Campo estivo 2009: alla ricerca del vello d’oro…

Cacciamarra, 3-11 agosto 2009.

Quando nacque Giasone, al padre Esone era stato tolto il trono di Iolco dallo zio Pelia. Ancora fanciullo Giasone venne affidato al centauro Chirone che lo istruì nell’uso delle armi, nelle arti e soprattutto nel comando. Divenuto adulto torna al suo paese, vestito in modo bizzarro: indossa una pelle di pantera, tiene una lancia per mano e ha un piede senza calzare. Arriva nella piazza di Iolco mentre Pelia sta sacrificando agli dei, e questi non lo riconosce ma si spaventa ugualmente perché un oracolo gli ha predetto sciagure da parte di un uomo calzato da un solo piede.

– Giasone – lo chiamò Pelia – dimmi: cosa faresti tu se una persona a te vicina sarà la causa della tua fine?
– Io gli darei una missione impossibile da compiere – rispose Giasone.
Il Re ci pensò un attimo ed esclamò – Scegli dunque i migliori uomini e va e ritrova per me il vello d’oro!-

Pelia, convinto che Giasone perirà nell’impresa, lo fece partire. Ma questi con la nave Argo, cioè “Veloce”, ed i più valorosi eroi del tempo inizia quindi una serie di formidabili avventuri…

Poco dopo Giasone giunse quindi a Cacciamarra dove arruolò i ragazzi del Riparto Santa Croce
– Venite con me e vi faro compiere gesta eroiche – esclamò.

Nei giorni seguenti gli argonauti del Riparto aiutarono quindi Giasone nella ricerca del vello d’oro. Ma quasi alla fine del campo, grazie all’intervento della Sq. Falchi riuscì nell’impresa e ritrovò il vello d’oro. Tornò infine in patria riprendendosi il trono.

Ringraziamo quindi le Sq. che hanno portato a termine rispettivamente queste gesta eroiche:

Sq. Falchi: GRANDE GIOCO
Sq. Lupi: STILE
Sq. Lupi: SQ. CAMPO
Sq. Cobra: PIONIERISTICA
Sq.Tigri: GARA DI CUCINA
Sq. Orsi: SQ. OLIMPIONICA

e tra queste si sono distinti, come dei veri eroi:

Luca Volpi: NOVIZIO D’ORO
Brunetti Diego: SCOUT D’ORO
Luca Cenerelli: SCOUT OLINPIONICO

Ed ora trasformiamo le avventure in ricordi… mettiamole a fuoco con le foto del campo!

Buona Caccia.

C.R. Burchi

L’Aquila Bella Mai non Po’ Perire

L’Aquila, 13-19 agosto 2009.

“Beautiful L’Aquila must never die”. È con questa frase, scritta a caratteri cubitali all’ingresso della mostra del terremoto, che siamo stati accolti nel capoluogo abruzzese. Ed è stato anche il migliore auspicio con il quale ci siamo recati in questa terra martoriata dal terremoto. Un’invocazione forte che invita a guardare avanti, a ricercare un piccolo barlume di speranza in momento in cui viene a crollarti (ed è proprio il caso di dirlo) ogni certezza nel domani. La ricostruzione è cominciata; stanno nascendo i primi quartieri antisismici, alcune persone stanno riprendendo le proprie attività, inizia un lento cammino verso la riconquista della quotidianità di sempre. Ma come ben sappiamo la ricostruzione non è solamente qualcosa di prettamente materiale: è anche (e soprattutto) una condizione psicologica, una sensazione che ti ridona fiducia e aspettative per il futuro. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di tenere vivo e alimentare questo sentimento, mettendo a frutto quello che è il principio cardine della nostra branca scout: il servizio.
Sevire: una parola, un motto che ci portiamo stampato indelebile nel braccio e che ci siamo impegnati a rispettare promettendo sul nostro onore.

