Gli specialisti della segnalazione

Piagge, 11-12 febbraio 2006.

In uno splendido week end di sole il riparto “Santa Croce” arricchisce il suo bagaglio culturale della segnalazione. Tante le nuove tecniche imparate e applicate. Tutte le Squadriglia hanno scoperto quanto importante sia conoscere e saper utilizzare i segnali di servizio, soprattutto in una segnalazione effettuata in notturna tra due stazioni molto distanti tra loro.
L’apertura dell’uscita nella piazza di Monte Maggiore, dalla quale siam partiti in direzione Piagge. Arrivati a Piagge abbiam subito cominciato a parlare di segnali di servizio, facendo qualche giochino (dagli esiti imbarazzanti) per fare prendere manualità. Dopo la cena, la missione: ogni squadriglia doveva raggiungere la propria postazione e colloquiare con un’altra Squadriglia in modo da mettersi d’accordo su come dividersi gli incarichi. La segnalazione notturna è stata lunga ed impegnativa, al ritorno delle squadriglie era già ora di dormire.
Un bravo scout è mattiniero e al mattino non indugia dentro al sacco a pelo. Alle 7:30 il riparto “Santa Croce” è già fuori a far ginnastica! Alle 8:00 ci aspetta l’incontro domenicale con l’Eucarestia.
Oggi l’attenzione è focalizzata sul semaforico. Se la preda da conquistare è il pranzo, gli esploratori si sono dimostrati molto attenti nel memorizzare quello che per i più era un nuovo modo di segnalare. Gli scout hanno ricevuto un lungo messaggio in semaforico contenente tutte le informazioni per poter preparare il pranzo. La comprensione è stata impeccabile; che fosse la fame ad aiutarli nella traduzione ?
Il pranzo è stato un capolavoro di ilarità… in tanti devono ancora imparare molto sul mondo della cucina alla trappeur, per fare un esempio: Bonci, solo perchè da un lato la salsiccia è bruciata e dall’altro è cruda non significa che mediamente sia cotta!! Abbiam provato a dirtelo, ma hai voluto mangiarla lo stesso… adesso che ne dici, avevamo ragione ??

Gianlu, tu che sei uno dei sostenitori della cucina alla trappeur nella gavetta (malgrado tutti i miei inviti ad usare ciò che la natura ti dona) chiedi a tua madre quanto è contenta di lavare la tua gavetta al ritorno dall’uscita…

Nichi, dopo 15 anni da esploratore sei finalmente riuscito a cucinare una salsiccia alla trappeur, oggi ne eri così felice, io non me ne vanterei tanto all’età tua!!!

Luca, il tuo spiedino a forma di mano a 4 dita è stato l’esempio di cucina alla trappeur più bello che io abbia visto oggi. Complimenti Luca!

Per il riparto “Santa Croce” il mondo della segnalazione è solo all’inizio. In settimana, infatti, le squadriglie si incontreranno per un Consiglio di Squadriglia che deciderà l’impresa da portare avanti nel prossimo mese.

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C.R. Brunori Francesco, Orso Grigio

4° Compleanno del Riparto “Il Quadrifoglio”

Saltara, 05 febbraio 2006.

