Route Invernale 2012

Pergona, 27-30 dicembre 2011.

“Quando vedete i ragazzi per la strada, dite che non hanno voglia di far niente. Invece guardate questa ragazze: hanno fatto animazione agli anziani della nostra casa di riposo.”
Queste sono le parole che ci ha dedicato Don Filippo il parroco di Pergola all’ultima messa della nostra Route Invernale (27-30 Dicembre 2011). Il nostro diario ci racconta le avventure di questa esperienza.

Martedì 27 Dicembre 2011 ( Presenti : Ali Palli Fedi Jessi ) Avevamo fissato la nostra partenza alle 9,00. Arrivate a Pergola e fatto conoscenza della casa ci siamo subito messe al lavoro per preparare il menù di tutta la Route e, appena fatto, siamo andate alla Coal a fare la spesa. Solo a questo punto abbiamo pranzato! Nel pomeriggio finalmente abbiamo avuto il primo incontro con gli anziani della casa di riposo dove avremmo fatto servizio.
Il primo impatto forse è stato un po’ sotto le aspettative soprattutto per la Jessi. Abbiamo cercato di far parlare le “nonnine” e le abbiamo fatte anche cantare…
Prima di cena , inoltre, ci siamo viste con Don Filippo e abbiamo parlato delle figure del presepe.
Al ritorno dall’incontro abbiamo cucinato il primo pasto sui fornellini. La cena era ottima, e ha saziato le nostre pancine per permetterci di affrontare al meglio il programma della serata: la veglia della Fedi. Il tema era la SCELTA. L’attività era strutturata a domande su vari aspetti e tutte hanno stimolato il nostro dibattito e le discussioni in un modo che ci è venuto naturale!
Eravamo alla fine della prima giornata di route.

Mercoledì 28 Dicembre 2011 ( Presenti: Ali Palli Chià Fedi Jessi ) “Buongiorno a questo giorno che si sveglia oggi con me, buongiorno al latte ed al caffè,
buongiorno a chi non c’è… “
E dopo un buongiorno così eravamo di nuovo pronte per affrontare di nuovo la casa di riposo ( in senso buono). Inoltre subito dopo la messa ci ha raggiunto la Chià. Così se n’è andata anche la seconda mattinata. È ritornata l’ora del pranzo e nel pomeriggio ci siamo dedicate alle nostre attività. Oggi il tema era la FATICA e la Jessi ce l’ha spiegato con un gioco all’aperto unito ad una discussione sull’argomento. Alle 17,00 non siamo mancate all’incontro con Don Filippo che ci ha sempre parlato delle figure del presepe. Dopo la cena per questa serata era prevista lo spettacolo natalizio dei bambini delle elementari di Pergola.

Giovedì 29 Dicembre 2011 ( Presenti: Ali Palli Chià Fedi Jessi) “Sotto questo cielo noi,
costruiremo la felicità,
mattone su mattone un nuovo mondo sarà.”
Erano queste le note che ogni mattina venivano dalla sveglia dell’Ali! Lodi, colazione, messa e casa di riposo erano le attività che ci aspettavano oggi.
“Numeroooo 71…Tombola.. il prosciutto è mio!!” ahah
Indovinate cosa abbiamo fatto con gli anziani?! La tombola!!!!!!!!!!!!! Una giornata intensa direi, infatti seguire le “nonnine” a giocare non era affatto uno scherzo.
A cena abbiamo avuto anche una visita inaspettata ma molto gradita Giova ci è venuto a trovare e ci ha dato una mano a preparare la cena. Dopo un ottimo pasto è stata la volta del fuoco serale della Chià. Tema : la VOLONTA’. Abbiamo affrontato discussioni sul perdono, il servizio, il sogno… Visto che era l’ultima sera e il fuoco serale è terminato presto ci siamo dedicate ai peccati di gola (mele immerse nel cioccolato fuso mmmm che bontà).

