La Stella Alpina in cammino ci parla della sua uscita

Monte Miele, 9/10 novembre 2019

USCITA D’ALTA!

L’Uscita d’Alta Sq si è svolta il 9 e 10 novembre 2019 a Monte Miele – Tavernelle. Eravamo sei ragazze più la Capo Riparto e abbiamo alloggiato in una vecchia stalla trasformata in una piccola casa con un angolo cucina, un bagno, una grande salone con una specie di piccolo palco (con tanto di strumenti posizionati sopra di esso) e altre stanze che non abbiamo visto.
Appena arrivate alle 15:40, quando ancora mancava due Capo Sq, io e le mie amiche ci siamo messe in un’amaca a dondolarci e a guardare il meraviglioso paesaggio che ci circondava.

IL PRIMO GIORNO
Alle 15:50 circa è iniziata ufficialmente l’Uscita e abbiamo fatto una specie di caccia al tesoro, utilizzando una cartina e dei segni di pista. Dovevamo trovare alla fine della caccia una matita, una gomma da cancellare, un righello, una colla ed una penna. Abbiamo poi scoperto che dovevamo realizzare un porta penne con stoffa, ago e filo e il materiale trovato in precedenza. La sera stessa ha diluviato e quindi abbiamo cucinato sulla stufa dei buonissimi fagioli con purè di patate. Dopo la cena, abbiamo fatto un fuoco serale durante il quale abbiamo giocato a un quiz e abbiamo cantato. Alla fine del fuoco serale, ci siamo preparate per la notte.

IL SECONDO GIORNO
Il secondo giorno ci siamo svegliate alle 7 circa tranne Capo e Vice dei Leopardi che si sono svegliate alle 6 e 45 per preparare la colazione per tutte. Infatti i Leo hanno svegliato le altre con una bellissima canzone ESTOTE PARATI e poi ci siamo messe a fare tutte colazione con tè, latte e biscotti, ci siamo poi preparate e preparato lo zaino. Abbiamo fatto un gioco in cui ricomporre un puzzle con l’immagine della nostra Squadriglia però mancavano all’appello tre pezzi e doveva sottrarli con delle sfide battendo le altre Guide. Ci aspettava poi una bellissima cartina e proprio quel giorno che era domenica abbiamo raggiunto a piedi la chiesa di Serrungarina. Arrivate nel punto di incontro, abbiamo calcolato l’azimut e poi partecipato alla Santa Messa. In seguito abbiamo fatto una piccola attività con a tema ciò che vorremmo fare in quest’anno associativo.
Siamo ritornate a casa che ci aveva finora ospitate e la Capo e Vice Sq delle Pantere hanno organizzato il pranzo. Innanzitutto abbiamo cercato un ramo verde per fare la graticola che ci hanno insegnato a fare i Leopardi e poi ci siamo messe a fare la legna per il fuoco alla trappeur e lo abbiamo acceso. Abbiamo pranzato verso le 14:30 con hamburger e patate. Una volta sistemato tutto per poter andare via lasciando meglio di come abbiamo trovato, alle 15:45 siamo tornate a casa.

Ludovica

Tornò indietro lodando Dio a gran voce…

Gola del Furlo, 12/13 ottobre 2019

Parto proprio dalla Messa di chiusura di questa uscita dei passaggi, per darne un senso nuovo. Attraverso la parola di Dio, ci è stata data l’occasione per trovare un nuova chiave di lettura e fare una verifica dell’uscita, con occhi di chi realizza e desidera progettare un qualcosa che duri nel tempo!!!

Provo a interpretare i canti che si sono elevati dalle Unità durante l’uscita, le cerimonie che hanno accolto i ragazzi e ragazze nelle nuove unità, le strette di mano tra capo e ragazzi, i sorrisi e qualche lacrima, come espressione di un AMORE RICONOSCENTE capace cioè di comprendere l’origine della felicità che sto provando oggi e desideroso di seguire le tracce di chi ha già camminato sui quei sentieri, che portano oggi a far parte di un gruppo di persone appassionate, che hanno a cuore l’educazione dei ragazzi.