Ce l’abbiamo fatta, siamo riuscite a far un ottimo lavoro anche se in poco tempo, nonostante gli imprevisti… Sto parlando della super impresa del riparto femminile riuscito “eccezziunale veramente”….
Tutto è iniziato quando l’alta femminile ha proposto alla capo Maruzka di non fare il “solito grande gioco” per il compleanno del nostro Riparto, ma bensì fare uno “spettacolo”… così dopo averne parlato di staff, abbiamo deciso di mettere in piedi questa impresa.
Il tempo a nostra disposizione era poco per organizzare tutto, dunque ci siamo subito divise i compiti, tra chi pensava alle diapositive, alla pubblicità, alla sfilata, ai testi per le scenette, ai dolci, alle luci e microfoni, al proiettore e chi faceva da staffetta tra Calcinelli e Saltara almeno 5 volte al giorno (grazie Burghi!), siamo riusciti a presentare a: genitori, famigliari, vecchie guide, amici, rover e novizi uno spettacolo a dir poco emozionante. Le prime ad esibirsi siamo state noi di Staff con la scenetta in dialetto che ripercorreva le esperienze vissute durante l’anno 2002 e l’intervista doppia tra Maruzka e Tramanda, non sono nomi di caccia!! (a.s. 2002 – 2003) E’ stato poi il momento delle guide, a partire dalle Aquile che con il loro mitico musical ci hanno stupito per la bravura nel canto, nell’esser coordinate nelle coreografie e nell’aver saputo personalizzare io testi dei canti scout (a.s. 2003 – 2004), e ancora le Pantere a cui faccio i miei complimenti per l’astuzia che hanno avuto esibendosi magistralmente in una scenetta con le marionette (a.s. 2004 – 2006) e per finire, i Leopardi che ci hanno divertito con i loro quadri statici tra una bottiglia di vino, un Giocondo e panini con nutella!!
Brave perché non doveva esser semplice ritrovare gli oggetti che vi interessavano con la confusione che c’era dietro le quinte!! (a.s. 2006). Il riparto ha poi ringraziato tutti i preseti consegnando il ricordino di questa bella giornata, un moschettone!
E ovviamente, come è ormai di rito, abbiamo concluso il tutto con una gustosa merenda preparata esclusivamente dalle ragazze del nostro fuoco. Dopo questo stupendo lavoro di squadra, anzi sarebbe più opportuno dire di squadriglia non ci resta che dire:

– Complimenti alle guide che nella confusione e l’emozione sono riuscite a nascondere l’insicurezza stando sempre pronte a reagire nel migliore dei modi, brave perché se non fossero loro a dire dove ci sono state delle mancanze, nessuno se ne sarebbe accorto, insomma siete delle vere professioniste!! …

– Complimenti alla capo Riparto che tra uno strozzone e un altro è riuscita a mantenere la calma tra la staff nonostante la caviglia di una scolta (quella della sottoscritta… dopo un mese ancora mi deve passare il gonfiore) ed è riuscita a seguire il riparto in maniera più che lodevole… e brava la ruschi!!

– Complimenti però anche alle scolte: alla Dany per la pazienza che mette ogni volta nel portare a buon fine il proprio lavoro (ricordiamo che seguiva tutto ciò che riguardava la sfilata) e ovviamente complimenti alla Trami o più comunemente chiamata Sami che con il suo dialetto ha fatto ridere tutti gli “scheut” presenti (ancora rido se ci penso!). Complimenti anche a me che nonostante non sia nella foto con tutto il riparto, ho redatto questo articolo.

A.C.R. Alice

Uscita “San Paolo” all’Ostello San Martino

Urbania, 28-29 gennaio 2006.