Venerdì 30 Dicembre 2011 ( Presenti: Ali Palli Chià Fedi Jessi) Ultimo giorno. Dopo il risveglio e le solite attività del mattino oggi anziché andare dagli anziani abbiamo fatto un’attività per noi proposta dalla staff: un percorso su alcuni aspetti dello scoltismo e le mete personali. A questo punto nonostante fosse presto abbiamo iniziato a cucinare per avere il tempo di pulire la sede e andare a prendere il tram. Alle 12,40 abbiamo lasciato Pergola.
E qua Checco direbbe: “e che che che che ca….caspita di bella route è stata!!!!!!!!!!!!”

Fedy, Cerbiatto Generoso

Cena Comunitaria del Branco Alte Rupi

Sala Parrocchiale di San Giuseppe (Sterpeti), 28 dicembre 2011.

I lupi, si sa, sono abili cacciatori e sono sempre indaffarati a scovare, qua e là, qualche preda nascosta. Questa volta il Branco Alte Rupi di Calcinelli ha davvero seguito una buona pista. Già, perché il dolce profumo che aleggiava intorno alla Parrocchia di Sterpeti mercoledì 28 dicembre 2011 era proprio irresistibile.
Grazie all’aiuto di Vecchi Lupi davvero speciali sono state atterrate le prede più succulente della giungla. Nell’ordine: primo al ragù, pizza, dolci di ogni forma e colore (tanti quanto quelli delle piume di Mor il pavone diceva Bagheera). Veramente un delizioso banchetto!
Il divertimento però doveva ancora venire perché subito dopo la cena è giunto il momento della classica tombola natalizia. In realtà “classica” non è il termine esatto. Muniti di tabellone e schedine il gioco ha inizio. “E’ uscito o no Akela?”, “ Chi è stato estratto, Rikki il porcospino?”, “No no, è uscito.. Oo” , “Oh oh cosa?? E’ successo qualcosa che mi sono perso?” , “Ma no! E’ uscito Oo, la tartaruga!”
Si, insomma… ha inizio con qualche difficoltà, ma poi fila tutto liscio come le piume di Chil l’avvoltoio, con tante risa e premi speciali. Un obrobrobrobrobr (applauso) davvero grande a tutti i genitori, che con impegno si sono calati nel mondo delle lontane colline di Seonee, di Mowgli e dei Vecchi Lupi e a tutti i lupetti, che si sono divertiti a suggerire le giuste pronunce ai genitori.
Il tempo scorre velocemente tra gli ambi e le terne, le quaterne e le cinquine. Arriva il momento della seconda tombola della serata: la tombola pazza. L’aggettivo dice tutto: si tratta del solito gioco, ma con premi incartati dagli stessi giocatori. Si può vincere qualsiasi cosa. Sul tavolo ci sono montagne di pacchetti, colline di fagottini, fiumi di fiocchi e nastri colorati: un paesaggio dei balocchi che reclama un vincitore. Pronti, si parte. Iniziano ad essere scartai i primi premi. Si va dal peluche enorme e coccoloso al kit contro la stitichezza del proprio animaletto domestico! In questo caso non ci sono dubbi. Tutti i lupetti accusano qualche azione delle Bandar, le fastidiose scimmie grigie della giungla! Come avranno fatto ad intrufolarsi di nascosto senza essere viste rimane tutt’ora un mistero.
Le risa e l’entusiasmo non si spengono un attimo e si continua fino alla fine del gioco. La luna ha fatto capolino ormai da un po’ tra le chiome degli alberi e si riflette sulle vetrate della sala. La notte incomincia a infittirsi portando appresso il suo carico di sogni. Per i lupi è giunto il momento di riposare. Una sistemata al refettorio e alla cucina e si torna tutti alla propria tana.
Grazie all’aiuto e alla collaborazione di tutti, lupetti e soprattutto genitori, la serata è stata splendida, vissuta pienamente nel clima gioioso e appassionante di una vera Famiglia Felice.

Akela

Autofinanziamento 2011

Calcinelli.