Appena arrivati alla base “Altair” di San Pio delle Camere siamo stati accolti dal nostro capo campo, che ci ha indicato i servizi che ci erano stati assegnati: a quattro di noi è stato affidato un servizio di assistenza ad anziani e bambini presso la casa di riposo di Fontecchio; l’altra metà del gruppo, invece, è stata inviata alla tendopoli di Casentino, dove avrebbe dovuto occuparsi della cambusa e tenere compagnia ai terremotati. Non c’è nemmeno il tempo di fare le prime conoscenze che subito ci arriva una telefonata: “siete stati spostati a Coppito, alla caserma della Guardia di Finanza”. Dopo aver assistito alla disperazione delle nostre amiche di Ponzano Veneto, che avevano confidato sul nostro aiuto per i giorni a venire, ci siamo riuniti e siamo ripartiti alla volta di Coppito. Lì abbiamo incontrato Maurizio, responsabile della comunicazione per la Protezione Civile, che ci ha incaricato di informare la cittadinanza della rassegna cinematografica “Ferragosto Cinema L’Aquila”, che prevedeva la proiezione di alcuni film e l’intervento di alcune personalità del mondo dello spettacolo. Così abbiamo passato la prima parte del campo a distribuire volantini in centri commerciali, supermercati, bar, ristoranti e nelle tendopoli stesse. Un servizio monotono ma al tempo stesso utile e prezioso, perché quella quotidianità di cui parlavo sopra si riconquista anche con piccoli gesti, come recarsi al cinema a vedere un film con la propria famiglia.
Finito il nostro compito a Coppito, siamo stati inviati nelle tendopoli di San Pio delle Camere e Prata, per prestare assistenza a bambini e anziani. In questo nostro servizio siamo stati aiutati dal fuoco di Belluno, che ringraziamo per i bellissimi momenti passati insieme. Quello che abbiamo offerto non è nulla di materiale; semplicemente tempo, allegria, sorrisi e tanta, tanta pazienza (soprattutto con Leonardo!). Vivere con loro è stata un’esperienza molto formativa; finché resti estraneo a una realtà come quella del terremoto puoi provare solamente una fredda e distaccata compassione verso questa gente. Vivere con loro ti fa rendere conto come a un certo punto (e in un certo senso) i loro problemi diventino i tuoi problemi, le loro paure le tue paure. In quei momenti sorge in te una domanda: “ma sono io che sto servendo loro o sono loro che stanno servendo me?”. Probabilmente sono giuste entrambe le affermazioni, perché altrimenti non si spiegherebbe il fortissimo affetto reciproco che è nato tra alcuni di noi.
Raccontare questa esperienza a parole è stato estremamente difficile, perché è impossibile descrivere e riportare per iscritto quello che ci ha lasciato. Concludo questo articolo con le parole del nostro C.C. Bruno, che sottoscrivo in pieno:“tornare a casa è più faticoso di quanto non sia stare al campo; la voglia di tornare, in un modo o in un altro, colpisce tutti, mi sento come se avessi abbandonato nei guai tanti amici.”

Buona strada a tutti!

Alessandro Cicoli

Le gioie del creato…tra natura e sorrisi!!!

San Martino (Urbania), 10-14 agosto 2009.