Quest’anno l’uscita del San Paolo è stata fatta di unità (secondo le norme Giovanello-Direttive) e siamo andati a Urbania, trascorrendo un po’ di tempo con i folletti (Biagio ne ha anche visto uno vero e ha incominciato a rincorrerlo).
Siamo partiti decimati dalla SCM (sindrome del calciatore medio) e con un po’ di ritardo con questa formazione: Io, Lollo, Rikka, Giova, Fix, Biagio, Cico A, Cico F, Maro, River F e River N.
Siamo arrivati all’ostello che si stava facendo buio, quindi ci siamo potuti rendere conto del bel paesaggio che ci circondava solo la mattina seguente; tutto sommato anche la casa non era male soprattutto grazie anche al gestore, Nico, ex-Capo Clan di Urbania, il cui hobby abbiamo scoperto essere alternare 1 minuto di dialetto a 1 minuto di italiano.
Subito, abbiamo fatto il classico giochino notturno in cui bisogna togliersi un vestito ogni volta che si è puntati con la torcia da un membro della staff e il motto era “novizi in mutande” (riuscito a pieno)… poi dopo un rovinoso incidente si è trasformato in “raddrizza la costola di Rikka”.
Dopo cena (Io ho chiaramente vinto il duello di cucina con Giova con un piatto raffinato e colorato), abbiamo malvolentieri intrapreso uno pseudo-fuoco cercando di annientare fisicamente e moralmente i novizi, chiaramente tutto a scopo educativo e formativo!
L’indomani, freschi come il pane (sono un poeta mancato) siamo andati a Messa (…) (questi puntini di sospensione lasciano intendere che non sia stata una Messa come tutte le altre, provate a chiedere direttamente a Mattio – aggiunta di Giova) poi abbiamo preparato una prelibata ed elegante colazione per i novizi per farci scusare della serata prima.
Poco più tardi ci siamo divisi in pattuglie e ognuna era libera di andare dove voleva per poter riflettere, discutere e passeggiare scattando fotografie, che sarebbero servite per esporre in maniera multimediale (avevamo macchine digitali super deluxe e computer portatili ultrapiatti, con annesso un video proiettore a pannelli solari – Lo scout è economo -), quello che ci avevano fatto scaturire le parole, le opere e la vita di San Paolo cercando di collocare i nostri comportamenti nella “VIA, VERITA’ E VITA” oppure nel “SENTIERO, COMPROMESSO E SILENZIO”.
In contemporanea alla produzione multimediale, una pattuglia alla volta cercava di scalare la parete per arrampicata che era su un lato della casa: qualcuno era titubante perché era Giova che lo teneva in sicura (vedi Mattio), qualcun altro voleva fare come Tarzan (vedi River), qualcun altro una volta arrivato in cima non voleva più scendere (vedi Cico)… ma alla fine è stato veramente divertente.
Le presentazioni sono state tutte interessanti e si è visto veramente molto impegno, anche se qualcuna abbiamo dovuto immaginarcela soltanto, perché non partivano i file e Giova non sa usare il computer. L’unica cosa che ci è dispiaciuta è non aver potuto dare una mano a Nico a trasportare un castello di 500 kg di legno fin su in cima al monte per metterlo nel sentiero dei folletti… purtroppo era tardi e stavo diventando buio !!!!!!!! Nel tornare abbiamo anche incontrato quel latitante di Damiano, che curava la SCM…assieme alla ragazza!
Sinceramente, anche se non ci sono state grandi imprese e non c’è stata molta strada, è stata una bella uscita perché c’era un clima sereno e disteso, abbiamo avuto molto tempo per poter riflettere (dimenticavo la veglia di sabato notte) ma, cosa ancor più importante, abbiamo aggiunto un tassello nel nostro cammino di maturazione cercando di tendere…a San Paolo.

Mattio

Campo d’Alta … quota

Cailuga – Lamoli, 02-05 gennaio 2006.

Dal 2 al 5 gennaio 2006, per la prima volta, si è svolto il campo invernale d’alta squadriglia … maschile e femminile riunite eccezionalmente per dar vita ad imprese di livello tecnico e spirituale un po’ più alte … !! Durante i giorni del campo abbiamo condiviso i momenti dei servizi e delle riflessioni, il cui tema era la “Fraternità” mentre le imprese d’alta squadriglia erano diverse e vissute separatamente ma con lo spirito comunque di curiosità, condivisione e confronto che ci ha accompagnato per tutto il campo. Davanti alla luce e al calore di una fiamma, noi Alta Sq Stella Alpina abbiamo pregato, recitato, lavorato, costruito, realizzato diverse cose: dall’Esplò-Paese, con la storia, gli aspetti, le tradizioni del paese di Lamoli, alla realizzazione della prima cassetta di meteorologia (da mettere in funzione) per prevedere e conoscere il tempo che spesso gioca un importante ruolo per noi che vogliamo vivere l’avventura all’aperto ! Serate di tombola, vin brulè e preghiere, per chiudere le giornate laboriose trascorse tra risate, urla, pianti, capricci. Ma ora diamo spazio alle riflessioni delle guide, fatte al ritorno, che hanno vissuto questo campo invernale d’alta squadriglia …
C.R. Marusca

