Nella nostra Famiglia Felice è tempo di Promesse

Calcinelli, 24 aprile 2010.

Anche per quest’anno il nostro bel Cerchio “Lanterna Splendente” ha avuto la grande gioia di vivere 6 cerimonie di promesse che da cocci sono diventate coccinelle e che con entusiasmo hanno intrapreso il sentiero del bosco. E’ stata per tutte loro e per tutte noi una grande emozioni.
Lo zucchetto ed il fazzolettone che hanno ricevuto durante la cerimonia, ricorda a loro, ma anche a tutte le altre coccinelle l’importanza dei 7 punti neri della nostra Legge e di quanto questi punti siano così importanti da vivere ogni giorno, con o senza uniforme.
Quindi un bel tralalla per tutte loro, un grazie al nostro sempre caro don Peppe che con la sua presenza e benedizione ha reso questa tappa del nostro volo molto importante e arricchente.
Forza care coccinelle, continuiamo a volare sempre così, con gioia, entusiasmo, volendoci bene e preoccupandoci di fare ogni giorno un favore a qualcuno. Rendiamoci utili, poi tutto il resto vien da se.
Buon Volo a tutte

Pali, Capocerchio

Caccia di Primavera

Senigallia, 11 Aprile 2010.

“Luuupi, lupi, lupi! Occhi aperti e orecchie tese poiché il treno sta per partire!” Con questo ululato di Akela, che esortava i lupetti a prepararsi in vista dell’arrivo di un lungo e strano Kaa, iniziò l’impegnativa Caccia di Primavera!
Ebbene sì popolo della giungla, quando Akela disse di prepararsi fu perché vide arrivare in lontananza proprio un grande Kaa di metallo che si muoveva grazie a non si sa quale misterioso marchingegno: era il TRENO che ci avrebbe portati tutti insieme a Senigallia, luogo stabilito per la caccia.
Molti dei lupetti avevano già avuto la fortuna di provare questa esperienza, mentre per tanti altri fu la primissima volta a viaggiare sull’astrusa macchina!
All’arrivo provarono a fermarci alcune goccioline di pioggia, ma nonostante questo il branco riuscì a superare l’ostacolo e quindi a presentarsi all’Akela di regione. Intorno a lui c’erano già accalcati tutti gli altri branchi provenienti dal resto delle Marche, pronti a cacciare e catturare ogni preda! Dopo diversi canti lupetto, utili a sciogliere le corde vocali e a scaldare un po’ l’atmosfera, si partì con la caccia vera e propria: ogni sestiglia si trasformò in un piccolo convoglio dotato di locomotiva, canna fumaria, vagoni e ruote metalliche!
A questo punto ogni trenino ebbe come obiettivo il raggiungimento di più stazioni possibili, nelle quali fu richiesto a tutti i componenti di abbattere la preda, cioè di superare determinate prove.
Sparsi lungo la ferrovia vi erano però tantissimi controllori e non solo: a far sì che tutto andasse per il verso giusto e che ogni treno rispettasse le ferree regole c’era la Polizia Ferroviaria, la quale fece davvero un sacco di multe salate ad ogni convoglio!
Completato il tragitto, tutti i treni tornarono al deposito centrale dove poterono rifocillarsi e recuperare energie. Dopo i rifornimenti, il branco Alte Rupi si impegnò a salvarsi dallo squalo bianco, apparso tutt’un tratto dagli antri bui dell’oceano!
Non restò quindi che recarsi da Baloo per seguire la celebrazione della liturgia della Santa Messa e dopo di ché correre ventre a terra per prendere il treno di ritorno!

Buona Caccia.

Chil

Uscita della Sq. Aquile

San Francesco in Rovereto, 27-28 marzo 2010.

LATO POSITIVO

Di questa uscita di squadriglia mi è piaciuto: dormire fuori, ridere, giocare, cantare, pregare e fare scherzi.

LA PROMESSA

Il fatto di diventare una guida.