Allacciandomi alla vita all’aperto e allo scenario della Gola del Furlo, utilizzo l’immagine del fiume che negli anni scava nella roccia dandone una forma unica, originale senza eguali: ci piace pensare che così fa lo scoutismo con noi: entra nel nostro animo e ne forgia i tratti, il carattere alimentando il Dono della Fede !!!

“Solo ciò che porta la firma di Dio dura nel tempo” ci disse Papa Francesco durante un’udienza il mese scorso… allora un invito a me stessa e ai tutti i nostri capi del gruppo scout Calcinelli I°: nei nostri disegni, immagini, progetti, la penna che utilizzeremo abbia tanto inchiostro e la nostra mano che la impugna, sia guidata dalla forza e volontà di Dio Padre.

Buona programmazione e buona Strada a tutti … e soprattutto GRAZIE!!!

Maru
CG

Il mercatino di Natale raccontato da tre partecipanti diversi

Calcinelli di Colli al Metauro, 16 dicembre 2018

1-Presentati
V = Sono Vittoria, una scolta semplice del Fuoco Girasole e un membro del Gruppo Calcinelli 1 da ormai tanti anni. In Riparto mi è stato dato come nome di totem “Falco Curioso”

E = Ciao sono Enrico, Cinghiale Curioso, Aiuto Capo Riparto del Riparto Santa Croce

A = Alice, Scoiattolo pacifico – RS

2-Cosa ti ha spinto a partecipare con la tua Unità a questo incontro?
V = Quest’anno ho partecipato con molto entusiasmo all’autofinanziamento in occasione dei mercatini di Natale assieme alla Direzione e ai Rover: è stata un’esperienza molto piacevole, che ci ha permesso di lavorare più uniti come Gruppo e ci ha dato la possibilità di mostrare alle persone che cosa siamo in grado di fare con collaborazione ed impegno.Mi sono sentita in dovere di dare il mio contributo sia per la preparazione del mercatino, che durante il mercatino stesso perché penso di essere abbastanza matura per fare la differenza all’interno del Gruppo. Quando qualcosa riesce bene e tu hai contribuito al successo fino alla fine, ciò crea tanta soddisfazione!

E = Quando il clan ci ha parlato dell’attività del mercatino ho subito accettato poiché avevo già partecipato l’anno precedente e perché il lavoro svolto sarebbe andato a “fare cassa ” per il Clan.

A = la volontà di mettersi in gioco.


3-Come è stato mangiare lungo la Flaminia su una costruzione da campo?

V = Non ho potuto partecipare

E = Stupendo, forse per le persone con cui stavo mangiando o forse per le costruzioni, ma ad un certo punto mi è sembrato di essere ad un campo, e tutti i problemi sono svaniti.

A = Ho subito pensato che la nostra comunità di Calcinelli poteva avere una vetrina insolita dello scoutismo. Normalmente ci vedono in attività con i più piccoli oppure organizzare cene/pranzi aperti alla comunità; questa volta, noi Capi, abbiamo pensato al nostro Gruppo sfruttando lo strumento del mercatino, supportando e sopportando i ragazzi dai 16 ai 21 anni, Clan e Fuoco che hanno partecipato con giochi e vendita di brulé, castagne e cioccolatini.


4-Qual è stata la cosa più strana che ti hanno detto durante la giornata?

V = Detto, nulla ma un mimo mi è venuto incontro per stringermi la mano e successivamente ha tentato di rubare uno dei sacchetti di mele dedicati alla preparazione del vin brulé.

E= Nel corso della giornata abbiamo interagito con adulti e bambini di tutte le età. L’episodio più insolito è capitato quando una signora ha chiesto allo stand delle castagne e del vin brulé se si potessero acquistare anche i dolci e le torte, confondendoci evidentemente con lo stand di MasterChef che si trovava poco più avanti.

