente ci fermò perché il nostro obiettivo era di ascoltare ciò che papa FRANCESCO aveva da confidarci. Nonostante i vari ostacoli e malintesi incontrati durante il cammino arrivò una seconda chiamata (questa volta era davvero una cosa piacevole). Era Sara la nostra amica capo riparto di Roma 11, la quale ci disse che i posti riservati agli scouts c’erano ancora per noi. Felici e saltellanti corremmo verso la nostra meta e con un balzo ci sedemmo nei nostri posti d’onore con la stessa grazia di sempre.
Con la gioia nel cuore e ripagate per lo sforzo fatto per la determinazione con cui affrontammo la situazione ci godemmo ogni singola parola detta dal nostro amico pontefice.
“Anzitutto, amare è bello, è la via per essere felici. Però non è facile, è impegnativo, costa fatica(…)Amare infatti vuol dire donare, non solo qualcosa di materiale, ma qualcosa di sé stessi: il proprio tempo, la propria amicizia, le proprie capacità.”
Queste sono alcune frasi usate da papa Francesco per insegnarci ad amare nonostante le difficoltà e a capire che la nostra più grande fonte d’amore è Dio. Misericordia infatti è proprio amare il prossimo e questo è il messaggio lanciato dal giubileo perché amando e credendo possiamo essere dei campioni di vita.
Continuammo, dopo l’eucarestia, a visitare la capitale nella sua bellezza. L’altare della patria, il Colosseo e i fori imperiali furono le mete della giornata. Affascinate ma assetate gironzolavamo ancora nel centro finché la sete vinse su tutti gli altri desideri. Ora non cercavamo più musei e opere d’arte ma solo ombra e nasoni (fontanelle tipiche romane).
Rifocillate ripartimmo verso casa e tra chiacchiere e quiz perdemmo pure la nostra fermata quindi fummo costrette a fare pure un giro turistico nella periferia.
Mangiammo dei gustosi arrosticini in un ristorante tipico abruzzese. Tra risate ed euforia la serata passò in un baleno. Lo so che vi starete chiedendo dove è finito il nostro compagno di avventure ma il problema è che restò sempre con noi in ogni secondo. A dirla tutta ci eravamo ormai affezionate, ma quando tornammo a casa lo ridemmo in mano ai proprietari.

30 centimetri di felicità

Finimmo la nostra visita turistica partendo da piazza di Spagna fino ad arrivare a piazza della Repubblica visitando nel mentre il Quirinale. Però dentro di noi qualcosa cambiò e non era il fascino provato nell’osservare quelle famose opere architettoniche ma qualcosa di più grande…. LA FAME.
Ci piacque molto conoscere ogni vicolo di quella importante città ma le Guide quando qualcosa le chiama rispondono sempre soprattutto se il mittente sono 30 centimetri di panino alle polpette.
Deliziate dall’idea di una pietanza più grande di noi ci fiondammo nella stazione Termini di Roma. Assaporammo ogni morso prima di approdare sul treno e perderci tra i nostri canti, carte (manualmente realizzate) e giochini di ogni tipo.
Infine si può dire che tornammo piene di qualcosa che non potevamo classificare né come un sentimento né come un’emozione ma sappiamo che ciò che abbiamo trovato lo possiamo solo condividere.

[Luci, Chià F. e Ali]

Alta sq Stella Alpina

Calcinelli VINCE il Challenge 2016

Furlo-Fano, 7-8 maggio 2016

Nel 2002 la prima vittoria, nel 2005 la seconda, poi finalmente, dopo ben 11 anni, quest’anno il clan Nettuno torna ad essere vittorioso in questa sentita competizione. Una gara di abilità tecnica e di orientamento, in cui si sfidano tutti i clan dei distretti Pesaro-Romagna e Ancona.
Lo scorso anno al Challenge nazionale avevamo ottenuto ottimi risultati, mancando la vittoria per un soffio. Vittoria arrivata quest’anno, grazie alla pattuglia composta da Axel Valeri e Lorenzo Centoscudi, che hanno così riportato a Calcinelli la tanto ambita “forcola” che premia la miglior pattuglia della competizione.
Ma solo grazie all’impegno di tutti i nettuniani, per la prima volta sarà orgogliosamente riposta nella nostra sede anche la famosa “bandiera”, premio assegnato al miglior clan del Challenge. Tutte le nostre quattro pattuglie si sono piazzate dentro la top 10. Di seguito i piazzamenti:
Pattuglia “727” di AXEL VALERI e LORENZO CENTOSCUDI;
Pattuglia “Divina Jonhatan 2” di LUCA PEDINI, EMANUELE BARONE e LORENZO COSTANTINI (Clan di Forlì);
Pattuglia “Eiffel 65” di ALBERTO PANNACCIO, GEREMIA MATTIOLI e FILIPPO GRESTA;
Pattuglia “Splash Brother” di ANDREA PEDINI e CHRISTOPHE MENDY.
Il Challenge quest’anno, oltre alle numerose prove disseminate lungo il percorso, si caratterizzava per la modalità triathlon. La gara era composta da una prima parte a piedi lungo i sentieri del Furlo, un lungo tragitto in bicicletta fino a Fano, e infine, una prova in canoa sul nostro mare Adriatico.
Siamo veramente contenti di questo risultato, ma già guardiamo alla prossima edizione puntando ad obiettivi ancor più alti, perché il Nettuno non si ferma mai!
Grazie per il vostro tempo, all’anno prossimo. 😉