LATO NEGATIVO

Non mi è piaciuto quando ho dovuto portare lo zaino in spalla, al rientro dell’uscita, per me era molto pesante.

Alessandra Lazzari, Sq. Aquile

Sui passi di San Paolo

Roma, 23-24 gennaio 2010.

“È con te…per le vie di tutto il mondo noi. .oh oh..”
Ebbene si! Sulle note di questa canzone è stata vissuta un’esperienza alquanto inusuale, ma senza dubbio emozionante e ispiratrice.
Il desiderio di conoscere l’impronta di Paolo, questo grande dono di Dio, ha portato il nostro fuoco “Il Girasole” assieme a tante altre sorelle scolte e fratelli rover della regione marche ad un cammino notturno per le vie di Roma guidati dalle parole del Santo martire.
Riscoprire la “sana” fede in noi e l’essenzialità di testimoniarla con fermezza di spirito sarebbe stato, al termine di quella notte, un punto chiaro da cui ripartire personalmente.
Reali testimonianze di vite vissute nella loro pienezza hanno accresciuto e arricchito il nostro senso di condivisione fraterna, attenuando la stanchezza e il sonno che colpivano rallentandoci la marcia.
A condurci attraverso le bellezze rrromane è stato il mitico Giovanni, Presidente Federale, nonché un pozzo di sapienza che ci ha mostrato i luoghi visitati da San Paolo ed inoltre ha provveduto a far mantenere un passo regolare al nostro modulo per tutto il tragitto!
I resti delle antiche ed imponenti opere che hanno coronato la Notte Bianca ci hanno invitato ad immergere lo spirito nella vita quotidiana di questo immenso Impero nel quale Paolo ha piantato saldamente i semi della fede. A tratti siamo state allietate da un buon thè caldo e alle prime luci dell’alba abbiamo raggiunto la Basilica di San Paolo, ultima e attesa tappa del nostro viaggio.
E come disse Pietro salutando Paolo: “la pace sia con te predicatore di virtù, mediatore di salvezza per i giusti.”, così con più consapevolezza riprendemmo la strada di casa per portare la buona novella che “è salvezza per l’umanità!”.

Glenda, Scolta Viandante

 

Route Invernale

Falconara Marittima, 27-30 Dicembre 2009.