Di ritorno dal Volo Estivo, vissuto davvero con tanta gioia dalle numerose coccinelle del nostro bel cerchio, la parola che mi ripeto nel cuore è Grazie!!!
Sono stati giorni davvero belli, ricchi di sorrisi, di giochi, di scoperte sulla natura e le sue gioie!!
San Francesco con il suo “Cantico delle Creature” ci ha accompagnato in questo volo ed ogni coccinella ha sempre vissuto con impegno, gioia e tanto divertimento tutto quanto gli amici del bosco e della natura ci facevano vivere in loro compagnia.
Ognuno di loro che arrivava era triste per svariati motivi, ma la grande forza delle coccinelle, la loro grinta, il loro entusiasmo ed energia ha ridato a fratello Sole, sorella Luna, fratello Vento….ecc….tanta gioia!!!
Ogni sestiglia ha fatto del suo meglio per essere una piccola famiglia felice, dentro quella più grande Famigli Felice che è il nostro Cerchio Lanterna Splendente.
Accanto alla nostra tana c’era il Bosco dei Folletti: ci hanno fatto compagnia anche loro, e la visita alle loro case è stata davvero intensa di curiosità.
Grazie allora care coccinelle, grazie a tutte voi per la gioia che donate e i vostri sorrisi. Grazie alle preziose aiuto Illy e Cecy, colonne per me importanti!!! Grazie alle 3 cambusiere: Lucy, Giady e Adry per averci sfamato con cibi davvero deliziosi!! Grazie anche a chi ci è venuto a trovare per un po’ durante il nostro Volo e ha condiviso con noi la nostra gioia!! Ci si rivede a settembre per riprendere insieme il nostro Volo.

Buon Volo.

Pali, Capo Cerchio.

TRA STELLE ALPINE E FIORITURE … E’ STATO AVVISTATO UN GIRASOLE SUI SIBILLINI …

Monti Sibillini, 21-23 luglio 2009.

Proprio così, dal 21 al 23 luglio c’è stato un breve ma intensissimo passaggio del Fuoco “Il Girasole” sui monti Sibillini, patrimonio naturalistico per la regione Marche. Il Fuoco “Il Girasole”, toccando ormai le cime famose del Monte Nerone, i piedi del Monte Catria, il vicino Gran Sasso in passato, non poteva ignorarne l’esistenza di questa catena ampia, troppo per il tempo che avevamo a disposizione e sarebbe stato un grave peccato non poter godere delle bellissime vedute e impervie vie che ci ha riservato !
Il tempo è stato sicuramente a nostro favore illuminando le giornate con un sole caldo, direi cocente, e un venticello che veniva a farci visita nei momenti di affaticamento, donandoci un fresco ristoro e mettendoci in allarme con creme protettive onde evitare ustioni sicuramente fastidiose per il proseguo delle giornate. La sera, ci cullavamo nelle misteriose leggende narrateci proprio da Sibilla e la sua fata facendoci conoscere ogni piccolo angolo del parco nazionale; siamo ritornate indietro con il tempo e le tradizioni vivendo a fianco di pastori che custodivano il loro gregge e la loro mandria, scoprendo infine la bellezza di ciò che ci circonda e la soddisfazione di aver superato i nostri limiti, volendo puntare in alta quota.
E se la domanda era: come si costruisce la Comunità ? La risposta è solo iniziata in quei giorni perchè va sicuramente completata, pietra su pietra. Solo una cosa abbiamo capito: la formula iniziale è: 9 + 1 = FUOCO “IL GIRASOLE”.

Marusca, Capo Fuoco

Vacanze di Branco

Bellisio Solfare, 27-30 luglio 2009.

“Rah, rah, rah! Il Cane Rosso è qua!”
Si è da poco conclusa la grande Caccia del Branco Alte Rupi. Sulla traccia di Won-tolla, tutto il Branco unito ha atterrato una grande preda: le Vacanze di Branco.

La Tana di Bellisio Solfare si è dimostrata confortevole e il parco circostante, un ottimo terreno di caccia. Ogni Lupetto ha cacciato facendo del suo meglio, e ritornando a casa, sono certo che i Quaderni di Caccia verranno arricchiti di disegni e racconti delle fantastiche avventure vissute insieme.

Durante le Vacanze di Branco abbiamo ricevuto molte visite sorprendenti: i circensi, i super eroi, i cavalieri medievali, i ladruncoli, i turisti, Nonno Michael, il cow boy, Robin Hood e tanti altri … un grande grazie a tutti i Vecchi Lupi: Bagheera, Mysa, Phao, Chil, Baloo e l’incredibile Ikki, che ci ha deliziato con i suoi prelibati pasti.
Che il favore della Giungla vi accompagni!