Axel Valeri e Lorenzo Centoscudi

Ultima Uscita di Fuoco prima della Route Estiva

Santa Madonaa Alta – Fiorenzuola di Focara – Casteldimezzo, 7/8 maggio 2016

Le scolte del Fuoco Girasole hanno trascorso il loro fine settimana…in spiaggia!

Ritrovandosi il pomeriggio di sabato 7 maggio in sede, le ragazze sono partite all’avventura a bordo delle loro macchine, giungendo fino a Santa Marina Alta.

La meta?

Fiorenzuola di Focara!!

Le nostre scoltine si sono così incamminate, con in spalla i loro zainoni e, dopo miriadi di foto scattate, litri e litri di acqua bevuta e ripide salite, hanno finalmente raggiunto il mare!

Una volta arrivate, dopo aver esplorato attentamente il territorio e dopo aver aggiunto un’altra centinaia di foto alla memoria delle loro macchine fotografiche con foto di paesaggi, foto a cast e foto a tradimento, hanno costruito la loro “tana” per la notte e hanno iniziato a preparare il loro “angolo cottura” da utilizzare per una sana e per niente cancerogena cena alla trappeur!

Quella sera, nel bel mezzo dell’inquadratura del paesaggio marittimo, si scorgevano scolte nell’intento di preparare i loro piatti, eseguendo acrobazie di ogni genere per non far cadere il proprio cibo sulla brace!

Dopo la cena: il fuoco serale! Condito da un’attenta riflessione finale sul tema del NODO.

Il giorno seguente, dopo un lungo riposo ristoratore, le nostre scolte sono uscite dalle loro tende e hanno perlustrato il lungomare e gli scogli e hanno finalmente riempito la scheda dati delle loro macchine fotografiche facendo foto alla “High school musical” mentre saltavano in aria.

Prima di ripartire per intraprendere il cammino verso casa, dopo aver smontato le tende e aver riempito il pancino con un’abbondante colazione, hanno svolto la splendida attività organizzata dalle nostre scolte semplici dove hanno approfondito alcuni punti della Carta di Fuoco.

Nella strada verso casa nulla ha potuto arrestare la camminata delle nostre intrepide scolte, tranne il rumore dei loro stomaci che richiedevano un pasto caldo! Dopo esser giunte a Casteldimezzo e aver mangiato un pranzo realizzato sui fornellini, le nostre ragazze sono finalmente tornate a casa con un po’ di sabbia addosso, una mezza abbronzatura da muratore e il ricordo di una bella esperienza vissuta insieme!

Rosio
ACC

Un San Giorgio tutto nostro!

San Francesco in Rovereto, 9-10 aprile 2016

Un’ uscita di quelle brevi, ma belle e significative. Quest’ anno il San Giorgio è stato diverso perchè invece di essere insieme ad altri riparti eravamo solo noi. Ci siamo divertite ugualmente…
Sabato,appena siamo arrivate, abbiamo scaricato le tende, taniche ecc. e ci siamo incamminate lungo un sentiero costeggiato da ulivi. Con il carico che avevamo sulla schiena il tragitto ci è sembrato lungo e faticoso. Dopo aver scelto il punto dove ci saremmo stabilizzate abbiamo incominciato a sistemare il materiale. Come in ogni campo che si rispetti, il momento in cui inizia a piovere è sempre quello in cui si montano le tende. Inutile dire che ci siamo bagnate tutte.
Quando finalmente ha finito di piovere e noi avevamo finito di piantare le tende è arrivato il momento delle attività, ma prima una piccola merenda con i dolci delle mamme.
La storia di questo campo parlava di un drago che continuava a spaventare un villaggio e uccidere le persone. In questo villaggio regnava un re che aveva una figlia. Quest’ultima era stata presa dal drago e tenuta in ostaggio.