Quest’anno il campo invernale si è rivelata un’esperienza positiva, soprattutto perché diversa dal solito. Il gemellaggio con l’alta sq maschile dei cinghiali, ci ha permesso di confrontarci sia nei momenti di riflessione nei quali abbiamo appunto trattato il tema della fraternità, sia nei momenti di servizio. Quindi in conclusione credo che l’esperienza del gemellaggio si debba ripetere in futuro, perché anche se fatto fra ragazzi dello stesso gruppo, è servita a conoscerci meglio.
C. SQ. AQUILE
Giulia

Il campo invernale di quest’anno è stato un’esperienza praticamente unica: oltre alle bellissime riflessioni svolte insieme all’alta sq maschile, ho avuto anche l’opportunità di conoscere i maschi.
C.SQ LEOPARDI
Chiara

Il campo invernale di quest’anno è stata un’esperienza bellissima. Mi sono divertita moltissimo con i cinghiali (tranne quando lavavo i piatti….) e inoltre, essendo un campo d’alta, ho avuto più tempo per riflettere e apprendere nuove tecniche. PS: Grazie ai due capi riparto per averci fatto vivere questa nuova esperienza e per aver organizzato attività molto belle!
La Fraterna C.SQ. PANTERE
Greta

Per me quest’anno il campo d’alta sq è stato bellissimo, tranne il giorno in cui bisognava lavare i piatti. E’ stato divertente, soprattutto mentre loro parlavano e io dormivo; ma anche quando eravamo insieme nelle riflessioni; poi non vi dico quella sera con il vin brulè ….
Giada

Questo campo è stato bello e particolare, non solo perché era il mio primo campo d’alta ma anche per la presenza dell’alta sq. maschile che lo hanno reso speciale. Purtroppo l’ultimo giorno abbiamo dovuto ripulire la casa …. PS: Esploratori la prossima volta lavatevi fuori i panni immaltati o ripulite il lavandino perché faceva schifo.
CIAO CIAO A TUTTI …
Cetti

Da quand’è che si facevano campi così ?? Prima volta e … straordinario e fantastico sono gli unici due aggettivi per descrivere a pieno il campo. Per me è stata una bellissima esperienza anche perché abbiamo fatto e rafforzato le amicizie, anche con l’alta sq maschile “cinghiali” collaborando insieme. Spero di rivivere un campo così ! Forza Stelle Alpine che il cammino è ancora lungo!
Ilaria SQ PANTERE

Alta Sq. STELLA ALPINA

Campo Invernale di Alta Sq.

Cailuga – Lamoli, 02-05 gennaio 2006.