Quest’ anno in Fuoco abbiamo una meta importante per la fine dell’anno: la Route Nazionale S/R sulle Dolomiti! Ed è importante non solo perchè è un evento raro, unico, utile, ma è anche importante economicamente parlando: la spesa sarà maggiore. Un pò anche per questo il nostro aufinanziamento è stato altrettanto importante e direi anche un pò fuori dai soliti schemi: vendere Olive marinate e Marmellate di arance!
I lavori sono iniziati a novembre, con la raccolta delle materie prime. Sono stati due giorni di duro lavoro nei campi, con tanto di reti e rastrelli e un buffo trattore che ci portava su e giù per le proprietà di Valerio ( babbo Fedi o Zio Valerio).
Raccolti ca. 40 kg di olive, abbiamo cercato al ricetta migliore tra tutte quelle che conoscevamo e l’ abbiamo applicata: abbiamo messo le olive nelle damigiane con sale, aglio, finocchio e bucce di arancia e per un mese le abbiamo ospitate nelle nostre case, prendendocene cura e girandole tutti i giorni.
Infine, dopo un mese, le abbiamo messe nei barattoli, che erano dei Signori Barattoli, decorati in modo più che grazioso e con tanto di etichetta!
Nel frattempo c’è stata anche la produzione delle suddette marmellate. Il tutto è stato venduto con successo al mercatino di Natale di Calcinelli. Se ci siete stati, avrete sicuramente visto Scolte lungo la Flaminia, con olive in mano, intente a propagandare a tutti il loro prodotto…ahahah
A fine giornata, le soddisfazioni non sono mancate!

Uscita Scolte Semplici

Cesane.

“ se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto” ahaha!! appena ho saputo che la mia prima uscita S.S. si sarebbe svolta alle Cesane( il mio monte preferito tra l’ altro) quella frase l’ ho pensata davvero!
Ma questa era la mia occasione, anzi la mia sfida! il terzo tentativo di arrivare alla baita rondini senza che nessuno dovesse venirmi a recuperare in macchina!
L’Ali e io siamo partite da Campo D’ Asino, cartina e nient’ altro. Ah no scusate, come dimenticare il fantastico altimetro della C.F., altimetro impazzito che vive su una linea d’ onda tutta sua e che nessuno ha ancora imparato a decifrare! Ahahh scusa Ali!
Comunque, la giornata è cominciata bene.
La mattina, dopo qualche sentiero, tra chiacchierate serie e risate, ho ritirato fuori il mio naturale istinto a perdermi, a lungo sopito.
Mah, ahimè, l’ Ali se n’ è accorta, cosi subito siamo tornate indietro e ci ha fatto intraprendere il sentiero giusto…
Eravamo 2 marmotte che si arrampicavano, affannando, sugli altipiani! poi il pranzo. pasta e…dolce! Si perchè con le fettine abbiamo avuto un piccolo problema tecnico.
Ripresa la marcia, tutto è andato per il meglio e quando ho visto la baita gli occhi mi hanno lacrimato(dal freddo ahah). Qua. sedute nel prato, abbiamo svolto l’ attività.
L’Ali mi ha spiegato il treppiede, i 3 punti fondamentali dello scoltismo, ne abbiamo un pò discusso e abbiamo scritto qualche pensiero… In realtà il discorso era già venuto fuori lungo il cammino.
Il ritorno, su asfalto stavolta, ci ha riportate alla macchina, in allegria e, a me, anche con una certa soddisfazione!

USCITA DI FUOCO

Monastero Benedettine (Fano), 19 novembre 2011.