Furono scelti quattro cavalieri che avevano il compito di liberare la principessa, ma ogni cavaliere che si rispetti deve avere un’armatura per poter sconfiggere e salvare la principessa. Così tutte le squadriglie hanno fatto un’armatura di cartone ai propri cavalieri.
Dopo aver finito di fare l’armatura la staff ci ha detto che era ora di mangiare, dopo cena avremmo fatto l’attività serale.
Eravamo ancora bagnate dopo cena e avevamo paura di poterci ammalare. Dopo poco ci chiamò la staff e ci spiegò cosa dovevamo fare per salvare la principessa. Bisognava superare quattro tappe e alla fine se le facevamo bene ci davano un pezzo di cordino, può sembrare poco, ma ci è servito dopo per legare il drago. Le tappe erano più difficili al buio infatti, la nostra squadriglia, alcune non le ha superate. Una volta legato il drago è stato il momento di salvare la principessa che era posizionata su un albero. Abbiamo quasi fatto cascare l’albero perché tutti i cavalieri si erano ammassati li e la principessa era incastrata tra i rami…
Comunque la principessa è scesa, e mantenendo dei toni bassi siamo andate a dormire.
La mattina seguente ci siamo alzate presto, abbiamo fatto colazione e siamo andate a messa a Saltara. Il tragitto per arrivare alla chiesa era lungo, ma anche al ritorno abbiamo fatto presto.
Appena rientrate la staff ci ha chiamate e ci ha detto che era ora di cucinare! Però prima abbiamo fatto una specie di gioco. Una ragazza per squadriglia doveva andare dalla staff e scegliere una tecnica per fare il fuoco e la griglia. Più o meno abbiamo scelto tutte la stessa tecnica e quindi siamo andate a fare il fuoco. Per pranzo c’era: risotto con asparagi e salsiccia, pancake e fragole con il cioccolato. Era buonissimo!
A fine pranzo siamo tornate alle tende e abbiamo smontato tutto, dopo le premiazioni e i ricordini i genitori soni venuti a prenderci e siamo tornate a casa.
L’esperienza del campo è sempre bella da ricordare perché sai che nessuno sarà uguale a quello precedente, anche se può sembrare perché in quasi tutti piove.
Arriva sempre quel momento in cui ti chiedi se vale la pena continuare, se forse era meglio stare a casa davanti alla televisione invece che andare in mezzo alla natura bagnata e infreddolita, ma è proprio questo che rende bello il campo, che ti mette alla prova ed è anche una sfida con te stessa per vedere a quanto il tuo corpo e il tuo animo può dare. Il giorno 23 aprile 2016 17:45, Terza ASaltara <terzaasaltara@gmail.com>ha scritto: Un’ uscita di quelle brevi, ma belle e significative. Quest’ anno il San Giorgio è stato diverso perchè invece di essere insieme ad altri bivacchi eravamo solo noi. Ci siamo divertite ugualmente… Sabato,appena siamo arrivate, abbiamo scaricato le tende, taniche ecc. e ci siamo incamminate lungo un sentiero costeggiato da ulivi. Con il carico che avevamo sulla schiena il tragitto ci è sembrato lungo e faticoso. Dopo aver scelto il punto dove ci saremmo stabilizzate abbiamo incominciato a sistemare il materiale. Come in ogni campo che si rispetti, il momento in cui inizia a piovere è sempre quello in cui si montano le tende. Inutile dire che ci siamo bagnate tutte. Quando finalmente ha finito di piovere e noi avevamo finito di piantare le tende è arrivato il momento delle attività, ma prima una piccola merenda con i dolci delle mamme. La storia di questo campo parlava di un drago che continuava a spaventare un villaggio e uccidere le persone. In questo villaggio regnava un re che aveva una figlia. Quest’ultima era stata presa dal drago e tenuta in ostaggio. Furono scelti quattro cavalieri che avevano il compito di liberare la principessa, ma ogni cavaliere che si rispetti deve avere un’armatura per poter sconfiggere e salvare la principessa. Così tutte le squadriglie hanno fatto un’armatura di cartone ai propri cavalieri. Dopo aver finito di fare l’armatura la staff ci ha detto che era ora di mangiare, dopo cena avremmo fatto l’attività serale. Eravamo ancora bagnate dopo cena e avevamo paura di poterci ammalare. Dopo poco ci chiamò la staff e ci spiegò cosa dovevamo fare per salvare la principessa. Bisognava superare quattro tappe e alla fine se le facevamo bene ci davano un pezzo di cordino, può sembrare poco, ma ci è servito dopo per legare il drago. Le tappe erano più difficili al buio infatti, la nostra squadriglia, alcune non le ha superate. Una volta legato il drago è stato il momento di salvare la principessa che era posizionata su un albero. Abbiamo quasi fatto cascare l’albero perché tutti i cavalieri si erano ammassati li e la principessa era incastrata tra i rami… Comunque la principessa è scesa, e mantenendo dei toni bassi siamo andate a dormire. La mattina seguente ci siamo alzate presto, abbiamo fatto colazione e siamo andate a messa a Saltara. Il tragitto per arrivare alla chiesa era lungo, ma anche al ritorno abbiamo fatto presto. Verso mezzogiorno la staff ci ha chiamate e ci ha detto che era ora di cucinare! Però prima abbiamo fatto una specie di gioco. Una ragazza per squadriglia doveva andare dalla staff e scegliere una tecnica per fare il fuoco e la griglia. Più o meno abbiamo scelto tutte la stessa tecnica e quindi siamo andate a fare il fuoco. Per pranzo c’era: risotto con asparagi,carote e salsiccia- pancake e fragole con il cioccolato. Era buonissimo! A fine pranzo siamo tornate alle tende e abbiamo smontato tutto, dopo le premiazioni e i ricordini i genitori soni venuti a prenderci e siamo tornate a casa. L’esperienza del campo è sempre bella da ricordare perché sai che nessuno sarà uguale a quello precedente, anche se può sembrare perché in quasi tutti piove. Arriva sempre quel momento in cui ti chiedi se vale la pena continuare, se forse era meglio stare a casa davanti alla televisione invece che andare in mezzo alla natura bagnata e infreddolita, ma è proprio questo che rende bello il campo, che ti mette alla prova ed è anche una sfida con te stessa per vedere a quanto il tuo corpo e il tuo animo può dare.

