La mia Strada verso le terre Balcaniche!!!

Ciao fratelli e sorelle, che state leggendo ora queste mie parole.
Sono reduce da un viaggio durato 10 giorni e che ha percorso tutte le terre dei Balcani, dall’Albania alla Slovenia. Non sto a dirvi il motivo del mio viaggio (puramente di lavoro), ma vi voglio raccontare che cosa questo viaggio mi ha dato e che davvero non pensavo minimamente di riportare a casa.
Aver attraversato in 10 giorni Albania, Macedonia, Kossovo, Serbia, Bosnia, Croazia e Slovenia, in 9, con un pulmino, km su km ogni giorno….voi direte è “roba da matti”, e forse potreste avere anche ragione, matti per la voglia di crescere sempre più come mondo cattolico unito, come cristiani che davvero si sentono fratelli e sorelle, indipendentemente da un’uniforme.
Ho incontrato diverse realtà, differenti per lo stile di vita, per la propria cultura, per la storia che ha creato e segnato ognuno di questi paesi, eppure un legame c’è stato e continua ad esserci tra esse: la Fede, quella croce e quel Gesù che si sono fatti umani, di carne, di sangue, di vita, di amore.
Trovare dei cattolici nei paesi dei Balcani non è facile, la maggior parte sono ortodossi e mussulmani, eppure, anche solo quell’1% di cattolici (percentuale presente in Kossovo), vive la propria Fede con gioia, con voglia di esserci nella e con la Chiesa.
Le realtà giovanili da me incontrate mi hanno fatto vedere una Chiesa balcanica giovane, semplice, genuina, segnata dagli errori del passato storico, dalle ferite della guerra, da alcune situazioni di disagio, ma nonostante ciò, con una Fede serena, con la voglia di sentirsi sempre più Chiesa, comunità e famiglia.
Tante sono le cose che questo viaggio mi ha lasciato dentro, ma forse c’è una parola per poterle riassumere: la Speranza.
Sentiamoci ognuno di noi, in prima persona, speranza per l’altro, speranza con l’altro, speranza di Dio.

Buona Strada

Pali CF

Il 150° compleanno di BP

Calcinelli, 25 febbraio 2007.

Domenica 25 i riparti guide e scout del gruppo S. Sebastiano di Calcinelli, abbiamo festeggiato il 150° compleanno del nostro fondatore Baden Powell. Mischiando i componenti dei due riparti abbiamo formato quattro squadriglie che hanno poi affrontato il grande gioco organizzato dalla staff con anche l’aiuto delle scolte semplici.
Seguendo una cartina, siamo passati da una tappa all’altra, nelle quali dopo averci mostrato delle scenette tratte dalla vita di B.P., in particolare la vicenda accaduta a Mafeking, la staff ci ha consegnato delle armi che ci sarebbero state poi utili nello scontro finale.
Al termine delle tappe ci siamo recati tutti al parco dove si è svolta la grande battaglia: tutte le squadriglie contro i capi.
Noi ragazzi rappresentando gli inglesi, dovevamo recuperare la nostra bandiera situata vicino al castello e difesa dalla staff che rappresentava i Boeri. Ogni squadriglia aveva delle bombe che poteva usare per eliminare i suoi avversaRi che, a loro volta potevano “ferire” gli inglesi. Questi ultimI potevano però tornare a giocare recandosi in “infermeria”, cioè rispondendo a qualche domanda posta loro dai due capi riparto: la Maru e Bruno.
Sarebbe stata proclamata vincitrice la squadriglia della quale faceva parte l’esploratore o la guida che avrebbe recuperato la bandiera. Ci è riuscito Riccardo e quindi il premio fu assegnato alla squadriglia degli Orsi guidata da Tapi e dalla Gre.
Siamo infine tornati in sede ricomponendo le quadriglie originali, un po’ stanchi, un po’ infarinati ma tanto soddisfatti della mattinata trascorsa insieme.

Sara e Cecca

Un giovedì veramente particolare …quello di Carnevale!

Calcinelli, 15 febbraio 2007.