Eccoci di sabato pomeriggio 19 novembre pronte per la primissima uscita del nostro nuovo Fuoco, con la ‘new entry’ Jessi, in direzione Rosciano, per essere ospitate nel Monastero del Suore Benedettine di Fano.
Scese dal tram a Rosciano, abbiamo alternato la camminata a momenti di attività tenuti dalla Illi, incentrata sul tema della scelta, conclusa poi, una volta arrivate al Monastero, con un divertentissimo gioco dell’oca che il nostro Cigno ha ben adattato al tema da lei scelto e con squisiti panini con porchetta (tanto attesi dalla Illi)!! Finito di cenare si è iniziato il fuoco serale: grandi ‘parole crociate’ che vedevano sfidarsi la Illi con la nostra staff!! se vi state chiedendo: come mai si parla così tanto della Illi?? la risposta è semplicissima!! è a questo punto della nostra uscita che la DdG ci ha raggiunte…stappato lo spumante e brindato alla Illi sulle note di una simpaticissima canzone creata dalla Fedi e dalla Jè, ci siamo spostate all’aperto alla luce di un fuocherello per arrivare al clou dell’uscita: la cerimonia della Partenza della ILLI!!!
Dopo la serietà del momento vero e proprio della cerimonia, tra un po’ di dispiacere da parte del Fuoco e sicuramente tanto entusiasmo d’accogliere la nuova RS da parte della direzione, la Illi ha continuato per la sua strada! Di nuovo in piedi il giorno dopo, abbiamo preso parte alla S. messa nella chiesa accanto al Monastero e abbiamo poi raggiunto le guide e le loro famiglie per il pranzo dai frati agostiniani.
Un’uscita davvero ricca di divertenti momenti e con tanto spunti di riflessione e confronto! Colgo l’occasione per augurare BUONA STRADA alla cara Illi!!!

Chia, Airone Esuberante

Una casa sulla roccia… per vedere… il campo invernale delle Guide!

CEA di Piobbico, 2-5 gennaio 2012.

L’anno 2012 si è aperto in modo avventuroso e imperdibile perché c’è stato il campo invernale del nostro Riparto. Siamo partite il 2 gennaio per andare in una casa del CEA a Piobbico. Appena arrivate abbiamo sistemato gli zaini nelle stanze e ci siamo incamminate verso il castello dei pecorari facendo diverse prove in base al livello delle proprie conoscenze e abilità. Tornate all’abitazione ci siamo riassestate con una bella merenda. Successivamente abbiamo svolto i vari servizi della giornata. Abbiamo cenato, poi abbiamo assistito al fuoco serale, animato dall’Alta Sq e verso le 22.30 ci siamo preparate per la notte.

La mattina seguente abbiamo eseguito la ginnastica e successivamente abbiamo fatto colazione. Quindi ci siamo dirette a Piobbico per partecipare all’explò paese. Abbiamo chiesto ai cittadini i loro vari piatti tipici. In seguito ci siamo dirette al Palazzo Brancaleoni, dove una guida ci ha illustrato le varie stanze del palazzo. Tornate alla casa abbiamo fatto “il lavoro con l’azimut” (riportare il percorso rettificato su carta). Ha seguito l’attività organizzata dalle ambulanziere. Dopo cena ci siamo riunite in Sq per inventare la scenetta riguardante l’explò paese. Il fuoco serale parlava di S.Francesco d’Assisi… come tutti i momenti ludici del campo e il Tempo del Signore.

Alla mattina ci hanno svegliato molto presto (le 7) per fare colazione velocemente. La giornata prevedeva un’attività di segnalazione in semaforico (tecnica nuova per tutte!) e in morse. Tornate in casa, dopo aver usufruito del tempo libero si è svolta l’attività manuale. Quest’ultima consisteva nel costruire una lanterna usando un barattolo di pelati vuoto e del ghiaccio. Dopo cena, la preparazione per il fuoco serale. Questo fuoco serale si svolgeva nella chiesa di Piobbico chiamata “la Bomboniera”, dove abbiamo vegliato per S. Francesco.