Aurora
Picchi

QUARANTA E LODE!

Cartoceto, 7 febbraio 2016

Era una normalissima domenica mattina, il sole ancora non era sorto, ma si intravedevano i timidi raggi nascosti tra la lieve foschia. La città era ancora silenziosa.

C’era solo un piccolo particolare che sbaffava la linea retta della normalità.

Quella mattina undici ragazze si incamminavano verso la chiesa di Saltara per partecipare alla prima messa delle ore 8. Iniziava così la grande giornata durante la quale si intraprendeva la grande avventura per sfornare la grande sorpresa.

Alla fine messa le ragazze si misero di nuovo in cammino per arrivare alla meta della giornata:

LA SALA PROVE.

Ed è proprio lì che le nostre cantanti hanno inciso il loro primo album.

Il nostro grande progetto era proprio questo: registrare un cd che raccogliesse i canti della Quaresima e i Vangeli delle cinque domeniche di preparazione alla Pasqua.

Così quella domenica mattina ci siamo recate a casa del Big che gentilmente ci ha messo a disposizione la sua sala prove.

Appena arrivate ci ha accolto una lauta colazione e subito dopo è stato allestito il set fotografico per lo scatto della copertina.

Quella mattina mentre il mondo si svegliava nei suoi letti caldi e soffici le nostre undici ragazze erano con fogli in mano e microfoni accesi per registrare le varie tracce.

La mattinata è stata produttiva, registravamo quasi senza fermarci, il nostro coordinatore era molto efficiente.

Dopo un duro lavoro, ci vuole sempre una buona pausa per rifocillarsi e, da buone mangiatrici che siamo, la tavola ci chiamava; così il gustoso pranzo è stato divorato e naturalmente non sono mancate le solite risate e le gare per finire l’ultimo pezzo.

Tutto scorreva secondo i piani, ma naturalmente tutti sappiamo che durante la realizzazione di un grande progetto c’è sempre un bastone tra le ruote: noi non ci stavamo preoccupando perché sembrava che stesse andando tutto liscio finche il nostro coordinatore non arrivò dicendo:

”Ehm… C’È UN PROBLEMA …”

Un velo di timore era sceso nella stanza: ebbene sì, la notizia non era delle migliori: le registrazioni della mattina erano tutte da rifare! (puntualizziamo che il computer non ci ha reso sempre il lavoro facile)

Riprese le nostre postazioni le nostre voci hanno ripreso a risuonare per la sala.
E cosi tra canti, batterie che impazzivano, cucchiaini di miele che giravano per la stanza, fogli che volavano, teste che sbattevano contro i muri, e gambe che non reggevano più, le nostre scolte continuavano con le registrazioni e problemi non finivano, anzi, sembravano aumentare. Ma l’orario di chiusura si avvicinava sempre più e pian piano la sala si svuotava.

