Challenge 2006: il Nettuno sfiora il bis

Pergola, 06-07 maggio 2006.

A Pergola nei giorni 6-7 maggio si è svolto il challenge, la tradizionale sfida tra i clan della Regione Marche per conquistare l’ambitissimo premio: la forcola che ormai si tramanda da anni tra le pattuglie vincenti. L’anno scorso la pattuglia taxi (formata da Berlo, Mattio e Giamba) aveva conquistato il leggendario trofeo e quindi questo anno il Clan Nettuno aveva il dovere di difendere il primato. Perciò sono state formate 4 pattuglie con un unico obiettivo: non lasciar cadere nella solitudine il nostro caro Filippo; così le pattuglie “Taxi 2” (formata da Berlo, Mattio e Biagio), “PDL” (formata da Maro, Cico F. e Sacco) “… più di loro” (formata da Rikka, Menco e Dami) e “Commandos 2” (formata da Blond e Cico A.) sono partite da Calcinelli (in versione mondana a causa della fiera) più agguerrite che mai con la ferma intenzione di dimostrare ancora una volta il valore del Nettuno. Nel primo giorno di gara tutte le pattuglie hanno affrontato prove di carattere teorico e logico come rebus, codici cifrati, prove di pronto soccorso, giochi di logica, etc…etc… Alla sera invece le pattuglie si sono affrontate in una gara di recitazione in cui ogni pattuglia doveva inventarsi una scenetta su un tema alquanto bizzarro: “Un Maya ibernato si sveglia dopo 600 anni ma dopo 30 minuti chiede di essere ibernato di nuovo .. perché??”(non fate più inventare i temi per la scenetta a Giovanelli….vi prego !!!!). Dopo le varie scenette tutti si sono diretti verso le proprie tende per un meritato riposo.

Il giorno seguente è subito ripartito alla grande con le pattuglie che sono state spedite da un monte all’altro per più di una volta. Durante questo percorso sono state affrontate prove di topografia, speleologia, osservazione e cucina; anche la gara di cucina aveva un tema alquanto strano: “Maya uomini di mais, nati dal mais” (NO COMMENT). Poi, dopo aver gustato le prelibatezze che solo la cucina Maya può offrire tutti i clan si sono sottoposti ad una prova di canto e, come già avvenuto in passato (Eurojam in Polonia), il clan Nettuno ha fatto valere le sue voci soavi e perfettamente intonate conquistando il punteggio massimo. Infine è stata celebrata la messa presso la chiesetta della Madonna del Sasso, luogo in cui era situata l’ultima tappa del challenge. Dopo la messa è arrivato il momento delle premiazioni in cui è stata resa la classifica ufficiale del challenge che, purtroppo, non ha premiato il Clan Nettuno come sperato. Infatti, nonostante gli ottimi piazzamenti delle pattuglie Commandos 2 (17°), PDL (11°) e Taxi 2 (6°), la pattuglia …più di loro ha mancato per un soffio la vittoria arrivando 2° a soli 14 minuti da Cupramontana 2 vincitrice del challenge. Quindi il Clan Nettuno è tornato a casa un po’ rammaricato ma sicuramente soddisfatto della sua prestazione e consolandosi, la sera, con una calda piadina di Tommy, l’ormai storico fast food della fiera.

LE PAGELLE DEL CHALLENGE

… più di loro voto 9 ½ : una gara perfetta, quasi sempre in testa, ottimi risultati nelle prove, grandissimo impegno e grande organizzazione……. peccato per l’ultimo bivio. Rikka riprovaci !!!

Taxi 2 voto 9 + : si battono come leoni per bissare il successo dell’anno scorso; non mollano fino alla fine e mostrano tutto il loro valore in qualsiasi prova. Sentono la mancanza di Giamba ma Biagio tenta comunque di sostituirlo al meglio Taxi Forever !!!

PDL voto 9: la rivelazione di questo challenge; partono male arrivando la prima sera penultimi. Ma il giorno dopo vanno oltre ogni aspettativa recuperando ben 9 posizioni e giungendo alla fine 11° nonostante gli ostacoli posti da barbetta di Chiaravalle. Siamo competitivi !!!

Commandos 2 voto 9: l’unica coppia di Calcinelli mette paura !! supera brillantemente tutte le prove dando lezioni di tecnica e stile alle pattuglie degli altri clan…… peccato per i pantaloni lunghi Biondi taglia i pantaloni !!!