Il 5 gennaio ci siamo svegliate e abbiamo scoperto di dover fare una gara di cucina!! Ci siamo affrettate a preparare gli ingredienti e dopo circa due ore di lavoro, il pranzo era pronto per essere servito. Il primo: chitarrine al pomodoro; il secondo: polpette; il contorno: patate gratinate; il dessert: rose del deserto. Subito dopo pranzo ci siamo preparate per l’arrivo dei genitori. Arrivati i genitori la staff ci ha consegnato i premi. Noi Aquile abbiamo vinto la gara di cucina! La Sq. dei Picchi ha vinto il Premio Espressione e Spirito di Sq ; i Leopardi hanno vinto il Premio Campo e le Pantere lo Stile.

Questo campo invernale, per le guì è stato il primo, è stato un momento pieno di emozioni e nuove esperienze!

Sq. Aquile

Il Riparto Santa Croce si è imbattute in galassie sconosciute!

Prelato Alto (Fano)

27-12-2011
Hour 9.00 AM
Kansas, Planet Earth-Base spaziale alpha chiama nave madre “Sirion”, Base spaziale chiama “Sirion” . Passo.-
-Vi riceviamo, parla il comandante Sallistar-
-Come procede il viaggio verso il possibile pianeta gemello della Terra?-
-In ottime condizioni, non è ancora stato necessario scongelare le tre squadriglie dallo stato criogenico e il robot di bordo, Gerty, se la sta cavando benissimo-

27-12-2011
Hour 10.03 AM
Spaceship –Sirion-
-Comandante Sallistar chiama base Terra … passo. Rispondete … Passo. Abbiamo avuto dei problemi , siamo dovuti atterrare in un piccolo pianeta roccioso … passo. Abbiamo disibernato l’equipaggio. Le tre pattuglie Orsi, Tassi e Falchi, stanno già cercando i pezzi perduti della nostra astronave… passo.

Dalla cronistoria del vicecomandante Pariah:
Avevamo perduto dei pezzi importanti della nostra nave e dovevamo necessariamente recuperarli. Con l’aiuto delle squadre d’esplorazione eravamo senz’altro sicuri di riuscire a risolvere ogni problema.
Ho dato io stesso le coordinate per recuperare i primi pezzi … la missione consisteva nel ricavare dei punti su una mappa topografica, raggiungerli e recuperare le provviste perdute nel brusco atterraggio.
Subito le tre squadriglie si sono rivelate all’altezza del compito e, la sera stessa, abbiamo potuto festeggiare con i giochi olimpici invernali (Curling e hockey) e la grande tombolata.
La Fortuna dagli occhi bendati ha generosamente elargito leccornie e dolciumi, che, sulle orme della legge degli esploratori, sono stati prontamente condivisi e distribuiti. Non conoscono egoismo ed avidità i valorosi viaggiatori dello spazio; sono fratelli d’avventura e sanno bene di poter sempre contare l’uno sull’altro.
Ma la chiara notte dalle sconosciute Lune, stava già rapidamente avanzando, in quell’ignoto pianeta. Era giunto il momento di coricarsi.
L’indomani i giovani esploratori potevano già andare in avanscoperta, ad osservare quali grandi sorprese potessero celare le nuove terre che, come ignari forestieri, stavano attraversando.
Giunti in un luogo chiamato Monte Giove, sono riusciti a raccogliere interessanti informazioni e a riportare alla Sirius bellissimi schizzi panoramici e una precisa traccia del percorso effettuato. Tutte e tre le squadre hanno dimostrato d’avere grande abilità nell’antica arte dell’esplorazione.
Tornati alla nave base con ulteriori pezzi perduti, il capitano ha deciso di organizzare una grande prova teatrale.
Quella sera, mi è sembrato quasi di sentire sulla pelle il complesso vento dell’arte, che, seppur tanto improvviso e sfuggente, solo in rare occasioni sa essere così gravido d’ispirazione e divertimento, capace di trascinare con se suggestioni profonde e bellissime. Ancora i miei complimenti a tutte e tre le squadriglie per quelle che reputo tra le più divertenti scenette a cui abbia mai assistito.
Ma l’indomani era già la volta di riprendere le ricerche dei pezzi perduti della nostra astronave.
Si era scoperto che alcuni di questi si trovavano in mano a popolazioni autoctone, nascosti in una città segreta. Era iniziato il Grande Gioco.
Ogni squadriglia, armata di cerbottana, ha cercato di recuperare le tre chiavi necessarie ad aprire le porte della città misteriosa. Non bastava neutralizzare i campi di forza nemici e recuperare le tre chiavi; si dovevano seguire anche dei simboli di pista segreti, fino al luogo della città invisibile. Solo una squadriglia è riuscita nell’impresa e può ora sfoggiare nel proprio angolo la navicella aliena miniaturizzata, così difficilmente ottenuta.
Ormai pochi pezzi mancavano all’appello; furono localizzati grazie alle imponenti costellazioni invernali. Ora gli esploratori sanno bene cosa può mostrare il cielo invernale ad occhi abili e capaci di guardare. Il grande cacciatore Orione nasconde rotte invisibili, che, se giustamente attraversate, possono mostrare il nord e la giusta via da percorrere.
La nostra astronave, grazie all’aiuto, l’operosità e la fratellanza di tutti, è stata, infine, ricostruita.
Questa bella avventura c’ha fatto capire come alla base di un grande viaggio ci siano sempre la forza e la fiducia dataci dal prossimo, la quale, ben felicemente, dovrà essere ricambiata.
Come nelle galassie dello spazio profondo, ognuno di noi è una stella strettamente necessaria, ognuno di noi è un punto da cui passa la costellazione perfetta.