Non tutte le canzoni erano state cantate perciò un altro incontro ci aspettava, riascoltando le tracce dal computer ci venne un’idea che in realtà era già uscita la mattina dalla mente di Ale… era ora di attuarla!

Così cambiato il microfono del computer e registrando prima gli strumenti e poi le voci il lavoro è stato perfezionato.

La notte era calata e alcune delle nostre scolte erano ancora a registrare alcuni brani, il lavoro era ancora lungo ma nessuno mollava la presa, solo il miele ci aveva lascia già da qualche ora.

L’ora era tarda cosi decidemmo di bloccare i lavori e proseguire il martedì successivo.

Ritrovate il martedì sera, ci siamo rimesse di nuovo all’opera tra scatti, Vangeli e flagranza. A fine serata tutte le canzoni accompagnate dai Vangeli riposavano nel computer di Ale.

Tutto era pronto… O quasi!

C’è chi ha passato notti insonni a masterizzare cd, chi ha passato ore di scuola a completare le copertine, chi ha passato pomeriggi a litigare con la stampante perché questa non capiva bene il senso del fronte-retro e c’è chi tra una cosa e l’altra infilava copertine dentro le bustine.

Questa è stata l’impegnativa settimana del nostro Fuoco Girasole.

Vi chiederete come mai il cd ha quel titolo, BEH sicuramente l’ha ideato una grande saggia ma una buona mano gliel’hanno data le nostre due care scolte con i loro 30 e lode.

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato, la domenica delle vendite era iniziata e per chi quel giorno non c’era BEH non c’è rimasto nulla.

Chiara Ciacci
Scolta Viandante

Pranzo di Gruppo per il nostro Patrono San Sebastiano

Bocciodromo di Calcinelli, 31 gennaio 2016

Bel momento di FAMIGLIA FELICE, di SERVIZIO e di CONDIVISIONE. Al pranzo di San Sebastiano domenica 30 gennaio al Bocciodromo di Calcinelli eravamo più di 300 a mangiare, e una cinquantina di persone dietro le quinte… Una grande soddisfazione per chi si è dato da fare! Anche per chi ci ha allietato con la sua presenza a tavola: non abbiamo ancora ricevuto critiche 🙂

Quello che ci ha spinto ad organizzare questo evento è stata la volontà di coinvolgere le famiglie nella nostra realtà scout: siamo infatti il loro sostegno e conoscersi, conoscerci e conoscere è fondamentale. Con la collaborazione dei preziosi Rappresentanti delle varie Unità, abbiamo coinvolto tante mamme e tante babbi nelle attività più disparate: dal reperire le sedie, all’acquisto della carta igienica; dal tagliare il pane, al distribuire le bevande nei tavoli; dal trovare l’offerta più conveniente per acquistare la pasta, al cuocere centinaia di salsicce; dal preparare il sugo al lavare e tagliare le verdure per tutti. Un’organizzazione ben rodata e collaudata che funziona perché alla base ci sono genitori disposti ad aiutare, a sporcarsi le mani, ad essere pazienti e ad essere sorridenti.

Ci sono stati genitori che ci hanno aiutato anche se non avevano la possibilità di partecipare al pranzo il giorno stesso: un segno concreto e reale di “collaborazione estrema” che ci ha rincuorato.

Un grazie particolare va a Tonino, Presidente della Bocciofila di Calcinelli, che non manca mai di dire il suo SÌ quando ci sono momenti di condivisione e di aggregazione sociale!

Da questo pranzo, ci alziamo da tavola con la consapevolezza che COLLABORARE non è facile ma i frutti del raccolto piantato insieme sono sicuramente più dolci e succosi. Speriamo di potervi riproporre altri momenti come questo…

Lalli
VCG

Route Invernale del Fuoco Girasole… Intinerante, cantante e bella!

Ponte Cappuccini-Carpegna-Miratoio, 5-8 dicembre 2015

Si è conclusa ormai da un po’ la nostra Route invernale ma l’entusiasmo e la gioia condivisa sono rimasti nei nostri cuori.