Ciao a tutti, come ben sapete io sono il segretario della squadriglia Cinghiali e oggi vi racconterò qualcosa di quello che abbiamo fatto al campo invernale, che si è svolto dal 2 al 5 gennaio a Cailuga di Lamoli.
Non è stato un campo normale perché di solito vi partecipa tutto il riparto, ma in questo caso c’eravamo solo noi dell’alta squadriglia; soli??, no!! Perché a romperci le scatole c’erano le ragazze dell’alta squadriglia guide, con le loro voci squillante e stridule pari a quelle di un citofono!!!!! 😉
Siamo arrivati alla casa sul tardo pomeriggio e non abbiamo fatto in tempo a disporci nelle nostre stanze e ad accendere il fuoco, che già era l’ora di cena (a proposito di mangiare, dobbiamo fare i complimenti al nostro capo gruppo che ha scelto un menù davvero sfizioso e soprattutto bello carico).
La prima sera l’alta sq. Cinghiali ha preparato per il suo CR un bel fuoco di bivacco; abbiamo intonato numerosi canti e bans, ma la cosa venuta meglio è sicuramente stata il momento di espressione, dove abbiamo rappresentato per mezzo di 7-8 quadri statici il tema della fratellanza, di cui ne avevamo già discusso prima di cena nel consueto momento di riflessione.
La sveglia mattutina era fissata verso le 7.30, seguiva poi la colazione e d infine andavamo fuori nel piazzale per dividere il lavoro durante la giornata; questo non mancava di certo e le attività del campo erano veramente stupende: si trattava di costruire una centrale idroelettrica e poi individualmente una zattera.
Il primo giorno ci siamo divisi in due gruppi: uno (composto da Burchi, Lauri,Tapi e Blonds) era andato al ruscello a piantare i primi pali della centrale, e l’altro (composto da me, Bruno, Soro e Tado) a costruire le nostre zattere.
La sera, dopo aver cenato, siamo stati partecipi di una bellissima riflessione, nella quale abbiamo cantato, pregato e letto dei brani molto significativi sulla fratellanza, che come avete intuito anche dal precedente articolo sull’uscita di alta del 5-6 novembre 2005, è il tema dell’anno.
Il giorno seguente si sono invertiti i ruoli dove il primo gruppo ha costruito le sue zattere e il secondo ha ultimato la centrale TERMONUCLEARE !!!!! Il pomeriggio però è stato bellissimo: tutti giù al ruscello a provare la centrale e soprattutto a partecipare alla grande regata di zattere !!!!!! La centrale non ha funzionato, non perché il lavoro è stato fatto male, ma per il semplice motivo che la potenza dell’acqua non era abbastanza sufficiente per far muovere le pale della ruota.
La gara di barchette è stata invece uno spasso, CI SIAMO INZUPPATI FINO ALLE MUTANDE (non fate leggere queste cose alle mamme se no siamo finiti!!!) per vincere questa gara, ma alla fine il vincitore è stato colui che quando costruivamo le nostre zattere diceva “ah, ma io non ci ho un’idea”, ed è proprio lui, THOMAS SORO!!!!!!
Dopo questa grande avventura siamo tornati ad asciugarci e per cena abbiamo mangiato PIZZA!
Al fuoco invece abbiamo fatto la tombola scout. All’inizio le guide sembravano poterci sopraffare, ma non è stato così perché loro si sono limitate ad un pacco di grissini e noi tra dolci panettoni e spumante non sapevamo più dove metterli!!!!!!
La mattina dell’ultimo giorno abbiamo pulito la casa e fatto le solite faccende di fine campo, ma quello che ci interessa è che ci siamo scambiati tra sq. un ricordo di questo bellissimo ed indimenticabile campo invernale. Adesso vi lascio, vi ringrazio di aver letto il mio articolo e alla prossima uscita!!!!!!

Buona Caccia.

Il Segretario Pompili Nicolò, Falco Affidabile

Clan e Fuoco: comincia un nuovo cammino ? «Parchiule, un punto di partenza»

Parchiule, 27-30 dicembre 2005.