Giovanelli voto 3: crede di aver perso le chiavi del furgoncino e mette in allarme tutti gli altri capi clan prima di accorgersi che le chiavi sono sempre rimaste dentro il suo marsupio; come se questo non bastasse rischia anche di farsi travolgere dall’unico treno dell’anno che passa a Pergola Si vede che hai fatto le commerciali !!!

Fix voto 10: durante la settimana si danna l’anima per insegnare al clan canti come Tu sei, Laudato sii Signore mio, Se m’accogli, etc…etc… ma alla fine il Nettuno sfodera una prestazione canora ineccepibile Vai Mozart !!!

Biagio voto 10: come in ogni uscita Midi è cuntent e se lui è cuntent tutto il Clan Nettuno è cuntent. Perché Midi è cuntent !!!

Tommy voto 10: la sua piadina sfama con successo tutto il Clan dopo il challenge e rimette tutti di buon umore. Certamente la piadina del buon vecchio Tommy e sempre buona, soprattutto dopo il challenge. Continua così !!!

Giacomo Marinelli

ASSEMBLEA GENERALE 2006

Soriano nel Cimino, 29.04-1 maggio 2006.

Si è svolta dal 29 aprile al 1° maggio presso la Base Brownsea di Soriano sul Cimino, la 10^ Assemblea Generale dell’Associazione Guide e Scouts d’Europa.
Questo evento ha visto la partecipazione di quasi 400 Capi Brevettati che in un clima sereno e costruttivo hanno approvato le relazioni del Consiglio Direttivo, del Commissariato Nazionale, il bilancio e la relazione programmatica per il prossimo triennio.
Un buon lavoro è stato svolto anche nei 6 Carrefours che sono stati proposti (Fraternità – Avventura – Spiritualità – Intereducazione – Europa – Strutture Associative) che ha portato all’approvazione di molte mozioni che impegneranno gli organi centrali dell’Associazione nell’immediato futuro.
Graditi ospiti sono stati, oltre al Commissario Federale dell’UIGSE-FSE – Jacques Mougenot, anche le rappresentanze dell’Associazione polacca e ungherese, il Direttore del Servizio Nazionale della Pastorale Giovanile della CEI – Mons. Paolo Giulietti, il Segretario Generale della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali – Avv. Gino Doveri, in rappresentanza del Presidente del MASCI – Franco Nerbi e il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana – S. Ecc. Mons. Giuseppe Betori, che ha presieduto la Messa di domenica 30 aprile che si è svolta completamente sotto un acquazzone battente .. vedere tutti noi capi, dai trentenni agli ottantenni, ascoltare tutti insieme la parola del Signore sotto l’acqua, mi ha offerto una bellissima immagine ed è stato una ottima testimonianza del motto scelto per festeggiare i 30 anni della nostra Associazione: “Fratelli nell’Avventura” … bello davvero !!!.
Con l’apprezzamento di tutti i partecipanti, l’ultima sera di campo si è svolta la “Cena delle Regioni” nel corso della quale ogni Regione Scout ha preparato dei piatti tipici delle proprie zone.
Il prelibato e abbondante menù prevedeva:
Antipasto: Bruschetta ai vari sapori (Calabria) – Pizza di Pasqua con salumi (Marche)
Primi Piatti: Ribollita (Toscana / Emilia Romagna) – Bigoli in salsa (Veneto / Trentino) – Risotto alla pasta di salame d’oca (Nord Ovest) – Cicatelli di grano arso (Puglia)
Secondi Piatti: Pecora alla cottora (Abruzzo / Molise) – Frico (Friuli Venezia Giulia) – Porchetta (Lazio / Umbria)
Dolci: Babbà (Campania) – Cannoli siciliani (Sicilia)
Vini: Rosso di Toscana e Prosecco
Sempre durante l’Assemblea si è provveduto a eleggere le 30 persone che formeranno il nuovo Consiglio Nazionale. Le votazioni hanno visto la nomina di 2 nostri conterranei nella carica di Consiglieri Nazionali, che sono: Laura Castellani (Fano) e Cristiano Tammaro (Ancona 2) .. un grande augurio di Buona Strada a entrambi !!!
I risultati ufficiali delle elezioni e le varie relazioni esposte, possono essere visionate direttamente sul sito dell’Associazione www.fse.it sotto la sezione “Approfondire – Capi Gruppo e Commissari”
I rappresentanti delle Marche che hanno partecipato all’assemblea sono stati:

DISTRETTO DI PESARO

1. Pedinotti Federico (Pesaro)
2. Giovanelli Giacomo (Calcinelli)
3. Bertini Raffaella (Fano)
4. Bramini Gilberto (Fano)
5. Castellani Laura (Fano)
6. Lamacchia Cristina (Fano)
7. Zacchini in Bramini Giovanna (Fano)

DISTRETTO DI ANCONA

1. Lucarelli Davide (Ancona 1)
2. Michelangelo (Ancona 1)
3. Cardinali Giovanna (Ancona 2)
4. Marcucci Maurizio (Ancona 2)
5. Tammaro Cristiano (Ancona 2)
6. Baglioni Katy (Jesi)
7. Barocci in Trivellini Carla (Jesi)
8. Cimarelli Stefano (Jesi)
9. Trivellini Eugenio (Jesi)
10. Talmi Vincenzo (Ripe)

Un ringraziamento PARTICOLARE e DOVEROSO, và alla professionalità e competenza dei responsabili della nostra cambusa regionale che ci hanno deliziato con le loro succulente leccornie e cullato con la loro perfetta organizzazione.
Francesconi Fabio – responsabile cambusa regionale – (Calcinelli)
Brunori Francesco – responsabile cambusa regionale – (Calcinelli)
Cicoli Giovanni – responsabile cambusa regionale – (Calcinelli)
Se la mia prima Assemblea mi ha lasciato un buon ricordo è anche grazie a loro (sono certo di esprimere questi ringraziamenti a nome di tutto il contingente marchigiano) davvero .. Grazie !!!

Giacomo Giovanelli

Grotta del Nerone: altra vittima per il Nettuno

Monte Nerone, 22-23 aprile 2006.