Durante il periodo delle vacanze invernali alcune scolte del fuoco “Il Girasole” si sono offerte per un servizio presso la “Tenda di Abramo” a Falconara Marittima, costituita nel 1990 da giovani attenti al fenomeno delle marginalità. Opera da più di 20 anni nell’ambito della problematica dei senzatetto ed in questo periodo di attività ha ospitato più di 10.000 persone. Può ospitare un massimo di 13 persone alla volta (10 uomini e 3 donne). Perché così poche donne? Perché secondo una statistica trovano lavoro più facilmente. Ma quando ci si è resi conto che questo intervento non era sufficiente, si è presa in affitto un piccolo appartamento a nella frazione di Castelferretti (capace di ospitare due persone per un massimo di due mesi) per offrire una seconda accoglienza agli utenti che lavorano, ma che non riescono a trovare un alloggio .
In questi anni di servizio si è prestata attenzione ai senzatetto e alle loro storie, si è cercato di captare quei segnali, quelle richieste di aiuto, a volte molto deboli o contraddittorie, si è capito che è importante esserci, anche quando tutto sembra inutile e forte è la sensazione di impotenza di fronte alle situazioni più complesse e drammatiche.
Siamo partite un po’ spaventate e insicure di quello che avremo potuto offrire, perché era un servizio abbastanza diverso dal solito..però dall’altra parte eravamo molto curiose di ciò che sarebbe successo e di quello che avremo imparato.
Arrivate sul posto abbiamo conosciuto Jo, il parroco della chiesa che ci ospitava, tra l’altro molto simpatico, dopodiché ci siamo dirette verso la “Tenda di Abramo” dove Francesco il responsabile ci ha risposto a tutte le nostre domande, raccontandoci anche la storia di questa struttura. Perché si chiama così?
Perché la Tenda nell’oriente al tempo del nostro Padre Abramo era la dimora di chi era nomade. Tipico dei nomadi era l’accoglienza, l’ospitalità e ogni ospite che veniva accolto nella tenda veniva chiamato “adonai” cioè Signore. Abramo accolse con questo titolo proprio il Signore con due angeli.
Il primo giorno di servizio ci siamo divise in gruppi; c’è chi stava in accoglienza, chi in cucina, ecc.
Le scolte che stavano in accoglienza dovevano chiedere documento d’identità al senzatetto per verificare se veramente poteva entrare per poi consegnare la chiave della stanza.
E’ stato abbastanza duro questo servizio a primo impatto perché molti volevano entrare ma non c’era posto..e dire di no a una persona che muore dal freddo non è facile. Invece alcuni ospiti ti trattavano male. Nonostante tutto il primo giorno è andato bene!
Durante le mattinate invece dovevamo pulire la casa, cambiare i letti. Le nostre scolte inoltre, suddivise in equipe, ogni sera animavano le nostre serate. Si è parlato di confessione, si è parlato dell’indipendenza femminile, si è parlato della Carta di Fuoco, di integrazione..e poi di tanto altro. E’ stato molto divertente; molte discussioni ci coinvolgevano tantissimo..! L’ultima sera alla Tenda abbiamo giocato a tombola con gli ospiti; alcuni non sapevano nemmeno cosa fosse, però siamo riuscite a farli comprendere le regole del gioco.
Mi ha molto stupito il fatto che uno di loro voleva condividere i premi con gli altri, non è una cosa da tutti i giorni.
Devo dire che questa esperienza mi ha molto sensibilizzata, e penso d’aver imparato tanto in questi giorni, infatti il mio atteggiamento è cambiato..e credo che questo non valga solo per me.

Adriana, Furetto Diffidente

Uscita di Clan a ‘Casa Serena’

Bellocchi 7 marzo 2010.

Oggi noi scout abbiamo fatto un’uscita a casa serena.
Siamo partiti la mattina verso questo centro di accoglienza e verso le 9.00 abbiamo celebrato la Santa Messa dopo di che siamo stati accompagnati dalle suore nella suddetta casa e da li abbiamo iniziato la vera e propria uscita. Tra saluti e presentazioni ci siamo messi a tavolino con queste persone disabili e con loro abbiamo disegnato in un pezzo di stoffa, che poi l’abbiamo utilizzata per rivestire” l’uovo di pasqua” di ogni soggetto.
Finita l’attività siamo andati ad aiutarli a mangiare e li c’erano proprio dei casi particolari…tra cui una mi è capitata a me…tra un boccone e l’altro “a momenti si strozzava”.
Comunque sia tutto sommato siamo riusciti nel nostro intento, anche se abbiamo avuto qualche esitazione iniziale..!!
Finito di aiutarle a pranzare siamo andati a mangiare con le suore con un bel pasto abbastanza vario e subito dopo, le suore ci anno portato a visitare la casa famiglia compreso l’asilo.
Non è stata una brutta esperienza…anzi ci ha veramente arricchiti! All’inizio eravamo rimasti un po “impressionati” ma con un po di tempo in compagnia con loro ci siamo abituati tranquillamente.
Dai… è stata una bella esperienza per tutti noi e siamo rimasti veramente contenti.

Cenerelli Luca

Uscita Alta Sq. Cinghiali

Villa Baratof (Pesaro), 6-7 marzo 2010.