27 dicembre 2005. dopo un lungo cammino affrontato quasi sempre su strade parallele, ecco che Clan Nettuno e Fuoco Girasole incrociano i loro sentieri con la speranza di partire verso un percorso comune. Il campo non sembra cominciare nel migliore dei modi perché, dopo un “PICCOLO” imprevisto riguardante il trasporto, siamo approdati a Borgopace grazie all’aiuto dei genitori, ma soprattutto ai punti (della patente) di Burchi… (Grazie Burchi!!! :-))
La giornata si è però svolta in un clima più che positivo; infatti Clan e Fuoco, avvolti in una misteriosa atmosfera medievale e desiderosi di sfidarsi con le casate rivali, si sono esibiti all’interno del fuoco serale a colpi di scenette, bans e canzoni.
Al sorgere del secondo giorno, i membri delle due unità, divisi questa volta per costellazioni, si sono affrontati in una sorta di mini-challenge, reso difficoltoso dalla copiosa quantità di neve che ha ricoperto Parchiule e dintorni. Oltre al raggiungimento della meta, il gioco prevedeva alcune prove di atletica, natura e topografia che avevano l’obiettivo di rendere più avventurosa e costruttiva l’attività, ma anche di integrare ulteriormente le due unità di branca rossa. Il pranzo, per quanto riguarda il Clan, è stato consumato con l’ausilio di cucchiaioni della lunghezza di circa un metro che ci hanno fatto ben comprendere quanto sia importante “…vedere il lato positivo delle cose, che stimola alla continua ricerca del migliorarsi ed al superamento delle difficoltà e delle fatiche… rimettere in discussione il proprio “IO” ed a porlo al servizio del prossimo” come dice appunto la nostra Carta di Clan. Giovedì 29 dicembre è stato, per così dire, il giorno più impegnativo ed emozionante. La mattina abbiamo affrontato una camminata che sembrava facile sulla carta, ma resa tanto complicata quanto movimentata dalla neve, invocata a gran voce da Ciaccio, che si era abbattuta nuovamente e si stava ancora abbattendo sopra strade e sentieri Parchiuliani. Dopo un passaggio presso la torre medievale del paese e un borgo diroccato immerso nella boscaglia, abbiamo consumato il nostro pranzo nello spiazzo antistante la chiesa di Parchiule, spiazzo che la sera stessa avrebbe ospitato la cerimonia d’ammissione al Clan di Berlo F.
Più tardi, dopo un pomeriggio trascorso in modi diversi dalle componenti delle due unità, Maro ha allestito e animato la gara di cucina, dal menù rigorosamente medievale, che ha visto la vittoria della casata “Grifoni”, premiati con l’ambitissimo e prestigiosissimo premio de “La Pentola d’Oro”. I pensieri dei Nettuniani erano però proiettati verso la cerimonia d’ammissione di Berlo che, nonostante la distanza che lo separa dal nostro gruppo, ha deciso di prendere parte al campo e di portare una forte prova della sua presenza. È seguito un lungo momento di deserto, svoltosi ad una temperatura ben al di sotto degli 0 gradi; il fatto non ci ha destato però particolari preoccupazioni, tanto eravamo presi dalla riflessione.
La stessa sera il Fuoco girasole ha preso parte ad una suggestiva veglia alle stelle sul tema “La legge della Guida”. È stata una veglia piena di emozioni, entusiasmo, ma anche di tanta, tanta riflessione.
Pulizia della casa, cerimonie e ritorno era il programma previsto per Venerdì 30 dicembre: quindi, dopo aver riportato la casa ai livelli in cui l’avevamo trovata, abbiamo lasciato Parchiule alla volta di Borgopace, dove Ale, Franci, Maro (cioè i sottoscritti) e Ciaccio si sono impegnati nella firma della “Carta di Clan”, con la speranza che i nuovi novizi potranno ripetere fra un anno il medesimo gesto.
Ed eccoci arrivati al termine del campo; le chiacchierate e le attività che Clan e Fuoco hanno vissuto rimarranno sicuramente impresse nel ricordo di tutti i membri. Questi quattro giorni di canti, scenette, riflessioni, ma soprattutto freddo (veramente terribile per l’Aly), sono stati sensazionali non solo perché sono stati divertenti, ma anche perché ci hanno dato una possibilità unica, cioè quella di trascorrere questo evento insieme per conoscerci meglio. Un saluto particolare a Blond e alla Dany che non sono potuti essere con noi e che ci sono molto mancati.
Le due unità si danno appuntamento alla prossima avventura, con l’augurio che questo evento sia servito ad individuare un cammino comune.

Alessandro Cicoli
Francesco Cicoli
Giacomo Marinelli
Alessia Broccoli

Uscita di Riparto

Saltara, 10-11 dicembre 2005.