Erano le 15.00 del 22 aprile 2006 quando il Nettuno si riuniva davanti alla Chiesa per l’uscita di Clan. Una volta incontratici ci siamo resi conto che anche stavolta gli assenteisti erano parecchi, ma dato che non è il numero che conta, ma la qualità delle persone che partono non ci siamo preoccupati di questo problema. Piuttosto il sottoscritto e Maro hanno avuto di che preoccuparsi quando hanno notato che, a parte loro, tutti gli altri, considerati i 35° di temperatura, avevano optato per i pantaloncini corti della uniforme (a onor di cronaca costoro erano stati avvisati da un oscuro personaggio che chiameremo C.C, il quale non si era preso la briga di avvisare i due sfortunati). Così, a causa del cambio dei pantaloni, si è reso inevitabile il consueto ritardo e di fatto non siamo partiti prima delle 15.45. Così siamo giunti verso le 16.30 alla chiesetta di S. Maria in Val d’Abisso. Qui ci siamo fermati e ci è stata brevemente illustrata la modalità dell’uscita, che consisteva in una sorta di pre-Challenge. Così dopo esserci divisi in 3 pattuglie, bussole e goniometri alla mano, siamo partiti, diretti alla Grotta del Nerone, luogo che avrebbe ospitato il nostro pernottamento. Se qualcuno di noi fosse stato preoccupato dal fatto di dormire all’interno di una grotta, lo è sicuramente diventato ancor più dopo che Giova ha indicato un puntino in cima al monte, invisibile ai più, come nostra destinazione. Il percorso intrapreso inizialmente è stato veramente duro, ma d’altronde un Rover deve essere coerente con i propri ideali e tutti noi sappiamo che la via giusta, la più gratificante, è sempre quella in salita. Abbiamo così attraversato i magnifici paesaggi che ci ha offerto il sentiero e dopo due ore e mezza di cammino siamo giunti alla splendida Balza Forata, una magnifica guglia naturale che offre una splendida veduta panoramica su Piobbico e su tutto l’entroterra. Ovviamente non abbiamo perso occasione di realizzare il nostro consueto servizio fotografico in vetta, nella speranza che prima o poi la redazione di Carnet di Marcia premi la nostra costanza e pubblichi qualche nostra foto. Ripreso il percorso, siamo finalmente giunti alla Grotta del Nerone verso le 20.30. Visto il languorino che aveva attanagliato tutti noi, senza indugiare abbiamo raccolto la legna ed acceso il fuoco per la trappeur, utilizzando soltanto la pietra focaia procurata da Giova ed un po’ di cotone a cui aveva provveduto Ricca (durante tutto questo lasso di tempo Maro era appena riuscito ad impostare la costruzione della graticola tanta decantata da quest’ultimo). Le vivande preparate da noi erano tutte deliziose, ma merita una citazione particolare lo squisito e nutriente peperone con frittata al suo interno, preparato con grande cura dal nostro Berlo, che alla fine della cena si è dichiarato sazio come non mai (se da ora in poi non mi vedrete più sappiate che sono latitante). A parte l’inconveniente del peperone (in fondo gli ho soltanto fatto cadere sulla brace la sola cosa che si era portato per cena) la serata è trascorsa tranquilla, tanta era la stanchezza. Nel frattempo ci aveva raggiunto la Direzione di Gruppo al completo, data l’importante cerimonia che si sarebbe svolta da lì a poco, la Partenza di Fix. In seguito abbiamo così vissuto l’emozionante rito che ha visto la Partenza di Fix dal Clan Nettuno. Sarà forse per il fatto che era la prima Partenza a cui assistevo, ma devo dire l’esperienza è stata davvero toccante. Una volta che Fix ci aveva lasciati, abbiamo deciso che era ora di sistemarci per la notte ed abbiamo avuto la brillante idea di accendere un particolare tipo di fuoco, chiamato a riflettore, per riscaldare la gelida grotta in cui dormivamo. Avevamo però trascurato che il fuoco a riflettore, ottimo per riscaldare in quanto riflette il calore, come tutti gli altri tipi di fuochi lascia quello spiacevole residuo gassoso che si chiama fumo. Abbiamo quindi dovuto attendere che la grotta si liberasse dal fumo di cui abbondava, prima di poterci coricare. La mattina seguente, alzatici di buon ora, dopo aver fatto colazione, abbiamo deciso di visitare le viscere della Grotta del Nerone e ci siamo spinti fin dove i cunicoli permettessero il transito della nostra mole. In compenso siamo partiti con diverse ore di ritardo sulla tabella di marcia e di conseguenza abbiamo dovuto accelerare il passo nel percorso. Eravamo diretti al rifugio Corsini, ove siamo giunti verso le 13.00, dopo esserci ricongiunti durante il tragitto con Fix. Stavolta abbiamo provato ad accendere il fuoco servendoci soltanto di una lente d’ingrandimento e siamo anche certi che avrebbe funzionato, se solo non fossimo stati presi dalla fretta di cucinare per ripartire. Così abbiamo ripiegato sulla collaudata pietra focaia ed il pranzo è filato liscio, visto che pure Berlo è riuscito a mangiare qualcosa. Verso le 15.00 siamo ripartiti, dopo che Fix ci ha consegnato dei graziosi origami da lui fabbricati come ricordo della sua Partenza. Ci attendevano 900 metri di dislivello, tanti quanti ne avevamo fatti in un giorno intero, solo che stavolta eravamo diretti a valle. Così il Nettuno ha mostrato gli occhi di tigre ed in meno di due ore è riuscito nell’impresa di tornare alle chiesetta. In conclusione i due giorni vissuti sono stati fantastici, forse paragonabili solo alla fatica del cammino ed alla bellezza dei paesaggi che abbiamo potuto ammirare. Vorrei rivolgere un augurio a Fix, affinché questa Partenza non sia un arrivo, ma una rampa di lancio per tanti altri traguardi e tante altri bei momenti che potrai vivere nello Scoutismo. Infine il pensiero va al Challenge, fra due settimane: la forcola deve restare dove è ora. E quindi

Forza Clan Nettuno
Sempre avanti a vele spiegate!

Cicoli Giacomo, Tigre Bianca delle Nevi

L’Alta Sq. “Stella Alpina” in uscita col distretto

Carignano, 01-02 aprile 2006.