Un bel ringraziamento va anche a Mang, Ali, Maro, Burchi e Lollo, il loro aiuto costante è stato prezioso e utilissimo per le Vacanze di Branco, come diciamo noi della giungla: Gozzo pieno e sonno profondo a voi!

La forza del Branco in ciascun Lupo sta, la forza del Lupo nel Branco sarà!

Buona Caccia.
Buona Strada.

Akela

Un ringraziamento particolare

Volevo semplicemente ringraziare quei ragazzi che nonostante l’università, gli impegni personali, le morose varie, le partite di calcio non viste, le serate perse, i pitoni mancati, sono stati davvero in gamba e non sono mai mancati nel loro servizio al riparto…
Mi piaceva condividere, a tutti coloro che leggeranno, che nella staff di riparto, ci sono delle persone davvero in gamba, appassionate alla vita scout come ai ragazzi che il Signore ci ha affidato; hanno saputo svolgere nel loro possibile l’incarico affidato e hanno dimostrato in ogni occasione grandi doti di serietà, nondimeno grande simpatia e preparazione nelle attività proposte. Hanno saputo spesso correggermi, sopportarmi, e aiutarmi in questo compito e spero che tutto questo vada avanti ancora per molto tempo, finchè il Signore lo vorrà. In ultimo, credo fermamente che se in questi ultimi anni le cose sono andate sempre così bene, il 90% del merito va a loro.

Grazie ALE.
Grazie MARO.
Grazie SACCO.
Grazie FEDI.
Grazie RIKKA.

Buona strada dal vostro

C.R. Burchi

Imprese di Sq: i LUPI raccontano…

Tavernelle.

L’ obbiettivo dell’ impresa della S.Q. Lupi consisteva nella ricerca di orme d’ animali selvatici per prendere (attraverso un calco) la forma della traccia trovata e infine compilare su una scheda (fatta dal capo squadriglia) tutte le caratteristiche dell’ animale di cui abbiamo trovato l’ orma o per lo meno visto.
Inizialmente, appena che il capo-riparto a parlato dell’ impresa da svolgere entro la fine dell’ anno ( prima fino a maggio poi oltre ), ci siamo riuniti per discuterne e, insieme abbiamo deciso di scegliere NATURA (ufficializzata dopo il consiglio di squadriglia fatto agli inizi di marzo).
Allora, dopo alcune settimane, durante la riunione di squadriglia abbiamo deciso il luogo dove iniziare a svolgere l’ impresa e, dopo aver dato le informazioni sull’ uscita, ci siamo divisi alcuni compiti.
Allora il 29 marzo ci siamo ritrovati davanti la chiesa di Tavernelle e, dopo aver partecipato alla S. Messa ci siamo incamminati verso la casa della famiglia Tombari.
Arrivati, senza perdere tempo, abbiamo subito iniziato ad esplorare nei dintorni, fino a che ci siamo imbattuti in un’ orma di cinghiale; essa era ai bordi di un lago allora abbiamo deciso di stanziarci li.
Così abbiamo trovato anche una di un gatto selvatico e un’ altra di un istrice, però visto che il tempo a disposizione era quasi finito, ed avevamo fatto il calco del cinghiale e del gatto selvatico, abbiamo deciso che poteva bastare e ci siamo recati nel luogo dove abbiamo lasciato i nostri zaini ( alla fine di quella giornata abbiamo deciso di festeggiare con la crostata donataci da Burchi e Ricca!!!!! )
Ma non e’ finita qui.
Infatti, durante le riunioni di squadriglia ( con gli appunti scritti durante l’ uscita ma anche con l’ aiuto di libri, fotografie e notizie trovate su internet ) abbiamo iniziato a compilare le varie schede natura ed arricchire l’ albo d’ oro.
Più tardi abbiamo iniziato a fare anche un cartellone sull’ impresa di squadriglia in generale.
Infine, come conclusione di questa bella ed interessante impresa abbiamo fatto un ultima uscita a Borgo Bello ( vicino a Tavernelle ) riguardante come tema principale la NATURA e l’ ESPLORAZIONE.