Siamo quasi al termine del periodo di carnevale e come al solito è ora di tirare le somme!
Normalmente io non sono molto entusiasta, o perlomeno non aspetto con ansia il carnevale, come invece faccio con le altre festività; ma come si può non esserlo dopo una festa come quella di GIOVEDÍ GRASSO?!?! Penso che sarebbe da ipocriti dire: “non mi sono divertito”, perché allora aveva veramente una maschera quella sera! Nel viso di ognuno si vedeva la gioia e la felicità che provava nello stare insieme agli altri. Va beh…ora è meglio iniziare a raccontare lo svolgimento della serata. Erano le 20:15, ora precisa per l’inizio della serata che aveva come tema: “A CARNEVALE…OGNI CIBO VALE!”. La stanza si stava riempiendo di ogni genere di cibo (vero o maschera) fino a che non si è dato il via alla festa. Dopo esserci riempiti la pancia, era ora di smaltire un po’…. allora via con il BALLO!? Con un po’ di musica, risate e battute si è allietatala serata e si è creato il vero clima di festa. Dopo poco è iniziata la sfilata delle maschere e quindi era il caso di tenere gli occhi ben aperti, per non perdersi l’originalità di ogni partecipante mascherato!
Hanno sfilato per i rover: un toast (Nicola), un carciofo (Federico), un crostino (Fix), una busta di latte (Burchi), un pacco di spaghetti (Giova), un “cappuccino” (Maro), un cuoco (Bruno) e Bacco (Ricca). Mentre per le scolte hanno sfilato tanti tipi di biscotti, tra cui: un pan di stelle (Ale), una gocciola (Chia), un pan goccioli (Gle), un ringo (Fedi e Cetti), un bucaneve (Cla), un ritornello (Illi), un abbraccio (Pali e Dani) e un galletto (io-Ceci). Spero di non essermi dimenticata nessuno perché non me lo perdonerei mai!! Comunque alla fine della sfilata la giuria si è riunita e ha decretato i primi 3 classificati: al terzo posto……oooooh…..il RITORNELLO; al secondo…..il RINGO e al primo…….il GALLETTO! Come premio per il primo classificato è stata consegnata una maschera d’oro che verrà tenuta nella sede del vincitore e riconsegnata alla maschera più bella del carnevale 2008. A parte questo, tutte le maschere erano originali e stupende, ognuna con la sua caratteristica e particolarità.

COMPLIMENTI A TUTTI!!!!!

P.S. Chiunque non creda alla bellezza delle maschere venga a vederci MARTEDI’ GRASSO al carnevale in piazza a Calcinelli…..Buona parte di noi ci sarà!

Cecy, Il Galletto

… come avrà fatto Colombo a ritrovare la bussola?

Tavernelle, 11 febbraio 2007.

il titolo parla chiaro: come avrà fatto a trovare i mille frammenti della bussola?
Abili furono coloro che vennero in soccorso del grande navigatore Colombo: è risaputo ormai da tantissimo tempo, che gli esploratori più bravi del mondo sono gli scout del Riparto Santa Croce! Infatti, dopo una breve rispolverata sugli antichi segreti della topografia, le quattro squadriglie si sono intraprese nella ricerca dei frammenti della bussola, sparsi per le campagne di Borgaccio.
Il viaggio non è stato certo privo di difficoltà: mani inesperte, mappe mal disegnate, strade assenti, vie ignote, sono stati i principali problemi delle squadriglie.
Eccellente lavoro per le Sq. Orsi, Tigri, Lupi, e complimenti anche ai falchi che, dopo affannose ricerche, riuscirono nella loro impresa. E ogni bella avventura che conosciamo finisce sempre con la scorpacciata: un delizioso pranzetto è stato preparato dalle sq. lungo il fiume metauro a tavernelle: scorpacciate di riso al peperone, braciole, salsicce hanno allietato i nostri palati.
Presto, finisci l’ultimo boccone che è ora di tornare, i genitori ci aspettano!

Alla prossima avventura.

A.C.R. Rossi Rodolfo

HAPPY BIRTHDAY TO… ‘IL QUADRIFOGLIO’

Calcinelli, 04 febbraio 2007.