A conclusione dei due incontri gemellati con le Alte squadriglie di Pesaro, Pergola e Fano, inerenti all’argomento della femminilità, si è svolta, l’ 1-2 aprile, a Carignano, l’uscita d’Alta di distretto…… in bicicletta. Verso le 3 di sabato pomeriggio, noi Alta di Calcinelli, ci siamo ritrovate nel piazzale della chiesa con le nostre bici pronte per l’avventura….
Purtroppo mancavano tre delle nostre guide: Cetty, Gré e Illy. Le ultime due, però, ci hanno raggiunto il mattino seguente risparmiandosi così lo sforzo della pedalata!!!!!
Dopo aver posto le bici e gli zaini nel camioncino ci siamo dirette verso Fano. Così, insieme alle altre guide del distretto, abbiamo caricato lo zaino in spalla e, sopra le nostre bici, siamo partite per Carignano con tanto entusiasmo e voglia di conoscerci. All’andata il tragitto non è stato estremamente faticoso…. fino a quando non siamo arrivate all’ ultimo tratto di strada che sembrava un vero e proprio calvario! Affannate ancora per la fatica, ci siamo sistemate nella pulitissima stanza (vi lascio immaginare…!!! 🙂 ). Più tardi le capo riparto hanno dato inizio alle attività facendoci formare le nuove squadriglie con cui avremo svolto i giochi.
Prima della cena ci ha raggiunto, nella casa scout, il sacerdote Steven, il quale ha celebrato la S. Messa parlando, durante l’omelia, della femminilità e in particolare del ruolo della madre.
In seguito, come in tutte le uscite, si è svolto il fuoco serale dove sono stati presentati i lavori in Power Point che ha realizzato ogni Alta squadriglia del distretto, riassumendo in cinque diapositive ciò che ci ha colpito o quei concetti che erano emersi dai due incontri precedentemente svolti.
Così, dopo la buona notte e qualche parolina con la vicina di letto, ci siamo addormentate per svegliarci poi la mattina e fare la colazione tutte insieme. Più tardi abbiamo dato il via al gioco che consisteva nel raggiungere in bicicletta, e poi superare, quattro tappe: travestirsi (leone, indiano, cow boy, giardiniere, damigelle, principi… ecc.); conoscere le festività religiose; mimetizzarsi nella natura e, infine, arrampicarsi su un albero attraverso una fune (nodo bolina) per recuperare dei cibi appesi ai rami.
Quando eravamo tutte tornate alla casa scout e dopo esserci riposate, siamo andare a pulire la stanza che ci ha ospitate per la notte e a sistemare i nostri zaini mentre le capo riparto cucinavano per noi un appetitoso pranzo alla trupper!!!!!
E così, dopo esserci deliziate a sazietà con salsicce ricoperte da uno strato di Nutella (vi assicuro che sono buonissime) e fettine di carne, è arrivato il momento delle premiazioni per il miglior lavoro svolto da ogni alta squadriglia e…… con tanto stupore da parte di noi guide le capo hanno giustamente deciso di premiare il lavoro di TUTTE le Alte squadriglie con due scatoline a forma di cuore per ogni Alta contenenti delle caramelle. Invece, la squadriglia che si è meritata la medaglia per aver superato al miglior modo le quattro tappe del gioco della mattina è stata la squadriglia Anemoni.
Il ricordino di questa magnifica uscita è una borchietta che ora portiamo tutte nella nostra cintura in ricordo d’aver passato un’uscita con le Alte squadriglie del distretto.
Così abbiamo salutato la casa scout e, rimontando sulle nostre biciclette, siamo tornate a Fano e, dopo aver ripreso fiato e scambiato i saluti con le altre guide, siamo ritornate a Calcinelli.

Chià, Capo Sq. Leopardi

Caccia Consiglio d’Akela di distretto 2006

San Bartolo, 25-26 marzo 2006.

Sabato 25 e domenica 26 marzo, si è svolta sul colle San Bartolo, l’annuale caccia dei Consigli di Akela del distretto di Pesaro.
Doveva essere una normale caccia, ma all’improvviso, durante il cerchio di apertura, ci si sono presentati 6 cavalieri anziani……cavalieri che avevano negli anni compiuto un’infinità di imprese e gesta eroiche, ma che ora, per via dell’età, non erano più in grado di difendere Re Artù e il castello di Camelot. I 6 hanno così chiesto ai lupetti di sostituirli.
Essere cavalieri della tavola rotonda, non è affatto semplice: occorre una dura preparazione.
Grazie all’aiuto dei vecchi cavalieri, abbiamo così seguito un percorso di allenamento; da buoni Lupetti del C. di A. abbiamo veramente fatto tutti del nostro meglio, sottoponendoci con lealtà e impegno a tutte le prove che ci venivano richieste.
Alla fine, solo sei di noi hanno avuto l’onore di essere investiti direttamente da Re Artù, Cavalieri della Tavola Rotonda; tutti gli altri però, sono stati comunque arruolati nelle file dell’esercito, in quanto validissimi!! Grazie a due belle e calde giornate di sole e grazie alla gioia e alla semplicità che tutti noi abbiamo portato, siamo così riusciti a vivere una splendida caccia, in cui la Famiglia Felice l’ha fatta veramente da padrona!!