A = “Potevate preparare un panino con la salsiccia anche per noi esercenti con il gazebo”. Ammetto che qualche piatto di fagioli è stato lasciato anche a chi era di passaggio… Potrebbe essere un’ottima idea per il prossimo anno!

5-Come hai vissuto lo spirito di Gruppo oggi?
V = Collaborare tutti insieme nel nostro stand ha sicuramente avuto degli effetti positivi sul nostro affiatamento: ci siamo fatti due risate nel guardare gli uomini utilizzare le mogli come riferimento per capire a che altezza fosse appeso il prosciutto e ci ha fatto piacere anche vedere i bambini divertirsi con i nostri giochi.

E = Oggi specialmente ha avuto senso la parola “comunità” , grazie alla collaborazione avuta tra Rover e Scolte e alla partecipazione dei vari RS il gruppo scout è divenuto molto più affiatato.

A = Lo spirito di Gruppo si è sentito fin da prima, dall’organizzazione. Come ho vissuto il momento? Con estrema felicità, soddisfazione di quanto è stato realizzato in base agli obiettivi prefissati e curiosità verso la Branca Rossa che ho visto per la prima volta in azione.

6-Cosa diresti a chi non c’era?
V = Voglio dire a tutti coloro che non erano presenti per vari motivi che quest’esperienza non è stata meno preziosa di altre, anzi, è proprio dalle piccole cose che derivano grandi tesori; ogni occasione persa non ricapiterà più e perciò dobbiamo fare tutto il possibile per non farcela sfuggire.

E= A chi non c’era direi che si è perso una giornata bellissima, che nonostante l’impegno fisico e organizzativo sa regalare emozioni uniche e che non deve assolutamente mancare il prossimo anno.

A = Spero che lo spirito sia arrivato a chi non c’era tra video e foto pubblicati sui canali social, in realtà non ho dubbi, è arrivato! Sarei più curiosa di sentire cosa dicono gli assenti.

7-Fai una saluto a chi ti sta leggendo
V = Saluto tutti augurando un sereno Natale e un buon 2019; spero che questo mercatino sia piaciuto anche a voi!

E = Un saluto a tutti i lettori

A = Ci si vede alla Veglia di Natale con la super Pattuglia/Equipe Servizio!! Buona Strada!

Vittoria, Enrico e Alice

Un racconto emozionante della tradizionale USCITA DEI PASSAGGI

Prelato, 13-14 ottobre 2018

Sabato 13 ottobre. Uniforme indossata, ultimo e rapido controllo allo zaino, scarponi allacciati e si partiva! Come da programma alle 15.15 (precise!) il Fuoco Girasole era raccolto alla fermata dell’autobus, pronto a dare inizio ad una delle uscite più importanti dell’anno… I Passaggi.

Come a tutte le uscite che si rispettino, parlando della leggerezza, o meglio della pesantezza dello zaino, ognuna di noi scoprì che aveva dimenticato qualcosa, ma nemmeno questo poteva fermarci. L’entusiasmo era contagioso e la voglia di partire e iniziare un nuovo anno insieme ci accumunava. Scese dall’autobus notammo che appesa ad un ramo lì vicino c’era una lettera ed era indirizzata proprio a noi. Incuriosite iniziammo subito a leggerla, avide di scoprire il mittente. Ma non fummo così fortunate… La lettera non era firmata. Ciò che riuscimmo a capire era che si trattava di una Scolta, che come tante altre, al primo anno di questa nuova esperienza comunitaria, si poneva diversi interrogativi ed esponeva qualche titubanza ed incertezza. Domande e dubbi, che ognuna di noi si era posta almeno una volta dall’inizio del proprio percorso in Fuoco e che ora, al principio di un nuovo anno, diventavano ancora più attuali e condivisi.
Ma non ci lasciammo scoraggiare da questo mistero, anzi eravamo ancora più desiderose di scoprire chi fosse questa misteriosa persona. Dunque, zaini in spalla, cartine alla mano e pronte per raggiungere la nostra meta: il Prelato!
Durante il cammino, accompagnato dalle nostre numerose chiacchere nonostante la salita, trovammo, ad un certo punto, un’altra lettera. Il mittente era sempre lo stesso, ma anche questa volta non rivelava la sua identità. Raccontava dei suoi anni come Scolta Viandante, delle route vissute, del suo primo anno di servizio in branca… Insomma il mistero si infittiva sempre più! Ognuna aveva le proprie congetture, ma ancora era troppo presto per esserne certe.