Come vola il tempo, eh!?! Infatti, il 4 febbraio 2007, sono già trascorsi 5 anni da quando la nostra c.r., pardon, regina ha intrapreso con successo l’impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante, percorso di fondare il riparto ‘Il Quadrifoglio’ dando così la possibilità a tante ragazze di trascorrere indimenticabili momenti con l’esperienza del guidismo. Immagino che vi starete proprio chiedendo: ‘chissà quante guide avranno avuto questa possibilità?’
Beh adesso è facile rispondere: basta fare un salto in sede guide e dare un’occhiata ai cartelloni appesi in ogni angolo di sq (compreso quello di staff), visto che proprio per l’occasione del compleanno del riparto ogni sq ha realizzato il proprio albero genealogico con tanto di foto ed interviste delle singole squadrigliere. E non solo, ogni sq ha anche sviluppato in bianco e nero la propria foto, la quale è stata poi incorniciata durante una delle tappe del gioco di domenica.
Le tappe, svolte nel regno ‘Il Quadrifoglio’ (più comunemente chiamato parco), riguardavano ciascuna diversi caratteri che qualificano una sq: dialogo & vita all’aperto (tappa animata dal giullare di corte ‘Dialoghino’, fedi), spiritualità & fiducia (grazie alla damigella, ale), manualità & amicizia (tenuta dal pittore, sem), sana competizione & aiuto reciproco (cuoco di corte, lalli), mettersi alla prova & avventura (guardia reale, dani).
Arrivate così alla fine dei “festeggiamenti” del compleanno, le guide Adri, Sara e Niki hanno raggiunto la 2° classe, Dani ha ottenuto la promessa e, di nuovo Adri, si è conquistata la specialità di interprete.
Alla fine di tutto sono stati consegnati i ricordini della giornata: una piantina che rappresenta l’attenzione, la cura e l’amore per far nascere e crescere un seme.

Buona Caccia e Buona Strada.

Chià , Capo Sq. Leopardi

Uscita San Paolo

Fonte Avellana, 27-28 gennaio 2007.

Nell’anno 36 d.C. nella via verso Damasco veniva folgorato Saulo di Tarso, divenuto poi San Paolo. Nell’anno 2007 d.C. il Clan Nettuno si accinge a ripercorrere le tappe più rilevanti della vita del santo in un’uscita improntata unicamente sulla sua figura.
Sabato 27, dopo esserci riuniti, abbiamo caricato gli zaini e siamo partiti alla volta di Fonte Avellana. Giunti sul luogo dell’uscita ci siamo accorti con manifesta felicità che attorno a noi tutto era imbiancato dalla neve del giorno prima. A questo punto c’era chi si scagliava contro ignare vittime, armato di venticinque palle di neve per mano; chi tendeva agguati e seppelliva, una volta caduti in trappola, gli sfortunati individui che erano stati colti alla sprovvista e chi infine, perso nell’eccitazione del momento, faceva pupazzi di neve. Dopo questo primo momento di follia generale qualcuno si è accorto d’essere dentro il cortile di un monastero, luogo di silenzio, e non di schiamazzi. Si è così optato per l’autocontrollo. Subito Giova è andato a cercare i frati …. Ops!!! Monaci, volevo dire, che prontamente ci hanno accolto e mostrato la nostra stanza, anzi direi casa, in quanto era completa di tutte le automatizzazioni, che possono trovarsi nelle abitazioni più moderne e tecnologiche o nei maggiori hotel. Mi stò riferendo alla luce che si accendeva con un sensore di movimento, al riscaldamento della doccia, che utilizzava lo stesso metodo, ai due bagni completi di tutto e anche ai venti letti a castello a nostra completa disposizione. E noi che pensavamo ci dessero delle celle!! (Anche se sono convinto che nelle loro, i monaci hanno il computer). Comunque eravamo tutti doppiamente felici nel constatare che per una volta non avremmo litigato per chi avesse dormito sopra nei letti a castello.
Dopo esserci sistemati abbiamo deciso di seguire una visita guidata al monastero, durante la quale siamo divenuti esperti storici e ci siamo impossessati dei più profondi segreti di queste antiche mura. Terminata la visita, arricchiti nella mente, ma non nello spirito, abbiamo deciso di partecipare ai vespri, preghiere serali cantate dai monaci. Abbiamo compreso in quest’occasione quant’è difficile seguire con la voce un pentagramma. In mezzo ad un grande stonaticcio generale abbiamo recitato le preghiere e siamo tornati nella nostra reggia.
Dopo un frugale pasto di sole due ore, la pattuglia d’animazione ha presentato la propria attività, un gioco dell’oca, nel quale erano ripercorse tutte le maggiori tappe della vita di San Paolo. Dopo aver superato le solite contestazioni dovute ad una dubbia imparzialità degli arbitri, abbiamo deciso all’unanimità di andare a dormire.
L’indomani, recitate le lodi, sono iniziati i soliti preparativi pre-camminata. Dico soliti senza, però riferirmi a Maro, il quale, avendo dimenticato il berretto di lana a casa, si è cimentato nell’arte orientale della creazione dei turbanti, utilizzando sciarpe e materiale di fortuna reperito negli zaini altrui. Tutto era pronto per la scalata che, interrotta qua e la da sanguinosi agguati, proseguì nel migliore dei modi. Più che camminata si deve però parlare di nuotata, in quanto essendo la neve alta come le ginocchia, ci siamo ritrovati ben presto zuppi. Tutto sembrava esserci favorevole, ma giunti vicino alla meta una tormenta ha investito il nostro cammino rendendo impossibile l’avanzata. La tormenta, oltre che il freddo, ha portato con se anche qualcosaltro: mi sto riferendo al Clan di Cupramontana incontrato nella nostra identica situazione sulla cima del monte (com’è piccolo il Mondo!!). Abbiamo così deciso di tornare alla casa, ma questa volta non camminando o nuotando, bensì scivolando e rotolando dalla cima del monte verso valle.
Siamo giunti così abbastanza presto a destinazione, tutti fradici ma pronti a rifare ogni cosa da capo.
Dopo un buon pranzo ci aspettava un monaco per una “lectio” improntata su San Paolo. Questa si è rivelata per quasi tutti i componenti interessante e ricca di attualizzazioni, mentre per alcuni un potente soporifero!!! Conclusa l’uscita con la riflessione su San Paolo siamo passati ai saluti, sicuri d’aver compreso qualcosa di più su questo grand’uomo che ebbe “il coraggio di cambiare”.