Un grazie a tutti i Lupetti e a tutti i Vecchi Lupi della Giungla pesarese!

Vecchi Lupi

Lo giurate voi ? LO GIURO!

Milano, 24 marzo 2006.

Scuola Militare Teuliè, corso Italia 58. E’ con orgoglio e senza alcun peso che siam partiti da Calcinelli alle 4:00 del mattino con destinazione Milano. La famiglia Berloni ci aspettava già là, tutti 5 a Milano per un grande appuntamento: Il giuramento di Berlo! E’ stato per noi un vero onore essere lì, assieme ai genitori di tutti quei ragazzi, sotto una pioggia per nulla clemente, nel piazzale della scuola. Un paio d’ore di pioggia in attesa dell’uscita dei cadetti. Eccoli che entrano; preceduti dalla fanfara e dalla batteria tamburi. Tutti belli, gagliardi e in alta uniforme col fucile storico in mano. Una ritualità degna dei loro colleghi più adulti dell’esercito segna tutta la cerimonia. Alla presenza del Comandante della scuola Militare Col. f. Giuseppe Affini e del capo di stato dell’esercito Gen.CA Filiberto Cecchi i cadetti son pronti a pronunciare il giuramento. E’ l’Anziano (lo studente dell’ultim’anno più meritevole) a fare le ultime raccomandazioni ai ragazzi del prim’anno (cappelloni):

“…se fu tuo Padre a dire “Io voglio” o se fu tua Madre a dire “Io vorrei” … non giurare! Perchè è alla grande Madre che tu ubbidirai qua dentro […] Ma se fu amore di Patria, di nostra continua lotta, del nostro Popolo a cui tu darai il segreto del vincere e la calma fierezza del morire, se fu passione di mostrine, di alamari, di fiamme rosse, cremisi, verdi od azzurre; se fu fremito naturale del sangue, antica promessa della tua giovinezza nascente …. Allora giura! … e poi lotteremo insieme e sarai mio Fratello”

Dal palco delle autorità qualcuno inizia la formula del giuramento che culmina con la domanda “Lo giurate voi ?”
Un urlo secco e deciso, accompagnato da una schiera di mani bianche che si alzano al cielo: “Lo giuro!”
La cerimonia è giunta ormai al termine, i battaglioni escono dal piazzale e rientrano per la sfilata.
I cadetti si dileguano nelle loro stanze per cambiarsi le divise bagnate e si ricongiungono alle famiglie per il pranzo. Noi e la famiglia Berloni avevam già iniziato a mangiare quando il Berlo è arrivato per il pranzo, d’altronde che ci potevamo fare ? Era un buffet! In un buffet non si può guardare in faccia a nessuno … non si può perdere tempo!!!

Il pomeriggio rimane libero per i cadetti, e a noi ci scappa anche un giretto davanti alla “Madunina” e sotto la galleria con un Berlo vestito di tutto punto… era incredibile come ognuno che avesse bisogno di qualcosa la chiedesse a lui “Che ore sono ?”, “Ma lei è della scuola Teuliè ?”, “La Teuliè e la Nunziatella son due scuole diverse ?”, “Where ?” (una tedesca con una cartina in mano).

Un sincero Buona Strada a Berlo che, a 16 anni, è uscito di casa per inseguire il sogno di una vita!

C.G. Big & C.R. Bruno

Valle Scappuccia, Occhialoni … più in alto delle Aquile

Frasassi, 11-12 marzo 2006.