Federico, A.C.R.

360 Gradi… anche quest’anno la vittoria va a…

Urbino, 10-11 dicembre 2011.

“RICORDA, LO ZAINO LO PORTERAI SULLE SPALLE…PERCIO’…”
La CR Lalli ci aveva avvisato: per la Gara di Orientamento del 360° abbiamo camminato per tutta la città di Urbino!
Dal giorno 10 al giorno 11 dicembre, noi Guide del Riparto Il Quadrifoglio abbiamo dovuto raggiungere diverse tappe facendo schizzi, calcoli di latitudine e longitudine, e mentre percorrevamo le strade dal punto più basso a quello più alto della città con lo zaino in spalla, la gente ci guardava e qualcuno ci ha anche chiamato “Le Giovani Marmotte”.
Quel percorso è servito alla sera per trovare il luogo per dormire: stanche e tutte rotte ci siamo ritrovate dalle Suore del Monastero di Santa Chiara!
La mattina seguente, dopo la colazione, la Messa e l’intervista alle Suore, siamo ripartite per la gara vera e propria: dopo aver camminato per una lunga salita, facendo a gara, noi delle Aquile con le Pantere, per chi arrivava prima, siamo arrivate in un convento di Frati di San Bernardino al Mausoleo dei Duchi, e lì abbiamo preparato il nostro pranzo.
Ancora un po’ di strada, poi abbiamo ripreso il pullman e siamo tornate in sede dove ci hanno riferito che proprio le Aquile hanno vinto il 360°, seconde le Pantere, terzi i Leopardi e quarti i Picchi.
Comunque ci siamo divertite tutte e per me che sono una Guì alla prima uscita è stato bellissimo ma penso di poter parlare anche per tutte le altre! Alla prossima!!

Virginia, Sq. Aquile

Uscita delle Direzioni di Riparto delle Marche!

Bellisio Solfare (Pergola).