Buona Strada.

Federico Rivelli

Campo Invernale

San Martino – Urbania, 03-05 gennaio 2007.

Il giorno 03/01/07 noi guide di Calcinelli, siamo partite per vivere l’avventura del campo invernale a S. Martino di Urbania.
Arrivate alla casa (l’ultimo tratto l’abbiamo fatto a piedi) ci siamo sistemate nelle camere e la staff ci ha dato appuntamento alle 10.45 davanti la casa per iniziare le attività.
Il 1° giorno le squadriglie doveva cercare 12 talloncini, seguendo gli azimuth scritti in un cartoncino e una volta trovati tutti i pezzi (na fatica) l’immagine che è venuta fuori simboleggiava il distintivo dell’Estote Parati (il nostro motto).
Dopo questa attività era ora del pranzo, ottimamente preparato dalla cambusiera Pali e di seguito abbiamo svolto i servizi che quotidianamente dovevamo compiere.
L’attività del pomeriggio invece ci ha viste veri e propri elettricisti e falegnami, realizzando un segnalatore luminoso che ora ogni squadriglia sfoggia nel proprio angolo.
Alla sera, durante il fuoco serale esprimevamo le nostre riflessioni di sq. e dopo il fuoco ci siamo sistemate nei sacchi a pelo; una volta passato il S. Giorgio….tutte a nanna.
Il 2° giorno c’era un aria strana con litigi, pianti, ma dopo averli affrontati, alla mattina abbiamo fatto un escursione prendendo per un sentiero: ci siamo trovate in situazioni veramente difficili e pericolose ma alla fine tutte sane e salve.
Nel dopocena, abbiamo svolto i servizi richiesti e abbiamo fatto il fuoco serale …. o meglio, l’inaspettato arrivo della Befana ha dato il via al gioco della tombola. Dopo aver dato la buona notte le capo s.q. si sono fermate a parlare con la C.R. e tra una parola ed un’altra ci siamo mangiati i dolci vinti.
Alla mattina dell’ultimo giorno dopo la colazione, abbiamo affrontato il tema del Battesimo grazie a don Giuseppe che ci ha anche fatto rivivere il nostro di Battesimo; poco prima abbiamo fatto un’attività molto bella sul nostro nome. Dopo aver pranzato tutti insieme, siamo andati a pulire la casa, lasciandola meglio di come l’abbiam trovata J e abbiam rifatto gli zaini perché alle 15,00 i nostri genitori venivano a riprenderci.
Dopo le premiazioni e dopo aver chiuso il cerchio abbiamo fatto la foto di gruppo (più di una) e ci siamo salutate, dandoci appuntamento alla prossima attività.

Giada, Vice Capo Sq. Pantere

Ho deciso: scelgo

Route Invernale, 27-30 dicembre 2006.