Ma partiamo dal principio …
Zaini in spalla ,cariche , ma anche con un po’ di timore da parte delle più piccole: così eravamo il 5 dicembre al momento della partenza. Prima destinazione: Ponte Cappuccini . Qui, le care Sorelle dell’Ordine della Adorazione Eucaristica ci hanno accolto calorosamente e aperto le porte della loro dimora. E che Dio ci perseguiti! Dopo cena, la nostra Jessi ci ha fatto passare una divertente serata con un gioco di conoscenza. Tra risate, mimi , canti , musical e tanto altro abbiamo scoperto ancora di più le une delle altre.

Con il nuovo giorno è iniziata la vera avventura! Dopo aver scelto il sentiero ci siamo incamminate verso il nostro obiettivo: l’Eremo della Madonna del Faggio. Piano piano abbiamo raggiunto la vetta della montagna, ma non sono certo mancati incontri con cavalli curiosi, incertezze sui sentieri da percorrere, salite ripide e tanta tanta neve!
Arrivate all’Eremo un generoso pranzo ci ha ridato la carica e dopo la salita eravamo pronte per la discesa verso Carpegna.
Qui, abbiamo conosciuto un simpatico prete che ci ha allietato con il suo: CANTIAM CON GIOIA CON EMOZION ( emosion) E’ VICINO IL SIGNOR! Questo canto ci ha poi accompagnato in tutti i momenti e della giornate e, ancora oggi, lo ricordiamo e lo cantiamo con allegria.
Dopo la messa siamo state ospitate a casa della Vale, dove ci ha raggiunto anche Don Peppe per una bellissima e istruttiva chiacchierata incentrata sull’importanza dell’aspetto fisico per noi e per gli altri. Per concludere alla grande la giornata non potevano mancare un piatto di polenta e degli speciali ed inediti canti scritti da noi!
Purtroppo al risveglio alcune ragazze sono tornate a casa (ciao Ani, Vale e Ali!), ma noi non ci siamo abbattute, ancora grintose e con la voglia di vivere a pieno la nostra Route, abbiamo fatto rifornimento di cibo al supermercato più vicino (perché senza cibo non si va da nessuna parte!).
Con lo zaino appesantito dai nostri acquisti, ci siamo dirette verso Sasso di Simone. Come se non bastasse il peso dello zaino, i nostri scarponi completamente ricoperti di malta, non contribuivano a farci procedere velocemente lungo il sentiero. La fatica è stata però ripagata dalla bellissima vista del panorama circostante e della frana che caratterizza il Sasso Simone.
A questo punto la prima tappa della giornata poteva dirsi raggiunta, ma il cammino non era ancora finito. A velocizzare il nostro passo un po’ stanco è stato un incontro decisamente molto, anche troppo, ravvicinato con una famigliola di una decina di cinghiali!
Con la discesa del buio anche noi siamo discese verso Miratoio e con canti, profonde riflessioni e una buonissima cena abbiamo trascorso l’ultima notte della Route .

Con un po’ di tristezza ma con tanta gioia per l’ esperienza vissuta insieme il giorno seguente ci siamo salutate.

E’ stata veramente una bellissima in Route in cui nonostante i tanti chilometri percorsi abbiamo scoperto ancora di più l’amore che ci lega.

Per concludere in bellezza la prima pubblicazione in esclusiva dei nostri inediti!

Nelle strade dei quartieri italiani
a cosa pensano i ragazzi,
quando incontrano una ragazza
con il corpo bello e snello ma con un poco di cervello e dietro un bello schieramento
andiamo a vivere insieme, con il tuo portamento,
per vedere gli altri ragazzi
stare male.

RIT: io non ti mento, ti mento (x2)
nella tua mente, tua mente
il mio comportamento è questo, è questo.

Donne truccate
anni 2000
girano in centro
col tacco 20,
rosso il rossetto
comincia la caccia
di un uomo nuovo
da portare a letto
dammi una mente
che questa mi manca,
fammi far shopping
andiamo in vacanza!
Ma quanto è bello andare in giro
con un uomo a cui mento,
se hai un corpo special
che ti toglie i problemi!
Il portamento non va,
ma il comportamento e una donna non ho,
ma ho un corpo e sabato è già
e un corpo mi porterà a Miss Italia!

Mi son guardata allo specchio
e pure oggi è lo stesso
ancora quel triplo mento
il girocollo mi è stretto. Mi stringono anche i calzoni
eppure son quelli nuovi
non stanno bene per niente
quel commesso mente.
– Hey tu, ma che dici?
– mi hai guardato le narici
– hai un bel portamento!
– ti ricordo il mio mento
Mi sento giudicata
con accanimento,
ma che mi
se quello è il comportamento.
Se hai un bel corpo
non umiliarti ti porto a
vorrei abbracciarti!