Tutto iniziò ad essere più chiaro dopo la terza lettera, piano piano tutte le piccole informazioni disseminate iniziarono a prendere il loro posto. Ma la notizia più entusiasmante fu che questa persona aveva accettato di diventare Aiuto Capo Fuoco!! D’ora in poi ci avrebbe accompagnato nel nostro percorso. Non doveva essere molto lontana, non restava che andare a cercarla. Fu così che demmo il nostro benvenuto in Fuoco a…… alla Rondina! Fu veramente una sorpresa per tutte. Ovviamente non mancarono frasi del tipo: “Avevo capito che era lei!” E anche: “La Rondina?! Ma mi fa strano, è stata la mia Capo Riparto!”

Fu in questo clima gioioso che, una volta arrivate al Prelato, piantammo le tende e ci preparammo per la cena. Ogni equipe aveva pensato ad una portata della cena ed il risultato era un menù che comprendeva antipasto, secondo, contorno e anche un delizioso dolce.

Come da “tradizione”, il dopo cena fu tutto dedicato a preparare al meglio la salita al Fuoco delle nuove Scolte Semplici. Tra la scelta del luogo perfetto, le prove dei canti, e la disposizione del cotone secondo le precisissime istruzioni di Chiara Falcioni, arrivò il momento atteso: l’arrivo in Fuoco delle nuove Scolte Semplici, e per la precisione di Aurora, Vittoria e Giulia!
Inutile aggiungere che ogni volta questo “rito” è profondo, carico di emozioni e rievoca i momenti e le immagini della propria salita al fuoco, quando ciascuna di noi è entrata a far parte di questa comunità.

Dopo la cerimonia, il resto della serata trascorse con dolcetti, strani e bizzarri racconti personali e tante risate davanti ad un fuocherello, creando fin da subito un buon clima di conoscenza e d’amicizia.

La mattina successiva, dopo una colazione tutte insieme, come di consuetudine in questa uscita, ci dividemmo: ognuna alle rispettive Branche. Le Scolte Viandanti si apprestarono a correre, chi dalle Coccinelle, chi dalle Guide, mentre invece le Scolte Semplici con la propria staff.

Ci ritrovammo di nuovo insieme per il momento conclusivo: la Messa di Gruppo, l’assegnazione di nuovi incarichi ad alcuni Capi e poi le immancabili foto!

Nonostante questa uscita, “l’uscita dei Passaggi”, sia ormai una costante per noi scout, soprattutto per chi ha un po’ di anni di esperienza alle spalle, ogni anno si carica di qualcosa di nuovo, ogni anno è una nuova e bellissima esperienza che segna l’inizio di una nuova avventura da vivere insieme.

Buona strada a tutti!

Linda Carloni 
ACR

SALIRONO SULLA MONTAGNA

Monte Paganuccio – Rifugio Ca’ I Fabbri, 31/10-01 novembre 2018

Gli RS del Gruppo Calcinelli I°, la sera del 31 ottobre e il giorno 1 novembre, si sono rifugiati sul Monte Paganuccio, in particolare presso il rifugio Cà i Fabbri: erano un gruppo di persone desiderose di stare insieme tra loro, conoscersi, giocare, confrontarsi e vivere in stile scout una ricorrenza che appunto parlava di Montagna, di Via, di Promessa di felicità, di poche ricompense ma tanta strada da fare ! Se la cornice dunque era perfetta, provo a farvi immaginare il quadro che ne è stato dipinto sopra.