Salve gente; vi chiederete chi sono, eh? …… ma sono io …… la Illy!!!
Vi volevo raccontare qualcosa sulla mia prima route invernale, e delle scelte importanti che due Scolte hanno preso ovvero della Cice e della Gle!!
Dove si è svolta la Route? A Serravalle di Carda
Quando? Dal 27 al 30 Dicembre 2006
Con chi? Con tutte le Scolte del Fuoco Girasole

Il paesaggio era stupendo e il clima un po’ fresco, ma con quest’ultimo il fuoco girasole non si è scoraggiato, al contrario invece brillava di gioia!! Dopo la prima notte, la sorella Strada ci ha accompagnato fino a Massa, un piccolo paesino che dista da Serravalle 6 km. Camminando in equipe da due, abbiamo riflettuto sul termine decidere e tra fatica e gioia siamo giunte alla nostra meta, una piccola chiesina. Lì abbiamo giocato, pranzato, riflettuto e prima di ripartire siamo entrati in chiesa a recitare la Preghiera della Scolta. Quella stessa sera, la Glenda, ha preso la Promessa, così si è svolta una bella cerimonia, anche perché questa è stata la prima promessa presa all’interno del Fuoco!! Anche nella giornata successiva, la Strada ci ha accompagnato per dei piccoli sentieri ai piedi di un monte, dove abbiamo cantato e svolto una “scheda natura”, peccato che io e Alessia non ne sapevamo sulla flora, così abbiamo chiesto qualche informazione alla Sem che di queste cose se ne intende… Grazie Sem! Dopo essere tornata a casa e aver riempito il nostro pancino, abbiamo svolto un’attività sulla Carta di Fuoco, preparata dalla Sem. L’ultima sera della Route, si è svolto un fuoco serale basato sul cammino scout di Alice, come conclusione c’è stata la cerimonia della Partenza e con queste parole ha fatto la sua scelta: “Ho deciso: scelgo la Partenza. Così si è svolta una bellissima cerimonia terminata con lacrime e la gioia nel cuore. Noi Scolte come ricordo le abbiamo realizzato un filmino e una canzone preparata dalla CF. In conclusione … si dice sempre “quella esperienza ha lasciato il segno” … ma per noi questa Route ci ha lasciato anche il profumo, perché la nostra CF ci ha regalato come ricordino, un bastoncino di incenso profumato. Questa Ruote è stata piena di decisioni, ma anche di arricchimento personale, perché ci siamo conosciute meglio e abbiamo imparato a condividere qualsiasi cosa, sia nel bene che nel male.

Buona Strada

Illy

Campo Invernale “Clan Nettuno”

Roma 27-30 dicembre 2006.