Lilli e Sofi
Scolte Semplici

Uscita di Fuoco concentrata in una sola giornata

Cesane, 15 novembre 2015

Tutto iniziò alle ore 8.30 quando ci siamo ritrovammo insieme per celebrare la S. Messa delle ore 8.45 a Calcinelli.
Già la partenza fu problematica perché un’uscita solo la domenica non impedisce di fare il sabato sera, perciò tutte avevamo un sonno bestiale (per lo meno la sottoscritta). Dopo la Messa, partimmo alla volta delle Cesane: era una mattina fredda di novembre e il sole era nascosto dietro le nuvole, ma nonostante ciò potemmo goderci comunque la magnificenza della Natura che ci circondava.
Già dal tragitto in macchina ci siamo fatte coinvolgere dal panorama, il quale era coperto da una fitta nebbia che ce lo nascondeva AHAHAHAH 😀
Infine prima di arrivare alla meta pre-decisa ci ha attraversato la strada un fratello lupo.

Arrivate al punto di inizio sentiero iniziammo il percorso con la canzone dell’uscita “Dopo l’amore” perché le capo volevano già calarci nel motto che ci avrebbe accompagnato tutta la giornata.
Dopo esserci spogliate di maglioni e cappotti e caricate gli zaini, partimmo con destinazione La Baita. Il sentiero, come avevo già preannunciato, era uno spettacolo: la rugiada nelle ragnatele sopra gli abeti li faceva sembrare dei piccoli alberi di Natale, i colori delle foglie delle varie piante che incontravamo rendevano il nostro cammino sempre più piacevole e autunnale, insomma, tutto molto POETICO. Proprio come il tema di cui stavamo parlando.

Dopo mille foto con il paesaggio e canti di ogni genere arrivammo a destinazione, e lì ci fermammo a mangiare. Finito il nostro pranzo e riposate dalla lunga camminata affrontammo il discorso sull’AMORE. Ripartimmo per tornare alle macchine perché poi avevamo un appuntamento con la parrocchia ossia l’incontro con tutti gli educatori di Calcinelli a San Bartolo.

Nel tragitto ci fu promesso di fermarci in un bar per una cioccolata calda/cappuccino per riscaldarci e risvegliarci per, appunto, affrontare la serata. Ma questo pit-stop non è stato possibile a causa del ritardo (quindi noi ancora aspettiamo il recupero della sosta cioccolata).
Arriviamo a San Bartolo stanche, infreddolite e puzzolenti ma comunque curiose sulla serata che avremmo trascorso. L’incontro è stato all’insegna della condivisione tra i vari gruppi giovanili della parrocchia, e si è concluso con una cena insieme con menù a base di cotolette impannate (cit. Don Peppe) e patate arrosto.

Infine siamo tornate a casa stanche ma comunque con tanto entusiasmo sulla giornata vissuta e GASate per riviverne altre.

Gioia
Capo Cerchio

Fuoco Girasole in…IL CANTO DEI PASSAGGI 2015!!

Castelcavallino, 10/11 ottobre 2015

L’avventura dei Passaggi parte con semplicità,
nel sentiero che dal tram alla montagna arriverà
con la pioggia nelle scarpe
l’entusiasmo di marciare
nella natura in amicizia ed armoniaaaa.

C’èèè, che c ‘è…??
C’è che prendo un tram che va
A Urbino e poi che si fà!?

E camminare e camminar su questa strada a camminare!

Rit. E SE LA PIOGGIA CADRÀ, SE LA PIOGGIA CADRA E TUTTO BAGNERÀ E TUTTO BAGNERÀ
SE LA PIOGGIA CADRÀ, SE LA PIOGGIA CADRÀ, PIU DIVERTENTE ALLOR SARÀ!

Eeeee arriverà! Il colore del sole più caldo, un raggio che ti scalderà!!
ooo arriverà! Un posticino per fare il festino, con punch caldo e dolcino…

(E invece) sul lago tanganica-ca!
Ci sono le pescolle-ee!
Pescolle assai molle!
Pescolle…non ne posso più!

Je, Chia, Ali: Pianta qui la tua tenda, è asciutta la nostra tenda
Con te è piu sicura la notte fredda e scura
Gio Ali Sabri Vale: domani ci ammaleremo, e la febbre che prenderemo, ci impedirà, di fare attività!
Cominciò poi la stesura, di una firma più sicura
Tra i vespri ed i canti del Fuoco
E vecchie carte da firmar!
FUOCO: Avanti non perder tempo firma qua, è un contratto è legale è una formalità! Tu ci cedi, tutti i diritti, e noi faremo di te, un’ Aiuto da hit-parade!!
ALI: la mia firma sulla carta, il mio impegno verso Dio, il mio Fuoco tutto attorno sono qui Signore Mio, sono una piccola fiamma, però ardere vorrei, come un grande immenso Fuoco che tu Dio per me già sei!