Ci sono stati narrati racconti attorno alla fiamma di una lanterna, per grandi, giovani e piccini, facendo dimenticare a questi ultimi il buio della montagna, presi da quell’unica luce presente.

Ci sono stati momenti di scambio tra RS un po’ più grandi ma davvero energici, che ancora oggi non si tirano indietro dinnanzi al richiamo della comunità, in spirito di servizio e amicizia: una comunità che grazie all’apporto del singolo, si afferma e conferma essere un mezzo di crescita, ma anche l’obiettivo affinché la vita di servizio non ci veda mai soli.

Abbiamo sviscerato ed attualizzato il brano delle Beatitudini per permettere il più possibile di non inaridire la strada percorsa tra i sentieri bagnati dalla pioggia e i giochi che da sempre e per sempre mostrano la meraviglia di sé altrimenti nascosta in altri contesti.

Un grazie infinito ai familiari che si sono messi in gioco accompagnandoci con la presenza in questa avventura, presenza discreta, attiva e curiosa…. di chi crede nell’educazione come progetto di vita, pertanto appoggia lo scoutismo e sa stupirsi di quello che è in grado di sviluppare nelle persone.

Abbiamo tradotto il “Beati….” di Gesù con il “Guarda lontano e sorridi ….” di un capo, che si trova sul percorso di Vita e che “tiene lo sguardo fisso sulla meta”, chiamato ad affrontare la salita da alpinista “desideroso di arrivare in cima”…

Marusca
CG

Fuoco Girasole alla Route estiva

Parco delle Foreste Casentinesi, 28/31 luglio 2018

Dal 28 al 31 luglio, noi Scolte del Fuoco Girasole abbiamo trascorso la nostra route estiva in Toscana, nel Parco delle Foreste Casentinesi, esperienza bella e allo stesso tempo faticosa… ma la fatica aiuta a crescere! Colma di emozioni, sensazioni e spunti di pensiero.

Il tema principale di questa Route è stato l’albero e con ogni parte di esso, partendo dalle radici fino ad arrivare alle foglie, abbiamo avuto modo di riflettere relazionando il ruolo che ha ogni elemento con la nostra vita di tutti i giorni.

Il primo giorno, dopo aver pranzato, abbiamo intrapreso il nostro primo sentiero, ricco di panorami mozzafiato e di boschi quasi incantati. Qui abbiamo trascorso tutto il pomeriggio, infatti alla nostra meta ovvero il Sacro Eremo di Camaldoli siamo arrivate quasi verso sera, dove siamo state accolte per la notte dai Frati dell’Eremo.

Il giorno dopo, dopo esserci rifocillate, eravamo pronte e cariche per un nuovo cammino che ci stava aspettando, e che ci avrebbe portate a Badia Prataglia.
Nonostante qualche errore di percorso per colpa dei cartelli segnaletici della sentieristica, siamo riuscite ad arrivare sane e salve nel camping, dove qui abbiamo fatto diverse attività e abbiamo cenato con una grigliata!

Il terzo giorno, dopo aver fatto colazione, ci siamo addentrate nel percorso successivo, un percorso abbastanza lungo e faticoso che ci ha tenute impegnate quasi tutto il giorno, ma che è stato vissuto a pieno in ogni suo aspetto.
Arrivate all’arrivo, ovvero Rimbocchi, abbiamo avuto la fortuna di poter fare un bel bagno nel fiume così da rinfrescarci, e successivamente, dopo cena, noi Scolte Semplici (al primo anno del cammino di Fuoco), abbiamo avuto l’opportunità di poter firmare la Carta di Fuoco, cerimonia che ci ha regalato delle emozioni importanti.