Andrea Pedini, Segretario Sq. Lupi

Imprese di Sq: i FALCHI raccontano…

Calcinelli.

Le squadriglie del gruppo scout di Calcinelli dovevano fare un’impresa, cioè una costruzione con pali di legno e attaccandoli con della corde facendo delle legature.
La squadriglia “falchi” ha creato due quadripiedi attaccati da due pali. Sopra a queste due costruzioni ci abbiamo messo delle tavole perché Maggio e Nicolas ci dovevano dormire. Per salire sopra ai quadripedi, in basso a queste costruzioni ci abbiamo messo un palo unendolo con due legature quadrate. L’abbiamo costruito nei mesi di aprile e maggio vicino alla sede. Non abbiamo incontrato difficoltà e, infatti, ci siamo divertiti molto.

Tommaso Gasparini, Segretario Sq. Falchi

Uscita di Fuoco alle Cesane

Fossombrone, 30 giungo 2009.

Il 30 maggio pomeriggio, abbandonata la ‘nostra’ Yaris nella cittadella, abbiamo raggiunto le Cesane accompagnate da un timido sole. Tra una chiacchierata e l’altra, tra la preparazione del nostro rifugio per la notte (tra l’altro stupendo!!) e gli ultimi accorgimenti per la cerimonia della firma della Carta di Fuoco della Franca, siamo giunte al fuoco di Bivacco.
Sembrava tutto in ordine intorno a noi fino a quando non sentimmo dei chiari rumori alle nostre spalle; a causa del buio non si intravedeva niente così continuammo il nostro fuoco. Dopo qualche minuto gli animali vennero allo scoperto e furono identificati come Ali, Lalli e Sam! Arriviamo così al momento clue dell’uscita: la tanto attesa firma della Carta di Fuoco della Franca. In perfetto stile ci prestammo a vivere questa cerimonia: per le più grandi, che hanno già vissuto altre volte questo momento, era ormai cosa nota ma comunque non meno emozionante, per noi ‘sempliciotte’ oltre che toccante è stata esemplare in quanto le prossime saremo noi!
L’uscita è proseguita la domenica mattina con la Santa Messa al Duomo di Fossombrone seguita dal pranzo e dalla consegna dei ricordini: dei CD con le foto di noi scolte durante momenti di felicità, ovvero mentre sorridevamo, proprio per riprendere il tema dell’uscita: RENDERE FELICI GLI ALTRI trasmettendo la nostra felicità.

Airone Esuberante

Uscita d’Alta Squadriglia ai monti delle Cesane e Parco Fluviale di Fossombrone

Fossombrone, 07 giugno 2009.

Il giorno 7 giugno 2009 l’Alta Squadriglia “Stella Alpina” di Calcinelli, insieme alla loro Capo Riparto si è recata nei pressi delle Cesane, per fare alcune attività. Dopo esserci recate vicino a Campo d’Asino ed aver seguito un percorso contrassegnato da segni di pista per raggiungerlo, le guide hanno progettato un tavolo e con l’aiuto di sega e segaccio hanno tagliato gli alberi e realizzato il progetto. In seguito ad una segnalazione morse effettuata dalla Capo Riparto, le guide, seguendo la cartina della zona, hanno seguito il sentiero 129, diretto al Parco Fluviale. Lì, dopo aver pranzato vicino alla riva del fiume Metauro e dopo aver fatto alcuni giochi, hanno osservato flora e fauna del luogo. Vi erano upupe, anatre, cigni, rane, gabbiani e pesci. La giornata si è conclusa facendo osservazioni sull’esperienza e tornando a casa.

Eleonora Rossi, Vice-Capo Sq. Leopardi