Ore 15.45 solito incontro davanti la chiesa per l’uscita di Clan, ma purtroppo prima di partire ci siamo resi conto che anche in quest’uscita saremo stati la metà di quelli che dovevamo essere.
Accuse a parte (ma non tanto a parte) ognuno ha i suoi motivi, siamo partiti in 9 (pochi ma veramente buoni) tra cui Giova, Fix, Rikka, Mattio, Io (Blond), Maro, Cico F, Nico e Fedi Rivelli.
Arrivati a Genga dopo avere fatto un’introduzione sull’argomento dell’uscita, che è lo studio dell’Io rispetto all’Amore, ci siamo divisi in pattuglie e, zaini in spalla siamo partiti fino alla caverna di valle Scappuccia. Durante il tragitto abbiamo parlato, tra i membri delle singole pattuglie, degli aspetti positivi e degli aspetti negativi di noi stessi, il rapporto con il prossimo e fatto il gossip su Mattio – Festa 100 giorni. (Per ulteriori informazioni sul gossip chiedete direttamente a Mattio).
Arrivati alla caverna di Valle Scappuccia, ci siamo resi conto che bisognava attraversare due “fiumicelli” tutti quanti per non bagnarsi gli attraversarono lentamente, ma Maro sprezzante del pericolo gli attraversò velocemente bagnandosi tutti i piedi (dettagli).
Abbiamo scattato foto, cenato alla trappeur e siamo ripartiti……… due orette più tardi siamo arrivati alla Casa Regionale Scout di Genga, abbiamo depositato gli zaini, ci siamo messi intorno ad un tavolo e ci siamo rilassati chiacchierando un po’. In seguito ci siamo preparati per la notte e sono venute fuori le cose più assurde: calzetti di Maro bagnati, fantasma nel bagno che faceva i suoi bisogni insieme a Mattio, quel maledetto cigolio della panca che Franci faceva muovendosi con la cura di un elefante, la caduta di River F. dalla panca causata da un tuffo di Rikka tanto di Wrestling e facendo un po’ d’autocritica, io che ho russato tutta la notte e che non ho fatto dormire al povero Mattio. La mattina freschi come rose, dopo colazione e lodi siamo partiti per recarci al Foro degli Occhialoni eseguendo durante il cammino la bellissima e interessante attività di Fedi e Nico River.
All’inizio del percorso c’era un po’ di salita, ma come dice sempre Giova la via giusta è sempre in salita, quindi passando per i “Gradoni” (altezza di un gradone minimo 50cm), siamo arrivati al Foro degli Occhialoni e ne valeva la pena, perché c’era una vista da capogiro, ma la vista più bella l’abbiamo avuta quando eravamo sopra agli Occhialoni, infatti non riesco a trovare aggettivi tanto belli per descriverla.
In cima abbiamo fatto un percorso con l’imbrago in parallelo, faceva più brutto vederlo che a farlo, comunque tutti sono rimasti illesi !!!; camminando per circa un’ora siamo arrivati al Tempio di Valadier sotto il Monte Frasassi ed abbiamo pranzato notando che Maro e Franci avevano portato da mangiare per un reggimento intero.
Dopo pranzo siamo ritornati alla Casa Scout ed abbiamo parlato insieme del rapporto tra l’Io e l’amore, della maschera che ognuno di noi ha (più o meno spessa) e i gradini che ognuno di noi deve superare (come avevamo fatto precedentemente nel sentiero) che sono: la fiducia, l’identità di se, la spontaneità, l’indipendenza, l’intimità, l’autonomia e la creatività. Sinceramente quest’uscita si è svolta in un clima sereno e divertente, con molta strada e riflessioni e secondo me si è creato un rapporto d’amicizia e comunità più profondo di quanto era prima.
In conclusione, vorrei chiedere ai membri del Clan Nettuno di essere la prossima volta più numerosi, RIFLETTETECI, ne vale veramente la pena !!!

Biondi Stefano, Fratel Bigio

Caccia di Kaa

San Francesco, 26 febbraio 2006.

Domenica 26 febbraio 2006, si è svolta per il Branco “Alte Rupi” la tanto attesa Caccia di Kaa!!
Grazie a una stupenda e calda giornata di sole, e soprattutto grazie all’abilità di tutti i Lupetti nel seguire la traccia di Akela, siamo riusciti a raggiungere le Tane Fredde, luogo inospitale della Giungla, dove noi che rispettiamo la legge non siamo soliti andare.
Le sudice Bandar però, avevano rapito Mowgli e l’avevano portato proprio li: non potevamo fare a meno di sconfiggerle e di liberare così il cucciolo d’uomo!!
Ripercorrendo così il percorso di Bagheera, Kaa e Baloo, fra mille prove, siamo riusciti a giungere alle Tane Fredde, dove si è poi svolto lo scontro finale con il Bandar-log, che ci ha visti vincitori grazie a l’impegno di tutto il Branco, che ha veramente fatto “del suo meglio!!”
La nostra avventura si è poi conclusa con la “Danza della fame di Kaa”, con cui tutte le scimmie, una ad una, sono state mangiate dal vecchio e saggio pitone delle rocce, che si è poi addormentato dopo questa sua particolare caccia!! Dopo un meritato pasto e dopo una serie di altri giochi, la Caccia si è poi conclusa con la cerimonia della prima stella: altri due Lupetti del nostro Branco, infatti, facendo sempre “del loro meglio” nel seguire la traccia di Akela, sono arrivati ad aprire il loro primo occhio nella Giungla, per la gioia di tutto il Branco!!
E’ stata davvero una cosa ben fatta! continuiamo a fare “del nostro meglio”, cercando di conquistare sempre più prede, carne del Lupo, che sarà poi carne del Branco!!