L’ultimo giorno, forse è stato il giorno più faticoso, giorno che ci ha messo alla prova sia fisicamente che mentalmente, un giorno che però ci ha fatto crescere e fatto capire anche i nostri limiti e la nostra forza di volontà e che ci ha portato al Monastero di La Verna, in un piccolo borgo che si trova in cima ad una parete rocciosa.

In conclusione, questa esperienza, posso dire che ci è servita molto per esprimerci, farci conoscere meglio e per apprezzare tutto ciò che normalmente non apprezzeremmo.

Elena
Limpida farfalla

Le nostre impronte – Trent’anni di scoutismo a Calcinelli

Calcinelli, 23 giugno 2018

Festeggiare è stata la parola d’ordine di questo anno 2018 poiché TRENT’ANNI NON SONO POCHI.
E tutto il Gruppo era entusiasta di mille e una iniziativa proposte in Consiglio di Gruppo.

Oltre al contest per il logo del Trentennale, che ha visto la luce in primis nelle magliette, nelle borchiette e nei nuovi canzonieri di Gruppo… Ci siamo cimentati in un LIBRO, UN LIBRO SERIO CON STORIE, INTERVISTE, RACCONTI, IMMAGINI E LINEE DEL TEMPO.
Un libro che in poche pagine ha cercato di racchiudere 30 anni di storia del nostro Gruppo. Una storia che abbiamo dovuto riscoprire…
Perché chi ha messo mano a questo progetto, trent’anni fa era da poco nato o doveva ancora nascere.
Perché la storia non è mai lineare ed è molto più intrecciata di come ce la immaginiamo.
Perché il principale protagonista di questa storia, Riccardo Polverari, se ne era andato da poco.

Con tanto orgoglio lo abbiamo presentato al pubblico di lettori, il 23 giugno, e per darvene un solo assaggio, riportiamo l’introduzione scritta dal nostro Capo Gruppo, Massimo Mattioli:
Questo libro nasce dal desiderio di lasciare una memoria scritta del nostro Gruppo Scout Calcinelli I, tramite i racconti e le fotografie che si sono accumulati in questo lungo viaggio.
Ci aspettavamo di compiere questa missione uscendone “illesi”, ma così non è stato. Non è stato facile rivivere questi momenti attraverso le voci e gli scatti dei capi, perché ogni volta entravamo più a fondo nella complessità delle relazioni vissute e capivamo come fosse difficile rialzare le tessere di un domino iniziato ben trenta anni fa: scoprendo una tessera se ne apriva una seconda, poi un’altra ancora e così via a ritroso fino alle origini.
Cambiavano i volti, i luoghi, le stagioni, le attività, ma l’unica cosa che rimaneva costante era la passione dei capi: questa non si può raccontare né immortalare, ma soltanto rispettare.
Solo grazie a chi ci ha preceduto potremo sapere da dove siamo partiti e dove andremo.
Ma questo perché? Ce lo rivela il nostro caro B.-P., nelle sue parole semplici e dirette: “Ma il mezzo più importante per la formazione rimane, ancora una volta, l’esempio del Capo. È ciò che il Capo fa, non tanto quello che dice, che influenza il ragazzo. Nel divenire Capi, avete iniziato a dare una prova concreta del segreto vero del buon civismo, che poi è anche il segreto del successo di ogni scelta professionale: avete scelto di essere Capi non per quello che potete trarne fuori, ma per quello che ci metterete dentro” (Robert Baden-Powell – Il Libro dei Capi).

Buona lettura, buona visione e… Buona Strada.

Laura
VCG

Uscita Regionale Rover e Scolte – parliamo di FELICITA’

Prelato Alto di Fano (PU), 3/4 marzo 2018

Nei giorni 3 e 4 marzo abbiamo partecipato all’Uscita Regionale Rover e Scolte.

Aveva appena finito di nevicare dopo una settimana, quindi sarebbe stata un’uscita tra la neve; le condizioni e il freddo però non hanno frenato il nostro entusiasmo e la nostra voglia di scoprire!