Sabato 10 dicembre ci siamo incontrati davanti alla chiesa per trascorrere quella che per alcuni di noi era la prima uscita da esploratori. Dopo esserci resi conto di essere tutti, siamo partiti alla volta di Saltara. Per i più esperti la camminata si è rivelata una formalità, uno scherzo, dato che abbiam raggiunto mete ben più ardue; ma per gli altri non è stata semplice. Mi riferisco soprattutto a coloro che non hanno una gran prestanza fisica, senza fare nomi, ma chi doveva capire ha capito!!!
Comunque, una volta arrivati (qualcuno era veramente rosso come un pomodoro), ci siamo subito cimentati con la topografia, imparando un metodo che nemmeno noi capi Sq. avevamo mai visto. I novizi si sono rivelati veramente bravi, anche più di alcuni capi….!!!!
Dopo questo breve “riscaldamento topografico”, ci sono state consegnate delle buste, una per squadriglia, in queste erano contenute le istruzioni sul da farsi, il problema è stato che le istruzioni non erano in lettere… ma in numeri… per la precisione in cordinate… anzi, in 37 coordinate geografiche !!!!!
Che indicavano numeri e lettere su una cartina. Tutti credevamo si trattassero delle istruzioni per una missione di Squadriglia, mentre ciò che abbiam trovato diceva solamente dove e quando mangiare, istruzioni per lo più non eseguito causa maltempo.
Dopo aver mangiato (veramente tantissimo) il buon Gianmarco ha sfoderato il pandoro che, da buoni amici, abbiamo diviso. Finito il pandoro Giammi, Michael e Ale si sono cimentati in una sfida suggestiva e carica di emozioni: al centro della stanza la carta del pandoro (così carica di zucchero a velo); sopra la carta le teste dei tre individui bianche fin dentro le orecchie che ne divoravano il contenuto.
Poi il fuoco, per alcuni il primo della loro vita da esploratore. Abbiam vissuto insieme un momento cantando e soprattutto ridendo, cimentandoci tra attori di quadri statici e agenti pubblicitari che cercavano di vendere prodotti come “UNA CASA DI FIAMMIFERI SULL’ETNA”, “UNA GOLF COLOR BURCHIETTA MADE IN CINA” e “UNA BIBITA RADIOATTIVA CON VERI PELI D’ASCELLA” Dopo tutto a nanna; è stata veramente dura per noi capi far dormire i novizi, ma alla fine ce l’abbiam fatta! Il mattino, svegliati di buon ora, ci siam lavati e recati alla S.S. Messa delle 8:00. Grazie alla nostra presenza alla Messa la media dell’età dei convenuti è scesa di poco sotto i 60 anni. Successivamente la colazione e la parte più bella dell’intera uscita: la MISSIONE di Squadriglia!
La missione consisteva nel recarci in un posto, segnato nella cartina, percorrere un sentiero, non segnalato nella cartina, fare tutte le rilevazioni del caso e più tardi riportare il tutto nella cartina. L’impresa è stata veramente bella, emozionante e non è stata un’impresa fatta così, tanto per fare, ma per aiutare un’associazione locale che si sta occupando della riscoperta di alcuni sentieri locali ormai sconosciuti. L’impressa non è stata particolarmente ardua, tranne che per una Squadriglia, senza fare nomi ..T…..I..ehm…gR…I, che si è inspiegabilmente ritrovata a Cartoceto. Finita la missione abbiam pranzato di Squadriglia e consegnati i risultati alla staff siam tornati a casa. Penso che questa uscita sia stata molto coinvolgente e interessante, è piaciuta moltissimo a tutti, soprattutto perchè abbiam fatto qualcosa di inedito anche per noi capi; penso inoltre che anche i novizi abbiano vissuto una bellissima uscita.

Tadei Francesco, Capo sq. Lupi

Uscita di Riparto a Sterpeti

Sterpeti, 3-4 dicembre 2005.

La divertente uscita del 3-4 dicembre si è svolta a Sterpeti con il riparto guide al completo (malate a parte). Le due giornate, ricche di attività, sono state organizzate dalla C.R. Ruski e dalle simpaticissime scolte Aly e Dany. Sabato, appena arrivate, ci siamo messe subito al lavoro ed abbiamo costruito “L’Edicola Mariana” che abbiamo usato al fuoco per pregare. Dopo la cena abbiamo festeggiato il compleanno delle due Guì Sara e Caterina. La serata, piena di giochi, canzoni (che riportano con la mente ai ricordi dei bei momenti passati) e di preghiere fatte dalle Squadriglie, si è conclusa con la stretta di mano della buona notte che, come al solito non ha funzionato !! Così, dopo una terapeutica dormita sul pavimento ghiacciato, al nostro risveglio ci siamo cimentate nel grande gioco costituito da tre tappe da raggiungere con la bussola.
La prima tenuta dal Dio Apollo tra le caprette (che ci ricordavano un po’ Heidy e un po’ il concime NATURALE .. ) era basata sulla tradizione del saluto scout; la seconda, preparata dal Dio del Vento era sull’orientamento ed i segni di pista e per finire la terza riguardava i colori delle varie barrette di gruppo, nazionali, regionali etc …
L’obiettivo era quello di portare luce al grande albero che era costantemente minacciato dalle nuvole. Dopo la S. Messa celebrata nella chiesa di Sterpeti che ci ha ospitate, era ormai ora di preparare per il pranzo ALLA TRAPPEUR !!! Così, con qualche difficoltà da parte della sq. Leopardi, abbiamo mangiato il classico menù scout composto dal wurstel, salsicce ben cotte (spesso bruciate), banane al cioccolato e nutella in gran quantità ! Dopo un tentativo di riposino bruscamente interrotto abbiamo ripulito la sala parrocchiale che ci ha offerto la nottata poco riposante. Abbiamo infine fatto le premiazioni del grande gioco (vinto dalla Sq. Leopardi) ed abbiamo lasciato Sterpeti.