Per chi non né è a conoscenza, uno dei simboli più rappresentativi del roverismo è la strada, e visto che TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA, non potevamo che capitarci prima o poi no ??????
Questo campo può sembrare un po’ anomalo visto che siamo abituati all’aria fresca, ai vasti prati verdi e ai fitti e ombrosi boschi delle nostre incontaminate e stupende montagne, ma appunto abbiamo proprio deciso di cambiare, almeno solo per questo anno, e di svolgere un’attività di servizio nella capitale, visitando nel tempo libero i numerosi ed affascinanti monumenti che hanno fatto la storia dell’umanità e di fare anche una capatina (grazie a qualcuno !!!) in Città del Vaticano!!!
Siamo partiti la sera tardi del 27 dicembre e dopo una lunga sosta ad Ancona allietata dalla copiosa scorta di lupini del buon vecchio Maro, siamo giunti alla stazione Termini di Roma verso le 7.00 della mattina seguente e come dicevo prima ci siamo recati immediatamente in Vaticano perché ci stava aspettando Papa Benedetto XVI, in sala Nervi o Paolo VI, il quale acclamato e osannato alla sua entrata da tutta la sala con canti e cori di ogni genere (alcuni alquanto bizzarri come “Santità passa de qua”!!!) ci ha augurato delle buone e sante feste e con decisione ha condannato qualsiasi atto di violenza. Rimanendo in tema, del Vaticano abbiamo esplorato in lungo e in largo tutti i suoi meravigliosi giardini che sono curati e mantenuti nel migliore dei modi, costellati da piante ed erbe di ogni genere e soprattutto da splendide fontane che si trovano sparse qua e la.
Oltre a questa bella passeggiata all’aria aperta abbiamo avuto la grande fortuna di scendere nelle catacombe che si trovano sotto San Pietro, anzi più precisamente eravamo vicini alle spoglie del Santo martire che ha dato il nome alla basilica più grande e più importante del mondo cattolico (le ossa le abbiamo fotografate, ma che rimanga tra noi!!!).
Per completare l’opera, dopo esser entrati naturalmente nella Basilica, abbiamo fatto “un po’” di scale e siamo giunti nella cima della cupola di San Pietro dalla quale si ha una vista spettacolare della città più bella del mondo!!! Ora però vi illustrerò anche le attività di servizio che abbiamo svolto durante la nostra permanenza a Roma.
Ci siamo resi disponibili per qualsiasi lavoro (a parte quello d’assistenza ai senzatetto nelle stazioni ferroviarie ritenuto troppo pericoloso dalla protezione civile) in qualsiasi ora del giorno, anche di notte se necessario, alla Caritas, alla protezione civile e alla nostra associazione, la F.S.E.. Per quest’ultima il nostro compito era pulire e liberare da una montagna d’immondizia e scartoffie vecchie decine di anni, la sede centrale, cioè la nostra sede (può sembrare un lavoro facile ma ci abbiamo impiegato tutto un pomeriggio in 12 persone).
Tutt’altra esperienza invece è stata quella del servizio che abbiamo svolto a fin di bene nelle mense della Caritas, le quali accolgono i più bisognosi, come i poveri o gli immigrati o anche tossico-dipendenti, ma anche quelle persone, vedi anziani, che non riescono a cucinare autonomamente. Siamo però stati divisi in due gruppi, uno formato da quattro persone che è rimasto in una piccola mensa nella capitale e l’altro comprendente i rimanenti che si è recato a Ostia, in una mensa piuttosto grande che può ospitare fino a 250 persone al giorno.
Il responsabile della mensa, Stefano, ci ha dato le informazioni basilari per servire i bisognosi in modo adeguato senza correre rischi e soprattutto per divertirci e stare bene insieme con loro, perché è vero che all’inizio hai un atteggiamento schivo con questa gente e ti senti strano (c’è chi urla perché vuol mangiare subito senza rispettare la fila, l’altro ubriaco che vuol avere ragione su non si sa chi, immaginatevi un po’ la situazione, non è proprio così semplice, poi per noi ragazzi, affrontare questi problemi) ma ti ci abitui subito e capisci che il bello è proprio questo, far tesoro di queste fantastiche esperienze: ma poi comunque sai che hai il buon Maro accanto che non ci capisce niente come te di tutti quei numeri di pasti, o vedi Cico indaffarato nel servire i vassoi ai poveri o peggio ancora Ale Cico e Federico Rivelli che come forsennati fanno su e giù con pile altissime di vassoi lavati e asciugati pronti per essere riusati.
Insomma, per concludere, tra stupende visite culturali per la città, (abbiamo visitato tutta Roma, il Colosseo, i fori imperiali, la colonna traiana, l’Altare della Patria, la Fontana di Trevi, l’Ara Pacis e di tutto e di più) e tra grandi esperienze di servizio che molti di noi non avevano mai provato, credo che questo campo invernale è da considerarsi estremamente formativo e sicuramente da rivivere!!!!!!

Buona Strada.

Pompili Nicolò, Falco Affidabile

CI 2006

San Martino – Urbania, 27-30 dicembre 2006.

Siamo noi le winx, fonte di energia, con la magia, sfideremo le malvagie trix. Nuove fate siamo winx.
Quest’allegro motivetto non riesco a togliermelo dalla testa grazie ai simpaticissimi pedini…
Ma il campo invernale non è stato certamente solo questa fastidiosissima canzoncina! E’ stata prima di tutto una bella avventura per i numerosi novizi alla prima esperienza di campo invernale così come per tutto il riparto: escursioni, grandi giochi di appostamento e imprese tecniche. Ce ne è stato veramente per tutti i gusti.
Mi piace ricordare solo alcuni momenti di questo campo, che indelebili rimarranno impressi nella memoria di coloro che li hanno vissuti: i Pedini e Nicolas che si cimentano nel lavaggio delle pentole facendo della cucina una insalubre palude
Burchi che urla “la poooortaaa!!” … quante volte l’avrò sentito!
“Buon 2007” e “W la befana” scritto nella faccia di Marchetto
Ma soprattutto ricorderò l’impegno che tutti i novizi hanno messo nel realizzare le prove della promessa. Anche se solo Falcio è arrivato all’ambito traguardo, sono certo che tutti gli altri lo raggiungeranno prestissimo!! Alla prossima avventura…

Buona Caccia.

C.R. Brunori Francesco, Orso Grigio