Sabato 6 Marzo, noi dell’alta squadriglia cinghiali del riparto Santa Croce di Calcinelli,alle 15.30 ci siamo recati in piazza per prendere il tram e così iniziare l’uscita da noi programmata presso la villa Baratof di Pesaro. Dopo circa 20 minuti di viaggio in tram,tra le sorprese di tutti ci siamo recati alla stazione ferroviaria di Fano per prendere il treno che ci avrebbe portato a Pesaro. Arrivati a Pesaro abbiamo preso l’ultimo mezzo pubblico prima di andare alla villa. Alle 18.30 siamo arrivati stanchi morti alla casa in cui ci aspettava l’alta squadriglia volpi di Pesaro. Dopo aver riso e scherzato,alle 19.30 era ora della messa offerta da Padre Modesto (uno dei frati della villa). Terminata la messa,era finalmente ora di riempirci gli stomachi e così abbiamo iniziato a mangiare come dei “baghini” fino alle 20.30. Alle 21.00 i due capi riparto ci hanno chiamato per il fuoco serale;fuoco che, a mio avviso, è stato molto divertente,soprattutto per i nuovi ban che abbiamo imparato dal riparto di Pesaro. Dopo esserci divertiti tantissimo,a nostra insaputa i capi ci hanno annunciato che proprio in quella sera ci sarebbe stato un gioco serale tra le due alte squadriglie: ogni squadrigliere avrebbe dovuto possedere un oggetto chiave,da dare all’altra squadriglia che a sua volta l’avrebbe dovuto nascondere all’interno della propria base e quindi mettere alla prova lo squadrigliere che lo avrebbe dovuto sottrarre alla base senza ovviamente farsi scoprire dagli squadriglieri avversari. Anche se la nostra squadriglia non è andata nel migliore dei modi,il gioco è stato molto soddisfacente per tutti. Dopo il gioco durato circa un’oretta,siamo andati a dormire. Alle 7.30 ci siamo svegliati tutti e subito siamo andati all’aperto per eseguire la ginnastica proposta da Burkietta. Dopo la ginnastica,entrambe le squadriglie sono andate a fare colazione per circa 30 minuti. Finita la colazione,è iniziata l’ attività, o meglio dire, l’impresa di squadriglia che consisteva nella raccolta di tracce animali:un percorso rettificato e uno schizzo topografico della zona in cui ci trovavamo. Per tale attività la nostra squadriglia si è suddivisa nelle seguenti pattuglie: Rippo,Nico, Pedo e Andri avrebbero dovuto fare lo schizzo; Pedo Luca e Cristoph avrebbero dovuto raccogliere le tracce;Falcio e Giammi invece avrebbero dovuto fare il percorso rettificato. Dopo questa stancante attività,era prevista una gara di cucina tra le due squadriglie:noi dell’alta squadriglia cinghiali come menù avevamo in mente di cucinare i peperoni con dentro il tuorlo dell’uovo,carne alla brace,pane fatto da noi e infine mele caramellate. Purtroppo questa attività non è andata come tutti ci aspettavamo soprattutto a causa del poco rispetto delle rispettive pattuglie e della tremenda confusione che vi si trovava in “cucina”; tuttavia alla fine abbiamo mangiato discretamente. Dopo circa 3 ore di duro lavoro,era stata programmata una sfida a palla scout: la partita è stata molto divertente anche se sono state commesse alcune scorrettezze da parte di entrambe le squadriglie come per esempio tirare uno schiaffone all’avversario oppure protestare su alcune azioni;alla fine la partita,come la gara di cucina e il gioco serale,è andata a favore delle volpi e la nostra squadriglia ne è uscita sconfitta. Attorno alle 15.30 si è riunito il quadrato di chiusura e dopo il discorso del capo riparto di Pesaro in merito a questa uscita,siamo tornati a casa.

Riccardo Rovinelli

UNA GRANDE FAMIGLIA FELICE…AD ORCIANO!!!

Parrocchia di Orciano, 7 marzo 2010.