Rosita, Sq. Aquile

Caccia di Branco

Cartoceto, 04 dicembre 2005.

Domenica 4 dicembre, il Branco “Alte Rupi”, ha vissuto un’entusiasmante giornata di caccia.
Ricchissime sono state le prede per tutti i Lupetti che, facendo del loro meglio, hanno seguito la traccia di Akela.
Cinque nuovi cuccioli (Diego, Sebastiano, Riccardo, Alessandro e Alex), sono stati ammessi al Branco….Akela è certo che, come hanno fatto fino adesso, continueranno a fare del loro meglio per arrivare presto alla Promessa Le prede conquistate durante questa giornata di caccia sono state davvero tante e tutto il Branco avrà bisogno di un pò di tempo per poter spolpare bene tutta la carne……ma noi, giovani lupi, siamo sempre affamati e già stiamo pensando alla prossima caccia!!

Buona Caccia branco “Alte Rupi”!!!!

P.S. Visto che non siamo riusciti a fare un articolo sulla scorsa caccia dei passaggi, vogliamo almeno salutare Checco, Matti, Eugenio, Riki, Gianmi e Albi che domenica 30 ottobre scorso, hanno smesso di cacciare con il Branco per unirsi al Riparto Esploratori…

“… Venti ed alberi, boschi ed acque, il Favore della Giungla vi accompagni ! “

Akela

Uscita di Fuoco: Una Nuova Scoperta

Cartoceto, 26-27 novembre 2005.

C’era una volta un piccola comunità di tre piccole scolte…
La loro Capo Fuoco, Pali, diede loro il compito di scrivere un documento di fondamentale importanza:LA CARTA DI FUOCO.
Infatti il 29 dicembre del 2002, a Cai Marchi, fu scritta e poi firmata dalla Lalli, l’Ali e la Dani.
La comunità, dopo qualche anno, iniziò (per fortuna) ad allargarsi….. Anno dopo anno è riuscita ad arrivare a ben sei scolte!!!
E proprio il 26-27 novembre scorso, all’uscita di Fuoco (anche se l’Ale e l’Ali mancavano, ma erano lo stesso nel nostro cuore) a Cartoceto, la Sem ha firmato la tanto attesa Carta di Fuoco. Abbiamo fatto tante attività, sia il sabato che la domenica: le scenette, le candele, il cartellone, tante chiacchierate…per esempio sabato notte la Pali prima di dormire ha detto, facciamo il gioco di dire le coppie, come Adamo ed Eva, Paolo e Francesca… ed esco io che dico la Lalli e Giovi!!! beh, era arrivata davvero l’ora di dormire per tutte!!!! Tra le tante cose importanti, la più magnifica è stata durante la cerimonia della firma della Carta di Fuoco della Sem. Arrivato Don Peppe, ci siamo recate all’aperto, tutto buio, ma ci illuminavano le nostre candele… c’era un’atmosfera molto bella. Sia per le scolte semplici che per le viandanti è stata una cerimonia emozionante.
Cosi ora, noi scolte di Calcinelli siamo 4 Viandanti e solo 2 Semplici, quindi dai dai… accorrete numerose!!!
Ricorda però: questa non è la favola di Cappuccetto Rosso, del Principe Azzurro o della Bella e la Bestia, ma è la FAVOLA del nostro Fuoco Girasole.

Buona Strada.

Fedi