Buona Caccia.

Akela

La Bellezza delle cose è nella mente di chi osserva

Genga (AN),11-12 Febbraio 2006. Uscita di Fuoco gemellata.

Ebbene si, crescendo aumentano per tutti i propri compiti e se quando ero in Riparto ho fatto un’intervista doppia, ora in Fuoco ne ho fatta una addirittura TRIPLA!!!
Si si, perché proprio l’11-12 febbraio ’06 tre Fuochi dei Distretto di Pesaro, “Girasole” Calcinelli, “Antares” Pergola e “Perfetta Letizia” Pesaro, abbiamo vissuto insieme una bellissima uscita.
Ecco a voi l’intervista delle scolte “vips”.

NOME ? Federica Alice Silvia
SOPRANNOME ? Fedy Ali Valdu
NOME DI CACCIA ? Gazza Spontanea / /
DATA DI NASCITA ? 25 Maggio 1989 2 Luglio 1989 12 Agosto 1989
ETA’ ? 16 anni, quasi 17 16 anni 16 anni
ULTIMA USCITA ? 11-12 Febbraio a Genga 11-12 Febbraio a Genga 11-12 Febbraio a Genga
CON CHI ? Fuoco di Pesaro e Pergola Fuoco di Calcinelli e Pergola Fuoco di Calcinelli e Pesaro
PERCHE’ ? E’ stata una proposta della mia C.F. e sono stata moooolto contenta
Per conoscere nuove scolte e meglio altri Fuochi.

Per fare nuove amicizie, e scoprire d’avere delle cose in comune.

TI SEI DIVERTITA ? Sì, tantissimo Sì, certo, moltissimo Sì, tanto
COSA TI E’ RIMASTO NEL CUORE ? Di sicuro l’escursione speleologica alle grotte di Frasassi Tutti i volti, i sorrisi delle persone che ho conosciuto Avere nuove amiche, sperando di vederci presto e la visita alle grotte
LA TUA C.F. O AIUTO C.F. O INCARICATA PREFERITA ? Michela, quel cartoon dell’aiuto CF di Pesaro La Pali, CF di Calcinelli, aperta e socievole. E’ stata una vera sorpresa L’incaricata regionale Cristina
COSA AVRESTI FATTO DI DIVERSO ? Avrei preferito meno freddo nella casa. Si gelava!!! Avrei preferito più caldo Tutto è stato divertente e bello
LO RIFARESTI ? Ma certo!! ….1000 volte Certo, come no. Esclusa la visita speleologica alle grotte Si
NELLE SCOLTE NUOVE CHI TI HA COLPITO DI PIU’ E PERCHE’ ?
Tutte mi hanno lasciato qualcosa di speciale, ma tra tutte l’Ali di Pesaro, stordita come me.

La Fedi, di Calcinelli, per la spontaneità e l’impulsività, e l’Alice.

La Fedi e la Valeria, molto simpatiche, ma direi un po’ tutte!!!

TI SEI TROVATA BENE CON TUTTE ?
Sono stata bene con tutte, e c’è ancora tempo per conoscersi meglio.

Si, bene con tutte.

Si,con tutte, anche con le scolte più grandi.

LA PROSSIMA VOLTA PERCORSO DIFFICILE ALLE GROTTE ?
Per me va più che bene, dai l’unione fa la forza!!!

Noooooo, mai più!!!!

No, non me la sento!!!!

Bene, sarà questa un’uscita che non dimenticheremo mai, contente di averla vissuta, nella gioia, nel divertimento, e nella scoperta che dentro ogni “grotta”, c’è sempre una sorpresa che vale la pena di essere scoperta.

Un grazie ad Alice di Pesaro e Silvia di Pergola per la gentile collaborazione.

Buona strada.

Federica, scolta semplice