Abbiamo portato con noi, oltre al solito materiale, solo un ingrediente per la pasta che poi avremmo unito a quelli delle persone della nostra equipe.
Il tema era “la felicità. Cosa è per noi la felicità?”.
Io, sinceramente, non ho mai pensato a cosa sia per me la vera felicità prima di quest’uscita e ora dopo averci riflettuto penso che la felicità sia quando si riesce a star bene con se stessi, insieme agli altri e far felici quest’ultimi.

Durante il pomeriggio della prima giornata ci siamo divisi in tre gruppi; ognuno di questi doveva affrontare le tre oasi: essere felici insieme gli altri, far felici gli altri e la felicità con se stesso.
In ogni oasi c’era una prova che trattava questi tre punti. La sera non c’è stato un vero e proprio fuoco serale, ma una testimonianza che, personalmente, mi ha toccata tanto; ci hanno bendati e fatti entrare in una stanza con sotto fondo la canzone “mi fido di te”, e una volta tutti seduti, ha iniziato a parlare una ragazza di nome Jenny (anche lei scout) che ci ha raccomandato di tendere gli occhi chiusi durante la sua testimonianza, fino a quando non avremmo sentito la necessità di aprirli.

Ha iniziato a raccontarci la sua storia: a 17 anni ha iniziato a vedere delle macchie, andava a far le visite ma nessun dottore capiva di cosa si trattasse, ogni volta dicevano un nome di una malattia e poi smentivano. Fino a quando un giorno, a 19 anni, un dottore capisce di cosa si tratta e da cosa erano causate quelle macchie che lei vedeva, ma le disse che aveva solo 48 ore per salvarla. Lei, invece di scoraggiarsi, rispose: “Dottore non morirò!” e infatti così fu.
All’età di 25 anni Jenny perde definitivamente la vista.
Quello che più mi ha colpita è la sua determinazione, il suo non abbattersi e credere in se stessa, tratti del suo carattere che l’hanno aiutata ad affrontare bene questa sua sfortuna.

Tutto questo sicuramente l’ha resa più forte e più consapevole di cosa sia la vera felicità perché nonostante tutto riesce ad essere felice; mi ha stra-emozionato e come ogni testimonianza prendo un pezzettino e lo metto nel bagaglio per imparare sempre di più.

Il giorno seguente, dopo la Messa di Don Steven, ci siamo divisi in gruppetti e abbiamo fatto delle tappe, ciascuna delle quali affrontava un’emozione (paura, fiducia, etc) e tutte insieme portavano alla felicità.
Alla fine si doveva creare una “ricetta della felicità”, la nostra è stata “la vera felicità la si trova facendo felici gli altri”.

Dopo questa movimentata attività abbiamo iniziato a cucinare la pasta con i vari ingredienti, e se la cosa prima mi spaventava perché non sapevo cosa sarebbe avvenuto fuori, all’assaggio questa paura era svanita: buonissimo!
Dopo il (buonissimo) pranzo si è fatta la premiazione in base ai punteggi delle tappe e la ricetta, non ricordo chi ha vinto perché non siamo stati noi IHIHIHIHIHIH, ma mi sono trovata molto bene insieme agli altri miei compagni.

Rosine
Cigno libero

Uscita d’Alta Squadriglia di Distretto per la nostra Stella Alpina.

Parco dei Folletti (Urbania), 10/11 marzo 2018

Il 10 Marzo 2018 l’Alta Squadriglia di Calcinelli ha avuto inizio l’uscita d’Alta Squadriglia di Distretto che si è svolta a Urbania, precisamente al Parco dei Folletti; assieme alle ragazze di Fano e Urbania. Siamo partite in macchina dalla chiesa di Calcinelli assieme ai genitori e alla Sam, nostra ex Capo Riparto; mentre Jessica, la nostra attuale Capo Riparto ci avrebbe raggiunto la mattina seguente.