La GIOIA è stata davvero contagiosa, per le 45 coccinelle, che sia dal nostro Cerchio che dal Cerchio di Fano “Sentiero della gioia”, hanno trasmesso nel vivere questa bellissima uscita gemellata, nella parrocchia di Orciano, che ci ha gentilmente ospitati!! Aiutando Rina la talpa e Scotti lo scoiattolo, che erano alla ricerca di un importante tesoro, le coccinelle si sono date davvero da fare, tra tante prove, per conquistare tutti i pezzi della mappa che poi le ha portate a scoprire dove stava il vero tesoro: ai piedi dell’arcobaleno.
Secondo un’antica leggenda, l’arcobaleno ai suoi piedi, in un grande pentolone, custodisce un importante tesoro ed è stato bello vedere che le coccinelle con tanto impegno l’hanno raggiunto: la GIOIA era questo tesoro vero e importante. Come recita un nostro articolo della Legge “la coccinella è sempre contenta”, ognuna di loro è tornata a casa con la certezza che in ogni cosa che si fa ci sia la gioia, l’entusiasmo nel farla e nel viverla. Sin dai primi minuti, tra danze, giochi e camminate, tutte le coccinelle hanno dato prova di essere una grande famiglia felice che insieme, nella serenità e nell’allegria hanno donato a chi le ha incontrate tanta gioia e serenità.

Grazie di cuore alla parrocchia di Orciano per la loro ospitale accoglienza, a tutte le coccinelle e alle staff, sia nostra che di Fano, che collaborando insieme sono riuscite ad aggiungere altri passi gioisi e felici sui sentieri che si percorrono.
Non dimenticate mai quindi il vero tesoro: vivere tutto con GIOIA e donarla a chi si incontra.

Buon Volo.

Pali, Capo Cerchio

USCITA RIPARTO “IL QUUADRIFOGLIO” E “SANTA MARIA” A URBANIA

Urbania, 13-14 febbraio 2010.

Il giorno 13-14 febbraio 2010 il riparto Quadrifoglio e il riparto S. Maria si sono recati a Urbania per visitare le Suore Clarisse di clausura. Alle ore 14.45 ci siamo ritrovati nel piazzale di Borgaccio. Da lì a poco è arrivata la corriera che ci ha portato fino all’oratorio di Urbania (S. Domenico). Ogni squadriglia ha organizzato il suo angolo e poco dopo la Capo Riparto ci ha illustrato l’attività che avremmo svolto. Avevamo una cartina della città e dovevamo trovare nelle varie tappe alcuni indizi in morse. Abbiamo visitato la Chiesa dei Morti, il Palazzo Ducale, il Fosso del Maltempo, il Palazzo delle Ceramiche e il Ponte dei Cocci. Dovevamo tornare all’oratorio alle ore 18.30. Prima del fuoco serale avevamo il compito di preparare delle scenette su alcune tappe della vita di BP. Il fuoco serale è stato molto particolare: abbiamo riflettuto sulla vita di S. Chiara e la staff ci ha proposto di non parlare fino alla mattina successiva. Con questa veglia ci siamo preparate all’incontro con le Suore Clarisse. La mattina seguente dopo esserci sistemate e dopo aver fatto colazione insieme ci siamo incamminate verso una delle chiese di Urbania per assistere alla Santa Messa. In seguito abbiamo iniziato il cammino verso il Monastero delle Clarisse. Arrivate Suor Chiara Monica ci ha accolte e ci ha dato il tempo per preparare alcune domande. Poi sono arrivate altre due sorelle, Suor Daniela e Suor Chiara Michela, che gentilmente hanno risposto a tutte le nostre curiosità. Abbiamo capito molto della loro vita. Arrivata l’ora di pranzo abbiamo provato per la prima volta ad accendere in fuoco… sulla neve. La mia squadriglia se l’è cavata molto bene. L’incontro con i genitori era davanti al centro commerciale Bramante. Questa uscita è stata molto divertente ma soprattutto molto interessante perché abbiamo approfondito l’argomento di S. Chiara.

Beatrice Zenobi Sq. Pantere