Uscita delle Direzioni di Riparto femminili delle Marche 3/4 dicembre 2011 – Bellisio Solfare Anche quest’anno le staff della branca guide hanno deciso di partecipare all’uscita, che già da qualche anno, il distretto di Pesaro-Romagna e di Ancona organizzano per noi capo.
Il ritrovo è avvenuto sabato 3 dicembre alle ore 16.00 a Bellisio Solfare nella casa, vicino la parrocchia, spesso meta di vacanze di branco e voli estivi. All’arrivo di tutte abbiamo partecipato alla messa, animandola con dei canti. Dopo esserci sistemate in casa abbiamo imparato un nuovo canto, da poter riproporre alle nostre ragazze e, tramite un “domino-topografico”, ci siamo suddivise in equipe: gli alberi da frutto, gli ulivi e le grotte.
Successivamente abbiamo tirato fuori martello e chiodi per formare dei disegni su dei barattoli di latta così da creare le lanterne di Santa Lucia, e infine Marusca ed Ilaria ci hanno insegnato i “segreti” del percorso rettificato e della riduzione in cartina.
All’arrivo della sera utilizzando tecniche di orientamento senza la bussola, ogni equipe ha trovato un brano diverso tratto dal libro di Lézard da utilizzare per la scenetta con i quadri statici per la sera.
Dopo la cena alla trappeur abbiamo fatto il fuoco serale, dove la domanda principale che si faceva il personaggio era: ”Perché sono guida?”; a turno ogni equipe ha risposto con le proprie scenette che parlavano delle gite delle guide, del fuoco serale e dello zaino.
Così, (mentre la musica della festa del paese continuava a salire!) il nostro fuoco è iniziato a calare e tutte insieme abbiamo acceso le nostre lanterne e concluso la serata con il canto.
La domenica mattina, svegliate di buon’ora, ogni equipe, seguendo strade diverse, ha fatto il percorso rettificato e, dopo aver ridotto in cartina la strada percorsa, abbiamo unito le mappe e trovato i punti che dovevamo raggiungere, dove ogni squadra ha trovato una ricetta di nazioni diverse insieme ai simboli dei diversi Eurojamboree.
Lanciando così l’argomento, ci siamo ritrovate tutte insieme per parlare delle informazioni riguardo questo Eurojam che si sta avvicinando sempre più e della preparazione e motivazione dei nostri diversi riparti riguardo questa avventura che ci attende.
Dopo esserci aggiornate sui nostri programmi e le future attività, abbiamo iniziato a preparare le ricette precedentemente trovate nel gioco.
Infine, dopo quel ricco pranzo (ed aver scattato una bella foto di gruppo), ci siamo lasciate con dei ricordini e i tanto attesi libretti con le imprese del centenario da portare a casa ai nostri riparti.

Ilaria Nucci, C.R. Pesaro 1

Pranzo Comunitario del Riparto Guide

Convento dei Frati di Santa Maria (Cartoceto).

Giunti al secondo invito al Pranzo Comunitario organizzato dalla Capo Riparto Laura con il supporto della nostra rappresentante Cristina, non potevamo mancare “all’appello”.

Già alla prima riunione sono state assegnate e varie mansioni, accettate dalle mamme con entusiasmo e spirito di collaborazione.
Altri incontri serali si sono svolti per decidere il menù e soprattutto per stabilire le varie quantità e, visto il crescente numero di partecipanti, necessitavano degli aggiornamenti (alla fine i conti ci hanno detto che seduti in 132 a tavola!).

Il menù prevedeva: torte salate preparate dalle mamme, mezze penne al ragù, salsicce e olive al forno, polpettone e patate arrosto, lombo di maiale in crosta di pane e insalata mista; dolci delle mamme e mandarini.

La buona riuscita del pranzo è merito di tutte quelle persone che hanno collaborato… prima con le riunioni e la spesa; durante con la preparazione e la cottura dei cibi; e dopo con la pulizia del locale e la sistemazione della cucina. Non pensate che abbiano fatto tutte le mamme… anche i babbi hanno molto aiutato!

La volontà, la collaborazione e l’entusiasmo sono stati gli elementi che ci hanno permesso di raggiungere serenamente l’obiettivo. Oltre ad aver condiviso un succulento pranzo, è stato un significativo momento di relazione con gli altri genitori e per questo mi sento in dovere di ringraziare Laura, Chiara, Samanta, Glenda e Don Peppe che instancabilmente si prendono cura delle nostre figlie, coinvolgendo anche noi genitori in un comune cammino.

Arrivederci alla terza edizione con immutato entusiasmo!

Ivana, Mamma di Bea e Chiara