Tutte noi eravamo molto cariche ed emozionate ed appena arrivate dopo esserci presentate; abbiamo formato le Squadriglie e per ognuna il proprio motto e grido. Abbiamo legato e ci siamo legate subito con le altre. Infatti il primo gioco è stato quello cercare dei bigliettini sparsi per il parco con il braccio legato a quello della ragazza a fianco.
Dopodiché abbiamo fatto la legna e iniziato a cucinare per la cena e nel mentre abbiamo preparato una scenetta che avremmo poi mostrato al fuoco serale. Qui ci siamo divertite cantando e scherzando in compagnia di una bellissima volpe che è stata con noi tutta la serata. Dopo esserci date la buonanotte ogni Sq. si è sistemata nella propria stanza.
br>La mattina, dopo aver fatto colazione, abbiamo fatto un gioco a tappe.
Le prove erano 4: una sui nodi, una sulle legature, un’ altra sul pronto soccorso e l’ultima sul morse e i vari tipi di signalizing, Ognuna ha potuto mostrare le proprie capacità e abilità. Si è trattato di un’attività davvero utile e arricchente perché abbiamo avuto modo di confrontarci con le altre e imparare tecniche nuove.
Dopo ciò sono iniziati i preparativi per il pranzo. Abbiamo cucinato il pane twist, il cous cous, le salsicce e le banane split utilizzando per il fuoco non la solita buca “tonda”, ma a forma di X.

Insieme abbiamo realizzato la preghiera dei Fedeli per la Messa in seguito al pranzo. Al termine, come ogni Uscita che si rispetti, ci hanno consegnato i ricordini.
È stata davvero una bella esperienza, che in soli due giorni ci ha fatto crescere tanto e fatto imparare cose nuove grazie al confronto avvenuto con le nostre pari, che speriamo di rivedere presto. Uscita d’Alta Squadriglia di Distretto per la nostra Stella Alpina.

Giulia Capodagli
Delfino Tenace

Route invernale per il Fuoco Girasole

San Michele al Fiume, 8-10 dicembre 2017

Non è facile in questi giorni frenetici mettersi in gioco per gli altri, perché finiamo con il focalizzarci nella quotidianità senza prestare attenzione a chi ci circonda; ecco perché noi ragazze del Fuoco Girasole abbiamo avuto il desiderio, anzi la necessità di intraprendere una Route di Servizio.

Una Route di solito segna sempre la vita di una Scolta, ma questa esperienza ha lasciato un dono grande a tutte noi: il valore della gratuità.
Abbiamo trascorso i nostri giorni nella casa famiglia “Evelina”,di San Michele al Fiume . Questa è una realtà dove dimorano ragazzi e ragazze con difficoltà, bisognosi di un punto saldo come la forza di un nucleo familiare, perché nelle loro case ciò non viene loro garantito.
Quindi vengono affidati a persone come Tiziana e Bruno, che hanno deciso di condividere la vita con loro finché la loro situazione familiare non torni opportuna.
All’interno di questa grande famiglia noi abbiamo prestato servizio facendo dei lavori manuali e domestici, allietando le giornate con delle semplici attività in stile scout.

Con il trascorrere delle giornate però ci sembrava che il nostro donare non fosse abbastanza, perché stavamo ricevendo a livello di emozioni il triplo di quello che offrivamo. Non immaginavamo che la nostra partecipazione alla vita di tutti i giorni di quei bambini potesse essere di grande valore, ma tutti ci facevano sentire parte di loro, rendendoci felici nella semplicità ma soprattutto senza pretese.<br
>Ci chiedevano solo di cantare, di giocare o di guardare un film; non dovevamo fare grandi imprese, solo dedicare loro il nostro tempo, cosa che all’inizio noi non pensavamo potesse essere un vero servizio.
Ma invece, allestendo insieme la casa per il natale, aiutandoli a fare i compiti, o suonando il piano in sala, abbiamo compreso che l’amore dirigeva ogni nostra azione; abbiamo quindi trovato il nostro modo di essere presenti.

Lucia Tombari
Puledro travolgente