Rit. SE LA PIOGGIA CADRà, SE LA PIOGGIA CADRà, IL PVC NON BASTERà IL PVC NON BASTERà!
SE LA PIOGGIA CADRà, SE LA PIOGGIA CADRA, IL COTONE NON SI ACCENDERà!

E cantate insieme a noooooi
Che la nostra fatica, ogni giorno speranza, di nuovo sarà!!!
Sotto questo cielo noi, costruiremo la felicità! Cotone su cotone un disegno sarà!
Ma una luce nel buio sei tu! Chi cammina sei tu, chi ci porta le scolte Marusca sei tu, forte più della pioggia son le torce lo so! Linda e Sofi non diranno di noo, non diranno di no.
LINDA E SOFI: dalla casa qua sopra siamo giunte fino a qui,
anche se le altre Guide ci dicevano di: non uscite dalla stanza senza poncho mamma mia
che laffuori è un gran freeddo
e la tempesta porta viiia.
FUOCO: E allora dai venite con noi è un’avventura in mare aperto,
viaggerete insieme a noi nella natura controvento!
(Momento conviviale)E diallallaidi diallalaidi dialla, alla laidì (LALLI soprattutto)
INSIEME: vogliamo salutare il dì che muoooore
E chiedere perdono al Creatore
E pace pace pace a chi è inzuppato,
all’Esplo, alla Guida e a Clan e Fuooooco.
E le Cocci sono là con il pensiero,
di raggiunger domattina il Cerchio inteeeero.
Rit. AL CHIAROR DEL MATTIN AL CHIAROR DEL MATTIN, CI SVEGLIA L’ACQUAZZON CI SVEGLIA
L’ACQUAZZON, AL CHIAROR DEL MATTIN, AL CHIAROR DEL MATTIN CI SVEGLIA L’ACQUAZZON ,O E’ SORTO IL SOL??
VERDI: se la pioggia cadrà, se la pioggia cadrà, noi non si mangerà noi non si mangerà =s
GIALLE: se la Ro arriverà, se la Ro arriverà, la merenda lei ci porterà!! xD
SCOLTE SEMPLICI: quando l’aurora apre il mattino, quando nel cielo torna il sereno, quando il fiore sboccia
sul ramo, forza è l’ora di andare lontano!
(giornata nelle varie Unità)

FUOCO: Vedo cambiare le cose che stanno attorno…che stanno attorno,
crollare i muri e barriere, fin dal profondo..fin dal profondo…
vedo Scolte che guidano il Cerchio….
Vedo la vaaale, la Saaabriii, la Gioiaaaa
E tempi nuovi oggi iniziano già
C’è gioventù nelle nostre Unità
Una Staff nuova in Cerchio è qui fra di noi
Un’eccezione che la storia farà, Gioia Vale Sabri CAPO UNITÀ!
GIOIA, VALE SABRI: Aiutami a dire sii, alla Tua volontà e la strada tua seguir, Aiutami a dire no, al timore
che ancora dentro ho.. ascolta la preghiera di un Capo che, ha incerto il passo e si affida a te, dammi il coraggio di vivere
FUOCO: offri la vita tuaaa, offrila per le coccinelle
(e sarai) seeervo! (Cit. MARU)
Ricorderò e comunque, anche se non vorrai
Anche se gli anni vanno, tu non svanirai
Come fa bene cercare, trovarti nell’albo d’oro
E nell’ ansia che ti scordo, ti scatterò una foto!

Colonne sonore: (in ordine di comparsa)
-ECCOMI
-PARADISO CITTÀ -Pausini
E CAMMINARE
AL CHIAROR DEL MATTIN
ARRIVERÀ -Modà
SUL LAGO TANGANICA
AVVENTURA E LIBERTÀ
LA LEGGE PERFETTA
IL GATTO E LA VOLPE
CANTO DELL IMPEGNO
LA SPERANZA
GRAZIE -Glenda
ESTOTE PARATI
PREGHIERA ORTODOSSA
PARTIRÒ
SEGNI NUOVI
ASCOLTA LA PREGHIERA
SERVO PER AMORE (2^voce)
TI SCATTERÒ UNA FOTO -Ferro

Jessi
ACR